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1 Introduzione.
In questo primo capitolo si descriverà il contesto entro cui sarà sviluppato il lavoro di tesi.
In particolare verrà fatta una descrizione della nuova società, che si sta affermando in
questi ultimi decenni e delle nuove tecnologie su cui essa si basa.
In seguito, verrà trattato il tema della Pubblica Amministrazione, in altre parole verrà
esplicitato il ruolo di quest’ultima all’interno della nuova società e i cambiamenti che essa
stessa subirà con l’avvento delle nuove tecnologie.
In conclusione di questo primo capitolo si andrà ad illustrare in linea generale il lavoro di
tesi che si andr a svolgere, specificandone le caratteristiche e il suo funzionamento.
1.1 La Società dell’informazione
Negli ultimi tre decenni si è avuta una profonda trasformazione della società: lo sviluppo e
la diffusione esponenziale di tecnologie di comunicazione sempre più veloci e potenti
hanno sconvolto molteplici aspetti della vita sociale, economica, politica e culturale,
ridefinendo gli stessi concetti di tempo, spazio e identità abbattendone le barriere spazio-
temporali esistenti.
Se già a partire dagli inizi degli anni Settanta l’idea di una nuova società basata sullo
sviluppo delle nuove tecnologie digitali e telematiche risultava essere una delle ipotesi
centrali di sviluppo, è tuttavia solo all’inizio dei primi anni Novanta che il notevole e
pervadente sviluppo della Rete delle Reti (i.e. Internet) ha indotto i Governi a riflettere sul
proprio ruolo nella definizione e attuazione di nuovi modelli di evoluzione verso una
nuova società.
In sostanza, quindi, il rapido sviluppo di Internet e la globalizzazione digitale hanno
indotto ad esempio la Comunità Europea non solo a pensare ad una nuova politica di
sviluppo, quanto a riprendere e a rivedere le politiche ed iniziative di sviluppo ed
innovazione già pensate, ed in parte intraprese, alla luce delle opportunità e delle criticità
insite nella rapida diffusione delle nuove tecnologie.
Da quanto introdotto sopra e da quanto emerso dal Consiglio Europeo di Lisbona, la
ricerca e lo sviluppo delle Information Society Technologies (IST) rappresentano una delle
politiche primarie per ogni paese dell’UE con l’obiettivo comune di creare o rafforzare un
nuovo modello di società definita come “Società dell’Informazione” che basa il proprio
sviluppo sulle tecnologie TIC (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione).
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Al centro del nuovo sistema produttivo vi è l’attività di raccolta, elaborazione e
trasferimento delle informazioni.
Obiettivo sarà quindi quello di creare una società caratterizzata da una continua e rapida
evoluzione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, le quali costituiscono
un importante strumento d’innovazione, capace d’incidere sulle attività e sui
comportamenti degli individui e delle imprese, nonché sugli eventi sociali, economici e
politici della società stessa.
Pilastri di tale società dovranno essere il concetto di eInclusione, di innovazione, di
interoperabilità:
- L’eInclusione intende garantire la parità di accesso e la partecipazione di tutti alla
società dell'informazione.
Si tratta, in altre parole, di un concetto legato allo sviluppo di una società unita,
che garantisca a tutti, a prezzi accessibili, la parità di accesso alle TIC e la pari
disponibilità di tali tecnologie. Compito dei Governi sarà quello di stimolare e
facilitare la piena transizione alla società dell’informazione, garantendo che
ognuno, dovunque si trovi, possa avere i mezzi per partecipare alla società
mondiale dell’informazione e nessuno ne dovrà essere escluso.
I paesi membri sono impegnati a :
Favorire condizioni di mercato che portino alla disponibilità di servizi
di comunicazione a basso prezzo;
Promuovere l’utilizzo delle tecnologie informatiche mediante l’accesso
a strutture pubbliche opportunamente predisposte;
Migliorare l’accesso ad Internet nelle aree disagiate;
Favorire gli individui socialmente svantaggiati;
Incoraggiare lo sviluppo di tecnologie user-friendly;
- L’innovazione è l’elemento che permette l’utilizzo di nuova conoscenza o il nuovo
utilizzo di competenze esistenti per offrire un prodotto (o servizio) in grado di
soddisfare al meglio i bisogni di una società in evoluzione.
