Introduzione
- 4 -
Gas 21%
Biomassa 10%
Petrolio 35%
Carbone 25%
En.Elettrica
(Idroelettrico−Nucleare)
9%
Introduzione
L’energia è vita e gioca un ruolo fondamentale nell’esistenza di ognuno di noi.
Ogni giorno nel mondo ne viene consumata una enorme quantità per far fronte alle
necessità di una popolazione di oltre 6,5 miliardi di persone, la cui crescita avrà
certamente un ruolo fondamentale nell’aumento della domanda di energia a livello
mondiale. La possibile crisi del sistema energetico globale però è legata ad altri
aspetti: l’energia consumata serve soprattutto a far girare un’economia estremamente
energivora, spesso a discapito dell’ambiente, degli equilibri naturali e, indirettamente,
dello stesso genere umano.
Questo comporta un aumento di inquinanti nell’aria, di polveri sottili, delle
concentrazioni di gas serra, effetti inevitabili del consumo energetico. Questo viene
soddisfatto con l’impiego preponderante di fonti energetiche non rinnovabili, quali
carbone, petrolio e gas naturale, come mostrato nella Figura 1.
Figura 1 - L’offerta di energia primaria mondiale secondo lo scenario dell’”Energy
Statistic Year book 2004”
Fonte: ENERDATA, dati 2007
E’ noto, però, come le emissioni prodotte dalla combustione dei carburanti di
origine fossile, (contenenti CO2, CO, NOx e SOx, composti organici volatili e
particolato) oltre ad essere nocive, siano la principale causa di problemi ambientali,
quali l’effetto serra (nel caso degli ossidi di azoto e di carbonio) e le piogge acide (nel
caso degli ossidi di zolfo).
Introduzione
- 5 -
Negli ultimi anni, l’aumento del costo del petrolio greggio e una maturata
coscienza verso i problemi ambientali, hanno rafforzato l’esigenza di individuare fonti
energetiche alternative, biodegradabili e rinnovabili.
Che cos’è il Biodiesel?
Si definisce “biodiesel” il carburante che viene realizzato per sostituire il
carburante diesel, di origine fossile. E’ costituito dagli esteri metilici degli acidi grassi
(FAME, fatty acid methyl esters). Il biodiesel deriva dall’olio vegetale grezzo
(trigliceridi) ottenuto mediante spremitura dei semi delle piante oleaginose, e da altre
fonti di trigliceridi come indicato nella Tabella 1.
Tabella 1 – Materie prime impiegabili per la produzione di biodiesel
Sono dunque fonti di energia non fossile, che possono dare origine a prodotti
rinnovabili con diverso contenuto energetico, impiegabili per i più svariati utilizzi
finali [1].
La Direttiva 30/EC del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’8 Maggio 2003
ha come scopo “la promozione dell’utilizzazione di biocarburanti o di altri carburanti
rinnovabili in sostituzione del carburante diesel e della benzina nei trasporti…”. In
accordo con i contenuti di tale Direttiva, gli Stati membri della Comunità dovrebbero
provvedere affinché vengano utilizzati biocarburanti oppure componenti per carburanti
di origine rinnovabile in misura del 2,00% entro il 31-12-2003 e del 5,75% entro il 31-
12-2010.
Le percentuali di impiego sopra riportate vanno calcolate sulla base del tenore
energetico di tutta la benzina e del diesel immessi su ciascun mercato nazionale alle
date di riferimento indicate. Questo porterebbe a livello europeo una crescita nella
domanda di biodiesel di circa 10 milioni di tonnellate per anno nel 2010, come
mostrato nella Figura 2.
Colza Senape
Girasole Alghe
Soia Grassi animali
Olio di Palma Oli vegetali usati o di scarto
Introduzione
- 6 -
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
20
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2015 2020
Figura 2 - Previsione della domanda di Biodiesel in Europa (106 Ton per anno)
Fonte: ENERDATA, dati 2007
Caratteristiche tecniche del Biodiesel
Il Biodiesel può essere impiegato, puro o in percentuali variabili con il gasolio
tradizionale. Dal punto di vista delle emissioni inquinanti (Figura 3) il biodiesel ha
prestazioni migliori rispetto al diesel fossile in quanto viene annullata l’emissione di
SOx, diminuita l’opacità del gas di scarico e l’emissione delle particelle microscopiche
(i particolati, PM) e di idrocarburi incombusti. D’altra parte, invece, aumentano
leggermente le emissioni di ossidi di azoto (nell’ordine del 2-3%) [1].
