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INTRODUZIONE
Il Nucleo Basale di Meynert (NBM) è la principale fonte di neuroni colinergici
nel telencefalo basale. Tali neuroni sono coinvolti nella regolazione delle
funzioni cognitive e la loro degenerazione è responsabile del declino cognitivo
che si verifica in alcune malattie neurodegenerative, fra cui l’Alzheimer. Lo
studio di tali neuroni potrebbe quindi aiutare ad identificare nuove strategie
terapeutiche per la cura di tale patologia.
1.1 IL TELENCEFALO BASALE
Il telencefalo basale racchiude una serie di strutture cellulari localizzate
nell’emisfero cerebrale mediale e ventrale. Comprende il nucleo basale del
Meynert, le bande diagonali verticali e orizzontali di Broca e il nucleo del setto
mediale (Mesulam, 2013) (Fig.1.1). Questa regione contiene neuroni
magnocellulari che forniscono le principali proiezioni colinergiche alla corteccia
cerebrale, all’ippocampo e all’amigdala. (Ferreira-Vieira et al., 2016). I neuroni
colinergici del mesencefalo mediale sono considerati importanti nella plasticità
sinaptica cerebrale, infatti una grave atrofia del sistema colinergico in tale
area, in particolare nel NBM, può portare a cambiamenti fisiopatologici della
neurotrasmissione, come si osserva nella malattia di Alzheimer (Hardenacke
et al., 2013). La degenerazione e la perdita di questi neuroni colinergici è
correlata al declino cognitivo che si verifica nei pazienti con tale patologia
(Kilimann et al.,2014). È quindi fondamentale il ruolo dell’acetilcolina e dei suoi
recettori, nicotinici e muscarinici, nei processi cognitivi. Una migliore
comprensione delle caratteristiche funzionali dei neuroni del NBM può quindi
aiutare a chiarire i meccanismi delle malattie neurodegenerative.
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1.2- IL NUCLEO BASALE DI MEYNERT
Il NBM è costituito da un gruppo di neuroni colinergici situati nella regione
sublenticolare. Riceve input afferenti principalmente dal sistema limbico e si
proietta alla corteccia cerebrale, ippocampo, amigdala, bulbo olfattivo, talamo
e tronco encefalico (Fig.1.1) (Cummnings & Benson,1987). Deve il suo nome
allo psichiatra, neuropatologo e anatomista Theodor Meynert (Dresda, 1833 -
Klosterneuburg, 1892), che fu il primo a descrivere un gruppo di neuroni
magnocellulari localizzati nel cervello basale umano (Gratwicke et al.,2013).
In primo luogo, il nucleo basale di Meynert è fortemente implicato nelle funzioni
cognitive e comportamentali, tra cui eccitazione, attenzione, percezione e
memoria, tutte particolarmente compromesse nei pazienti con Alzheimer.
Inoltre, gioca un ruolo essenziale nel fornire all'intera corteccia cerebrale il
massimo contributo di acetilcolina (Gratwicke et al., 2013)
Figura 1.1: Diagramma anatomico dell'emisfero sinistro che mostra la posizione del
nucleo basale di Meynert e le sue principali vie colinergiche nel cervello umano. A =
amigdala; AC = commissura anteriore; C = caudato; Cg = giro cingolato; F= lobo
frontale; GPi = globo pallido (interno); IN = corteccia insulare; NBM = nucleo basale
del Meynert; Oc = lobo occipitale; OF =corteccia orbitofrontale; P= putamen; Pr =
lobo parietale (Gratwicke et al., 2013).
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La degenerazione del sistema colinergico, in particolare del NBM, è
responsabile di varie forme di demenza tra cui l’Alzheimer; quindi la
caratterizzazione funzionale di tale nucleo è fondamentale per capire meglio il
ruolo che esso ha nelle malattie neurodegenerative. (Gratwicke et al.,2013).
1.2.1- Struttura: anatomia e istologia del Nucleo Basale di Meynert
Studi anatomici sull’uomo mostrano che il NBM è una struttura piatta, quasi
orizzontale, che si estende anteriormente dal tubercolo olfattivo fino
all’ippocampo, coprendo una distanza di 13-14 mm sul piano sagittale.
Raggiunge il suo massimo diametro trasversale sotto la commessura anteriore
in una regione conosciuta come sostanza innominata, con una larghezza
medio-laterale di 16-18 mm (Mesulam e Geula, 1988). Nella sua porzione
anteriore è limitato inferiormente dalla parte orizzontale del nucleo della banda
diagonale di Broca, superomedialmente dal globus pallidus ventrale e
superolateralmente dall’estensione laterale della commissura anteriore. La
sua porzione posteriore confina superiormente con l’ansa lenticolare,
lateralmente con il putamen, inferiormente con la punta posteriore
dell’amigdala e medialmente con il tratto ottico (Gratwicke et al., 2013)
(Fig.1.2). Dal punto di vista istologico, il nucleo basale di Meynert è
caratterizzato dall'alta presenza di neuroni magnocellulari, i quali contengono
nucleoli di grandi dimensioni ed una predominanza di lipofuscina (Mesulam e
Geula, 1988).
