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Ci serviremo di alcuni preamboli di van Eemeren e Grootendorst che
rispecchiano pienamente il nostro pensiero: “Argumentation must not be
regarded simply as a ‘product’, but also as a ‘(language usage) activity’
(which is subject to certain conditions). […] Argumentation can in practice be
part of a ‘monologue’ but also of a ‘dialogue’, and even in the first of these
two cases it should be interpreted dialogically.” (1982: 2)
Per chiarire il modo in cui condurremo le analisi testuali, diamo qualche
precisazione sul motivo della scelta dei testi. Si tratta di “Apologia pro vita
sua” di John Henry Newman, “Has Man a Future?” di Bertrand Russell e
“What’s the matter with Liberalism?” di Ronald Beiner. Si è cercato di
scegliere un corpus di testi che fosse il più eterogeneo possibile perché il
risultato delle nostre osservazioni risultasse oggettivo. I tre testi sono stati
scritti in periodi cronologici abbastanza distanti (rispettivamente fine
dell’Ottocento, gli anni Sessanta del Novecento, gli anni Novanta del
Novecento), con stili diversi e, come abbiamo accennato, trattano di
argomenti che non appartengono agli stessi campi. Ci è sembrato che
l’analisi di testi eterogenei fosse vantaggiosa anche per osservare se e come
queste differenze influissero sull’argomentazione.
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2. CONCESSIONE ARGOMENTATIVA E PROPOSIZIONE
SINTATTICA CONCESSIVA
Di seguito analizzeremo il rapporto che esiste tra il ruolo argomentativo detto
Concessione e la proposizione grammaticale concessiva.
È necessario premettere che, nonostante il termine “concessione” si usi in
entrambe le discipline, non fa riferimento ad un’unica nozione ma a due tipi di
strutture, per l’appunto quella retorica e quella grammaticale, che
appartengono a piani diversi della comunicazione. A riprova di ciò, si noti che
la presenza di una proposizione concessiva o di un complemento concessivo
non implica affatto che ci si trovi nel campo dell’argomentazione.
La Concessione nella teoria dell’argomentazione consiste in un accordo
provvisorio con una Tesi dell’avversario; tale accordo verrà seguito da
un’Obiezione o da una contestazione introdotta da una congiunzione
avversativa (Stati, 1998b: 121).
In retorica classica esiste una figura di pensiero detta ‘concessio’ o
‘synchóresis’ che si basa su “l’ammissione delle buone ragioni dell’avversario
(o dell’interlocutore in genere), contrappesata, però, da obiezioni riguardo
all’importanza delle medesime, da rilievi riguardo al maggior peso di
circostanze, opinioni, fatti, prove in favore della tesi di chi parla” (Mortara
Garavelli, 2000: 267).
L’accordo provvisorio può riguardare una domanda o un’Obiezione che non
sia stata formulata in precedenza ma che è stata prevista, e quindi anticipata,
dall’oratore. In questi casi siamo in presenza di una figura retorica detta
prolessi. Questa tecnica può risultare vantaggiosa ai fini dell’argomentazione
perché, come affermano Perelman e Olbrechts-Tyteca, costituisce un
palliativo ai pericoli dell’ampiezza dell’argomentazione e rende la posizione
dell’oratore “più forte, facile a difendersi e dar prova nel corso del dibattito
contemporaneamente di fair play e di obiettività.” (1989: 510).
Vediamo qualche esempio.
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The slaughter of foreigners may perhaps sometimes have been necessary in the
interests of the human race in general, but when justified was of the nature of
police work, and often expressed only national pride and rapacity.
(Russell, 1961: 15)
Nella prima frase è presente il ruolo argomentativo Concessione poiché
Russell ammette provvisoriamente la Tesi della politica nazionalista, anche
se l’accordo è formulato con termini come may, perhaps e sometimes che
sono degli attenuatori (Stati, 1998a) e ne restringono inevitabilmente la
portata. L’accordo è subito negato nella frase introdotta da but, che
costituisce l’Obiezione. L’uso del termine slaughter nella Concessione fa
comunque presupporre l’Obiezione che segue poiché è incompatibile con
necessary.
