8
Capitolo 1 - INTRODUZIONE
1.1 E-LEARNING: “l’ istruzione di domani”
La Commissione Europea definisce l’e-learning come “ l’istruzione di domani ”[1]. Con
l’e-learning nasce un nuovo modo di studiare e formarsi reso possibile dalle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione. La costante crescita di queste ultime ha
agevolato la progettazione, la distribuzione, la selezione e la diffusione della formazione
realizzando anche percorsi formativi personalizzati.
Nasce un nuovo modo di concepire la formazione: non è più l’utente a dirigersi verso di
essa, ma è la formazione stessa a plasmarsi in base alle esigenze e alle conoscenze
dell’utente.
La storia della formazione a distanza va di pari passo con l’evoluzione delle tecnologie di
comunicazione, partendo dai corsi per corrispondenza, passando per l’emissione televisiva
e arrivando alle più recenti strutture di teleconferenza satellitare.
Negli anni ‘60 la formazione a distanza era affidata ad un tipo di autoistruzione
denominato CBT (Computer Based Training). Lo studio basato sull’uso del computer
come tecnologia didattica di autoistruzione trova il suo sbocco inizialmente soprattutto
nelle discipline informatiche ma ben presto le potenzialità di questa nuova proposta di
addestramento si estesero anche ad altre discipline. Alla base del CBT c’era la tecnologia
dell’epoca costituita da prodotti molto semplici quali, ad esempio, floppy discs con
informazioni strutturate e strumenti di autoverifica. La sua diffusione la si ebbe soprattutto
in ambito aziendale.
Ma a partire dagli anni ‘90 con l’esplosione di Internet al CBT si affianca il WTB (Web
Based Training) destinato a soppiantare in futuro tutti i vecchi sistemi di formazione a
distanza.
La straordinaria capacità della rete di diffondere e distribuire informazione e gestire dati ha
aperto le frontiere dell’e-learning non solo alle aziende ma anche a molte università del
mondo (soprattutto quelle americane e anglosassoni) le quali hanno cominciato a muovere
i primi passi attrezzandosi con le tecnologie adeguate. Tuttavia ancora oggi nell’ambito
universitario non esiste ancora un coordinamento centrale ma gli sforzi vengono delegati a
istituti interni di ricerca.
9
I vantaggi dell’e-learning sono evidenti. Da una parte ci sono le scuole e le università che
danno la possibilità di venire in contro a studenti fuori sede fornendo loro l’opportunità di
seguire corsi direttamente da casa. Supportati dalla rete, infatti, gli studenti possono
prendere parte a lezioni in quelle che qualcuno ha definito virtual classroom, intervenire
nella discussione, chiedere chiarimenti e approfondimenti e interagire non solo con il
docente ma anche con gli altri partecipanti e, il tutto, adeguando il corso ai propri ritmi di
apprendimento e alle proprie esigenze organizzative. Dall’altra ci sono poi le aziende che
traggono un indubbio vantaggio economico da un ambiente di apprendimento online del
tutto esente da quei problemi logistici e organizzativi tipici di un sistema basato su lezioni
frontali in aula e supportate dalle tecnologie didattiche tradizionali.
Ma i vantaggi non sono solo logistici ed economici. La possibilità di aggiornare
costantemente i contenuti di un sistema di e-learning e di stabilire continui contatti con
esperti e comunità di apprendimento può aiutare a sviluppare e mantenere knowledge base
(contenitore di conoscenze) dinamiche.
L’apprendimento diventa continuativo e questo può aiutare soprattutto in ambito aziendale
a far fronte all’obsolescenza delle competenze della forza lavoro nel suo complesso.
L’e-learning alimenta la collaborazione coinvolgendo esperti e condividendo conoscenze.
Infine la possibilità di personalizzare i percorsi di apprendimento, in aggiunta alla libertà
organizzativa e logistica di accedere a risorse informative, può diventare un ulteriore
stimolo per l’arricchimento del proprio curriculum, creando le premesse per un
miglioramento della propria posizione rispetto al mercato del lavoro.
