2
Un tale approccio dà l’idea di ciò che esiste dietro a un documento ipertestuale, di
quale architettura supporti il World Wide Web, di come sia possibile digitare un
indirizzo di un sito e visualizzarlo sul proprio schermo.
Nel secondo passaggio l’attenzione continua a volgersi al background del
quotidiano digitale, abbandonando tuttavia l’aspetto più tecnico del supporto e
indirizzandosi verso una descrizione approfondita dell’organizzazione alla base
dell’edizione di un giornale on-line.
Il terzo e il quarto passaggio introducono invece due analisi volutamente distinte
per evidenziare le caratteristiche del quotidiano on-line in Spagna: nel terzo
capitolo vengono messe a confronto le versioni digitali di alcune testate
giornalistiche spagnole, che per il prodotto pubblicato in Rete, hanno offerto
interessanti spunti per questo lavoro; nel quarto capitolo infine il quotidiano on-
line viene messo in paragone con la propria versione su carta.
Anche in questo caso l’attenzione è posta esclusicamente sul prodotto on-line,
mentre il prodotto “d’inchiostro” viene presentato unicamente come parametro
per far risaltare le caratteristiche e gli eventuali pregi o difetti del prodotto on-line.
Procedendo più dettagliatamente nello svolgimento del lavoro, si denota come nel
corso del lavoro vengano presentate sia considerazioni generali sia considerazioni
più circoscritte al caso spagnolo, in modo da presentare il quotidiano on-line,
medium di informazione globale, basandosi esclusivamente su campioni di testate
giornalistiche di Spagna.
Nel primo capitolo l’attenzione è stata focalizzata in un primo momento sul
significato che ha raggiunto Internet come mezzo di distribuzione all’interno del
settore della comunicazione.
Una rete universale di questo tipo, in grado di collegare tra loro un numero
infinito di reti telematiche rappresenta un fenomeno di massa, senza paragoni
nella rivoluzione digitale.
Con Internet il settore della comunicazione è in una fase di continuo cambiamento
ed evolve nel suo processo di globalizzazione, distribuendo l’informazione tramite
vari strumenti fruibili presenti nella Rete, come portali, newsletter, riviste e
3
quotidiani digitali, mettendo in condivisione immagini, testi, suoni come nessun
medium aveva mai fatto prima.
E’ stato poi affrontato l’aspetto più tecnico del funzionamento di Internet,
descrivendo la modalità di trasmissione delle informazioni nella Rete, attraverso
l’uso di protocolli e architetture di sistema particolari.
La scelta di preferire una sorta di introduzione tecnica, piuttosto che storica, è
dovuta alla volontà di dare un aspetto meno vago e più concreto alla struttura su
cui si regge un documento digitale.
Successivamente, è stato considerato opportuno dare una visione generale della
diffusione che ha avuto questo fenomeno di massa in Spagna, scenario di sfondo
dei quotidiani digitali analizzati nel corso della tesi.
Quello che appare è che la Spagna, dopo un periodo di crescita vertiginoso del
numero degli utenti negli anni scorsi, si trova attualmente in un momento di stasi;
la ragione di questo ribasso dipende dalla scarsa presenza di connessioni ad alta
velocità (cavo o ADSL) o dalla poca confidenza con esse e dal fatto che la
maggior parte degli utenti ancora debba connettersi attraverso la linea telefonica
ormai piuttosto lenta per una buona interattività con l’offerta di Internet.
Grazie alla presenza di diverse società che studiano l’andamento del mercato
sviluppatosi intorno a Internet, come NetValue, AcNielsen o MMXI Europe, è
stato possibile raccogliere diverse interessanti statistiche relative alle abitudini
degli utenti di Internet in Spagna.
Il secondo capitolo si concentra in modo particolare sulla produzione che esiste
dietro a un prodotto digitale, e in particolar modo pone l’attenzione sui
cambiamenti che ci sono stati negli ultimi anni, conseguentemente all’utilizzo
delle nuove tecnologie, in ambito giornalistico.
Cambia innanzitutto la redazione, composta da un minor numero di persone, ma
supportata da nuovi ruoli professionali che prima non esistevano: web master,
web designer, web developer e altre figure nate con l’arrivo di Internet.
