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INTRODUZIONE
Tale lavoro di tesi, riguarda lo studio di una particolare messa a punto della
fasatura d’anticipo in un motore ad accensione comandata ad elevata potenza.
Tale procedura è stata sviluppata sfruttando le potenzialità di calcolo di GT-
Power, un software di simulazione fluidodinamica quasi-D/1D che consente di
ridurre sostanzialmente il lavoro da effettuare in fase sperimentale per
raccogliere dati sul funzionamento del motore. L’obiettivo prefissato è stato
quello di poter stabilire accuratamente la fasatura d’anticipo a limite di
detonazione, tenendo conto anche dell’influenza che il fenomeno della
dispersione ciclica può esercitare sul processo di combustione. Essa infatti,
dando luogo a variazioni ciclo per ciclo delle dinamiche di combustione, può
provocare facilmente l’insorgere della detonazione o altri tipi di combustione
anomala, anche quando dal ciclo medio calcolato su un certo campione non
risulti alcuna anomalia che possa pregiudicare il normale funzionamento del
motore. La scelta dell’angolo d’anticipo è solitamente impostata, infatti, sulla
base del ciclo medio e ciò provoca una non sempre ottimale condizione di
funzionamento. I cicli a più rapido sviluppo rispetto a quello medio, e che si
troveranno a lavorare con un angolo d’anticipo eccessivo rispetto a quanto
sarebbe necessario, tenderanno più facilmente a detonare. Viceversa quelli a più
lento sviluppo si avvicineranno maggiormente al limite del “misfire”, o
mancata accensione, in quanto l’angolo d’anticipo impostato risulterà troppo
esiguo. Al fine di caratterizzare il codice di calcolo con i fenomeni di
dispersione ciclica, detonazione e di combustione, sono stati implementati
opportuni modelli in grado di riprodurne in maniera sufficientemente
attendibile gli effetti.
Al fine di ottenere migliori prestazioni del motore, vengono installati rotori di
anticipo regolabili o, nel caso di motori gestiti completamente dall’elettronica,
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viene effettuata la ri-mappatura della centralina, o l’aggiunta di moduli
supplementari che permettono di gestire in maniera diversa variando
opportunamente i parametri di funzionamento, per migliorare la curva di
erogazione e le prestazioni finali.
L'anticipo regolabile serve a migliorare le prestazioni del motore, ed è la
modifica maggiormente adottata per variare i valori di anticipo, che permette di
ottimizzare il rendimento grazie ad una perfetta regolazione del momento di
innesco della scintilla, da realizzare in anticipo rispetto al PMS.
La necessità di variare la fasatura di anticipo nasce dall’esigenza di far svolgere
il corretto funzionamento del ciclo del motore, in quanto all’aumentare del
regime di rotazione diminuisce il tempo in cui deve avere luogo la
combustione, quindi si rende necessario in rapporto al regime di rotazione
aumentarne proporzionalmente l’anticipo.
L'anticipo ha una grande importanza ai fini del funzionamento e del
rendimento, quindi la sua esatta configurazione influirà in maniera
determinante sulle prestazioni e sulla potenza erogata. Questo tipo di
intervento è da considerare molto delicato e bisogna prestare molta attenzione
ad effettuarne la regolazione, pena il cattivo funzionamento del motore.
Esso non deve essere mai regolato in maniera eccessiva (troppo anticipato),
altrimenti la scintilla scoccando troppo in anticipo, darà luogo alla combustione
prima che il pistone raggiunga il PMS e l’espansione dei gas (generata dalla
brusca e prematura combustione) contrasterà la regolare risalita del pistone,
sprecando così una notevole quantità di energia riducendo la potenza erogata e
dando anche origine al fenomeno della detonazione.
Nel caso in cui l'anticipo sia regolato in ritardo (posticipato), avremo il protrarsi
della combustione per una considerevole parte della corsa del pistone in fase di
espansione: in pratica la combustione avrà luogo nel momento in cui il pistone
inizierà la sua discesa verso il PMI e la combustione si svolgerà molto
lentamente. Anche in questo caso avremo una perdita di prestazioni causata
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dalle basse pressioni generate e la tendenza al surriscaldamento del motore
dovuto proprio ai tempi di combustione molto lenti, che possono causare gravi
danni al motore come la foratura del cielo del pistone.
Si è così potuto procedere al calcolo della fasatura d’anticipo a limite di
detonazione, a diversi regimi di rotazione, nelle condizioni di pieno carico
(WOT). Verranno di seguito riportati i risultati relativi ad un motore ad elevate
prestazioni, avente cilindrata pari a 3995.16 cc, 8 cilindri con layout a V disposti
a 90° .
