Introduzione
dovrebbero rispettare nella costruzione di un sistema automatizzato di compravendita.
Nel capitolo 3 si analizzerà l’importanza del Money Management considerato come la
base di regole fondamentali affinché si possa operare sui mercati finanziari,
l’esplicitazione di tali condizioni, concorrerà alla costruzione del sistema automatizzato
e alla sua ottimizzazione. Quest’ultimo carattere sarà evidenziato nel capitolo 4.
La parte tecnico-applicativa sarà l’oggetto dei capitoli 5 e 6, si illustreranno applicazioni
pratiche volte alla costruzione di nuovi indicatori e trading system grazie all’ausilio del
software Metastock®.
Nel capitolo 7 invece, verrà analizzata la costruzione di un trading system basato sullo
sfruttamento della volatilità dei titoli utilizzati nell’attività di testing. Ci sarà un
confronto di risultati con un secondo sistema di compravendita, verranno analizzate le
maggiori differenze che hanno portato a scegliere un sistema rispetto all’altro.
Questo lavoro di tesi è volto a mettere in evidenza come la componente emotività sia
particolarmente deleteria nelle scelte di investimento.
L’essere umano, nel suo desiderio di tranquillità, ha la tendenza a crearsi delle routine
ed ha bisogno di stimoli per derogare ad essa. Sui mercati finanziari questo si riflette in
un rallentamento del processo decisionale; rallentamento che dipende a sua volta dal
tipo e dalla modalità dell’informazione attesa (dato macroeconomico, un certo livello di
prezzo, la valutazione di un amico o di un collega, etc.). Si aggiunga a questo lo stress,
l’avidità di guadagnare fino a l’ultimo punto e, sopra ogni altro, la difficoltà di accettare
il proprio errore e comportarsi di conseguenza (comprare quando il mercato ci dà l’idea
che scenda non è facile).
Il sistema più efficiente di ovviare a questi problemi sarebbe quello di avere una specie
di “coscienza di borsa” che ci ricordi ad ogni minuto quello che in teoria dovremmo
VI
Introduzione
fare. Da questo ad abdicare completamente alle decisioni operative il passo è breve.
Sono molti gli investitori che per regolare la propria operatività si affidano, in toto o in
parte, ad insiemi di regole precostituite (da loro stessi o da altri): in un parola trading
system.
VII
Capitolo 1 – I trading system
CAPITOLO 1 I TRADING SYSTEM
1.1 Che cosa sono
Per operare sui mercati finanziari, i piani decisionali da affrontare necessariamente sono
due: uno di tipo strategico, l’altro tattico- operativo.
Le decisioni strategiche, in qualunque campo, rivestono carattere di grande importanza.
Non è possibile modificarle in tempi brevi e a costi bassi: esse coinvolgono
profondamente la struttura cui si riferiscono; forniscono una chiara indicazione sul
cammino da seguire e su come orientarsi. Sul piano strategico si devono definire quali
tipologie di strumenti finanziari impiegare (titoli di Stato, obbligazioni societarie,
azioni, strumenti derivati), quanto capitale assegnare a ciascuna tipologia di strumenti,
su quali mercati operare, su quali settori concentrare gli investimenti, quali titoli
monitorare. Occorre inoltre scegliere con quale ottica temporale aprire le posizioni, la
quantità di rischio accettabile su ciascuna posizione e sull’intero portafoglio, il
rendimento atteso dagli investimenti. La tattica serve invece a decidere come
movimentare il portafoglio all'interno dei vincoli posti dalla strategia e quali operazioni
eseguire per attuarla.
Chiunque faccia trading, consapevolmente o inconsapevolmente, agisce sui due piani:
definisce gli asset, come scelta di medio periodo; opera sui mercati finanziari con una
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Capitolo 1 – I trading system
tattica, in continue scelte di breve periodo.
