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Introduzione
Al giorno d‟oggi vi è una richiesta crescente nella realizzazione di sistemi per la
conversione di energia orientati sia all‟aumento dell‟efficienza termodinamica sia alla
compatibilità ambientale. Questo fa si che vengano richieste temperature di esercizio
sempre più alte, peso ridotto e maggiori velocità operazionali. Ad esempio, come è
noto, l‟efficienza di una turbina a gas aumenta di oltre l‟1% per ogni 10°C di
incremento nella temperatura del gas in ingresso alla turbina. Inoltre un risparmio
sostanziale di carburante sia nei velivoli destinati all‟aviazione sia negli impianti di
generazione di potenza può essere ottenuto attraverso l‟impiego di nuovi materiali che
possano sopportare temperature più elevate ed essere più leggeri. I sistemi basati su
materiali metallici convenzionali usati correntemente sono stati sviluppati negli ultimi
cinquanta anni. La loro tecnologia, quindi, è ormai matura e sono già stati portati al
limite delle loro prestazioni. Per poter ottenere nuovi ed ulteriori sviluppi tecnologici,
bisognerà orientarsi verso nuove classi di materiali.
Le leghe a base di un componente intermetallico noto come alluminuro di titanio
(TiAl), specialmente se utilizzato in fase gamma, sono state riconosciute essere
candidate ad incontrare le richieste di progettazione sopra menzionate. Indubbiamente
lo sviluppo di un materiale del genere ha influenze su tutte le tecnologie basate
sull‟elevata temperatura. Ad esempio la General Electric ha reso noto che il suo nuovo
prototipo di motore G-Enx-1B con cui viene equipaggiato il Boeing 787 Dreamliner
prevede l‟utilizzo del TiAl come materiale strutturale. Questo tipo di applicazione
costituisce una pietra miliare significativa per un materiale dallo sviluppo relativamente
recente.
Tutti gli alluminuri di titanio sono sovente oggetto di ricerca avanzata ed
approfondita da parte dell‟intera comunità scientifica internazionale, delle università,
dei centri di ricerca pubblici e privati e delle aziende, per una serie di interessanti
proprietà meccaniche e funzionali. In particolare la capacità di conservare elevate
prestazioni anche ad alta temperatura, rende questi materiali addirittura più performanti
delle superleghe a base nichel, a base cobalto e ferro-nichel. L‟alluminuro di titanio, ed
in particolare il γ-TiAl, è stato quindi inserito fra i materiali strutturali più significativi
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in ambito strutturale e sono state valutate con attenzione molte delle sue proprietà, tra le
quali ricordiamo: alto punto di fusione, bassa densità, alta resistenza specifica ed alto
modulo specifico, bassa diffusività, buona stabilità strutturale, buona resistenza ad
ossidazione e corrosione e alta resistenza all‟ignizione se paragonata a quella delle leghe
di titanio tradizionali, durante le fasi di lavorazione sia tramite metallurgia tradizionale
sia tramite Powder Metallurgy (PM).
E‟ dunque immediatamente visibile quanto le leghe gamma TiAl possano trovare
impiego in una vasta gamma di componenti nel settore aerospaziale, automotive, nella
motoristica aeronautica e nelle turbine di centrali elettriche. Per un materiale che deve
essere pronto per l'introduzione nel campo industriale, però, deve essere messa a punto
l'intera filiera, dai fornitori di base alla progettazione, alla produzione vera e propria e ai
trattamenti termici finali. Questo include una conoscenza dettagliata di come le
proprietà manifestate dal componente siano collegate alla formulazione chimica della
lega, alla microstruttura e al processo tecnologico impiegato per realizzare i singoli
componenti.