Cambia notevolmente il ruolo del giornalista, che si trova costretto a rivoluzionare
il proprio modo di lavorare in redazione.
4
Al giornalismo digitale si addice un linguaggio più immediato e semplice, che sia
comprensibile a tutti, privo di tutte quelle ridondanze tipiche della carta stampata,
così di conseguenza gli articoli diventano più sintetici e lineari.
Il redattore quindi non solo inizia a scrivere in maniera diversa, ma cambia anche
la modalità di cercare l’informazione, basandosi sempre di più sulle agenzie di
stampa e sulla Rete stessa.
Infine viene trattato l’argomento intorno alla convergenza delle redazioni,
strategia adottata da diversi editori che decidono di trasformare la “vecchia”
organizzazione editoriale in un gruppo multimediale, che usi più di un supporto
per trasmettere l’informazione.
La nuova redazione multimediale permetterebbe di elaborare l’informazione in
maniera rivoluzionaria, arrivando a divulgarla su supporti diversi che vanno dalla
carta allo spazio virtuale in Rete, dal disco ottico al DVD e permettendo di
adattare il contenuto non solo al supporto utilizzato, ma anche al tipo di
destinatario di tale prodotto.
Il terzo capitolo ha come oggetto principale il quotidiano digitale e l’analisi
strutturale di quattro testate spagnole: “El País Digital”, “El Mundo”, “ABC” e
“La Vanguardia Digital”.
Prima di introdurre l’analisi delle versioni on-line di questi quotidiani, è stato
necessario dare un’idea chiara di come sia strutturato un quotidiano digitale, quali
siano le sue caratteristiche principali, come l’interattività, la multimedialità e
l’usabilità del sito che lo ospita.
Ma non solo, perché in un prodotto di questo tipo si deve fare attenzione anche
alla veste grafica, alla disposizione dei contenuti informativi propri del quotidiano
e a quelli invece in qualche modo estranei, come la pubblicità.
Nell’analisi delle diverse testate sono comparsi molti elementi in comune, come la
disposizione dei menu, la possibilità di consultare l’archivio degli arretrati o la
possibilità di partecipare a diversi forum; tuttavia sono state rilevate anche delle
modalità differenti nell’offrire alcuni medesimi servizi all’utente, come il
quotidiano personalizzato a cui è stata rivolta una particolare attenzione.
5
Si tratta di un servizio aggiunto dei quotidiani digitali, basato fondamentalmente
sulla tecnologia “push”, che sostituisce l’attuale sistema in cui l’utente “tira” a sé
l’informazione, con un altro dove è l’informazione a essere “spinta” verso
l’utente.
L’utente ha la possibilità di selezionare tramite un modulo che compare nel sito,
gli argomenti su cui vuole essere informato, per ricevere successivamente tramite
posta elettronica solo le notizie relative a tali argomenti.
Nel quarto capitolo invece, viene condotta un’analisi di tipo differente. Se finora
era stata presa in esame solo la versione digitale, prendendo come campioni
diverse testate, in questo caso vengono trattate unicamente due testate
giornalistiche perché si possa procedere all’analisi nella duplice veste, cartacea e
digitale.
La scelta di condurre uno studio comparativo di questo tipo è sembrata opportuna
per capire quali potessero essere le differenze all’interno dello stesso prodotto,
ossia la testata giornalistica, dell’informazione fornita su un supporto piuttosto
che sull’altro.
L’interesse nasceva dalla necessità di capire la modalità di costruzione del
quotidiano digitale in relazione al quotidiano tradizionale, studiandone i contenuti
informativi.
La scelta è caduta su due testate giornalistiche: “La Vanguardia” ed “El País”.
“La Vanguardia” è il quotidiano con maggior diffusione nella regione catalana; è
di stampo conservatore, ma principalmente catalano, attualmente al quarto posto
nelle statistiche relative alle vendite nazionali.
La sua versione digitale è comparsa in Rete per la prima volta nel 1995; da questa
data ha seguito una linea di sviluppo tale che la sua versione on-line, aggiornata
continuamente nell’arco della giornata, è riuscita a stare ai passi con il progresso
delle tecnologie web di questi ultimi anni.