La difficoltà nel perseguire un’operatività efficiente e rispettosa dei vincoli imposti dalla
strategia è notevole. Sia il trader sia l’investitore più “tranquillo” devono infatti operare
sul mercato avendo sempre presenti le regole generali imposte dalla strategie e insieme
analizzando i continui spostamenti dei prezzi degli strumenti finanziari. Devono
combattere contro l’emotività personale e i falsi segnali generati continuamente dal
mercato. Devono acquisire informazioni, confrontarle con le regole dell’investimento e
prendere decisioni in tempi contenuti.
I due piani decisionali presentano poi caratteristiche molto diverse: le decisioni
strategiche hanno bisogno di una lettura attenta e ponderata dei vari fattori, mentre le
decisioni operative devono essere prese in tempi più rapidi. Se gli input alla base delle
decisioni strategiche possono essere vagliati, controllati nel tempo e filtrati, spesso
invece la realtà operativa richiede di agire con risolutezza, senza troppe verifiche.
Ecco che in tale contesto è possibile sfruttare la rapidità di calcolo del computer, in
modo da poter affrontare adeguatamente le difficoltà che si incontrano nella gestione
delle decisioni operative. Per poter utilizzare le capacità del computer in modo proficuo,
bisogna prima di tutto disporre di regole precise di compravendita da seguire, basate ad
esempio su indicatori, su oscillatori, su parametri di analisi fondamentale o di analisi
tecnica. Definite queste linee guida, tutte le decisioni operative possono essere
individuate in modo automatico con un trading system, che esamina i vari input
provenienti dalle analisi e evidenzia infine come operare. Alimentato dai flussi di prezzi
e volumi che provengono dai mercati finanziari, il trading system prende decisioni
tattiche ed indica che cosa e quando comperare, che cosa e quando vendere. Il trading
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Capitolo 1 – I trading system
system è dunque un insieme di regole che il trader adotta per operare sui mercati.
Queste regole sono tradotte in modo da poter essere comprese da un calcolatore e poi
elaborate in tempo reale. L'operatività che ne consegue è trasmessa dal trading system al
trader, a cui non rimane che inoltrare l'ordine all'intermediario. Il trader quindi decide a
priori quali regole impostare per operare sui mercati finanziari e poi demanda ad un
calcolatore il compito di seguire queste regole e di comunicargli l'operatività. Il trading
system non decide l'aspetto strategico dell'investimento: il trader rimane sempre
responsabile delle decisioni riguardanti gli strumenti finanziari su cui applicare il
trading system e l’ammontare di capitale da assegnare ai diversi segnali operativi
provenienti dal trading system. Ma il trader non decide più direttamente che cosa
comperare e quando: questo è il compito del trading system. Viene così eliminata la
componente emotiva, che spesso e volentieri porta ad operare in modo difforme dalle
regole che ci si è imposti e si ritengono valide, e dunque sempre in modo non corretto: il
computer è privo di emozioni, elabora i dati e comunica le decisioni operative.
L'ingresso e l'uscita dal mercato saranno quindi coerenti e basati su criteri logici.
La tattica adottata e le decisioni strategiche possono essere testate sul passato, per
sapere come si sarebbe comportato il portafoglio basato su determinate regole, in talune
fasi di mercato. Questo permette, ad esempio, di conoscere con buona approssimazione
quale sarà il rischio della tattica di trading che si adotta, quale sarà la massima perdita
consecutiva che dovrà essere sopportata e quale sarà il rendimento atteso. E’ così
possibile gestire il rischio di portafoglio in maniera precisa, partendo da risultati storici
statistici. Ciò chiaramente è possibile solo se i test sono fatti in maniera rigorosa, su
periodi con andamenti differenti (al rialzo, al ribasso e laterali). Inoltre perché i risultati
passati possano avere una valenza anche per il futuro è necessario che non si verifichino
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Capitolo 1 – I trading system
rilevanti cambiamenti strutturali riguardanti i titoli o i mercati analizzati. Un esempio di
ciò potrebbe essere rappresentato da una modificazione significativa e durevole della
volatilità dei prezzi. Le regole di trading risultano chiare e ponderate alle scelte di
investimento e alle caratteristiche operative del trader; in questo modo l'operatività
reale viene gestita in modo razionale. Tutto ciò rende molto interessante costruire un
sistema di trading, che si basi sulla strategia d’investimento desiderata, tenga conto dei
principi e delle metodologie di investimento, sia in grado di leggere le informazioni
relative al mercato finanziario di riferimento e generi infine decisioni operative sugli
strumenti finanziari desiderati.