Proprio in questa ottica è stato realizzato il progetto che ha portato alla stesura di
tele tesi di laurea, la quale verrà sviluppata nel seguente modo. I processi tecnologici
innovativi tramite i quali può materialmente essere realizzato un componente in TiAl
sono basati su sinterizzazioni di polveri piuttosto che sulla lavorazione delle leghe da
getto, con tutti i vantaggi che ne derivano quali ad esempio microstruttura più fine ed
omogenea con conseguenti proprietà meccaniche migliorate, possibilità di ottenere
leghe fuori equilibrio, buona finitura superficiale. Tale sinterizzazione viene ottenuta
tramite l‟applicazione allo stampo contenente le polveri da sinterizzare di corrente di
intensità opportunamente regolata e fa parte di una famiglia di processi definita
“Electric current assisted sintering” (ECAS).
Quindi, dopo un‟attenta analisi di tutti i processi basati su questo principio
attualmente esistenti, e la stesura di un excursus storico attraverso i brevetti depositati
che impiegano tali tecniche alla realizzazione di componenti veri e propri nei più vasti
ambiti, ci si muoverà verso lo studio dei metodi di ottenimento delle polveri tramite
“powder metallurgy” (PM) . In seguito ci si orienterà su due filoni principali, entrambi
focalizzati su processi di sinterizzazione assistiti da corrente.
Il primo riguarderà il processo “Capacitive Discharge Sintering” (CDS), nonché la
sua sperimentazione orientata allo studio della configurazione più opportuna per il
sistema polveri – punzoni – stampo e i conseguenti parametri di processo quali
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pressione tensione e corrente, il quale costituisce l‟ossatura fondamentale della seguente
tesi di laurea.
Il secondo, invece, volto al confronto fra la tecnica precedentemente utilizzata ed
un‟altra, denominata “Spark Plasma Sintering” (SPS) attraverso lo studio delle
microstrutture osservabili nei due tipi di campioni ottenuti: In questo modo verranno
messe in evidenza somiglianze e differenze e la loro influenza su proprietà e
comportamento dei componenti in fase di esercizio.
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Capitolo 1:
Nozioni basilari sugli apparati ECAS
1.1 Considerazioni fondamentali
Il termine ECAS è l‟acronimo di Electric current assisted sintering, ovvero un
gruppo di metodi di consolidamento di materiale nei quali la pressione meccanica è
affiancata da fenomeni termici ed elettrici impiegati per realizzare e migliorare la
sinterizzazione fra le particelle. Il materiale di partenza può essere costituito sia da
polveri sia da un compatto al verde. L‟obiettivo primario della corrente elettrica imposta
è di ottenere la quantità di calore richiesta per il consolidamento, ma può anche servire
per la sinterizzazione delle polveri tramite la formazione di uno o più meccanismi che
operano nella stessa direzione, quali ad esempio la rimozione di ossidi superficiali,
l‟elettromigrazione e l‟elettroplasticità. Il calore ottenuto attraverso il passaggio di
corrente all‟interno di un materiale resistivo è sia localizzato, in quanto si concentra
all‟interfaccia delle particelle e serve per legare ciascuna particella ad un‟altra, sia
massivo, poiché promuove deformazione plastica, utile per la sinterizzazione.
1.1.1 Confronto fra processi ECAS e HP
Essenzialmente sia l‟ECAS sia la pressatura a caldo sfruttano concettualmente lo
stesso apparato di stampi e punzoni. In uno stampo vengono posizionate delle polveri o
un compatto al verde e successivamente vengono pressati fra due opposti punzoni
scorrevoli. Il carico meccanico applicato è normalmente uniassiale. E‟ ben documentato
in letteratura che nel processo di pressatura isostatica a caldo, la polvere densifica
principalmente grazie ad effetti termici e meccanici di pressione. In ogni caso la
pressatura isostatica e l‟ECAS differiscono significativamente nel modo con cui viene
fornito calore al campione.
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Figura 1.1: Rappresentazione schematica di due processi di sinterizzazione:
(a) hot pressing, (b) ECAS
In particolare nella pressatura isostatica a caldo una serie di elementi riscaldano
indirettamente l‟intero sistema polveri-campione-stampo per irraggiamento ed
eventualmente per convezione e/o conduzione. La velocità di riscaldamento è
controllato dall‟intensità di irraggiamento e/o di convezione e conduzione.
