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Introduzione
Il presente elaborato nasce dal desiderio di argomentare l’analisi del territorio
foggiano dal punto di vista culturale. La provincia di Foggia ospita splendidi
paesaggi e località balneari, ma non offre solo questo. Infatti, la scelta di
questo tema è focalizzata sull’economia della cultura come ulteriore leva di
mercato turistico per la valorizzazione del territorio foggiano. Per cultura,
nella fattispecie, si intende il cinema, possibile strumento promozionale del
territorio foggiano in quanto è stato scenario di nuovi festival, come il Foggia
Film Festival, e location di film. Ci si interroga se lo strumento cineturismo
possa incrementare il numero dei flussi turistici e se l’offerta è adeguata, o
per meglio dire, pronta ad accogliere una tipologia di turismo di nicchia e un
turista diverso dal vacanziere.
Sviluppo sostenibile e sviluppo culturale sono idee strettamente correlate. Lo
scenario è quello del territorio della Provincia di Foggia che viene analizzato
dal punto di vista turistico-culturale presentando le risorse culturali di maggior
rilevanza turistica. Si introduce il concetto di turismo culturale come possibile
incremento dei flussi turistici e diversificazione dell’offerta del territorio
attraverso l’introduzione di un sistema turistico integrato che completa
l’essenza del viaggio di un visitatore e la percezione completa di un territorio.
Analizzando l’economia del turismo e specificando i componenti che
interagiscono nell’industria turistica, si cerca di focalizzare l’attenzione su
quale sia il turista culturale e le sue caratteristiche al fine di comprendere i
comportamenti d’acquisto al quale le aziende devono osservare per produrre
e promuovere un prodotto sempre innovativo guardando al futuro della
distribuzione e promozione attraverso il web 2.0.
Nel “Bel Paese” sono allocati ben 48 siti UNESCO, il che vuol dire ospitare
un immenso patrimonio culturale che ogni anno richiama milioni di visitatori
da tutto il mondo. Nel 2011, Monte Sant’Angelo è divenuto sito Patrimonio
dell’Umanità UNESCO con il nome "Italia Langobardorum Centri di potere e
di culto (568-774 d.C.)”.
Questo riconoscimento richiama la politica della valorizzazione del territorio
che può essere inteso anche come mezzo attraverso il quale sostenere la
cultura locale e l’ambiente.
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Con il turismo di massa si è introdotto, nel corso degli anni, il concetto di
sostenibilità per evitare che il turismo apporti solo sfruttamento del territorio.
Le risorse culturali sono la rappresentazione del passato che evidenzia il
carattere di un territorio. Per questo il folklore tradizionale delle feste, della
musica e delle danze sono scenari che rendono unico un luogo ma che le
politiche territoriali e le imprese devono promuovere attraverso strumenti
efficaci al fine di rendere prezioso questo carattere per l’economia locale. Un
esempio di promozione territoriale è il cinema. Apulia Film Commission, per
produrre effetti economici positivi sul territorio Foggiano, ha catturato
l’attenzione di produzioni cinematografiche indiane sul territorio attraverso il
film “Housefull” il quale ha visto come location la costa garganica.
Le aspettative turistiche sull’effetto “cineturismo” sono molte e gli investimenti
di più produzioni cinematografiche sono attese al fine di promuovere la
Provincia di Foggia.
Affinchè il territorio possa presentarsi più appetibile e quindi attrarre
investimenti nazionali ed internazionali, bisogna migliorare l’immagine
territoriale.
La Urban Regeneration richiama molti aspetti di riqualificazione urbana.
Attraverso questo processo, avviene la trasformazione di un luogo che
presenta sintomi di declino ambientale, sociale e/o economico, la
rivitalizzazione del territorio attraverso miglioramenti sostenibili e di lungo
periodo della vita locale in termini economici, sociali ed ambientali.
La legge 21/2008 della Regione Puglia sulla Rigenerazione Urbana ha
costituito un importante passo in direzione dell’integrazione delle politiche
abitative, urbanistiche, paesaggistico-ambientali, culturali, socio-sanitarie,
occupazionali, formative e di sviluppo perseguendo interventi da realizzarsi
tramite programmi integrati. Diversi comuni della provincia di Foggia hanno
cercato di cogliere l’opportunità presentando diversi progetti di rigenerazione
urbana, tra i quali sono stati citati Foggia e i Comuni di Peschici, Rodi
Garganico e Vico del Gargano con l’obiettivo principale di sfruttare la varietà
di contesti territoriali spostando i flussi verso l’entroterra ed ottimizzare gli
interventi necessari alla valorizzazione dell’immagine.