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Figura 1.2: Immagine del cervello basale umano che illustra la posizione della sostanza
innominata (come indicato). AC commissura anteriore, Am amigdala, Cd caudato, GP
globus pallidus, IC capsula interna, LV ventricolo laterale, Pt putamen, SI sostanza
innominata (Liu et al,2015)
Mesulam e collaboratori, hanno identificato vari loci colinergici nel cervello dei
primati, mediante l’utilizzo di metodi di immunoistochimica per marcare gli
enzimi addetti alla sintesi ed alla degradazione acetilcolina, rispettivamente la
colina acetiltransferasi (ChAT) e l’acetilcolinesterasi (AChE). In questo modo
è stata introdotta la nomenclatura Ch1 – Ch4 (dove il prefisso Ch indica la
natura colinergica) per descrivere i quattro gruppi cellulari colinergici, dove il
NBM è indicato come Ch4 e rappresenta il più grande dei gruppi colinergici
(Table 1.1).
Gruppo colinergico Regione Proiezione
Ch1 Nucleo settale mediale Complesso dell’ippocampo
Ch2 Parte verticale del nucleo Complesso dell’ippocampo
della banda diagonale
Ch3 Parte orizzontale del nucleo Bulbo olfattivo
della banda diagonale
Ch4 Nucleo basale del Meynert Corteccia e amigdala
Tabella 1.1 Gruppi cellulari colinergici della regione cerebrale basale e loro proiezioni nel
cervello (Liu et al.,2015).
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Secondo studi anatomici condotti su tessuti umani, i neuroni che costituiscono
il NBM / Ch4 possono essere suddivisi a loro volta in sei settori in base alle
caratteristiche topografiche (Fig.1.3):
- Ch4a: settore anteriore. Esso appare appena posteriore al tubercolo
olfattivo e si estende fino alla commissura anteriore. Questo settore può
essere diviso in:
1. Ch4am: settore anteromediale
2. Ch4al: settore anterolaterale
3. Ch4ai: settore anterointermedio
- Ch4i: il settore intermedio (via amigdalofugale ventrale). Allo stesso tempo
si divide in:
1. Ch4id: settore intermedio-dorsale
2. Ch4iv: settore intermedio-ventrale
- Ch4p: il settore posteriore
Figura1.3: Rappresentazione delle principali strutture anatomiche e tratti di fibra relativi al
nucleo basale di Meynert (Ch4, in rosso) nella regione cerebrale basale umana. Le strutture
sono state sollevate verso l'alto per esporre NBM, come indicato dalle linee grigie tratteggiate.
I principali sottosettori del NBM sono mostrati all’interno del nucleo; i loro confini anatomici
sono indicati da linee nere tratteggiate. A = amigdala; AC = commissura anteriore; AL = ansa
lenticolare; Ch3 = parte orizzontale del nucleo della banda diagonale di Broca; GPi = globus
pallidus interno; GPe = globus pallidus esterno; OT = tratto ottico; P = putamen; uH =
ippocampo uncale. Sottosettori di NMB come descritto nel testo principale, NSP = nucleo
subputaminalis (Gratwicke et al., 2013).
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Inoltre, studi anatomici sull’uomo e sui primati hanno dimostrato la presenza di
un gruppo di cellule noto come nucleo subputaminalis (NSP) che è localizzato
superolateralmente al NBM e inferolateralmente al putamen. Esso ha la stessa
citoarchitettura e le stesse proprietà citochimiche del gruppo Ch4 e per questo
venne proposto come ulteriore sottosettore del NBM (Gratwicke et al., 2013; Liu
et al., 2015; Mesulam et al., 1983).
La colorazione immunoistochimica mostra che il 90% dei neuroni del NBM sono
ChAT positivi e risultano quindi essere neuroni colinergici, mentre il restante
10% sono stati identificati come neuroni GABAergici (Gratwicke et al., 2013).
1.2.2- Connettività: afferenze ed efferenze del NBM
Il NBM possiede molte connessioni afferenti ed efferenti, che sono risultate
conservate dai primati all’uomo. Esperimenti di tracciamento assonale nei
primati non umani mostrano che nonostante le proiezioni efferenti diffuse dal
NBM all'intera neocorteccia, le reciproche connessioni afferenti dalla corteccia
al NBM non sono simmetriche e sono limitate alle aree limbiche e paralimbiche
(Gratwicke et al., 2013). Studi condotti sui macachi da Russchen e
collaboratori (1985) hanno evidenziato che il NBM riceve anche proiezioni
neuronali dal tronco encefalico e dal nucleo del tratto solitario, e da altri nuclei
colinergici circostanti della regione basale. Ulteriori studi sui primati hanno
dimostrato che la connettività efferente tra sottosettori del NBM e aree corticali
mostra specificità topografiche (Fig.1.4), quali:
- Ch4am: fornisce la maggiore quantità di proiezioni colinergiche alla
corteccia frontale, parietale e cingolata, situate lungo la parete mediale
dell’emisfero. Ci sono anche proiezioni minori dirette all’ipotalamo, ippocampo,
corteccia ventrale somatosensoriale, amigdala, orbitale ventrolaterale, regione
paraippocampale e lobulo parietale inferiore.
- Ch4al: fornisce la principale fonte di proiezioni colinergiche alla regione
frontoparietale e all’amigdala. Ulteriori proiezioni sono dirette al bulbo olfattivo,
polo mediale frontale, corteccia motoria dorsomediale, corteccia orbitale
ventrolaterale, insulare, area inferotemporale e regione paraippocampale.