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1. INTRODUZIONE
Secondo il Council of Logistics Management, la logistica può essere
definita come: "Il processo di pianificazione, implementazione e controllo
dell‟efficiente ed efficace flusso e stoccaggio di materie prime, semilavorati
e prodotti finiti e delle relative informazioni dal punto di origine al punto di
consumo con lo scopo di soddisfare le esigenze dei clienti" (AILOG, 2010).
Il modo di fare logistica è stato ridefinito sulla base dei grandi
cambiamenti che hanno interessato il sistema economico-industriale. Dalla
globalizzazione al crescente interesse per la sostenibilità ambientale, tutte
le nuove tendenze hanno avuto un impatto sulla logistica. Una domanda
più sofisticata e la necessità di maggiori economie di scala hanno spinto e
stanno spingendo le imprese che operano nel settore a riorganizzare la
propria struttura in modo da poter offrire contenuti di servizio più
adeguati.
La risposta logistica a queste due esigenze è stata la nascita di operatori
indipendenti e specializzati, definiti third-party logistics (3PL), che hanno
fatto della logistica il proprio core business. Si assiste quindi al fenomeno
dell‟outsourcing, in cui i third-party logistics affiancano le aziende
gestendo per loro l'insieme delle attività organizzative, gestionali e
strategiche che governano i flussi di materiali e di informazioni,
dall‟origine presso i fornitori alla consegna del prodotto finito ai clienti e al
servizio post-vendita.
La logistica negli anni ha assunto un ruolo sempre più importante per la
competitività aziendale. Nonostante questo, un numero crescente di
aziende si è affidata a terzi per la gestione di questa attività. Il
management dei 3PL si è quindi ritrovato ad affrontare nuove complessità.
È nata inoltre, l‟esigenza di guardare da una diversa prospettiva la
struttura organizzativa e strategica degli operatori logistici agendo da
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linker tra fornitori e aziende e tra aziende e clienti. Il Supply Chain
Management viene incontro alle nuove esigenze del management facendo
sì che l‟operato aziendale non sia più valutato su parametri che guardano
esclusivamente all‟interno dei confini aziendali, ma su parametri che
tengono in considerazione il valore creato nella catena produttiva a monte
(fornitori) e a valle (clienti). La letteratura in materia di Supply Chain
Management ha prodotto testi e articoli rilevanti, molti dei quali fanno
riferimento all‟integrazione di questa pratica manageriale all‟interno dei
3PL.
In un contesto di Supply Chain Management, la misurazione delle
performance assume un ruolo assolutamente centrale: le aziende cercano
il modo di migliorare le performance operative attraverso una migliore
integrazione delle operazioni di funzioni separate nella supply chain. È
importante quindi creare un sistema di misurazione delle performance che
tenga conto di indicatori finanziari e non finanziari che siano coerenti
all‟interno della supply chain. Dagli anni ‟80 in poi è cresciuto l‟interesse di
molti autori nei confronti dei sistemi di misurazione delle performance. La
ricerca in questo ambito, è arrivata ad un punto di svolta tra la metà degli
anni ‟90 e i primi anni del nuovo secolo, quando Kaplan e Norton hanno
sviluppato la Balanced Scorecard. Questo strumento è stato messo a
punto per poter definire un sistema di performance measurement
coerente e completo. Oggi moltissime aziende utilizzano la Balanced
Scorecard all‟interno delle proprie pratiche manageriali, a testimonianza
della validità del modello.
Tra il febbraio e l‟agosto del 2011, ho svolto un internship presso VISA
Global Logistics, 3PL australiano con sede a Sydney. Questa azienda ha
conosciuto una forte crescita negli ultimi dieci anni diventando il primo
operatore logistico privato d‟Australia. La repentina crescita però, non è
stata accompagnata da una parallela riorganizzazione delle pratiche
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manageriali, fondamentali per la gestione di una realtà divenuta grande e
internazionale. Infatti, una delle carenze dell‟azienda è l‟assenza di un
sistema di misurazione delle performance. VISA ha riconosciuto la
necessità di sviluppare un sistema che le permettesse di controllare e
gestire le proprie performance, tanto da porre di recente le basi per l‟avvio
di un progetto che porti al suo sviluppo.
L‟assenza in VISA Global Logistics di un performance measurement
system è stata una spinta alla definizione della domanda di ricerca di
questo lavoro di tesi: come deve essere strutturato un sistema di
misurazione delle performance, per rispondere al meglio alle esigenze
manageriali di un third-party logistics?
