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Introduzione
Il tema della rappresentazione della famiglia, attraverso i mass- media (mezzi di
comunicazione attraverso cui è possibile diffondere un messaggio ad una
pluralità di indistinti e diffusi destinatari, senza che sia necessaria l'interazione tra
i due poli) e, in particolare, attraverso la fiction, è uno dei più importanti nel
mondo della comunicazione globale.
Dal report di ricerca del 2007, curato da OssCom (Osservatorio sui media e sulla
Comunicazione), è emerso: «uno scenario che va affrontato, dal punto di vista
della ricaduta sociale, per le possibili prospettive d’analisi di un tema che,
ormai, è diventato un vero e proprio fenomeno sociale che lascia ancora aperti
moltissimi interrogativi, soprattutto nell’opinione pubblica.
La considerazione è di come il ruolo strutturale che la famiglia riveste nel
tessuto sociale la esponga a essere oggetto di discorso da parte di agenzie
culturali e soggetti collettivi che, spesso, la rappresentano secondo logiche
parziali e, a volte, distorte».
Si realizza così la convivenza di una pluralità di discorsi sulla famiglia,
pubblicamente pronunciati da diversi soggetti sociali in grado di produrre
altrettante immagini e rappresentazioni collettive della famiglia.
Solo alcune di queste rappresentazioni hanno, però, libero corso nel circuito dei
media e beneficiano del loro effetto di risonanza: lo scarto che si crea fra le
diverse immagini di famiglia determina il risultato paradossale che il massimo di
visibilità sociale è spesso garantito a discorsi minoritari e che, viceversa,
l’espressione dell’esperienza di larga parte delle famiglie italiane trovi solo
spazi marginali o secondari. Pertanto, la voce di chi si fa carico di portare
all’attenzione del dibattito culturale e politico italiano la famiglia, come soggetto
sociale, incontra spesso grandi difficoltà ad accedere ai media e ai luoghi di
formazione dell’opinione pubblica. Il confronto diretto fra tali immagini e
rappresentazioni costituirebbe, dunque, un passo importante per la riflessione
sull’identità e sul ruolo della famiglia oggi nel nostro paese, ma esso è reso
difficile dalle specificità dei singoli media coinvolti e dalle differenze tra generi
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testuali di riferimento che finiscono, spesso, per determinare i confini di ciò che
può o deve essere detto/mostrato.
Come è stato evidenziato da molte ricerche precedenti sulla rappresentazione
della famiglia nei media, infatti, i tratti caratteristici della vita familiare vengono
via via selezionati sulla base delle specifiche finalità comunicative dei singoli
testi e dei relativi generi di appartenenza.
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Inoltre, l’episodicità di tali rappresentazioni e la loro dipendenza (soprattutto nel
caso dell’informazione) dalle circostanze e dagli eventi storici o di cronaca
rendono particolarmente difficile sviluppare un’analisi, se non di lungo o
lunghissimo periodo, capace di restituire in modo non contingente il processo di
rappresentazione e i suoi prodotti: la frammentazione dei discorsi rende
impossibile non solo ricostruire un’immagine unitaria della famiglia, ma anche
comparare quelle prodotte dai diversi media nei loro vari ambiti comunicativi.
Il confronto diretto fra tali immagini e rappresentazioni costituirebbe, dunque, un
passo importante per la riflessione sull’identità e sul ruolo della famiglia oggi nel
nostro paese.
Il dibattito è continuamente aperto e la fiction italiana rappresenta con cadenza
quasi quotidiana la famiglia italiana nelle sue varie forme.
Nel quadro di questa “onnipresenza familiare” convivono una vasta pluralità di
modelli e di forme familiari che vanno dalla famiglia estesa, in cui convivono più
generazioni, alla famiglia nucleare, dalla famiglia mono genitoriale alle coppie di
fatto, dalle famiglie divise da separazioni e divorzi alle famiglie ricomposte in
seconde nozze.
Inoltre prenderemo in considerazione anche il fenomeno delle convivenze che è
sempre più attuale e che, di conseguenza, inizia ad essere rappresentato dalla
fiction italiana.
Il problema non è quello di trovare una identità tra fatti reali e l’immagine che i
mass media danno della famiglia , ma quello di capire quali sono gli effetti che si
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Osscom - Osservatorio sulla comunicazione e Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Discorsi
di famiglia - Il detto e il non detto della famiglia nei discorsi sociali e nei media -
http://www.forumfamiglie.org/tema/Famiglia%2520E%2520Mass%2520Media/allegati/documento_294.
pdf
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hanno sull’opinione pubblica e quanto ci si identifichi in quei modelli di famiglia
che vengono proposti dalla fiction. Lo scopo principale di questa tesi è di
evidenziare le relazioni tra generazioni all’interno della famiglia, di come sono
mutate nel tempo e di quanto l’interazione tra i membri della famiglia abbia
potuto subire l’influenza dalle rappresentazioni proposte della fiction italiana.
Pertanto l’elaborazione di questa tesi ci consentirà di fare un excursus attraverso
la storia della fiction italiana, analizzandone, dal punto di vista sociologico, i
modelli di famiglia proposti.
Inoltre, ponendo l’attenzione su alcune fiction di produzione italiana,
osserveremo il rapporto che intercorre tra le varie fasce di età all’interno dei
nuclei familiari e di come la famiglia nel sua complessità viene percepita dalla
società.