1.2 Perché utilizzare i trading system
Dopo aver definito che cos'è un trading system, occorre evidenziare meglio i vantaggi e
gli svantaggi, che l'impiego di strumenti di questo genere comporta nella gestione di
strumenti finanziari. I vantaggi offerti dai trading system sono di vario tipo: coerenza,
attitudine al trading, controllo dell’emotività, costanza e differenziazione.
Lo svantaggio, intrinseco nell'utilizzo di un sistema di trading automatico rispetto
all'operatività discrezionale del trader, riguarda invece la flessibilità. Il trading system,
una volta costruito, si comporterà secondo lo schema prefissato e sarà quindi meno
capace di interpretare cambiamenti repentini nei mercati finanziari. Un trading system
sarà performante in un tipo di mercato (laterale o di forte trend, con alta o bassa
volatilità) e cercherà di districarsi al meglio in condizioni di mercato differenti.
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Capitolo 1 – I trading system
Il primo dei vantaggi principali derivanti dall'utilizzo di una metodologia di
investimento basata su trading system è quello di rimanere coerenti nell'apertura e nella
chiusura di un'operazione.
L'apertura di una posizione su qualunque strumento finanziario deve avere una
motivazione, di qualsivoglia specie. La chiusura della stessa operazione deve avvenire
quando ciò che ci ha spinto ad aprire la posizione non è più vero. Solo in questo modo si
mantiene una coerenza nelle gestione delle posizioni, operando razionalmente sui
mercati finanziari. Ad esempio, una strategia che compera se si susseguono tre chiusure
consecutive al rialzo, potrebbe prevedere l’uscita, qualora lo strumento dovesse
chiudere al di sotto della prima chiusura della serie, che ha generato il segnale di
acquisto. Definire a priori una strategia e codificarla in un trading system permette di
esplicitare chiaramente le ipotesi in base alle quali vengono aperte le posizioni e i
parametri che devono essere sorvegliati e analizzati, per individuare quando l'ipotesi di
partenza non è più valida, e dunque quando è necessario uscire dalla posizione aperta.
Avere una posizione aperta e non sapere spiegarsi il perché porta inevitabilmente a non
sapere quando chiudere la posizione, su quale livello di profitto o di perdita, e, in
generale, a comportamenti casuali sul mercato, con probabile accumulo di perdite,
specialmente nelle fasi di mercato laterale, che sono, statisticamente, molto frequenti su
qualsiasi mercato finanziario (in genere, intorno al 65-70% delle giornate di trading).
Un secondo vantaggio offerto dall'utilizzazione dei trading system risiede nella
possibilità di operare secondo le proprie specifiche attitudini al trading, in perfetta
armonia con il livello di rischio che si vuole affrontare, con la capacità di sopportazione
delle perdite, con il capitale dedicato al trading (che, essendo la materia prima per
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Capitolo 1 – I trading system
operare, va preservato in modo molto accurato), con le caratteristiche psicologiche
personali ed il tempo a disposizione.
La frequenza delle operazioni dettata dall'aggressività della strategia adottata, dalla
scansione temporale del grafico di riferimento, oppure dalla frequenza di emissione e
aggiornamento dei dati fondamentali, se sono questi alla base della strategia, può essere
estremamente variegata e viene tarata per adattarsi alle esigenze e alla volontà di chi
adotta il sistema.