Governments spend a certain amount of money on research for the prevention of
cancer, but they spend an enormously larger amount on causing cancer.
(Russell, 1961: 37)
Anche in questo esempio si fa uso del ruolo argomentativo Concessione per
introdurre un’Obiezione. La Concessione in questo caso è presentata come
un dato di fatto, tuttavia, la stessa struttura è ripresa per formulare l’Obiezione
e darle così maggiore forza argomentativa. La tecnica del paragone fa
passare in secondo piano la Tesi sulla quale si ammette l’accordo.
To this argument it may be objected that we can all quite easily recognize trade-offs
between various rights, and that to this extent any appeal to a right is merely
provisional, conditional upon the need to satisfy competing rights. Yet this offers a
misleading picture of the pragmatic function of rights claims. (Beiner, 1992: 87)
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L’analisi di questa concessione argomentativa è interessante perché l’intento
di prevenire l’Obiezione dell’avversario è dichiarato apertamente; Beiner
risponde a una probabile Obiezione citandola e confutandola a sua volta per
mezzo di un’altra Obiezione. Notiamo il lessico utilizzato: l’uso di vocaboli
meta-argomentativi (Stati, 1998a) come argument e be objected fa sì che le
proprietà argomentative dell’enunciato divengano facilmente riconoscibili.
The USSR, especially in Hungary and Eastern Germany, has shown a horrifying
contempt of, and cruelty towards, those whom it has been oppressing. And it has
been no more free from hypocrisy than the West: the Government of Eastern
Germany, restored solely by Russian military power, is called “The German
Democratic Republic”. But the fact that the East has been guilty of crimes does not
prove the innocence of the West. (Russell, 1961: 47)
Spesso, come in questo caso, la Concessione non si condensa in una singola
frase. L’accordo anche se provvisorio può avere un’ampiezza variabile e la
sua formulazione può essere molto più complessa rispetto alla singola
proposizione. Di seguito analizziamo un esempio analogo.
No one would think to assert that we are all born with identical physical
endowments, or that all such endowments are identically desirable. Some are
better endowed than others. There are people who have a capacity for swift
running that I can never hope to emulate. But this is not simply a matter of native
endowment. (Beiner, 1992: 3)
In entrambi gli esempi succitati ciò che permette di riconoscere la Concessione è
l’Obiezione o la contestazione che necessariamente la segue. La congiunzione
avversativa può essere un indizio anche se, ovviamente, non è discriminante
poiché non sempre la proposizione avversativa costituisce un’Obiezione. Il
ruolo argomentativo Obiezione, d’altro canto, non è obbligatoriamente preceduto
da una Concessione o da ruoli argomentativi in genere.
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It is undeniable that there are men and nations to whom violence is attractive, but it
is not the case that anything in human nature makes it impossible to restrain such
men and nations. (Russell, 1961: 50)
La Concessione è introdotta dall’espressione ‘para-argomentativa’ (Stati, 1998a)
“it is undeniable that”, che indica una probabile ammissione. Spesso, come
vedremo negli ultimi tre capitoli, il lessico aiuta a riconoscere ruoli argomentativi
di questo tipo. A questo scopo si veda anche l’esempio successivo.
No doubts there would still be some homicidal maniacs, but they would no longer
be heads of Governments. (Russell, 1961: 51)
Qui “no doubts” svolge la stessa funzione di “it is undeniable that” nell’esempio
succitato. Queste e altre espressioni sinonime ( in generale le espressioni che
indicano certezza e probabilità o che contengono il verbo ammettere e la
negazione del verbo negare ) ricorrono frequentemente in presenza del ruolo
argomentativo Concessione.
Non sempre si usa la congiunzione avversativa ma per introdurre l’Obiezione a
cui prepara la Concessione. Vediamo alcuni esempi.
We do not deny that it is the fear of these destructive weapons by which Peace is
maintained at present in this world. Yet, we think it extremely deceptive for any
government to believe that fear of such weapons will, in the long run, prevent wars.