Al contrario nell‟ECAS i punzoni trasferiscono corrente elettrica e quindi calore
per effetto joule direttamente nelle polveri. La densità di corrente fornita può essere
molto grande, così come la velocità di riscaldamento nelle polveri, la quale può
raggiungere i 10
6
K/s (specialmente nell‟ECAS ultrarapida). Questa velocità di
riscaldamento è molto più alta degli 80 °C / min tipici del processo HP. Per questo il
tempo necessario alla sinterizzazione, se si utilizza la tecnica ECAS, può essere
abbassato e di conseguenza possono essere prodotti più componenti a parità di tempo.
1.1.2 Classificazione
Come mostrato in tabella 1.1 gli apparati ECAS possono essere classificati per
prima cosa in funzione del tempo di scarica, della frequenza di ripetizione degli impulsi
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della densità della corrente elettrica e della forma d‟onda. La classificazione basata sul
tempo di scarica è la più praticata.
Tabella 1.1: Classificazione dei processi ECAS
Tipica forma d'onda della corrente
Abbreviazione
del processo di
sinterizzazione
Frequenza,
energia
dell'impulso,
tempo di scarica
Brevetto,
anno,
inventore
Materiale
sinterizzato
Fast
ECAS
Tempo di scarica > 0,1 s Densità di corrente imposta < 1 kA cm
-2
RS
Resistance
Sintering
RS Electro-
consolidation
Corrente continua,
non applicabile
>0,1 s
Bloxam
US, 1906
Isolanti e
conduttori
(metalli,
ceramici,
compositi
e polimeri)
PECS
Pulsed
electric
current
sintering
EDS, SDS,
SS Evolution
PECS, SPS,
PAS
10
2
-10
8
Hz
10 J
>0,1 s
Inoue
US,
1966-67
Ultrafast
ECAS
Tempo di scarica < 0,1 s Densità di corrente imposta > 10 kA cm
-2
Ultrafast
ECAS
EDC
HEHR
CDS
Impulso singolo
1 - 100 Hz
10 kJ
0,1 s
Taylor,
GB 1932
Taylor
US 1933
Conduttori
elettrici
(metalli e
cermet)
Convenzionalmente 0,1 s di tempo di scarica può essere assunta come soglia fra
ECAS rapida e ultrarapida. La distinzione fra rapido e ultrarapido è basata sulle
differenze fra i componenti usati nell‟ECAS base, ad esempio le sorgenti di corrente,
così come le sue caratteristiche quali densità di corrente forma d‟onda tempo di risposta
unità di controllo e metodi di carico. Nell‟ECAS rapida di solito il tempo di scarica, la
densità di corrente e la tensione sono dell‟ordine di grandezza di minuti, fino a 1kA cm
-2
e decine di V rispettivamente. L‟ECAS rapida può essere classificata in funzione della
forma d‟onda della corrente. RS e PECS, i due principali processi nella famiglia
dell‟ECAS rapida impiegano rispettivamente forme d‟onda della corrente continua e
alternata. L‟ECAS rapida è realizzata usando una polvere elettricamente conduttiva o
isolante. Nel secondo caso il calore è indirettamente condotto alle polveri dallo stampo
circostante e dai punzoni scorrevoli
L‟ECAS ultrarapida tipicamente combina una pressione relativamente alta e una
densità di corrente elettrica molto alta, maggiore di 10 kA cm
-2
. La tensione può variare
da qualche V a qualche kV. La corrente è tipicamente generata da uno o più
condensatori che sono scaricati in meno di 0,1 s. L‟ECAS ultrarapida si applica
generalmente alle polveri conduttive all‟interno delle quali si genera rapidamente calore
per effetto joule. L‟ECAS ultrarapida è conosciuta anche come EDC, compattazione per
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scarica elettrica, HEHR alta energia ad alto tasso di rilascio, CDS sinterizzazione per
scarica capacitiva e sinterizzazione flash FS
1.1.3 Confronto fra tecnologie ECAS e FAST
Sono stati fatti dei tentativi in passato per raggruppare i vari metodi ECAS sotto la
stessa famiglia dei metodi FAST. Si definisce quindi FAST una vasta gamma di
processi di sinterizzazione di cui l‟ECAS è un sottogruppo. Il termine “field”
nell‟acronimo FAST può essere quindi riferito teoricamente a ciascun campo meccanico
elettrico gravitazionale o elettromagnetico. Per esempio processi noti come le
microonde, onde millimetriche e sinterizzazione al plasma possono essere considerate
tipi di sinterizzazione FAST piuttosto che ECAS.