È possibile quindi operare su grafici intraday (costruendo barre a 1 minuto), aprendo e
chiudendo continuamente la posizione, invertendo il senso delle operazioni, sempre
pronti a raccogliere il profitto, non appena esso si manifesta. Questo tipo di operatività
richiede molto impegno, una disciplina ferrea e la capacità di accettare a distanza di
poco tempo l'inversione della posizione. Oppure si può operare con cadenza giornaliera,
individuando solamente a chiusura del mercato i movimenti probabili per la giornata
successiva di trading, impostando così uno schema di livelli di acquisto e vendita da
porre in essere l'indomani. Si possono ancora adottare modelli di analisi settimanali, che
guardano al mercato una volta ogni settimana e generano le indicazioni di trading valide
per tutta la settimana seguente. E cosi via, verso scansioni in tempi più lunghi: con il
risultato di un'operatività sempre meno frequente e la ricerca di trend sempre più lunghi
e primari.
Un altro aspetto che può essere definito a priori, con buona probabilità di essere
rispettato (ma non la certezza: ricordarsi sempre che qualsiasi analisi di dati passati non
garantisce in nessun caso comportamenti analoghi nel futuro), è il livello della massima
perdita consecutiva, il drawdown, vale a dire la massima perdita sopportata durante il
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Capitolo 1 – I trading system
trading, con le posizioni aperte. In questo modo ciascun trader può adottare una
differente strategia, che gli garantisca variazioni nella curva dei profitti più o meno
marcate, quindi con livelli di rischio differenti. In generale, maggiore è il drawdown, a
parità di altre condizioni, maggiore sarà il rischio e perciò si dovrà attendere un profitto
maggiore: la strategia testata, se si rivelerà più rischiosa, dovrà anche essere più
profittevole. Poco senso ha, infatti, adottare una strategia più rischiosa e meno
profittevole. E’ possibile dunque adattare la strategia alle proprie capacità di
sopportazione della volatilità del profitto, sia da un punto di vista psicologico, fattore da
tenere sempre in considerazione nella stesura, scelta e adozione di una strategia di
investimento, sia da un punto di vista monetario.
La variazione del profitto deve essere considerata sia dal punto di vista globale
dell’investimento, sia rispetto al run-up, ossia al massimo profitto che si sarebbe
ottenuto chiudendo la posizione nel punto più favorevole, su un massimo o su un
minimo. In questa seconda logica, la strategia deve adattarsi al modo di operare del
trader, che può prendere profitto nella fase favorevole dell'operazione, sacrificando
ulteriore possibile profitto, oppure dopo l'inversione di trend, sacrificando parte del
guadagno accumulato. In generale si può dire che, se di un trend si riesce a prendere il
60% (lasciando il primo 20%, necessario per individuare l'instaurarsi del trend, e
l'ultimo 20%, necessario per capire la fine del trend), si è raggiunto un buon risultato.
Definendo una strategia di investimento si devono anche scegliere gli strumenti
finanziari ai quali applicarla, che saranno quindi consoni alle esigenze di ciascun trader,
in termini di orari di contrattazione, costi di intermediazione, liquidità, leva nel caso dei
derivati, mercati di riferimento e cosi via. Tutti questi aspetti sono gradi di libertà, leve
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Capitolo 1 – I trading system
in mano a chi progetta trading system, per ottenere una strategia operativa sui mercati
finanziari, che si adatti alle esigenze di ciascun trader, in modo da offrirgli uno
strumento disegnato sulla sua attitudine al trading. La combinazione di questi e di altri
aspetti permette infatti di definire compiutamente l'attitudine di ciascuno al trading e di
conseguenza la tipologia di trading system che più si avvicina alle sue caratteristiche.
Un altro vantaggio offerto dall'adozione di un trading system meccanico è legato al
controllo dell’emotività dell’andamento delle quotazioni: operare sui mercati finanziari
significa assistere di continuo a movimenti improvvisi di un singolo strumento o di un
intero mercato, legati a voci, rumors, notizie a volte vere, a volte assolutamente
infondate. L'abbondanza di informazioni che si ricevono completa poi il quadro di
grande incertezza, nel quale si trova ad operare un trader. Tutto ciò gioca spesso brutti
scherzi, facendo chiudere operazioni nel momento sbagliato o facendone aprire altre,
sulla scia di un movimento tanto repentino, quanto inconsistente.