“El País” è invece il quotidiano con maggior diffusione in Spagna, si caratterizza
per essere stato il primo quotidiano di stampo democratico, avendo fatto la sua
prima comparsa nell’anno 1976.
6
In occasione del suo ventesimo anniversario approda anche alla Rete con la sua
versione on-line.
Le due testate sono state monitorate per un periodo di una settimana, con
l’intenzione di rilevare le differenze in termini di costruzione: l’attenzione è stata
dedicata alla prima pagina della versione cartacea e alla homepage della versione
digitale, essendo l’elemento centrale del quotidiano.
Dopo una fase di raccolta del materiale, si è proceduto a una prima comparazione
tra i titoli delle notizie in prima pagina e quelli della homepage sia di un
quotidiano sia dell’altro.
Non è stato preso in considerazione semplicemente l’aspetto grafico delle due
versioni, ma soprattutto è stata considerata la superiorità del quotidiano digitale
nei confronti di quello stampato, in relazione all’aggiornamento delle notizie
pubblicate, operazione negata al quotidiano su carta in quanto stretto nella rigidità
di una sola uscita quotidiana in edicola.
Al termine di questo capitolo sono state riportate alcune conclusioni tratte dalla
visione parziale dei due quotidiani digitali spagnoli.
7
1. LA COMUNITÁ DI INTERNET IN SPAGNA
1. INTERNET: STRUTTURA DELLA RETE GLOBALE
“Questo è Internet per i media di comunicazione: informazione digitalizzata,
interattività tra i produttori (giornalisti) e i consumatori (lettori), istantaneità,
globalità, valore aggiunto e qualcosa, se si può aggiungere, ancora più
affascinante: un supporto multimediale in cui possano essere integrati testi, foto,
informazione grafica animata, suono e video. In poche parole, la fusione in un
solo mezzo della carta, della televisione, del cinema, della fotografia e anche, del
telefono”
1
.
È sembrato opportuno riportare queste parole per introdurre il discorso su Internet,
perché in questa definizione, a mio avviso completa e soprattutto originale,
distinta da quelle che si possono trovare su comuni libri di testo e manuali, si
scorge la stretta attinenza che ormai esiste tra Internet e il mondo
dell’informazione e più in particolare, del giornalismo.
Più tecnicamente, Internet non è altro che una rete globale che collega tra di loro
altre reti telematiche, in grado quindi di collegare milioni di utenti sparsi in tutto il
mondo.
La presenza di una rete universale di tale portata non può non avere effetti
profondi sulla società in cui si sviluppa e che in qualche modo influenza; senza
dubbio Internet rappresenta un fenomeno di massa senza paragoni nella
rivoluzione digitale.
1
Mariló Ruiz de Elvira, En pugnas con los diarios en El País, 18 dicembre 1987, pag. 8
8
Uno dei suoi aspetti più interessanti è l'infinita quantità di informazioni e
conoscenze che è in grado di distribuire senza limitazioni di tempo e di spazio.
Permettendo questo fittissimo e continuo scambio attraverso le reti telematiche su
cui si regge, Internet sviluppa un processo fondamentale di globalizzazione della
comunicazione.
Ogni scambio informativo non è altro che una forma di interazione sociale tra un
utente e l’altro ed è per questa ragione che Internet si trasforma in un villaggio
globale, luogo di innumerevoli interazioni di carattere diverso.
La posta elettronica o e-mail è il sistema di comunicazione più veloce e più
utilizzato in Rete, che consente agli utenti lo scambio immediato di messaggi.
Ma proprio all’interno dei quotidiani digitali troviamo forum e chat, luoghi
virtuali di incontro e di scambio dalla massima interazione.
I Forum o conferenze sono delle pagine o sezioni di sito, che permettono di
visualizzare un elenco di messaggi scritti dai partecipanti al forum su un
determinato argomento. E’ possibile sia leggere che inviare messaggi.
Le Chat invece sono ambienti virtuali in cui due o più partecipanti
“chiacchierano” in tempo reale mediante l’uso della scrittura.
Internet diventa lo spazio di comunicazione aperto dall’interconnessione
mondiale dei computer e delle memorie informatiche
2
, definizione che, Pierre
Levy associa al termine "cyberspazio" nel suo libro “Cyberculture”.