- L'interoperabilità tende a sottolineare la capacità di comunicare senza ambiguità e
il lavorare insieme di vari sistemi, siano essi identici o radicalmente diversi.
Ad esempio, l'interoperabilità è un concetto molto importante per la rete telefonica
mondiale e internet che, per natura, sono reti eterogenee, caratterizzate dalla
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compresenza di vari e diversi materiali e apparecchiature. È pertanto necessario che
le comunicazioni siano disciplinate da regole chiare e univoche.
Ad assicurare la stabilità di tali pilastri saranno tre attori protagonisti di questo nuovo
modello di società:
- L’impresa, che è esaltata dal ruolo centrale delle tecnologie TIC.
- La Pubblica Amministrazione che, assistita dalle nuove tecnologie e dal nuovo
modo di intendere la sua attività, sarà in grado di erogare servizi in modo sempre
più efficace ed efficiente.
- Le istituzioni di ricerca e di trasmissione.
1.2 Le nuove tecnologie (TIC)
Come già intuito, la Società dell’Informazione basa il proprio sviluppo sulle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione, in altre parole, in questo contesto si evidenzia il
ruolo centrale delle tecnologie TIC (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione)
per lo sviluppo dell’innovazione, al servizio del raggiungimento degli obiettivi di sviluppo
dell’economia e della società.
Per TIC si intende una vasta gamma di servizi, applicazioni, tecnologie, attrezzature e
programmi informatici, ossia strumenti come la telefonia e internet, l'apprendimento a
distanza, la televisione, i computer, le reti e i programmi informatici necessari per l'utilizzo
di tali tecnologie.
In particolare, con TIC si identifica la convergenza di informatica e telematica per nuovi
modi di creare e trasmettere l’informazione.
Si tratta di tecnologie che stanno rivoluzionando le strutture sociali, culturali ed
economiche inducendo nuovi comportamenti nei confronti dell'informazione e della
conoscenza, valorizzando la possibilità di interventi efficienti ed efficaci.
Le Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione che si stanno diffondendo in tutti i
campi delle attività socioeconomiche, si presentano oggi come il fattore condizionante per
la produttività e per il rinnovamento dell'industria e dei servizi, e di conseguenza, per la
competitività e il progresso dell'intero sistema.
Il complesso degli strumenti offerti dall'informatica e dalle applicazioni multimediali
permettono di realizzare sistemi che aiutano a riguadagnare quella conoscenza che
abbiamo in parte perduto.
La cultura dell'innovazione coincide oggi con la cultura della gestione della tecnologia.
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La rivoluzione indotta dall'Information Comunication Technology (in acronimo ICT)
garantisce la simultanea disponibilità di conoscenze tecniche, sociali e umane grazie
all'accesso a banche-dati da parte di persone, imprese, istituzioni.
Le caratteristiche di tale impatto possono essere così riassunte:
• Velocità .
• Accessibilità .
• Flessibilità .
Il settore delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione è un settore di recente
formazione che trova la sua origine nelle innovazioni tecnologiche sviluppatesi negli ultimi
decenni.
Nella sua interpretazione più allargata il settore TIC viene spesso distinto in tre assi
principali:
il settore delle telecomunicazioni che ne rappresenta l’infrastruttura diretta di
trasporto;
il settore dell’informatica che costituisce l’hardware e il software produttivo di
gestione;
i prodotti multimediali che attraverso i sottosegmenti delle produzioni video,
editoria, telefonia ne rappresentano i contenuti .
Le nuove tecnologie stanno infatti rapidamente modificando i confini tra i settori
tradizionali in cui si ripartivano le industrie dell’informazione e della comunicazione
generando un aumento delle interdipendenze settoriali tale da determinare una vera e
propria convergenza di tipo tecnologico, industriale e di mercato. Il settore delle
telecomunicazioni e quello dell’informatica tradizionalmente distinti stanno manifestando
una crescente complementarietà ed interdipendenza e generando nuovi scenari competitivi.