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CAPITOLO 4
ANALISI DEI DATI ACQUISITI
4.1 Presentazione e analisi delle prove sperimentali
La sperimentazione condotta, si è proposta di valutare quantitativamente il
guadagno ottenibile sulle prestazioni del motore, in termini di consumo
specifico, coppia e potenza, attraverso un’ opportuna scelta dell’angolo di
anticipo d’accensione. I risultati ottenuti mostrano, in estrema sintesi, che le
mappe originali relative ad una spark standard, non assicurano il
funzionamento ottimale del motore a regime costante.
Le prove sperimentali si sono suddivise in due fasi: una prima fase di rilievo
delle prestazioni consumo carburante (Benzina), produzione inquinanti, coppia
e potenza all’albero (in funzione della velocità di rotazione del motore a regime
costante) nonché del parametro di funzionamento relativo all’anticipo
d’accensione di un motore pilotato da una centralina in cui vengono definiti
degli angoli di anticipo d’accensione di partenza. Nella seconda fase relativa
all’ottimizzazione del parametro citato, si è perseguito il triplice obiettivo di
massimizzare la coppia motrice e la potenza all’albero, in condizioni di pieno
carico (WOT) e di minimizzare il consumo specifico di combustibile alle varie
velocità di rotazione. Allo scopo di rendere confrontabili i risultati ottenuti si è
provveduto, quando possibile, ad eliminare l’influenza delle variabili esterne.
Facendo riferimento a tali parametri si sono ricavati diagrammi rappresentativi
dell’andamento di pressione, temperatura, composizione gas di scarico e Xqk%
(definito anche indice di Knock).
Gli angoli di anticipo all’accensione relativi alla spark standard da cui siamo
partiti sono, per ogni velocità di rotazione, i seguenti:
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angolo
anticipo
accensione
Caso
1
6000
Caso
2
5500
Caso
3
5000
Caso
4
4500
Caso
5
4000
Caso
6
3500
Caso
7
3000
Caso
8
2500
Caso
9
2000
Caso
10
1750
Caso
11
1500
Caso
12
1000
Spark
standard -13,5 -13,5 -13,5 -12 -10,5 -11,25 -10,5 -9 -8,39 -8,25 -9 -7,5
Tab. 4.1: Angoli di anticipo all’accensione al variare della velocità di rotazione – spark standard.
4.1.1 Valutazione del ciclo indicato
Con il termine pressione indicata storicamente si intende la pressione rilevata
all’interno di uno dei cilindri del motore e rappresentata in un diagramma p; V .
I diagrammi indicati permettono di visualizzare chiaramente i cicli di pressione
e ne consentono il confronto in modo semplice e immediato. L’acquisizione
della pressione indicata permette di effettuare numerose valutazioni utili per lo
studio del motore. Dall’acquisizione dei diagrammi indicati è possibile calcolare
la pmi, pressione media indicata, valutabile come:
(4.1)
La pmi è calcolata come area del ciclo indicato ed è infatti un indicatore del
lavoro compiuto dal ciclo:
(4.2)
può essere quindi definita come un indice del lavoro al ciclo per unità di
cilindrata.
Facendo un ulteriore passo avanti, si calcola anche la potenza indicata, che
corrisponde alla potenza erogata dal motore a meno delle perdite meccaniche:
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(4.3)
dove n è il regime del motore ed ε è un intero che tiene conto del fatto che il
lavoro utile nei motori a quattro tempi è ottenuto ogni due rivoluzioni complete
e pertanto per questi motori è ε = 2.
Nelle sale prove motori, potenza effettiva è nota in quanto sono noti regime e
coppia (quest’ultima misurata dalla cella di carico presente nel freno
dinamometrico). E’ pertanto possibile determinare anche il rendimento
organico
.
Introducendo la grandezza specifica pme, pressione media effettiva, definita a
partire dalla potenza misurata dal freno Pe allo stesso modo della pmi si ha:
(4.4)
(4.5)
(4.6)
L’ultima relazione mostra una formula rapida per risalire alla pme che tiene
conto delle unità di misura utilizzate generalmente dai quadri dei freni
dinamometrici utilizzati nei banchi prova.
Entrando nel merito del presente lavoro, l’andamento della pressione in
funzione dell’angolo di manovella permette di confrontare i cicli acquisiti al
variare dei parametri motoristici, si ha così una stima immediata di come varia
il comportamento del motore in funzione, ad esempio, dell’anticipo
all’accensione.
Inoltre, dai cicli è possibile stimare, mediante l’uso di modelli termodinamici,
l’andamento degli scambi termici e l’evolversi della combustione.
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Figura 4.1 – Ciclo indicato delle pressioni (fonte GT - Post)
4.1.2 Andamenti di pressione, temperatura, Xqk% e
composizione gas di scarico nella configurazione spark
standard
Con riferimento a tali valori di anticipo all’accensione, è possibile rilevare gli
andamenti dell’indice di detonazione nei vari cilindri del nostro motore, a diverse
velocità di rotazione :