Il termine "cyberspazio" è stato utilizzato per la prima volta da William Gibson
nel suo romanzo di fantascienza Neuromante; con questo termine Gibson si
riferiva a quel particolare universo di reti digitali, teatro di conflitti tra
multinazionali a livello mondiale, oggetto della sua storia.
Il termine poi è stato ripreso dai progettisti di reti digitali e dagli utenti. Trovo che
sia un’ottima definizione per dare l’idea delle potenzialità e delle caratteristiche
proprie della Rete.
2
P.Levy, Cyberculture, Milano, Feltrinelli, 1999, p. 91.
9
Ma soprattutto nessun medium precedentemente era in grado di trasmettere testi,
immagini e suoni basandosi su un unico supporto e di poterli condividere con
qualsiasi altro utente connesso alla Rete.
In passato questi diversi tipi d'informazione richiedevano supporti differenti per
essere trasmessi: con l'avvento del digitale, è stata resa possibile per la prima volta
una convergenza dei codici su un unico medium.
Internet collega in tutto il mondo migliaia di reti, basandosi su un insieme di
protocolli
3
comune denominato TCP/IP (Transmission Control Protocol/Internet
Protocol) e su una modalità di invio dei messaggi in blocchi, conosciuta come
commutazione a pacchetto.
Con questo sistema, i messaggi sono suddivisi in piccole unità o pacchetti di
informazione, ciascuno munito dell'indirizzo di partenza, di quello di arrivo e
della posizione che occupa all'interno del messaggio completo, di cui forma solo
una parte. I nodi di smistamento distribuiti in tutta la rete, sono in grado di leggere
questa informazione.
L'aspetto che rende efficace la modalità di trasmissione descritta è che, in caso di
mancata ricezione di un pacchetto, i nodi di smistamento, possono chiedere al
mittente di rispedirlo.
Infine i pacchetti potranno seguire percorsi diversi per raggiungere il destinatario,
ma saranno comunque riassemblati prima dell'arrivo.
Il servizio di Internet si basa su una modalità di interazione chiamata architettura
Client-Server, dove il Client è un programma dotato di una interfaccia che
permette all’utente di specificare le richieste di elaborazione e visualizzazione dei
dati e si occupa di richiedere e presentare i dati conservati dal Server;
quest’ultimo a sua volta si occupa della conservazione e dell’invio dei dati al
Client che li ha richiesti.
3
Codice di comunicazione, attraverso il quale due computer possono intendersi. Ideatori del
TCP/IP sono Robert Khan e Vinton Cerf.
10
Il Client è installato sul computer locale usato dall’utente finale, mentre il Server
si trova sul sistema remoto. L’uso di un protocollo comune adottato da entrambi,
permette che Client e Server possano interagire.
Questo è, spiegato in breve e nella maniera più semplice possibile, il
funzionamento della Rete, senza volersi addentrare più tecnicamente nei dettagli.
L'accesso alla Rete, è ad uso e consumo di tutti tramite normali linee telefoniche e
con comunissimi modem; addirittura, non si dovrà attendere molto per collegarsi
alla rete con i nuovi cellulari UMTS
4
, alla velocità di 56 Kps
5
.
Grazie a questo suo carattere universale, Internet non si limita ad essere un canale
di trasmissione di dati, ma diventa un punto di incontro e di scambio culturale.
Tutto questo non sarebbe stato possibile se a un certo punto degli anni Novanta
non fosse stata sviluppata una sorta di interfaccia denominata World Wide Web.
Le sue caratteristiche più rilevanti sono la sua diffusione planetaria, la facilità di
utilizzo dell’interfaccia offerta all’utente, l’organizzazione ipertestuale dei suoi
documenti e la possibilità di ricevere e trasmettere informazioni multimediali.
Questa rete di documenti, che contiene testi, immagini, suoni e animazioni
collegati tra loro, forma un sistema globale di pubblicazione e gestione di
documenti multimediali che mai si era avuto prima.
Ad esso si può accedere tramite l'utilizzo di una serie di programmi di
navigazione o browser
6
come Internet Explorer, attualmente il più diffuso,
Netscape Communicator, etc.
Ogni pagina di questa rete di documenti è dotata di un URL (Uniform Resource
Locator), che in sostanza corrisponde al suo indirizzo per fare in modo che possa
essere individuata nella Rete.