Se le nuove tecnologie sono in grado di modificare profondamente l’intero tessuto
produttivo delle economie avanzate, e annullare la rilevanza della distanza geografica, ne
deriva che il loro impatto va ben al di là del settore economico in senso stretto.
Il superamento delle distanze fisiche, reso possibile da comunicazioni veloci e a poco
prezzo, ha il potenziale per riscrivere le regole della geografia economica e sociale.
Ovunque si trovi il cittadino, con un semplice click, è in grado di rivolgersi, ad esempio,
alla Pubblica Amministrazione e di usufruire dei suoi servizi, ad esempio porre quesiti
attraverso la posta elettronica oppure avviare una pratica per via telematica.
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In un tale scenario in continua evoluzione la definizione del settore TIC è stata fatta
attraverso l’analisi di numerosi studi e rapporti settoriali predisposti da diversi enti, istituti
di ricerca, associazioni di categoria, organizzazioni sovra-nazionali, ecc.; sono state
esaminate le diverse interpretazioni più o meno restrittive del settore, tenendo ben presente
che l’identificazione delle attività rientranti in un dato settore è strettamente connessa alla
formulazione di ragionamenti e valutazioni collegati agli obiettivi di ciascun progetto di
studio .
Considerando anche l’aspetto relativo all’impiego/utilizzo delle nuove tecnologie è
possibile inquadrare il settore TIC nella cosiddetta Società dell’Informazione: la diffusione
delle nuove tecnologie agisce e genera degli impatti sull’intero sistema economico (le
imprese, la Pubblica Amministrazione, la società civile e i loro reciproci rapporti),
trasformandolo in economia dell’informazione.
Le TIC hanno sensibilmente accelerato la velocità delle comunicazioni permettendo di
permesso di snellire la raccolta delle informazioni stesse e la loro analisi, quindi i
conseguenti processi decisionali rendono sempre più rapidi i processi produttivi. Le
persone e le informazioni sono molto più interconnesse rispetto al passato. Tempo e spazio
hanno sempre meno rilevanza con forti influenze nel modo di lavorare e di vivere.
Le TIC permettono di manipolare contenuti, di modificare e connettere le informazioni che
provengono da fonti diverse. Ciò determina una minore rigidità del sapere che deve essere
trasmesso; l'apprendimento diventa sempre più decentrato nei suoi obiettivi e si può
realizzare in ogni luogo.
1.3 La Pubblica Amministrazione: il suo ruolo e il suo rapporto con la nuova società.
L’affermarsi del nuovo modello di società con i notevoli vantaggi che ne derivano ai
cittadini, alle imprese ed alle istituzioni, rappresenta, senza dubbio, un importante
traguardo e, al contempo, il punto di partenza per quel cambiamento organizzativo e
gestionale della Pubblica Amministrazione, rivolto a migliorare i servizi per il cittadino, a
rendere trasparente l’azione amministrativa, nonché consentire quel processo di crescita
economica.
Alla base di tutto ciò c’è probabilmente l’innovazione tecnologica. E’ infatti grazie all’uso
della tecnologia, a partire dall’introduzione dei personal computers fino all’uso del World
Wide Web, che gli enti pubblici riescono finalmente a raggiungere obiettivi di trasparenza,
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semplificazione e snellimento dell’intera attività amministrativa, migliorando il rapporto
con il cittadino-utente.
Questo fa sì che il cittadino venga più facilmente e più rapidamente a conoscenza dei
servizi offerti e delle informazioni a lui necessarie, ma fa anche in modo che gli stessi enti
possano meglio e più facilmente comunicare con il cittadino e con le altre amministrazioni,
al fine di raggiungere lo scopo principe della “nuova era”: lo scambio informatico tra enti.