Un sistema di e-learning deve essere in grado di supportare diverse metodologie e
approcci, permettendo la gestione integrata di tutta la formazione. Sul sistema devono
essere possibili processi di amministrazione soprattutto per la gestione dei contenuti che
possono eventualmente essere aggregati e organizzati in lezioni.
Il sottosistema destinato a fornire il supporto per l’erogazione sarà Internet.
Alla base di questi sistemi possono esserci diverse piattaforme tecnologiche di
apprendimento.
Assumendo come criterio la tipologia di interazione, una classificazione degli strumenti
utilizzati potrebbe essere questa.
10
Ambienti e strumenti che implicano o
suggeriscono interazioni sincrone
ξ Videoconferenza
ξ Audioconferenza
ξ Chatting
ξ Lavagne condivise
ξ Alcuni strumenti di scrittura
collaborativa
Ambienti e strumenti che implicano o
suggeriscono interazioni asincrone
ξ Pagine web
ξ Forum web
ξ Posta elettronica
ξ Alcuni ambienti di desktop
conferencing
Per interazioni sincrone si intende quando tutti gli interlocutori sono contemporaneamente
collegati; le chat e le videoconferenze ne costituiscono un esempio.
Per quanto riguarda l’interazione asincrona: le pagine web, i forum, e la posta elettronica
(mailing list, newsgroup) sono attualmente gli strumenti più adottati per la realizzazione di
un knowledge base [2].
Tra le università che offrono formazione in rete la prima e la più conosciuta a livello
mondiale è la Open University che ha preso avvio nel 1971 nel Regno Unito, inizialmente
avvalendosi della radio e della televisione con il supplemento di materiale a stampa e
audiocassette. Dagli anni ’90 la Open University utilizza internet e i suoi corsi sono seguiti
da casa e dai luoghi di lavoro [3].
In Italia una delle poche ma significative proposte relative all’e-learning è NETTUNO
(Network per l’Università Ovunque); si tratta di un consorzio tra atenei ed imprese
promosso dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica, che realizza corsi di
laurea di primo livello e Diplomi Universitari a distanza. I contenuti sono erogati attraverso
trasmissioni TV satellitari [4].
Ma a partire dagli ultimi sono non pochi gli atenei italiani, soprattutto al nord, che operano
in rete e propongono corsi a distanza.
11
1.2 Uno sguardo alle attuali piattaforme di e-learning Open Source
Le più diffuse piattaforme Open Source attualmente presenti rispondono alle tipologie
LMS e LCMS. Un Learning Management System ( LMS ) consente la gestione di attività
quali la preparazione dei corsi e dei curricula, la creazione dei cataloghi e dei calendari
degli insegnamenti, l’iscrizione degli studenti, il monitoraggio dello studio, la misurazione
e la valutazione dei risultati.
Un Learning Content Management System consente, invece, di creare e gestire i contenuti
e gli utenti attraverso la condivisione di archivi digitali (digital repository); in pratica è il
modulo software che permette di interagire con le basi di dati ( database ).
LMS e LCMS costituiscono la struttura modulare di quasi tutti i sistemi di e-learning e
rappresentano quasi uno standard ormai acquisito in questo settore.
Un insieme di standard, invece, espressamente previsti dal Ministero della difesa e dal
Ministero del lavoro USA prende il nome di SCORM ( Sharable Content Object
Preference Model) [5].
Questi standard applicati al contenuto di un corso, produce piccoli oggetti di e-learning
riutilizzabili ( learning object ). Queste unità autoconsistenti possono essere costituite da
contenuti multimediali, contenuti didattici o software didattico e possono essere aggregate
in vari modi per l’ottenimento di un modulo didattico. Tutti i sistemi che aderiscono a
questo standard possono condividere e scambiare oggetti di questo tipo. Quasi tutte le
piattaforme Open Source hanno aderito a questo standard.
Le piattaforme Open Source sono tutte web based; questo significa che sono accessibili
tramite Internet su protocollo IP e pertanto utilizzabili mediante un browser (come Internet
Explorer, Mozilla Firefox ed altri).