La prima parte dell'indirizzo indica il nome del protocollo di comunicazione che si
vuole utilizzare durante la connessione (può essere un protocollo HTTP
7
, FTP
8
,
4
Universal Mobile Terrestrial System. Telefono cellulare di terza generazione.
5
Kilobytes per secondo
6
Programma o sistema che permette di navigare una rete di informazione.
7
Hyper Text Transfer Protocol, Regola l’interazione tra i clienti Web (Browser) e i server che
gestiscono e inviano i documenti.
11
etc.); tutti questi protocolli applicativi devono appoggiarsi sui protocolli di rete
TCP/IP per poter scambiare informazione attraverso la Rete.
La seconda parte, espressa anche con un indirizzo numerico, indica invece il nome
simbolico del Server, altrimenti denominato Host
9
, in cui si trova la pagina che
cerchiamo.
Non dovrebbe essere difficile, a questo punto, visualizzare la prima pagina di un
quotidiano digitale in Rete.
2. DATI E STATISTICHE SULL’AUDIENCE E GLI UTENTI IN
SPAGNA
In un universo così variabile come il cyberspazio, stabilire quale sia la
popolazione con accesso a Internet diventa un’operazione piuttosto complicata.
Diverse società in Europa e in maniera più circoscritta in Spagna, riferendosi alla
porzione di cyberspazio preso in considerazione in questo caso, si cimentano nello
studio e nell’elaborazione di statistiche per capire quanto il fenomeno Internet
abbia fatto presa in uno stato piuttosto che in un altro.
Tra queste, una in particolare fornisce in Rete numerose statistiche sul popolo
internettiano della Spagna, senza richiedere nessuna registrazione e senza far
pagare il servizio; si tratta di NetValue
10
, che nell’ottobre del 2000 ha dichiarato
la propria collaborazione ufficiale con Taylor Nelson Sofres
11
(TNS), leader
mondiale degli studi di mercato.
8
File Transfer Protocol. Protocollo che consente agli utenti Internet di prelevare o depositare file
da o su computer remoti.
9
Macchina in Internet o in una rete in generale, accessibile da altre macchine. Il conteggio del
numero di hosts serviva inizialmente per misurare la crescita di Internet.
10
http://www.netvalue.com
11
http://www.tnsofres.com
12
NetValue è invece il leader europeo del controllo dell’audience e del
comportamento degli utenti in Internet, è proprio due anni fa ha esteso la propria
presenza in Europa con l’apertura di nuovi uffici in Spagna.
Le due società hanno così deciso di sfruttare le sinergie esistenti tra le rispettive
competenze per offrire sul mercato spagnolo, un’analisi completa delle abitudini e
dell’audience in Internet, basandosi sullo studio di campioni rappresentativi di
utenti connessi da casa.
Solitamente le informazioni fornite da NetValue sono destinate alle aziende del
settore che, basandosi su queste, possono costruire una giusta strategia per
valorizzare il proprio prodotto su Internet.
Le statistiche raccolte sugli utenti di Internet in Spagna si riferiscono all’anno
2000, e spaziano tra diversi parametri di statistica.
Innanzitutto il mercato in Spagna viene descritto come un mercato emergente in
questo settore, come indica la tabella N°1, che mette la Spagna in stretto paragone
con altre nazioni europee.
Dalle statistiche più generali, risultava che il 46,2% degli internauti spagnoli
erano connessi da meno di un anno, dei quali il 23,5% lo era da soli sei mesi e un
23,1% da quasi due anni. Questi dati dimostrano come, ancora nel 2000, Internet
fosse un fenomeno recente all’interno del paese.
PAESI UOMINI DONNE
UK 57,7% 42,3%
FRANCIA 59,6% 40,4%
GERMANIA 62,0% 38,0%
DANIMARCA 62,3% 37,7%
SPAGNA 64,6% 35,4%
Tabella n° 1
13
Un dato piuttosto curioso è quello relativo all'ora di Internet degli utenti spagnoli:
sembra che durante la settimana il momento della giornata preferito per navigare
nella Rete sia alle 23 della notte, con il 10% del totale degli utenti che si
connettono abitualmente.
