12
Le 400 ore di tirocinio sono volate, ma la successiva assunzione mi
ha permesso di entrare nel vivo del sistema, cosicchØ la mia analisi si
basa non solo sulla ricerca, ma anche sulla presenza in aula per un
maggior contatto con la realt corsuale.
4
Dalle osservazioni Ł emerso che i corsi hanno dato ai soggetti delle
particolari competenze in settori che non vengono trattati dai tradizionali
curricola scolastici.
Come si evince infatti dalla prima Scheda 4 di presentazione del
progetto FSE, «L’insieme delle caratteristiche che identificano il
progetto lo qualificano come esperienza unica a livello nazionale sia per
l’elevato profilo formativo e per l’urgenza della figura professionale che per
l’univocit del rapporto di collaborazione che vede protagonista Microsoft
Italia nella indicazione contenutistica/strategica e nel coinvolgimento dei
suoi partner su tutto il territorio nazionale.»
Per rendere piø comprensibili le caratteristiche e le opportunit date
dal corso, nel lavoro di tesi sono partita con l analisi del particolare
contesto storico, economico e tecnologico - siamo negli anni
immediatamente seguenti la crisi occupazionale del 1991-92 dalla quale
emerge una situazione fortemente difficile per i neo-diplomati e i neo-
laureati che si affacciano sul mercato del lavoro. Per la prima volta
incontrano problemi ad inserirsi non solo i giovani che provengono dalle
cosiddette lauree deboli, ma anche coloro che per anni erano stati gli
avvantaggiati, che al termine del corso di studi avevano come unico
problema l’imbarazzo della scelta tra le diverse opportunit offerte.
Ho tracciato quindi una panoramica del mondo dell’Information
Technology (IT), con riferimento alle caratteristiche dell’utenze dei corsi
post-diploma e post-laurea, mettendo in risalto in modo particolare il
fenomeno della disoccupazione intellettuale.
4
Gli Scholar Program che ho avuto modo di analizzare in itinere, nello svolgimento, non
sono stati inseriti nel presente lavoro poichØ non si erano ancora conclusi alla data di
stampa. Ho potuto tenerne conto per quanto riguarda le mie personali osservazioni, ma
non Ł stato possibile e non avrebbe avuto senso - far compilare ai corsisti il
questionario preparato.
13
Dall’analisi del contesto storico sono emerse le prime difficolt che
incontrava chi, negli anni dal 1994 in poi, si occupava di formazione.
In questa sezione, per quanto concerne il reperimento delle
informazioni pertinenti l’obsolescenza delle conoscenze, mi sono servita
dell’intervista (voglio ringraziare in particolar modo la Dottoressa
Annamaria Venezia
5
per la disponibilit dimostratami). Una ricerca negli
archivi della MS Italia ha permesso di trovare le informazioni sulle "risorse
competenti".
Partendo da queste basi ho cominciato a ricostruire quella che Ł
stata l’esperienza nell’insegnamento, dai primi corsi erogati - che
rappresentano le fondamenta sulle quali Ł stato possibile organizzare il
percorso degli Scholar Program - fino al modello attualmente in uso. Molte
cose sono cambiate dai primi tempi ad oggi, tra le quali anche le tipologie
delle figure professionali che escono da ciascun corso.
Il cuore del mio lavoro Ł dato dall analisi (in gran parte a posteriori,
per cause di forza maggiore) dell evoluzione della metodologia dei corsi: il
quarto capitolo. Ho ritenuto necessaria a questo punto una verifica delle
caratteristiche degli allievi: ho preparato un questionario e ne ho testata la
validit su di un campione formato dai corsisti dello Scholar Program
attualmente in fase di erogazione. Con sforzi veramente notevoli sono
riuscita a raggiungere tutti gli ex-alunni che hanno partecipato all’iniziativa
Scholar Program in questi anni e a somministrare loro via internet il
questionario (sono grata al Dottor Vittore Zen per avermi non solo aiutato,
ma anche insegnato come fare).
Dall analisi dei questionari distribuiti - esposta nel quinto capitolo -
si rileva che le abilit acquisite sono particolari e richieste dal mercato,
vanno a coprire esigenze che sono espressione caratteristica non solo del
territorio veneto nello specifico
6
,maditutt Italia.