Le piattaforme Open Source hanno tutte raggiunto un buon grado di sviluppo in termini
software che si traduce in un buon livello delle funzionalità. Tutte le piattaforme
consentono più o meno agevolmente la creazione e la fruizione di corsi via web attraverso
modalità sincrone o asincrone.
Le piattaforme di e-learning sul mercato business presentano una complessità decisamente
maggiore, ma per un uso scolastico e soprattutto, per il grado di alfabetizzazione
informatica dei soggetti che le andranno ad utilizzare, queste piattaforme sono uno
strumento di supporto validissimo alla formazione in aula di tipo tradizionale.
Questi sistemi oggi, almeno in Italia, non costituisco un’ alternativa alla didattica
tradizionale, ma piuttosto una integrazione ad essa. La tendenza attuale è di tipo Blended
12
Learning , ovvero alla tradizionale lezione frontale in aula si affiancano i potenti strumenti
messi a disposizione dalle varie piattaforme di e-learning.
Tra le varie proposte Open Source relative all’e-learning, Claroline e DoceboLMS sono
quelle che sembrano aver raggiunto un maggior grado di maturità e, che, per funzionalità,
semplicità di utilizzo, e interfaccia appaiono più adatte ad un contesto d’uso scolastico.
DoceboLMS [6] è una piattaforma Open Source per l'e-learning nata in italia e ora
considerata tra i migliori progetti di LMS (Learning Management System) Open Source
più diffusi al mondo. Scritta in PHP/MySql può funzionare su qualsiasi server (Linux,
Windows, Mac OSX) e funzionare sui web hosting provider più comuni. Il progetto,
chiamato inizialmente Spaghetti Learning, arrivato al terzo anno di vita, è stato riscritto
completamente e grazie a collaborazioni con molte università italiane e straniere, include
funzioni particolari non presenti in nessun’altra piattaforma Open Source.
Tra queste funzioni c’è per esempio quella in cui il docente può personalizzare l'ambiente
didattico abilitando e disabilitando voci di menu ed inoltre può assegnare voci
personalizzate alle funzioni e gestirne i permessi; per la didattica collaborativa c'é il project
manager, il forum con possibilità di allegare file e la chat con sistema di richiesta per poter
parlare e scambiare file all'interno di essa.
Da sottolineare la presenza di marcatori semantici ossia la possibilità da parte del docente
di poter valutare ogni singolo intervento del forum e averne una reportistica per studente.
La funzione fondamentale concerne la possibilità di inserimento di nuovi utenti, siano essi
nuovi amministratori, professori, tutor o studenti, nonché la loro gestione. Tra le
funzionalità di gestione c’è, anzitutto, la possibilità di raggruppare N utenti, consentendo di
eseguire in un’unica soluzione, operazioni che necessiterebbero di una ripetitività per ogni
singolo. Una volta effettuato il login come professore, viene visualizzato l’elenco dei corsi
cui si è iscritti. Scelto il corso è possibile accedere alle funzionalità di gestione.
Il professore può scegliere la modalità di presenza on air che permette ai discenti di
raggiungerlo in videoconferenza o in chat.
Un orologio, presente anche nell’area discente, permette di monitorare il tempo di presenza
in un dato corso. Si tratta di una funzionalità che in parte riprende la dinamica scolastica, in
cui il tempo è scandito dal passaggio delle ore.
Il materiale didattico può essere di qualsiasi tipo (world, excel, powerpoint, filmati, audio,
mp3, pdf) e il caricamento dei files avviene dal computer del docente stesso.
Sono inoltre a disposizione del docente una serie di strumenti per la comunicazione:
messaggistica, forum e chat. I box di testo hanno la barra delle funzioni del tutto simile a
13
qualsiasi documento di testo, caratteristica che facilità la scrittura perché inserita in un
contesto di riferimento familiare ai più. Infine è prevista anche la presenza di test di
autovalutazione o verifica creati dal docente stesso.
Claroline [7] è un’altra piattaforma Open Source per l’è-learning molto diffusa.