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Attraverso il miglioramento delle infrastrutture e della qualità dell’offerta di
servizi, dell’eco-sistema e della sostenibilità urbana, attraverso lo sviluppo
delle strutture e delle attività ricreative, dello svago, dell’intrattenimento e
dello sport e organizzazione di “grandi eventi” che lasciano un patrimonio
materiale e immateriale di interesse culturale si potrebbe migliorare quello
che è il biglietto da visita di una località turistica.
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Capitolo Primo: Cos’è il turismo culturale?
1.1 Definizione e breve storia
Che cos’è oggi il fenomeno turismo? Qual è l’essenza di un viaggio? Cosa
significare fare un viaggio o una vacanza?
Cercando di rispondere a queste domande, tracciamo una breve storia
dell’industria turistica per poi capire cos’è il turismo oggi.
Il viaggio è inteso come il desiderio di evadere,o anche, come bisogno di
conoscere nuove culture.
La vacanza è intesa come un viaggio di durata non inferiore a cinque giorni
che comprende almeno quattro pernottamenti fuori casa, e le cui motivazioni
siano di carattere esclusivamente ricreativo. Inoltre, si misura il fenomeno
turistico facendo riferimento al numero dei clienti registrati e dei
pernottamenti effettuati indipendentemente dalla durata del loro soggiorno o
vacanza in base agli arrivi (numero di persone registrate) e
le presenze (numero di pernottamenti registrati) negli esercizi alberghieri.
In poche parole, in vacanza ci si riposa sotto l'ombrellone dopo un faticoso
anno di lavoro, sei come anestetizzato dal relax, e si passa il tempo a
ripetersi che devi assolutamente divertirti. Si fanno cose inutili come le parole
crociate e il sudoku. Durante un viaggio invece non importa riposarsi, ci si
nutre di quello che si vede, si imparano nuove lingue, vi è interesse alla vita
di persone che forse non rivedrai mai più, in una parola sola: vivi.
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Ciò che spinge, però, a riflettere su questo moto economico-industriale è lo
scopo, la motivazione, ciò che da vita ad un bisogno umano da soddisfare.
Lo scopo è per il turista il primo bisogno da soddisfare, mentre per l’industria
turistica è fondamentale per realizzare e terminare una filiera a valore
aggiunto le cui fasi costituiscono, poi, la vacanza del potenziale fruitore.
Qual è stata l’essenza del viaggio?
Una prima forma di viaggio è stato il Grand Tour, un lungo viaggio
nell’Europa continentale effettuato dai ricchi giovani dell’aristocrazia europea,
a partire dal XVII secolo, destinato a perfezionare il loro sapere con partenza
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Tratto dal film “tutto l’amore del mondo”, Grandi R., Italia 2010
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e arrivo in una medesima città. Questo viaggio poteva durare da pochi mesi
fino a svariati anni. Durante il Tour, i giovani imparavano a conoscere
la politica, la cultura, l'arte e le antichità dei paesi europei. Passavano il loro
tempo facendo giri turistici, studiando e facendo acquisti. Ma non può essere
considerato una forma di turismo in quanto aveva i caratteri più della
spedizione che del viaggio.
Intorno al Settecento, quindi nell’era dello sviluppo industriale, inizia a
prendere forma un motivo ben preciso come pretesto per viaggiare. Infatti,
l’evadere dalla città, è stato provocato dall’inquinamento dei fumi e dallo
sviluppo industriale, e quindi dall’esigenza di salvaguardia della salute. Da
qui, prendono forma i centri termali mirati ad un pubblico d’élite. La prima
località termale è stata Bath, una città del Regno Unito che si trova nella
regione inglese del Sud Ovest. Il pretesto è quello della cura attraverso
l’acqua, che a differenza del mare, non era fredda.
Infatti, solo oggi il mare è sinonimo di vacanza. Inizialmente chi andava al
mare non aveva come interesse prendere il sole, ma la pura funzione
terapeutica.
Ovviamente chi poteva viaggiare era per lo più il nobile ricco che disponeva
di mezzi necessari per affrontare i viaggi. Poi, con l’invenzione della
macchina a vapore e del treno, cambiò il modo di viaggiare e di organizzare il
viaggio. L’inventore del primo viaggio organizzato, è stato Thomas Cook,
nell’ Ottocento, che fece viaggiare seicento persone da Leicester a
Loughborough. Iniziò a organizzare servizi turistici a suo nome, i Cook’s
Tour.
In Italia, la prima agenzia ad organizzare i viaggi è stata Chiariva, sede a
Firenze, nel 1878. Anche qui, i primi viaggi erano destinati ad un pubblico
élite. Con i problemi della prima guerra mondiale che aveva interrotto
l’industria del viaggio, la ripresa è stata difficile per via della recessione
economica post guerra che, però non ha fermato lo sviluppo industriale,
anche turistico. Così nasce nel 1919 l’ENIT (ente nazionale delle industrie
turistiche) il cui compito era quello di promuovere il territorio italiano.