Alla luce di quanto sopra esposto il presente lavoro si struttura in tre capitoli.
-Nel primo capitolo si è definito il concetto di famiglia, spiegato attraverso le
diverse formulazioni dei sociologi nel corso degli anni, soffermandoci sulla
descrizione sociale di famiglia per definire più precisamente i nuclei in oggetto e
di come la comunicazione moderna rappresenti le nuove forme di famiglia e di
convivenze. Inoltre è stata data una definizione generale per quel che riguarda la
comunicazione e la fiction e si è analizzato come i processi di comunicazione
agiscono all’interno di essa.
-Nel secondo capitolo si sono analizzate le varie forme di rappresentazione della
famiglia proposte dalla fiction italiana, prendendo in esame alcune
programmazioni del genere fictional.
-Nel terzo capitolo si sono analizzati i rapporti generazionali, di genere e il ruolo
genitoriale che assumono gli attori nei vari ruoli all’interno delle fiction. Inoltre
si sono evidenziati come, nel corso degli anni, i cambiamenti della famiglia
hanno influenzato le produzioni televisive, del genere fictional, nella
rappresentazione di essa.
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CAPITOLO 1 – FAMIGLIA E FICTION:
ETIMOLOGIA
1.1 Che cosa si intende per famiglia e le principali teorie.
Quando nel linguaggio comune parliamo di famiglia ci riferiamo, solitamente,
alla famiglia nucleare, che rappresenta, in questo momento storico, il modello
familiare più diffuso, bisogna però riconoscere che ogni formazione storico-
sociale è caratterizzata dalla compresenza di più forme e strutture familiari.
La moderna famiglia occidentale deriva in larga misura dall'antica famiglia di
origine greco-romana, che era patriarcale e legata a severi precetti religiosi.
Soltanto con la riforma protestante la concezione meramente religiosa secondo la
quale la famiglia era basata sul matrimonio, fu in parte soppiantata da una
visione più civile e laica, che sarebbe diventata tipica delle società
contemporanee.
Attualmente, infatti, nella maggior parte degli stati nazionali le relazioni familiari
sono definite sul piano civile e non più su quello religioso.
Dal sito: forum famiglie, Giovanna Rossi, scrive: «oggi, quando si parla di
famiglia, si usa il più delle volte il plurale, “famiglie”, atto per indicare che il
tema richiama immediatamente una questione cruciale: non c’è più identità di
vedute circa le caratteristiche peculiari di un vincolo tra più persone che possa
essere definito “familiare” e così si assiste ad una pluralizzazione delle forme
potenzialmente includibili nel concetto di “famiglia”».
«L’obiettivo di definire la famiglia è sempre stato un rompicapo. Oggi lo è forse
più di ieri, ma non bisogna sottovalutare il passato. Nel passato, infatti, troviamo
una miriade di forme familiari, al pari di oggi, se non di più. Il fatto che, come
capita sempre quando si ci trova di fonte a una realtà immateriale com’è quella
simbolica della famiglia, la definizione dipende da un’operazione precedente: la
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semantizzazione del concetto, ossia l’attribuzione al significante famiglia di un
significato referente.
Quest’operazione è sempre complessa perché dipende dal punto di vista da cui si
osserva l’oggetto, rimanda alla disponibilità di un linguaggio atto ad esprimere
ciò che si “in-tende”, avviene in un particolare momento e contesto storico e
culturale.
Se per esempio siamo interessati a regolare giuridicamente la famiglia, allora è il
diritto ad osservare la famiglia; quest’ultimo ne dà una sua definizione, che
riflette il punto di vista di un ordinamento giuridico e il suo linguaggio.
Se siamo interessati allo studio statistico, allora il modo in cui la famiglia,
viene misurata dipende dalle classificazioni che la scienza statistica compie per
poter procedere alle sue misurazioni (la statistica misura certi caratteri degli
individui, come il sesso e l’età e degli aggregati di individui, per es. se abitano
insieme, ma non coglie le loro relazioni in senso sociologico).
Se siamo interessati a comprendere la famiglia dal punto di vista psicologico,
allora ciò che diventa rilevante sono i vissuti, le fantasie, le percezioni interiori, i
sentimenti, e in generale le dinamiche psichiche dei soggetti coinvolti.
Esistono dunque molte diverse definizioni di famiglia semplicemente perché
diversa è l’angolatura da cui la famiglia viene osservata» (Donati, 2006, pag.3 e
pag.4).
Noi ci soffermeremo sulla definizione sociologica di famiglia che considera le
relazioni per ciò che sono, ovvero relazioni sociali.
Ne consegue che il termine famiglia designa una vasta gamma di forme sociali
primarie che presentano strutture relazionali assai diversificate con confini
variabili da cultura a cultura. La variabilità della famiglia ha indotto alcuni
studiosi ad affermare che non sarebbe possibile definire la famiglia, ma ciò non
significa che non possa essere definita, anzi in generale ogni cultura ha una sua
rappresentazione della famiglia che la caratterizza proprio in quanto cultura
specifica.
La famiglia è l’istituzione fondamentale in ogni società umana, fondata sul
matrimonio o la convivenza, con i caratteri della esclusività, della stabilità e della