Tenendo conto del crescente interesse per il Supply Chain Management e
dell‟affidabilità della Balanced Scorecard ho sviluppato un sistema che
considera queste due tematiche e che può essere adottato da VISA Global
Logistics.
I capitoli seguenti illustrano la letteratura in materia di performance
measurement e in particolare della Balanced Scorecard e successivamente
di Supply Chain Management. Nel capitolo 4 è introdotto un framework del
SCM che costituirà la base per l‟analisi congiunta alla Balanced Scorecard.
Nel capitolo 5 sono riportate le principali misure di performance della
Supply Chain presentate in letteratura. Il capitolo seguente sarà dedicato
all‟illustrazione di un modello integrato di Supply Chain Management e
Balanced Scorecard. Il capitolo 7 è dedicato a VISA Global Logistics. Nel
capitolo 8 vengono presentate le ipotesi del modello, mentre nel capitolo 9
è presente il risultato dello studio: la formulazione e descrizione del
sistema di performance sviluppato. L‟ultimo capitolo è dedicato alle
considerazioni finali sul lavoro svolto, sui suoi limiti e sulle indicazioni per
il futuro.
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2. PERFORMANCE MEASUREMENT LITERATURE
2.1 Overview
Secondo Chan (2003) i sistemi di performance measurement descrivono i
feedback e le informazioni sulle attività aziendali rispetto alla capacità che
esse hanno nel raggiungere gli obiettivi strategici aziendali e nel
soddisfare le esigenze dei clienti. Il top management quindi, svolge
l‟attività di misurazione delle performance allo scopo di raggiungere gli
obiettivi concreti che derivano da quelli strategici. I sistemi di performance
measurement permettono di controllare l‟attività aziendale e di verificare
che ci sia coerenza tra gli obiettivi concreti imposti/raggiunti e l‟indirizzo
strategico dell‟azienda (Lohman F. B., 1999). I sistemi tradizionali di
performance measurement valutano in linea generale le prestazioni
finanziarie aziendali, basandosi sui costi e sui sistemi contabili. Per
misurare le performance operative invece, è necessario che vengano
predisposte diverse misure, sia finanziarie sia non finanziarie (Andersson,
Aronsson, & Storhagen, 1989) (Fransoo & Wouters, 2000).
I sistemi di performance measurement sono una componente rilevante dei
sistemi di controllo dell‟organizzazione aziendale. In Figura 1 è
rappresentato un generico sistema di controllo dell‟organizzazione
aziendale, semplificata attraverso il modello di Input-Trasformazione-
Output, composto da due livelli. Nel primo livello (strategico) viene
individuata la strategia aziendale (Initiating), che verrà tradotta in
obiettivi concreti da perseguire. Nel secondo livello (operativo) è valutata
la capacità dell‟organizzazione aziendale di raggiungere tali obiettivi.
La performance dell‟organizzazione viene valutata attraverso degli
indicatori che risultino coerenti con gli obiettivi imposti (strategici e
concreti). Essendo la strategia aziendale molto articolata è necessario
settare misure di performance che valutino non solo le prestazioni
finanziarie ma anche tutti gli altri tipi di prestazioni che risultano critiche
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per il successo aziendale. Un approccio esclusivamente finanziario non è in
grado di tradurre la strategia in obiettivi specifici che fungano da guida per
le azioni operative del middle e del lower management. In caso di non
conformità tra il valore attuale rilevato dell‟indicatore di performance e il
valore atteso, è necessario individuare le criticità dell‟organizzazione che
hanno portato a questo risultato. A tale scopo il sistema di performance
measurement attiva un flusso di informazioni utili a identificare la criticità
su cui intervenire per riallineare i valori a quelli attesi. Le informazioni
sono rielaborate sia al livello strategico che al livello operativo. Nel livello
strategico si cerca di valutare se l‟organizzazione è in grado di soddisfare
le aspettative (Valutazione) e in caso contrario si procede alla modifica dei
singoli obiettivi oppure dell‟intera strategia precedentemente definita.
Parallelamente nel livello operativo si utilizzano le informazioni ricavate
per cercare di valutare e migliorare il processo aziendale: migliorare
l‟efficienza nell‟utilizzo degli input, modificare il processo di trasformazione
etc. In definitiva, lo scopo del sistema di performance measurement è
quello di implementare e monitorare la messa in atto della strategia
aziendale (Lohman, Fortuin, & Wouters, 2004).
Figura 1: adattata da C. Lohman et al. “Designing a performance measurement system: A
case study”, 2004