Dopo la seconda guerra mondiale, vi è stata una brusca interruzione dei
viaggi.
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Dagli anni Cinquanta in poi si inizia ad assistere ad un cambiamento
dell’industria turistica. Aumenta sempre più il numero degli italiani che non
viaggiano più solo d’estate, o per la classica gita domenicale organizzata, e
diventare un tour operator diviene più semplice. Si passa da un turismo non
solo d’élite, ma anche di massa.
Si inizia a viaggiare anche fuori dal proprio Paese sviluppando così il turismo
outgoing.
Negli anni Ottanta assistiamo ad una svolta nel settore industriale a livello
mondiale. Inferiori restrizioni all’esportazione di valuta e l’introduzione di
nuove tecnologie hanno apportato ad un periodo di grande espansione del
mercato, anche per quello turistico, con un turismo sempre più ben
organizzato, con la scoperta di nuove destinazioni e lo scopo diviene di
svago, culturale e di affermazione sociale.
Nel terzo millennio assistiamo ad un ulteriore cambiamento che favorirà gli
scambi culturali e del mercato. Infatti, grazie alla globalizzazione e alla
moneta unica europea, cresce la voglia di conoscere e di visitare posti
lontani dalla propria residenza. Ma ad un’accelerazione del turismo vi è una
brusca frenata dovuta, a partire dall’11 settembre 2001, al terrorismo che
provoca ripercussioni proprio nel settore oggetto della presente ricerca.
L’industria turistica sta assistendo ad un mutamento notevole, sia nella
pratica che nell’organizzazione. Oggi l’organizzazione è più indipendente
grazie ad internet e le agenzie online, definire viaggi fai da te non è più un
tabù ma è realtà. L’information technology è diventata parte della nostra vita
e lo sarà sempre più anche nel mondo del turismo. Con la tecnologia
cellulare smartphone sono nate nuove applicazione turistiche, come ad
esempio, una guida turistica dove spiega tutte le opere del luogo in cui sei
connesso con lo smartphone.
Il turismo, oggi, è l’azione svolta da coloro che viaggiano e visitano luoghi a
scopo di svago, conoscenza e istruzione
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.
2
Fonte: UNWTO (United Nations World Tourism Organization), definì il concetto di turismo,
http://www2.unwto.org/en
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Secondo il UNWTO ( United Nations World Tourism Organization), un turista
è chiunque viaggi in paesi diversi da quello in cui ha la sua residenza abitale,
al di fuori del proprio ambiente quotidiano, per un periodo di almeno una
notte ma non superiore ad un anno, il cui scopo sia diverso dall’esercizio di
ogni attività remunerata all’interno del paese visitato.
Il termine turismo è comprensivo di varie situazioni relative alla durata, alla
distanza, ai mezzi di trasporto, modalità di viaggio e, soprattutto, in base allo
scopo.
Quest’ultimo è il principio di ogni viaggio, di ogni turista.
La motivazione del viaggio è ciò che spinge ad agire in un modo piuttosto
che in un altro, è determinato dai bisogni fisiologici, dalle emozioni, dagli
atteggiamenti di ognuno di noi.
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Sono, quindi, diverse e spesso legate a
periodi della propria vita. È l’uomo che ha caratterizzato il turismo che, grazie
ai suoi bisogni, viene spinto alla pratica turistica da motivazioni le quali
variano dal desiderio del puro piacere alla ricerca di significato e autenticità.
Si possono individuare vari tipi di bisogni soddisfatti dall’industria turistica: la
rigenerazione, la fuga, la libertà, la felicità, la curiosità e l’autorealizzazione.
Attraverso questi bisogno, vi sono vari generi di vacanza in relazione alle
motivazioni.
Infatti, secondo Cohen, esiste il genere ricreativo (svago), diversivo (fuga
dalla routine), sperimentale (ricerca di esperienza alternativa), esperienziale (
ricerca di esperienze autentiche) e il genere esistenziale (centri spirituali).
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Ci sono diverse forme di turismo come il turismo balneare, montano, termale,
escursionistico, fluviale, enogastronomico, sociale, ecoturismo, crocieristico,
religioso, culturale e così via.
Una delle tipologie più complicate e vaste dell’industria turistica è quella
culturale. Definire il turismo culturale non è facile. Normalmente viene definito
come quel particolare tipo di turismo che trova nel soddisfacimento di un
bisogno di conoscenza, oltre che di svago, e si indica come tale ogni forma di
spostamento motivata dalla volontà di conoscere e approfondire la storia,
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Morazzoni M., Turismo territorio e cultura, DeAgostini, 2003
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Morazzoni M., Turismo territorio e cultura, DeAgostini, 2003