Figura 3 – Variazione delle emissioni dei motori che utilizzano biodiesel rispetto a quelli
che utilizzano il diesel fossile
Fonte: Dati medi di 11 studi condotti da PSA Pegeout, Fossen, Sharp C e ARB 2000 rispetto all’utilizzo del
diesel tradizionale [1].
Emissioni di SOx
Opacità del gas
di scarico
Emissioni di
particolato (PM)
Emissioni di CO
Emissioni di
idrocarburi
incombusti (HC)
Emissioni di NOx
-120%
-100%
-80%
-60%
-40%
-20%
0%
20%
Introduzione
- 7 -
La Tabella 2 riporta le caratteristiche chimiche-fisiche del biodiesel e del diesel
fossile. Da notare che l’indice di cetano migliora sensibilmente nel biodiesel, invece
“Cloud point”, “Pour point” (che riflettono le proprietà a freddo) e la “viscosità” del
biodiesel peggiorano rispetto al diesel (si veda l’Appendice A.4.).
Tabella 2 - Proprietà a confronto tra Biodiesel e Diesel
PROPRIETA’ DIESEL BIODIESEL
Standard ASTM D975 ASTMD6751
Composizione HC (C10-C21) FAME (C12- C22)
Viscosità (mm2/s) a 40 °C 1.9 – 4.1 1.9 – 6.0
Gravità specifica (g/mL) 0.85 0.88
Falsh point (°C) 60 - 80 100 - 170
Cloud point (°C) - 15 a 5 -3 a 12
Pour point (°C) - 35 a -15 -15 a 16
Water (vol %) 0.05 0.05
Carbon (peso %) 87 77
Idrogeno (peso %) 13 12
Ossigeno (peso %) 0 11
Zolfo (peso %) 0.05 0.05
Numero di cetani (peso %) 40 - 65 48 - 60
Come si ottiene il Biodiesel?
La spremitura di semi, delle piante oleaginose permette di ottenere due
principali prodotti: da un lato trigliceride, dall’altro un residuo contenente un’alta
concentrazione di proteine. Questo secondo prodotto, può presentarsi sotto forma di
“panello proteico” nel caso si sia proceduto alla spremitura meccanica dei semi,
oppure sotto forma di farina, nel caso in cui l’estrazione dei grassi sia avvenuta
mediante solventi chimici. In entrambi casi questo prodotto è impiegabile
nell’allevamento di animali domestici, che ne richiede grandi quantità.
L’olio viene trattato mediante un processo di transesterificazione (Figura 4), che
determina la sostituzione dei componenti alcolici d’origine (glicerolo) con alcol
metilico; la reazione che avviene è la seguente:
Figura 4 - Reazione di transesterificazione dei trigliceridi
C3H5(OOCR)3 + 3CH3OH 3RCOOCH3 + C3H5(OH)3
(Trigliceridi) + (Metanolo) (FAME) + (Glicerina)
Introduzione
- 8 -
Olio Vegetale
Metanolo + KOH Transterificazione
Raffinazione della Glicerina
Glicerina
Metanolo di Recupero
Glicerina Cruda
Grasso Animale
Esterificazione Acido Diluito Metanolo + H2SO4
Biodiesel Crudo
Raffinazione
Biodiesel
Una volta effettuata questa lavorazione si ottengono due prodotti finali: da un
lato il biodiesel (FAME, fatty acid methyl ester), dall’altro la glicerina, un composto
organico impiegato in numerosissimi campi, da quello alimentare a quello cosmetico.
La Figura 5 mostra uno schema a blocchi di un comune processo produttivo di
biodiesel.