A mezzanotte il 6,8% degli utenti è ancora connesso, mentre nell'orario intorno
alle 21 o le 22 di sera si registra il tasso più basso, coincidente con l'orario della
cena in Spagna.
Di seguito viene riportato il grafico relativo a questi dati, dove sull’asse delle
ordinate sono riportate le percentuali relative al numero degli utenti, mentre
sull’asse delle ascisse le ventiquattro ore della giornata (Grafico n°1)
12
.
Grafico n° 1
Risulta un po’ di arretratezza per quanto concerne i domicili da cui viene
effettuata una connessione, mostrando uno scarso 12,7%, che rappresenta solo
1.652.014 domicili in tutto il territorio spagnolo,
La Spagna si colloca molto lontano dagli altri paesi europei e dagli Stati Uniti
(Tabella n° 2), dove il 50% delle case private ha una connessione.
12
http://www.netvalue.com
14
PAESI DOMICILI CONNESSI
USA 49,9%
REGNO UNITO 31,2%
GERMANIA 25,8%
FRANCIA 17,6%
SPAGNA 12,7%
Tabella n° 2
Ancora secondo un’altra statistica condotta sul parametro della fasce d’età degli
utenti (Tabella n° 3), il mercato di Internet in Spagna sembra appoggiarsi
soprattutto sui più giovani, dal momento che il 63% degli internauti spagnoli ha
meno di 35 anni.
L’evoluzione internazionale del mercato, mostra chiaramente un aumento
considerevole nella connessione della popolazione con più di 50 anni,
dimostrazione di un mercato ormai maturo nella diffusione del proprio prodotto.
PAESI <15 15-24 25-34 35-49 50 -64 >65
USA 8,1% 17,6% 18,3% 33,5% 17,0% 5,5%
REGNO UNITO 5,0% 23,0% 20,6% 29,8% 18,2% 3.3%
GERMANIA 2,7% 26,6% 26,7% 30,5% 12,1% 1,5%
FRANCIA 4,5% 27,2% 28,2% 28,2% 9,9% 2,0%
SPAGNA 4,2% 29,8% 28,8% 31,8% 5,1% 0,3%
Tabella n° 3
15
Abitualmente il luogo da cui si connette l’utente medio in Spagna è per il 48,5%
dei casi, il domicilio, per il 38,3% l’ufficio e il 40,6% comprende gli altri luoghi
possibili, come Internet café, biblioteche, strutture scolastiche, etc.
Infine, è stato verificato che il 91,5% si connette attraverso il modem, a scapito
delle nuove tecnologie, il cui uso era praticamente inconsistente due anni fa.
Tuttavia il 2,6% degli utenti che invece usano la connessione ADSL è almeno una
prova del decollo di altre tecnologie.
A due anni di distanza, valutando le stesse statistiche si notano delle differenze
piuttosto rilevanti e iniziano le preoccupazioni.
Sembra che la febbre di Internet in Spagna, sia passata.
Il numero di utenti, che negli anni passati era cresciuto a ritmi annuali che
toccavano l’80%, ha registrato una brusca frenata nella seconda metà dell’anno
2001.
Questa tendenza non interessa solo la Spagna, ma anche l’Europa, dove la
percentuale riferita alla media degli utenti connessi è maggiore e arriva a un 40 %.
La Spagna, secondo gli ultimi dati della Commissione Europea, si consolida come
l’ultimo paese dell’Unione Europea per utenti connessi a Internet dalle proprie
abitazioni, con una percentuale del 24%, quasi 14 punti in meno rispetto alla
media europea, molto lontano dall’Olanda e dalla Svezia intorno al 60%, o degli
Stati Uniti che superano il 50%.
I dati dello Studio Generale dei Media
13
(EGM) di ottobre-novembre del 2001
segnalavano che in Spagna esistevano circa 7,4 milioni di persone connesse a
Internet, cifra che rappresenta un 21,2% della popolazione, e che indica circa un
mezzo milione di persone in più connesse rispetto ai dati di gennaio - febbraio -
marzo.
Tuttavia, un anno prima, nello stesso periodo, il numero di utenti aveva registrato
una crescita superiore, di 1,8 milioni di persone fornite di accesso a Internet.
Anche altre statistiche riflettono una preoccupante stasi nella crescita di utenti.
13
http://www.aimc.es