Ancora una volta, aver codificato in anticipo la propria strategia, averla implementata e
avere dei livelli di ingresso e uscita dal mercato pone al riparo da questi errori. Certo è
necessaria la massima disciplina per seguire, senza alcuna interferenza, ciò che indica il
trading system. Di un trading system bisogna aver fiducia nei momenti positivi così
come in quelli negativi, che certamente prima o poi arriveranno e, una volta superati,
certamente si ripresenteranno. Se viene a mancare questa fiducia, se si ha spesso la
tentazione di modificare l'operatività rispetto a quanto indicato dal sistema,
probabilmente la strategia adottata non si adatta alle caratteristiche personali di trading
e forse vale la pena ripensarla, per cercare un modello di operatività più consono.
Al contrario, fidarsi del trading system vuole dire acquisire fiducia anche in se stessi,
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Capitolo 1 – I trading system
mantenersi coerenti con le indicazioni della strategia adottata, e quindi seguire i segnali
operativi in modo corretto e superare agevolmente la tentazione di operare
sull'emotività.
E’ opportuno inoltre ricordare che, alla base dell'analisi tecnica, su cui, come si vedrà,
sono costruiti la maggior parte dei segnali dei trading system, vi è, tra le altre, l'ipotesi
che tutte le informazioni disponibili sullo strumento finanziario siano riflesse nel
prezzo. Quindi appare logico e corretto affidarsi ad uno strumento che elabora prezzi e
volumi, e quindi indirettamente tutte le notizie, per prendere decisioni in ciascun istante,
per qualsivoglia strumento finanziario. L'emotività e l'impulso sono invece generati
dalla conoscenza frammentaria delle notizie.
Un ulteriore vantaggio, che rende spesso vincenti i trading system rispetto ad altri
strumenti di investimento, è la costanza operativa. E' questa la caratteristica che
permette molto spesso di essere dalla parte giusta nel momento giusto.
Da ultimo, l'adozione di regole definite permette di poter impiegare
contemporaneamente strategie differenti su strumenti diversi, con periodi temporali
variabili, o appartenenti a settori non correlati di mercati differenti. La diversificazione
del rischio viene accentuata e, di conseguenza, le performance globali di portafoglio
tendono a stabilizzarsi. Inoltre, a pari rendimento, operare con un rischio più basso
equivale ad aumentare il rapporto guadagno/rischio. Esso è il vero indicatore della
bontà di ciascun investimento, ma, data la difficoltà della misura oggettiva del rischio, è
anche spesso e volentieri ingiustamente trascurato. Ciò non accade con i trading system,
in quanto essi permettono una corretta e abbastanza precisa stima del rischio, in termini
di massima perdita sostenuta e di variabilità della curva dei profitti.
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Capitolo 1 – I trading system
1.3 Le funzioni dei trading system
Come si è detto nel paragrafo precedente, la diffusione dei trading system è dovuta alle
soluzioni, e ai conseguenti vantaggi, che gli stessi possono offrire, rispetto alla
negoziazione tradizionale. Occorre ora precisare meglio le principali funzioni di un
trading system. In primo luogo, il sistema consente di testare le regole di
comportamento sui differenti mercati, nei casi in cui si riscontra una regolarità storica
della successione dei prezzi. Solo un test approfondito e differenziato nel tempo
permette di validare regole che, diversamente, rimangono il risultato di un’ipotesi
empirica superficiale. Le performance del trading system permettono di selezionare, in
tempi più rapidi, le regole e le loro possibili combinazioni.