5
responsabile Microsoft del programma MCP (di certificazione)
6
come conseguenza della particolare congiuntura positiva e della forte attivit di
esportazione che vede le nostre aziende confrontarsi con realt imprenditoriali e mercati
gi da tempo immersi nelle problematiche della qualit
14
Quello che mi preme evidenziare Ł come questo modello, anche
grazie alle migliorie apportate di corso in corso, abbia sempre riscosso un
grandissimo successo, soprattutto a livello occupazionale. Le domande
alle quali ho tentato di dare risposta con il presente elaborato sono le
seguenti: Quali sono le caratteristiche vincenti degli Scholar Program? E’
possibile replicarle in differenti contesti?
Alla fine dell elaborato, dopo le conclusioni, si pu trovare tra le
appendici la stampa del questionario realizzato, compilato on line dagli
intervistati.
15
17
1
CAPITOLO 1: CONTESTO STORICO
Per comprendere le caratteristiche del corsi, gli esiti positivi in
termini occupazionali e le ripercussioni che hanno avuto nel campo della
formazione Ł necessario conoscere il contesto culturale, storico e
tecnologico nel quale gli Scholar Program si sono calati. Obiettivo del
primo capitolo sar perci l analisi del contesto storico, per far emergere
con maggiore specificit gli esiti del corso.
1.1 Evoluzione dell’Information Technology
Negli ultimi dieci anni le nuove tecnologie informatiche sono entrate
nel mondo del lavoro in maniera sempre piø significativa: dal semplice
Personal Computer per l’automazione del lavoro di ufficio al sistema di
Workstation collegate in rete per la gestione globale del lavoro di impresa
fino alle nuove tecnologie telematiche che consentono l uso della posta
elettronica e l accesso alle informazioni a livello intra e inter-aziendale.
Proprio come nel caso della rivoluzione PC, che fu il risultato di
processori potenti e a basso costo, la rivoluzione Internet Ł frutto di
possibilit di comunicazioni diffuse e poco costose che, opportunamente
1.1 Evoluzione dell’Information Technology
18
gestite con la produzione di strumenti appositi da parte degli sviluppatori,
forniscono un valore aggiunto elevato in termini di professionalit , qualit
e efficacia di presenza sul mercato.
L analisi problematica di questo nuovo contesto va ricollegata in
modo inscindibile alle risorse, che non sono solo quelle della singola
persona, ma di tutta la rete che coinvolge famiglia, comunit , situazione
dell’esistenza. L accelerazione violenta dell’informazione e gli influssi della
multimedialit in ogni campo stanno modificando lo stesso modo di
pensare e di esprimersi.
L’adeguamento a questi standard qualitativi non pu piø
prescindere dalla introduzione organica e sistematica delle tecnologie
informatiche, e quindi di specialisti con una certificazione che attesti
l abilit nel supporto tecnico e di sistema nell’ambito delle tecnologie
informatiche.
In un quadro di riferimento aziendale competitivo e all altezza dei
tempi, che voglia perseguire e/o mantenere i criteri di qualit che
garantiscono la sopravvivenza ed il successo dell azienda, Ł di
fondamentale importanza il ruolo dell informatica e della telematica. A tale
proposito si riscontra l urgente necessit di inserire figure professionali
specializzate che possano garantire l implementazione, la manutenzione e
lo sviluppo dei sistemi informativi/telematici aziendali in un ottica di
integrazione in rete secondo le tecnologie Internet ed Intranet.
La rete mondiale Internet sta creando una serie di opportunit che
necessitano di una maggiore capacit di comunicazione e di
presenza/informazione in tempo reale. Le aziende italiane sono impegnate
in questa grande corsa e richiedono competenze e personale
adeguatamente preparato per poter fronteggiare in tempo reale le
richieste del mercato, in questa situazione di forte e crescente
competitivit .
L’assimilazione delle tecnologie di rete rappresenta un formidabile
fattore di trasformazione per l’economia, soprattutto in Veneto, dove esiste
un vasto tessuto di piccole e medie aziende che, con investimenti limitati,
CAPITOLO 1: CONTESTO STORICO
19
potranno accedere a Internet per competere su scala mondiale, sia in
termini di visibilit , che di offerta di prodotti e servizi. In questo contesto la
creazione di strumenti adeguati per l’utilizzo professionale di Internet Ł la
via che porta a questa rivoluzione. Con la piattaforma basata sui sistemi
operativi e le piattaforme standard per il lavoro d ufficio, tale obiettivo Ł ora
raggiungibile.