1.1.4 Benefici
I vantaggi dell‟ECAS sono il basso consumo delle polveri pari a un quinto del
processo HP, l‟assenza di additivi di sinterizzazione, il controllo del gradiente termico,
il controllo selettivo della densità in regioni specifiche, controllo accurato della porosità,
sinterizzazione in un singolo stadio, pulitura della superficie delle particelle, alto tasso
di riscaldamento e realizzazione del near net shape. Il ristretto tempo di sinterizzazione
è particolarmente efficace in quanto: preserva la taglia dei grani di polvere iniziali o la
nano struttura, consolida materiali amorfi, aumenta la resistenza di legame tra le
particelle e reazioni di controllo di fase e di decomposizione (compositi). I materiali
realizzati tramite ECAS manifestano spesso proprietà fisiche e meccaniche migliorate se
paragonate a quelle degli stessi materiali realizzati con metodi classici. Alcuni esempi di
proprietà ottenute tramite ECAS sono comportamento superplastico di ceramici
ultrafini, proprietà magnetiche migliorate, proprietà termoelettriche aumentate, proprietà
meccaniche superiori e ridotta segregazione di impurità a bordo grano
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Figura 1.2: Principali parametri per l’ECAS
1.1.5 Parametri di processo
La velocità di riscaldamento costituisce un nuovo importante parametro di
sinterizzazione che estende le potenzialità dell‟ECAS. Inoltre l‟atmosfera nella camera
di sinterizzazione unitamente alla velocità di riscaldamento e al carico meccanico
possono essere variati per ottimizzare l‟ECAS o per variare in modo voluto la
microstruttura del materiale.
L‟apparato elettronico è la sorgente primaria di riscaldamento dei punzoni dello
stampo e delle polveri di sinterizzazione. La densità di corrente e la forma d‟onda
determinano il tipo di sorgente elettrica. Esiste un‟interazione fortemente non lineare tra
flusso di calore e corrente a causa delle proprietà del materiale come resistività elettrica,
conducibilità termica, densità e calore specifico. La geometria del sistema è un altro
fattore critico che influisce sul metodo di riscaldamento. A sua volta la distribuzione
delle temperature condiziona l‟omogeneità della microstruttura finale. In assenza dei
dispostivi ausiliari necessari o di dispositivi di controllo del riscaldamento, la forma del
prodotto si restringe a semplici geometrie e il diametro del prodotto è tipicamente
inferiore di 5 cm. Le modalità del carico meccanico costituiscono un altro fattore
cruciale. Esso può essere statico periodico o impulsivo. A seconda delle modalità di
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carico possono essere indotte nelle polveri stati di stress molto diversi, sforzi di taglio,
sforzi uniassiali o pseudo isostatici
E‟ ben noto che l‟ECAS può operare sotto varie atmosfere ad esempio in vuoto, in
gas inerte o in aria. Atmosfere o condizioni operative inadeguate possono condurre a
sparking mentre nell‟ECAS ultrarapida, una ridotta pressione in camera di
sinterizzazione può portare a scariche incandescenti tra le particelle
1.2 ECAS rapida: apparati e metodi
1.2.1 Esplorazione
Inizialmente gli apparati per ECAS erano limitati quanto a potenza elettrica,
pressione meccanica e controllo del processo. Ciononostante i principi fondamentali
originari riportati nei primi brevetti sono tuttora utilizzati negli apparati moderni
La tabella 1.2 riassume i primi brevetti di FAST ECAS insieme ai più importanti
parametri di processo e ai materiali utilizzati.