In secondo luogo, il sistema permette di eliminare il rischio di una distrazione di calcolo
o di un’assenza del trader dal mercato, che impedisca di seguire sistematicamente i
segnali delle regole decise. Un importante principio, spesso richiamato nella letteratura
operativa, prevede che anche le regole di comportamento più affidabili perdano in
efficacia, se non vengono seguite con regolarità. Ciò significa che, salvo variazioni
strutturali delle condizioni di mercato, il trader dovrebbe affidarsi con fiducia alle
proprie regole, anche quando si teme che queste possano fallire in un determinato
istante. I trading system, per le loro caratteristiche di meccanicità, risultano continui
nell'individuazione dei segnali e nel farne seguire la decisione operativa.
In terzo luogo, i fattori psicologici o le trappole, che spesso inducono il trader a
comportarsi irrazionalmente rispetto ai principi ritenuti affidabili, vengono in gran parte
controllati, con effetti positivi in termini di riduzione della tensione e di aumento della
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Capitolo 1 – I trading system
lucidità; è possibile, in particolare, salvarsi dalla cosiddetta “trappola del guru”, cioè
dalla tentazione di affidarsi a consigli esterni, indotta dalla propensione a uniformarsi,
che si manifesta negli operatori meno esperti e più fragili.
Infine, i trading system consentono di monitorare in modo più preciso il rendimento e il
rischio associato alle posizioni del trader. Per quanto riguarda il rendimento, ogni
sistema correttamente costruito consente di evidenziare in tempo reale una serie di
indicatori, utili per stimare la convenienza a mantenere aperte determinate posizioni e a
seguire certi segnali operativi. Viene valutata anche l'attività al netto delle commissioni,
che possono incidere significativamente sul risultato complessivo. In relazione al
rischio, un adeguato meccanismo di limiti operativi (stop loss) riduce la possibilità di
incorrere in una perdita eccessiva, rispetto ai vincoli finanziari dell'operatore nel loro
complesso.
Tutte le funzioni sopra elencate sono chiaramente finalizzate allo scopo principale del
trading system: cercare di determinare le variazioni che lo strumento finanziario
considerato ed analizzato registrerà in futuro. E’ quindi necessario scegliere anzitutto la
frequenza del segnale; esso deve essere in funzione della tipologia degli indicatori, che
sono alla base delle regole introdotte, nonché dei vincoli organizzativi del trader che lo
utilizza. La scelta del tipo di sistema dipende anche da elementi personali, come la
frequenza delle decisioni e l'holding period, e da elementi di mercato, come la
configurazione dei pattern della serie dei prezzi.
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Capitolo 1 – I trading system
1.4 Classificazione dei trading system
Le tipologie dei trading system, ossia le diverse caratteristiche delle regole con cui si
decide l’operatività, possono essere classificate secondo vari punti di vista.
I trading system si distinguono anzitutto in entry e in exit system: mentre gli exit
segnalano il livello di prezzo oppure di perdita/profitto al quale il trader deve uscire dal
mercato, gli entry system sono costruiti per fornire segnali utili a determinare il
momento adatto per entrare nel mercato, indicando la corretta posizione da tenere. In
riferimento poi al tipo di mercato in cui si è deciso di guadagnare, le tipologie
evidenziano le caratteristiche del mercato che portano il trading system a generare
profitto e, di contro, quelle che creano operazioni perdenti. Le categorie principali sono:
trend following, supporto-resistenza, volatility breakout system, pricing models e sistemi
integrati.
Valutando infine la tipologia di rischio insita nel trading system, possiamo considerare
due categorie ben distinte: intraday e overnight system.
Un trading system intraday ha come regola imprescindibile quella di chiudere tutte le
posizioni aperte prima della chiusura del mercato. Non è infatti possibile che
un’operazione duri per più giorni. Il rischio intraday, di conseguenza, è limitabile in
maniera abbastanza precisa, sempre che gli strumenti su cui si fa trading siano
sufficientemente liquidi e consentano scambi consistenti durante tutta la giornata di
contrattazione. Il rischio overnight, invece, non è quantificabile a priori: per i due terzi
della giornata non è possibile intervenire sulla posizione aperta. Eventi improvvisi e
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