Ogni ente amministrativo consuma e produce un’enorme quantità di informazioni. Tali
informazioni si materializzano sotto forma di documenti che hanno varia natura sia per ciò
che concerne i contenuti che la loro struttura fisica. I documenti vengono prodotti,
utilizzati, comunicati e mantenuti nell’esercizio delle attività amministrative che ogni
Pubblica Amministrazione svolge per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti nel proprio
mandato istituzionale. Tali attività sono articolate per “procedimenti amministrativi”.
Un procedimento amministrativo può essere supportato da strumenti informatici che siano
in grado di facilitare e, laddove possibile, automatizzare le attività previste.
Sulla base di ciò, lo scenario di riferimento abilitato dalle nuove norme sarà quello di una
progressiva sostituzione del supporto cartaceo nella gestione dei procedimenti delle
amministrazioni. Attraverso la trasmissione e lo scambio dei documenti informatici nel
loro formato originario, che si muoveranno in un’apposita rete che collega le pubbliche
amministrazioni, denominata Rete Unitaria, si eviteranno duplicazioni e accumuli di inutili
copie cartacee e verrà favorita la trasformazione graduale degli archivi cartacei della
Pubblica Amministrazione in sistemi informativi automatizzati ad alto livello di sicurezza
ed affidabilità.
Assistiamo quindi ad un vero e proprio cambiamento migliorativo nel processo di
innovazione tecnologica attraverso il quale la Pubblica Amministrazione sta cercando di
incrementare l’efficienza operativa interna delle amministrazioni, introducendo procedure
informatiche per automatizzare il lavoro quotidiano di ogni singolo dipendente. In questo
modo è possibile offrire ai cittadini, e alle imprese, servizi integrati e non più frammentati,
garantendo così l’accesso telematico alle informazioni e ai servizi erogati da tutte le
Pubbliche Amministrazioni.
In particolare, è attraverso il concetto di e-Government che si esprime appieno il ruolo che
l’informatica ha assunto nella vita quotidiana di una Pubblica Amministrazione.
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L’e-Government rappresenta la nuova filosofia gestionale della Pubblica Amministrazione
che prevede il pieno impiego delle risorse tecnologiche al fine di ottimizzare, mediante una
migliore circolazione dell’informazione, le relazioni interne ed esterne degli apparati
amministrativi e di migliorare, attraverso una maggiore rapidità e flessibilità nella loro
erogazione, l’offerta di servizi al cittadino.
Essendo un completamento naturale dello sviluppo della Società dell’Informazione, l’e-
Government o governo elettronico, contribuisce al miglioramento del livello dei servizi
creando benefici anche alle parti “non digitali” della società, rendendo più efficienti ed
efficaci le interazioni tra amministrazioni ed utenti sui canali tradizionali.
Di conseguenza un radicale processo di riforma ha profondamente pervaso il quadro di
riferimento generale dell’attività delle amministrazioni pubbliche, innescando rilevanti
processi di trasformazione:
• definizione del «nuovo» ruolo dell’apparato pubblico, sia esso centrale che locale,
all’interno del sistema economico in relazione sia ai nuovi bisogni espressi dalla
comunità e sia ai cambiamenti registrati nei mercati aventi ad oggetto la produzione
di servizi di pubblica utilità;
• riduzione del costo delle inefficienze presenti nel sistema pubblico e ridurre il
deficit dello Stato;
• migliorare l’efficienza, l’efficacia e l’economicità dell’azione pubblica sul
territorio;
• avvicinare in senso orizzontale il sistema delle amministrazioni pubbliche alle
esigenze reali del cittadino e dell’apparato produttivo di ciascun Paese.
Le riforme amministrative (ormai avviate sempre più verso il decentramento), la
semplificazione e l’informatizzazione dei processi decisionali, hanno lasciato chiaramente
intravedere una drastica rivoluzione nella stessa cultura organizzativa della Pubblica
Amministrazione.
La Pubblica Amministrazione e i servizi pubblici saranno vissuti come un mondo variegato
e complesso da conoscere, con cui interagire con una partecipazione sempre più attiva.
Ovvero, sarà l’informatica l’anello di congiunzione tra la Pubblica Amministrazione e la
nuova società che si sta affermando, la Società dell’Informazione.