Nella figura seguente viene mostrata la crescita di Internet negli
ultimi 10 anni - nel mondo, in funzione del numero di utenti (dati rilevati al
1995).
Figura 1.1 Crescita di Internet negli ultimi dieci anni
Il mondo del lavoro adotter Internet principalmente per disporre di
reti di tipo Intranet/Extranet, ovvero per comunicare con le proprie risorse
interne e/o esterne, con i fornitori e con i clienti; perci Łassai probabile
che applicazioni di tale tipo si diffondano assai velocemente.
1.2 Allargamento della fascia di et dell’utenza media dei corsi
extrascolastici - post-diploma, post-laurea, aggiornamento
20
1.2 Allargamento della fascia di et dell’utenza media dei
corsi extrascolastici - post-diploma, post-laurea,
aggiornamento
Diversamente dalle epoche precedenti la nostra societ Łora
basata in larga misura sul possesso di abilit e conoscenze. Nel periodo
attuale, caratterizzato da processi di rapido cambiamento che investono
tutti i settori della vita, l intelligenza delle persone rappresenta in questo
quadro il valore aggiunto, con il quale un paese potr competere con altre
realt sul piano economico, culturale, informatico.
Una delle caratteristiche di quella che viene oggi chiamata societ
della conoscenza Łquella dell apprendimento e della formazione. La
societ conoscitiva si realizza e si costruisce sempre piø sui percorsi
formativi degli individui e su forme avanzate di apprendimento, che sono
sempre in evoluzione e che dopo le aule scolastiche, devono
accompagnare le persone per l intero arco della vita. Educazione,
formazione e apprendimento sono pertanto da considerare una ricorrenza
cruciale per il singolo e la societ intera; rappresentano la condizione
strutturale per vivere e comprendere la complessit sociale e culturale.
Ma quella che viene chiamata societ della conoscenza Łin
realt ,piø propriamente, una societ dell apprendimento e della
formazione. Uno degli obiettivi principali di questa nuova societ Łinfatti la
formazione continua: l attivit formativael istruzione non potranno piø
restare limitate all ambito scolastico e accademico, ma dovranno costruire
parte integrante della vita quotidiana, nel lavoro come a casa.
7
Emerge una prima importante dimensione, che riguarda il bisogno
di conoscere dell’adulto. Se analizziamo con Knowles
8
una delle
dimensioni che caratterizzano l andragogia, possiamo rilevare come
l adulto s impegni in un percorso di apprendimento, se e solo se ne coglie
7
Annali della Pubblica Istruzione, n 78, Roma, Le Monnier, 1997 - passim
8
Knowles Malcom, Quando l adulto impara, Milano, Franco Angeli, 1993
CAPITOLO 1: CONTESTO STORICO
21
il senso preliminarmente. L’adulto, sottolinea Knowles, si dispone
all’apprendimento soltanto se ha deciso che ha bisogno di conoscere una
cosa nuova. E questa una delle dimensioni che differenziano l’andragogia
dalla pedagogia. Muoversi in direzione dell oggetto dell apprendimento,
perchØ si ha avuto modo di conoscere in prima persona il divario tra il
livello di competenza a cui si vuole arrivare e quello attuale.
Questa concezione riconosce al singolo la necessit di presidiare il
proprio progetto di apprendimento. L attenzione rivolta alla persona in
formazione dimostra effettivamente come questa problematica rappresenti
il nodo qualitativo dello sviluppo nella formazione.
Il bisogno di controllare il proprio processo di apprendimento si
riallaccia al concetto di sØ nel discente: il modo di disporsi nei confronti
dell’apprendimento Ł fortemente legato a quello che gli altri rimandano,
perchØ l’apprendimento incide sul concetto di sØ.