On the contrary […]. (Russell, 1961: 54)
La congiunzione avversativa usata in questo esempio è yet, rafforzata nel
prosieguo dell’Obiezione da on the contrary, un’altra locuzione avversativa.
In America, as everyone knows, an ingenious compromise was adopted: one
principle governed the Senate and the other the House of Representatives. I think,
however, that a different principle would work better in constructing the world
legislature. (Russell, 1961: 80)
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In regard to inspection, there is a difficulty as to existing stocks. It would be very
easy to conceal these, and hardly possible for an inspectorate to discover the
concealment. There are, however, ways of circumventing this difficulty.
(Russell, 1961: 113)
In questi due estratti è however ad introdurre l’Obiezione.
La concessione in sintassi si esprime mediante la proposizione
concessiva o il complemento concessivo. Si tratta di una proposizione
subordinata, o di un complemento, che indica una circostanza nonostante la
quale l’enunciato formulato nella proposizione reggente conserva la sua
validità. La concessiva introduce nel periodo un elemento di contrasto (cf.
Alexander, 1998: §1.50) infatti “la concessive présuppose une opposition
préalable entre les propositions qu’elle relie” (Ducrot, 1980: 50) ed inoltre,
secondo la definizione di Greenbaum, “concessive clauses indicate that the
situation in the host clause is unexpected in view of what is said in the
concessive clause” (2000: 343).
Vediamo alcuni esempi.
The United States Government, although it could not deny itself the pleasure of
exhibiting its new powers of wholesale slaughter, did attempt, after the Japanese
surrender, to give effect to some of the ideas which the atomic scientists had
suggested. (Russell, 1961: 28-29)
La proposizione subordinata introdotta dall’avverbio although è una concessiva.
È l’espressione di una causa che, sebbene prevista, non si realizza, non ha
effetto sulla proposizione reggente. Si può definire, quindi, un caso limite della
causalità (Stati, 1998b: 120).
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In spite of what scientists had told military men and politicians, both they and the
American public continued to believe that America possessed a secret which could
be kept from Russia for a long time, and that the exclusive possession of atomic
weapons by the United States insured the safety of the West. (Russell, 1961: 30)
In questo caso la ‘causa inefficiente’ è costituita da ciò che gli scienziati dissero a
politici e militari, che non ha effetto sulla condotta tenuta successivamente dagli
stessi. “In spite of” introduce la proposizione concessiva.
Consideriamo qualche altro esempio di concessiva sintattica.
It was realized that, although the It was A-bomb could destroy cities, it could not
exterminate sparse rural populations. (Russell, 1961: 31)
During the first years of my residence at Oriel, though proud of my College, I was
not at home there. (Newman, 1959: 106)
Although the necessity for action about all these four matters is universally
admitted, nothing has been achieved in regard to any of them. (Russell, 1961: 36)
Although individual boastfulness is considered to be bad manners, national
boastfulness is admired-at any rate, by the compatriots of those who practise it.
(Russell, 1961: 49)
Possiamo affermare che se la relazione di causalità sintattica è caratterizzata da
una struttura che rappresenteremo con la frase ho deciso di venire perché ne ho
voglia oppure siccome ne ho voglia, ho deciso di venire, la struttura della
concessione sintattica può essere schematizzata dalla frase ho deciso di non
venire, benché ne abbia voglia, o meglio anche se ne ho voglia, ho deciso di non
venire. Il confronto della struttura di questi enunciati, fa risaltare il rapporto
esistente tra concessione e causalità, al quale accennavamo in precedenza.
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Analogamente, possiamo notare la similitudine concettuale tra la relazione
espressa dalla struttura della concessiva ho deciso di non venire, benché ne
abbia voglia e la relazione formulata dalla struttura della proposizione avversativa
in ho deciso di non venire ma ne avrei voglia.
