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INTRODUZIONE
Oggigiorno crescere significa sopravvivere in uno scenario competitivo dominato da
complessità ambientale.
Il seguente studio si propone di comprendere gli effetti delle strategie (operazioni
straordinarie) adottate dalle imprese che si trovano in situazione di crisi o che vogliono
espandersi nei mercati.
Come enunciò Tobin, premio nobel dell’economia: “Vi sono molti fattori che incoraggiano
o sconsigliano le politiche di fusione, acquisizione e incorporazione da parte del sistema
delle imprese”.
Le acquisizioni sono definite come la possibilità di poter lanciare nuove iniziative di
prezzo per conquistare ulteriori quote di mercato con lo scopo di allargare la clientela. Le
imprese reattive alla crisi sono quelle che intendono valorizzare gli elementi principali
dell’impresa.
Un effetto possibile è quello di espansione del business sfruttando opportunità di crescita
(teoria dell’agenzia) con cui si mira ad ottenere un maggior profitto reso possibile da
efficienze di costo. L’azienda che acquisisce studia le opportunità del settore in cui opera
l’azienda acquisita e ciò si conclude con l’integrazione delle caratteristiche operative.
Per non essere espulse dal mercato quindi, le aziende possono crescere secondo due strade:
crescita interna e crescita esterna ( o inorganica).
Al fine di risollevare le sorti di un paese in crisi come l’Italia, gli investimenti esteri e,
pertanto, le acquisizioni, sono stati uno strumento per far fronte a tale problema. Le pmi
italiane vengono acquisite per motivi di crisi settoriale ed espansione su scala globale.
Come ha rilevato il cd della camera di commercio italo-tedesca Norbert Pudzich, punto
cruciale è che le imprese italiane trovano difficoltà nell’ottenere finanziamenti. A tal
proposito queste, al fine di tutelare gli investimenti, estendono i finanziamenti alle aziende
tedesche che, al contrario, non hanno alcuna difficoltà.
L’analisi svolta intende analizzare i rapporti che ci sono tra pmi e le multinazionali e di
come avvengono le acquisizioni delle prime ed anche quali sono le strategie ed i rischi in
cui si potrebbe incorrere.
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Questo studio si apre con un approfondimento sul concetto di acquisizione, del quale sarà
data una definizione soffermandosi sulle sue varie tipologie. Tale concetto viene poi esteso
alla dimensione mondiale e ad una visione italiana, nello specifico al fenomeno nelle sue
evoluzioni. Successivamente sono stati affrontati gli obiettivi che si pone un’impresa che
acquisisce.
Per comprendere l’argomento chiave della tesi, cioè le “acquisizioni” che avvengono tra
impresa acquirente ed impresa target, sono stati sviluppati diversi paragrafi dedicati alle
varie motivazioni, cause, conseguenze e normative che regolano il fenomeno.
Il secondo capitolo è incentrato su un’analisi del settore delle acquisizioni.
Prima di tutto viene descritto il ruolo che ha assunto il private equity, cioè l’emergere di
nuovi paesi in via di sviluppo nella compagine internazionale che ha portato ad una svolta
radicale dove l’attenzione è rivolta alle pmi rispetto alle multinazionali.
La ricerca poi si sposta verso lo studio della ciclicità con cui sono avvenute le acquisizioni
e perciò sono messi a paragone tre diversi periodi -passato, presente e futuro- da cui sono
sorti paragoni e scelte di valutazione completamente diverse.
Nel terzo capitolo è messo a fuoco, studiando il caso della Ph di Tavarnelle, il processo di
acquisizione. Il primo paragrafo ripercorre il percorso evolutivo della suddetta società e il
settore in cui opera. In seguito, attraverso un’intervista al fondatore Andrea Bargiacchi,
vengono definiti i principi cardine su cui si basa la società come, per esempio, l’attenzione
rivolta al soddisfacimento delle esigenze del cliente oltre alla qualità, innovazione,
competenze e le certificazioni accreditate.
Successivamente la ricerca si focalizza sulle motivazioni che hanno spinto Ph ad essere
acquisita da Tuv Sud, ed in particolare, queste sono basate sulle scelte di crescita di Ph
ovvero essere multidisciplinari ed allargare i confini per raggiungere business tali da
apportare maggior valore all’interno del core.
L’ultimo paragrafo è dedicato ai risultati conseguiti dal gennaio 2013 ad oggi ed è emerso
che l’acquisizione ha comportato per Ph una rivitalizzazione ed un rafforzamento della
presenza sul mercato.
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CAPITOLO 1
LE ACQUISIZIONI
1.1 Premessa
“Nei momenti di crisi le opportunità sbocciano”
1
.
Negli ultimi decenni il fenomeno delle acquisizioni ha raggiunto cospicue dimensioni nelle
economie moderne
2
. Le pmi rivestono un ruolo fondamentale nell’economia del nostro
paese in quanto rappresentano il 99,7% dell’imprenditoria e l’80% della popolazione
lavorativa.
La globalizzazione ha comportato un duplice effetto: da una parte ha favorito
l’allargamento dei mercati e quindi lo sviluppo industriale, economico e demografico in
aree poco sviluppate, dall’altra parte espone le piccole, medie e grandi imprese a minacce
del contesto internazionale dove vi sono sicuramente meno barriere all’entrata.
Ma sono proprio le pmi specializzate in settori tradizionali, come quelle italiane, ad essere
sottoposte a minacce internazionali. Un modo per difendersi è quello di aprire filiali
all’estero, siglare accordi con altre imprese e intraprendere una crescita dimensionale.