In accordo con tali brevetti, Bloxam fu il pioniere della tecnologia ECAS nel
1906. L‟obiettivo primario della sua invenzione fu la produzione su scala industriale di
lampade incandescenti. Un filamento al verde di particelle di tungsteno o di molibdeno
fu sinterizzato in vuoto forzando la corrente continua a passare attraverso di esso senza
l‟applicazione di pressione esterna. La corrente fu in grado di eliminare gli ossidi
superficiali. L‟emissività del filamento incandescente fu sensibilmente aumentato
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Tabella 1.2 : Condizioni operative indicate nei primi brevetti ECAS. Sono mostrate informazioni
circa 1) materiali di stampi e punzoni, 2) pressione applicata e caduta di tensione tra gli elettrodi,
densità di corrente, tempo di scarica, diametro del campione, 3) tipo di atmosfera, 4) materiale
sinterizzato
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Fig 1.3: Frontespizio del primo brevetto basato su tecnologia ECAS, depositato da Bioxam nel 1906
Nel 1913 Weintraub e Rush brevettarono un nuovo metodo di sinterizzazione che
combina simultaneamente pressione e corrente elettrica. I benefici di questo metodo
furono dimostrati nella sinterizzazione di metalli refrattari come ad esempio le polveri
conduttive di nitruri e carburi. Tale brevetto può essere considerato il precursore
dell‟ECAS rapida.
Come mostrato in figura 1.4 la polvere di partenza di boro-carbonio o silicio-
carbonio fu posta in un tubo isolante di nitruro di boro dentro un tubo metallico. Un
elettrodo/punzone di grafite connesso ad un generatore di potenza esercita una pressione
uniassiale attraverso la profondità di un piatto intermedio. Possono essere usati anche
altri dispositivi meccanici come viti o pressa idraulica. Corrente continua ad alta
tensione viene imposta primariamente per superare la resistività iniziale delle polveri.
Questa tensione viene quindi progressivamente ridotta appena la resistenza delle polveri
diminuisce attraverso un sistema di regolazione della tensione che passa da 15 kV a
500V o 110 V. La temperatura stimata di sinterizzazione è di approssimativamente 2000
°C.
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Fig 1.4: Apparato di sinterizzazione basato sullo schema originale brevettato da Weintraub e Rush
nel 1913 i quali applicarono simultaneamente riscaldamento diretto per effetto joule e pressione
Nel 1922 Duval D‟Adrian sviluppò un metodo a tre stadi per sinterizzare
elettricamente polveri isolanti come ossido di zirconio, di torio e di tantalio. La sua
invenzione fu utilizzata per produrre tubi isolanti crogioli blocchi e muffole. Gli stadi
sono: mescolamento delle polveri di ossido con un legante e realizzazione della forma
desiderata, completo essiccamento del prodotto formato e preriscaldamento in un forno
convenzionale per far si che l‟ossido sia elettricamente conduttivo e successiva
sinterizzazione resistiva diretta a 2500 °C (stimata) mentre si applica pressione tramite
due elettrodi di carbonio.
L‟ECAS rapida riceve speciali attenzioni tra il 1920 e il 1940. Gli sforzi maggiori
furono orientati ad una completa densificazione di materiali difficili da sinterizzare
come boruri e carburi ad alto punto di fusione. Un forte bisogno industriale al tempo fu
la produzione di utensili da taglio basati su WC-Co e ruote di macinazione a base
diamante