Figura 5 – Il processo produttivo del Biodiesel
FONTE: http://www.federalsustainability.org
Nel caso si parta dal grasso animale c’è bisogno di un pretrattamento con base
diluita per eliminare gli acidi grassi liberi. La reazione di trans esterificazione avviene
in reattori continui, o discontinui (batch) a circa 60°C. Terminata la reazione di trans
esterificazione, la fase polare (glicerina, metanolo e catalizzatore) viene separata dalla
fase organica (FAME). Il catalizzatore viene neutralizzato e il metanolo rimesso in
circolo; infine, sia la glicerina che il biodiesel vengono purificati e stoccati. Il glicerolo
è il maggiore co-prodotto, e costituisce circa il 10% in peso del FAME prodotto.
Le previsioni di crescita della produzione del Biodiesel suggeriscono che si
avrà un netto aumento della produzione della glicerina (sottoprodotto della sintesi del
biodiesel) e una conseguente aumento della sua disponibilità nel mercato in Europa.
Introduzione
- 9 -
La Figura 6 mostra come la fonte di produzione di glicerolo è cambiata negli
ultimi 10 anni.
Figura 6 - Produzione di Glicerolo per tipologia di provenienza in Europa(103 Ton/anno)
Fonte: HB International
A tutt’oggi, il glicerolo ha un elevato numero di utilizzazioni per la produzione
di svariati prodotti chimici e di intermedi. Alcuni esempi di derivati del glicerolo sono
mostrati in Figura 7: propan dioli (utilizzati nella produzione di poliesteri o
poliuretani); oligogliceroli (cosmetica, alimentare e lubrificanti biodegradabili)
glicerolo carbonato (solvente); acido glicerico (farmaceutica); epicloridrine e glicidoli
(polimeri e farmaceutica).
Figura 7 - Derivati del glicerolo
H O O H
O H
H O
O
C l
O
H O O H
O H
O H
O O
O H
OO
O H
O H
H O O
O H
H O O
O
O
H O
C O O H
O H
p o l y e s t e r s
d i g l y c e r o l
o l i g o g l y c e r o l s
g l y c e r o l c a r b o n a t e g l y c e r i c a c i d
1 , 2 - p r o p a n e d i o l
1 , 3 - p r o p a n e d i o lg l y c i d o l
e p i c h l o r o h y d r y i n e
Fonte: HB International
0
100
200
300
400
500
600
700
1995 1997 1999 2001 2003 2005 2007 2009
saponi
acidi grassi
alcoli grassi
sintesi
biodiesel
Introduzione
- 10 -
In futuro, la disponibilità di glicerolo potrebbe superare la domanda richiesta
per gli usi tradizionali. Di conseguenza, uno dei possibili indirizzi della ricerca relativa
al glicerolo è quello di cercare vie alternative di utilizzo, tra cui quelle della sintesi di
prodotti da utilizzare come componenti nel carburante. Il glicerolo non può essere
aggiunto direttamente al carburante a causa della sua insolubilità e della povera
stabilità termica, ma può essere modificato in derivati compatibili con i carburanti
fossili tradizionali.
La Figura 8 mostra diversi composti derivati dalla trasformazione del glicerolo
che possono essere usati nei carburanti. Tali composti, ad alto contenuto di ossigeno,
possono essere usati come:
- acceleratori di ignizione;
- antidetonanti;
- additivi per il cambio di proprietà chimico-fisiche (viscosità e il punto di
ebollizione);
- additivi per la riduzione delle emissioni.
Figura 8 - Additivi per i carburanti dal glicerolo
H O O H
O H
O O
O
O
O
R
c a r b o n a t e s
H O O
O
R
C H 3 C O O O C O C H 3
O C O C H 3 H
O O
O
R
O
O O
O
O
O
H O
R
R = H , M e , n B u
f o r m a l s
t r i a c e t a t e
a c e t a l s
e t h e r s
Fonte: HB International
Questi prodotti vengono sintetizzati utilizzando la glicerina isolata dal processo
di produzione del biodiesel. La sintesi di solito è suddivisa in due fasi distinte:
1. transesterificazione dei trigliceridi con metanolo e separazione del FAME
e del glicerolo;
2. derivatizzazione del glicerolo (con oleifine, aldeidi, chetoni o acidi).