Un terzo aspetto importante Ł il ruolo dell’esperienza
nell’apprendimento. L’adulto seleziona e filtra dai problemi che incontra
nella propria esperienza le opportunit , le esigenze, le necessit della
formazione e quindi la necessit di muoversi in direzione
dell’apprendimento. L’orientamento verso l’apprendimento per gli adulti Ł
per cos dire sollecitato dai problemi e non dai contenuti; questa pu
essere considerata progressione maturativa se vogliamo intenderla in
senso generale e in senso lato: la formazione orienta e sollecita le
persone ad assumersi le responsabilit del proprio percorso di
apprendimento - non come delega da parte di chi segue il percorso, ma
come consapevolezza che soltanto assumendosi la responsabilit
dell’apprendimento, selezionando i modi utili rispetto ai propri obiettivi, Ł
possibile portare a compimento con successo il percorso intrapreso.
La rapidit di adeguamento alla domanda e la capacit di
organizzare un’offerta flessibile e di qualit Łcondizionata dal diverso
grado di coinvolgimento delle imprese.
1.3 Evoluzione delle caratteristiche dell’utenza
22
1.3 Evoluzione delle caratteristiche dell’utenza
La Confindustria ha recentemente realizzato e pubblicato il primo
Rapporto sull Education
9
, dimostrando un mutato interesse nei confronti
della formazione, vista come vantaggio competitivo per le aziende.
Il rapporto sintetizza le riflessioni e le proposte di Confindustria su
scuola, universit e formazione professionale, alla luce dei cambiamenti
normativi e sociali.
Secondo tale rapporto esistono ancora forti resistenze nei confronti
dell integrazione che determinano una frattura tra sistema operativo e
mondo del lavoro, con ripercussioni negative sul mondo produttivo.
La ridefinizione organica del sistema, anche secondo le esperienze
dei piø avanzati Paesi europei, si basa su uno scambio continuo di risorse
formative tra istruzione, formazione professionale ed imprese. Per questa
ragione il Rapporto intende rilanciare la cultura delle professionalit
partendo dalla nostra storia e tradizioni e dal ruolo crescente che le
imprese dovranno continuare ad avere in futuro.
I punti chiave che vengono elencati sono i seguenti:
la nostra scuola non pu dirsi europea se resta un monopolio
di Stato; la recente normativa di parificazione va nella direzione giusta
ma Ł ancora incompleta poichØ non realizza la parit d opportunit per
la domanda;
lo stage deve divenire parte integrante del sistema
educativo;
la formazione professionale deve acquisire un ruolo centrale
come gi avviene in tutta Europa; inoltre i percorsi proposti devono
avere un elevato standard qualitativo in stretta collaborazione con le
aziende;
vanno incrementati i percorsi professionalizzanti post-
diploma alternativi all universit ;
9
http://www.confindustria.it/documenti
CAPITOLO 1: CONTESTO STORICO
23
agli insegnanti italiani va offerto un adeguato sistema di
valutazione e accreditamento della professionalit .
Quello che emerge Ł la definitiva rivalutazione della spesa per
l istruzione, che va considerata un investimento, puntando a trasformare i
picchi di eccellenza in un generale elevamento degli standard. Le risorse
vanno direzionate alle strutture, agli impianti e al personale, offrendo
aggiornamento e riqualificazione.
I pilastri del Rapporto sono i seguenti:
1. La centralit dell impresa nel sistema formativo
L impresa Ł sistema produttivo e anche formativo: una fabbrica di
competenze che ha avuto finora un ruolo di secondo piano. Per questo Ł
necessario diffondere nelle imprese soprattutto medio-piccole una
cultura della formazione come investimento strategico per migliorare la
qualit , ridurre le difficolt burocratiche che impediscono loro di svolgere
un ruolo attivo. La parola chiave per la modernizzazione del sistema
formativo Ł l integrazione, intesa per in modo nuovo: l incontro fra
impresa e giovani deve avvenire gi all interno del sistema formativo,
inserendo stage e apprendistato nel percorso scolastico.
2. L attenzione ai giovani
Va compiuto uno sforzo per riprendere il ruolo di guida nel dialogo
con i giovani da parte di famiglie, istituzioni educative e classe dirigente al
fine di agevolarne la crescita senza imposizioni, per trasferire informazioni
e orientare i giovani in un ottica di reciproco interesse.