Sviluppato nel 2000 all’Università Cattolica di Lovanio (Belgio) nell’Istituto di Pedagogia
e multimedia, si contraddistingue per una grafica essenziale che facilita agli studenti, ai
docenti e ai tutor la navigazione ed il reperimento di informazioni e risorse. Sono previste
tre tipi di figure: Studente, Docente (che è anche amministratore ) e Tutor (la cui unica
limitazione rispetto al Docente sta nel fatto che non può creare corsi).
In aggiunta i vari strumenti di interazione come il forum e la chat ( presenti pressoché in
quasi tutti i sistemi di e-learning più diffusi) c’è la funzionalità Agenda che è uno
strumento per visualizzare date, scadenze ed impegni comuni al gruppo coinvolto in un
corso; c’è poi la funzione Annunci la quale presenta le novità da parte di docenti o di chi è
preposto alla comunicazione per le attività del corso. E’ prevista la possibilità di riceverli
anche via posta elettronica se al momento dell’iscrizione lo studente ha inserito il suo
indirizzo tra i dati di iscrizione.
ADA [8] (Ambiente Digitale per l’Apprendimento) è un altro sistema di e-learning che si
distingue dagli altri per il fatto che per la creazione di un corso si può utilizzare una mappa
concettuale: i contenuti di un corso vengono quindi visualizzati come nodi o come gruppi,
che vanno a costituire esattamente una mappa, i cui livelli possono essere facilmente
visualizzati. Il vantaggio di questa scelta si riflette in una maggiore navigabilità, ma
appesantisce la creazione di un corso.
Un buon esempio di e-learning nasce il 15 gennaio del 2001 con Wikipedia [9] che non è
propriamente una piattaforma di quelle del tipo viste fino adesso, ma è una enciclopedia
libera consultabile online scritta dagli utenti e controllata dagli utenti. Ognuno può
contribuire alla grande opera di conoscenza condivisa arricchendo termini o proponendone
dei nuovi. Il sistema di controllo è ben congegnato in quanto è organizzato a struttura
orizzontale, con un insieme di amministratori che verificano quasi in tempo reale i nuovi
inserimenti e gli arricchimenti dei termini già inseriti. Ogni decisione sull'accettazione e la
convalida dei nuovi inserimenti avviene in maniera corale onde evitare il predominio di
singole opinioni sulla visione generale della problematica. Il vero punto di forza di
Wikipedia è l’accessibilità, infatti il progetto è curato in 200 lingue differenti che offrono
più di 3.000.000 di voci.
14
1.3 SIRMM: un sistema di e-learning web based per la matematica
applicata
La Matematica è indubbiamente un potente strumento operativo per la risoluzione di
problemi, la formalizzazione e la spiegazione di fenomeni provenienti dalle più svariate
discipline (da quelle ingegneristiche a quelle medico-sociali). La diffusione degli
elaboratori elettronici non ha fatto altro che solidificare il legame ormai ancestrale tra la
matematica il mondo reale.
Una formazione matematica risulta pertanto indispensabile di fronte ad una crescente
richiesta di figure professionali qualificate che sappiano usare opportunamente strumenti
della modellistica e dell’informatica.
Un approccio moderno all’insegnamento delle materie scientifiche consiste nell’insegnare
nozioni matematiche a partire da applicazioni del mondo reale. Questo tipo di approccio è
conosciuto con la formula anglosassone learning by doing. La parola stessa matematica
d’altronde, che deriva dal termine greco ‘màthema’, si riferisce a quel insieme di cose che
vengono insegnate dall’esperienza.
SIRMM (Serchable Information Repository of Mathematical Models) è un sistema di e-
learning il cui obiettivo è l’insegnamento della matematica utilizzando l’approccio sopra
descritto.
SIRMM è una piattaforma di e-learning anch’essa di tipo LMS e LCMS dal momento che
non solo offre la possibilità di creare e gestire contenuti, ma offre anche la possibilità di
creare percorsi formativi strutturati in un insieme di lezioni i cui contenuti provengono dai
contributi di tutti coloro che decidono di prendere parte al sistema.