L’ambiente competitivo-economico circostante ha subito diverse modifiche poichØ, anni
fa, le pmi italiane si affacciavano ai mercati esteri sporadicamente mentre ora, dato l’
aumento della competitività e della concorrenza, si confrontano piø spesso con realtà
internazionali rendendo necessario un cambiamento delle strategie produttive e
competitive per fronteggiare il nuovo mercato. L’obiettivo è crescere in modo tale da
raggiungere una dimensione per poter competere.
La stessa saturazione dei mercati ha spinto le imprese ad espandersi verso nuovi mercati
alla ricerca di nuove opportunità, come è accaduto al mercato automobilistico.
Le pmi italiane per sopravvivere e non essere espulse dal mercato devono attuare uno
sviluppo dimensionale che può avvenire in diversi modi: indirizzare la crescita verso
attività a monte o a valle, oppure aumentare la capacità produttiva. L’espansione
dimensionale, invece, si può conseguire attraverso crescita interna e crescita esterna.
1
Gagliardi G. (2013) “Le attività di M&A in Europa: situazione e prospettive”, A&F, pp.77 ss.
2
Sicca L. (2001), La gestione strategica delle imprese, Padova, Cedam.
6
La decisione di aprire una filiale all’estero implica un investimento iniziale oneroso e la
necessità di accreditarsi dagli enti locali, nonchØ la presenza in loco di un team
management disposto ad operare per vari anni nella sede del paese bersaglio.
Acquisire un operatore locale è al contempo un procedimento costoso e rischioso ma
sicuramente piø rapido dal momento che non si deve iniziare un’attività in autonomia.
L’impresa target
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viene studiata durante la fase due diligence e ciò permette di individuare
le caratteristiche chiave e i punti di forza dell’impresa partecipata. Inventare è piø difficile
di studiare e sviluppare una realtà già esistente.
Le statistiche sulle acquisizioni vengono effettuate anche per definire l’evoluzione
economica di un paese, perciò un’attività prolifera di acquisizioni è sinonimo di
un’economia sana e in crescita e non di stagnazione.
In un paese povero di risorse naturali come l’Italia, il venire meno delle acquisizioni
potrebbe risultare pericoloso perchØ segno di uno scarso riconoscimento e gradimento
all’estero del sistema socio-politico e industriale nei confronti di banche e investitori esteri.
Oggigiorno le imprese italiane sono ancora sotto il bersaglio dei paesi esteri in quanto
specializzate in settori come l’agroalimentare, meccanico, turistico.
La marginalizzazione del circuito europeo è dovuta alla elevata incidenza fiscale e,
pertanto, una soluzione potrebbe consistere nel disporre di un fisco piø moderno (meno
incisivo) che, facendo abbassare il premio per il rischio, spingerebbe i private equity
stranieri ad effettuare investimenti nel belpaese.
Dati attuali, forniscono stime in cui l’Italia ha rappresentato nel 2014 il 7% delle
operazioni di M&A su scala europea.
3
TALIENTO, La stima del valore delle “sinergie” nelle acquisizioni di aziende in esercizio. Note
metodologiche e rilievi economico-contabili, p.7, p.10
7
1.2 Tipologie e dimensione del fenomeno acquisitivo
Sono molte le tipologie di acquisizioni che possono essere elencate ed una prima
distinzione può essere effettuata tra acquisizioni per assorbimento, acquisizione per
simbiosi e acquisizioni a fini di conservazione
4
.
• Le acquisizioni per assorbimento si fondano sul concetto di valore, il quale viene
raggiunto tramite l’abbattimento dei confini e delle differenze. ¨ un’operazione che
richiede tempi lunghi.
• Nelle acquisizioni a fini di conservazione vi è un’esigenza di autonomia ed
interdipendenza tra le imprese. I benefici che vengono acquisiti devono rimanere
inalterati e la gestione delle operazioni dell’impresa acquisita vengono gestite
separatamente tranne per alcune aree specifiche, come la condivisione dei rischi
finanziari, dove occorre perseguire l’indipendenza.
• L’acquisizione per simbiosi comporta interdipendenza strategica e autonomia
organizzativa. Risulta essere un’operazione, per il management, molto complessa.
Inizialmente le imprese sono separate ed in seguito, attraverso il trasferimento delle
competenze distintive, si realizza una maggior interdipendenza.
Un’altra distinzione può essere effettuata tra acquisizioni verticali, orizzontali e
conglomerate
5
.
• Le acquisizioni verticali vedono l’impresa acquisitrice e l’impresa acquisita operanti in
settori con un alto grado di interdipendenza
6
.
• Le acquisizioni orizzontali avvengono quando un’impresa acquisisce un’altra impresa
operante nello stesso settore. I vantaggi che ne derivano sono costituiti dalle economie
di scala e dai rapporti con i fornitori e clienti.
• Le acquisizioni conglomerate si focalizzano sugli effetti che l’azienda acquisita può
avere al fine di migliorare l’allocazione delle risorse.
4
Haspeslag P.C Jernison D.B. (1992), La gestione delle acquisizioni. Successi e insuccessi nel rinnovamento
delle imprese, Milano, Etas libri.
5
Milton L,. (1990), Fusioni ed acquisizioni, McGraw Hill Companies.
6
G.ANDRADE, E. STAFFORD, “New evidence and perspectives on mergers,” Journal
of Economic Perspectives 15, 2001,103-120.