Analizzando questa similarità di strutture, si nota un certo parallelismo tra
concessione sintattica e concessione argomentativa, la quale è caratterizzata
dalla successione del rifiuto della Tesi ammessa. Non bisogna dimenticare, però,
che le affinità osservate tra le strutture sintattiche non tiene conto del fatto che
una trasformazione da una struttura all'altra comporta il passaggio da un rapporto
di subordinazione a un rapporto di coordinazione.
In secondo luogo, è bene tenere presente che il ruolo argomentativo
Concessione ha una definizione precisa nella teoria dell’argomentazione che si
basa su un accordo provvisorio con una Tesi seguito dal rifiuto di quest’ultima. Se
non c’è accordo non è possibile parlare di concessione argomentativa. La
concessiva sintattica, invece, prescinde da questo accordo.
Si ritiene comunque possibile, in alcuni casi, che una proposizione
subordinata sia allo stesso tempo concessiva sintattica e ruolo argomentativo
Concessione (Stati, 1998b: 121-122).
However, it seems to me that however ambitious the work of Rawls may appear, it
is in fact no less self-restricting and self-effacing than other works in analytical
tradition. (Beiner, 1992: 1)
La concessiva sintattica rappresentata dalla frase “however ambitious the work of
Rawls may appear” viene in questo esempio a coincidere con l’accordo
provvisorio formulato dall’oratore anche se l’uso della forma verbale may appear
lo attenua. Certamente, l’uso dell’avverbio however all’inizio del periodo indica
che non ci troviamo di fronte alla tipica costruzione argomentativa costituita da
Concessione seguita da Obiezione. In questo caso il ruolo argomentativo
definibile Concessione costituisce piuttosto un inciso dell’Obiezione, è solo
accennato, non sembrerebbe sviluppato completamente.
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Gli esempi che seguono sono analoghi a quest’ultimo.
General disarmament, though immensely important and desirable, would not, if
achieved, be enough in itself to secure a stable peace. (Russell, 1961: 103)
But, although gunpowder made it possible for a Government to control effectively
areas as large as France or Spain, it did not create the technical conditions which
would have been necessary for a World Government. (Russell, 1961: 91-92)
Nelle citazioni sopra riportate, troviamo nuovamente due costruzioni in cui la
proposizione sintattica concessiva è assimilabile alla concessione argomentativa
ma è contenuta all’interno dell’Obiezione. Soprattutto nel secondo esempio
l’Obiezione è annunciata all’inizio della frase. Non è chiaro, quindi se si tratta di
Concessioni o semplicemente di Obiezioni.
Vediamo altri esempi.
Although Arendt’s reflections were presented as a general account of judging as a
mental faculty, what she really offers is a theory of historical judgement.
(Russell, 1961: 10)
Although an agreement to renounce nuclear weapons as a part of a general
reduction of armaments would not afford an ultimate solutions, it would serve
certain important purposes. (Russell, 1961: 62)
Anche questi due esempi non sono esenti da ambiguità. Certamente, non
possiamo fare a meno di notare che le proposizioni sintattiche introdotte da
although costituiscono, soprattutto nella seconda citazione, degli accordi con una
Tesi che viene rigettata dall’Obiezione che segue. Si potrebbe riassumere il
contenuto del secondo esempio come: “ certo, un accordo sul disarmo nucleare
non è una soluzione definitiva, ma è comunque utile a molti scopi”.
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Il fatto che la Concessione costituisca un ruolo argomentativo misto, nel senso
che esprime accordo con l’avversario e nel contempo prepara l’Obiezione (Stati,
1995: 638), non aiuta certo a dipanare i dubbi.
Anche se, come abbiamo visto, in alcuni casi è possibile osservare una
certa sovrapposizione tra ruolo argomentativo Concessione e proposizione o
complemento concessivo, il fatto che ciò si verifichi appare occasionale e
casuale nell’ambito dei testi analizzati.
Alla luce di questa analisi, nonostante l’innegabile affinità tra il ruolo
argomentativo Concessione e le proposizioni concessive sintattiche, ci
sentiamo di ribadire l’assoluta indipendenza e la diversità che vige tra le due
nozioni.