Gli utenti di SIRMM possono pertanto essere classificati in due categorie:
ξ Produttori
Sono gli utenti che ‘producono’ conoscenza e la condividono con la comunità di
SIRMM.
Questa categoria, per la quale bisogna essere registrati, non solo contribuisce ai
contenuti ma può anche creare corsi.
Essi possono essere docenti, ricercatori e figure professionali.
ξ Consumatori
Sono gli utenti fruitori di questa conoscenza i quali possono liberamente accedere
ai contenuti del sistema in maniera indipendente o seguendo un prestabilito
percorso didattico.
15
Questa categoria, per la quale non occorre l’autenticazione, può essere costituita
non solo da studenti di facoltà scientifiche ma da chiunque sia interessato ad un
percorso formativo di tipo matematico.
C’è da fare subito una premessa relativa a SIRMM : questo sistema non presenta un livello
di sofisticazione tecnologico comparabile con i più diffusi sistemi di e-learning Open
Source esistenti, i quali sono il risultato di un notevole sforzo, protrattosi nel corso di molti
anni di lavoro, raggiunto mediante la collaborazione di team di programmatori con
consumata esperienza nel settore dell’e-learning.
SIRMM rimane tuttavia un prodotto facilmente accessibile e facile da usare dotato di una
interfaccia user friendly. Inoltre, è anch’esso Open Souce; questo significa che chiunque
voglia può scaricare direttamente i sorgenti e istallare il sistema sul proprio computer. In
più, essendo stato scritto in PHP/MySQL la portabilità del sistema risulta estesa a diverse
architetture.
Ritornando agli obiettivi di SIRMM, come già detto, questo sistema si propone come un
collegamento operativo tra matematica e mondo reale. Esso vuole offrire in maniera
agevole accesso alle nozioni di matematica indispensabili per la comprensione di discipline
tecniche di tipo ingegneristico, biologico o economico in cui la modellistica matematica ha
un ruolo significativo.
In particolare i fini perseguiti da Sirmm possono essere sintetizzati in tre punti:
ξ aiutare a comprendere ed analizzare i fenomeni scientifici mediante
modellizzazioni e simulazioni;
ξ realizzare delle opportune analisi di dati;
ξ utilizzare strumenti applicativi di tipo numerico e computazionale;
SIRMM favorisce in maniera naturale un processo educativo graduale, in cui la
conoscenza può essere acquisita secondo differenti e successivi approfondimenti, che
conducono il discente al livello di conoscenza desiderato.
In tutto questo, a differenza di tutte le altre discipline che possono essere presenti su
SIRMM la matematica non costituisce una disciplina a sé stante ma costituisce il
background di tutte le altre.
SIRMM, come si può osservare in Figura 1, presenta una struttura logica volta a fissare
una sorta di gerarchia sul tipo di informazione.
16
Figura 1 – Struttura logica di SIRMM
La Disciplina descrive l’area scientifica di interesse (ad esempio: Economia, Biologia,
Fisica, ecc.), vale a dire l’area a cui sono ascrivibili i contenuti di SIRMM.
Il Problema costituisce un argomento di studio facente capo ad una determinata disciplina
(ad esempio, il moto del pendolo potrebbe essere un problema associato alla disciplina
Fisica).
Il Caso di Studio è istanza di uno specifico problema concreto (ad esempio, l’analisi della
crescita di una determinata popolazione potrebbe essere un caso di studio di un problema
di Demografia).
Il Modello è una descrizione di un problema in linguaggio matematico, ovvero mediante
equazioni (ad esempio, il modello di Malthus serve a descrivere il problema della dinamica
delle popolazioni).
Gli Algoritmi costituiscono la soluzione in termini informatici dei modelli presentati e
della matematica che vi è alla base. (ad esempio, l’algoritmo del Metodo di Gauss
rappresenta una soluzione al calcolo matematico dei sistemi lineari).
La Matematica che, come già preannunciato non è una disciplina a sé stante, fornisce una
base per la corretta comprensione dei concetti presentati in Modello e Algoritmi.