3. L orientamento del sistema formativo alla domanda di
professionalit
L Organismo Nazionale per la Formazione ha attivato un processo
di rilevazione dei fabbisogni professionali cercando di raccogliere
informazioni utili alla pianificazione e alla progettazione dei percorsi
affinchØ il sistema formativo possa muoversi in anticipo sui fabbisogni
qualitativi del mercato.
Il sistema fornisce tre tipi di informazione:
1.3 Evoluzione delle caratteristiche dell’utenza
24
Le figure di riferimento dei settori produttivi: sono state rilevate circa
64 figure, un numero quindi limitato.
La prestazione ideale per ogni figura in termini di obiettivi, attivit ,
relazioni, spazi di discrezionalit , bagaglio culturale, comportamenti
organizzativi; elemento comune alla met delle figure Ł un elevato grado
di trasversalit intesa come conoscenze e abilit di base fra le quali
spiccano la padronanza dei linguaggi, l utilizzo di logiche matematiche e
statistiche, la capacit di selezionare, trattare e interpretare le
informazioni, la capacit di comunicare con efficacia e di lavorare in team.
Il quadro delle tendenze di fabbisogni in relazione alla
localizzazione geografica, alla dimensione e alle caratteristiche
dell azienda.
Dal punto di vista operativo l applicabilit dei dati rilevati va
bilanciata con diverse esigenze: infatti, per dare risposte efficaci Ł
necessario decifrare la domanda e il suo contesto di riferimento; inoltre
l esigenza di flessibilit delle politiche formative si scontra con l esigenza
di un quadro di riferimento nazionale.
Per quanto riguarda la riforma del sistema formativo secondo
Confindustria la modernizzazione passa per la definizione di compiti
precisi assegnati alle diverse istituzioni scolastiche:
la scuola Ł chiamata ad acquisire una logica di fini orientata alla
domanda e ai risultati, offrendo servizi multipli e integrati in collaborazione
con altri soggetti;
l universit dovrebbe ampliare i servizi offerti prevedendone una
precisa valutazione, rendere strutturale il rapporto con il mondo
imprenditoriale, programmare la propria offerta in relazione alle esigenze e
alle opportunit di sviluppo territoriale.
La formazione professionale dovrebbe: modificare completamente
le filiere di intervento offrendo formazione per giovani e adulti in un ottica
di continuit ; razionalizzare l uso delle risorse ed innovare infrastrutture,
impianti e risorse professionali.
Comuni sono le esigenze formative:
CAPITOLO 1: CONTESTO STORICO
25
1. l innalzamento del livello di istruzione;
2. la riduzione della dispersione scolastica;
3. la qualificazione professionale degli utenti della formazione
scolastica e universitaria;
4. lo sviluppo della formazione continua;
5. la valutazione e la certificazione della qualit dell istruzione e
della formazione. A questo riguardo Ł necessario definire un
sistema di valutazione dell offerta formativa a livello di qualit
delle strutture e di fasi di processo formativo. Vanno inoltre
certificati i risultati conseguiti con metodologia unica per tutte le
qualifiche.
Prendendo come riferimento un indagine ISTAT, emerge che circa
due terzi dei diplomati si iscrivono ogni anno all universit . Le motivazioni
di una cos pronunciata propensione agli studi accademici chiamano in
causa sia l attuale configurazione del sistema formativo italiano, sia il
complesso rapporto tra tale sistema e quello del lavoro. In parte, il
massiccio afflusso di giovani all universit Łdeterminato dalla scarsa
capacit di professionalizzazione della nostra scuola secondaria.
Analizzando il tasso di passaggio dalla scuola secondaria all universit
(65,6%), dato dalla percentuale di maturi che si immatricola all universit ,
raggiunge livelli non trascurabili anche per quei corsi istituti
professionali, tecnici e magistrali che dovrebbero garantire una
formazione gi mirata all inserimento professionale. (vedi tavola 1.1
pagina seguente).
Il numero di diplomati che continuano a studiare Ł cresciuto fino al
1994 (74%) e si Ł ridotto in questi ultimi anni (68% nel 1997). Le previsioni
per i prossimi anni confermano questa tendenza, con una diminuzione di
iscrizioni di ben 69.000 unit nel periodo 1999-2005. Tra le cause della
flessione, il rincaro delle tasse universitarie e una maggiore sfiducia
nell utilit della laurea per trovare un lavoro.