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visu che dei metodi della psicoterapia adamitica diretta o effettuata a
distanza.
- Nel quinto le conclusioni.
In questo lavoro cercherò semplicemente di fare uno studio di taglio
antropologico e spero di dimostrare che esiste un luogo nascosto nel
profondo dove è impresso a fuoco la legge Divina, la vera essenza dell’uomo
e la sua relazione con Dio. La psicologia religiosa dovrebbe essere quindi
uno strumento per aiutare i nostri fratelli a ritrovare se stessi e il rapporto che
li lega inesorabilmente con la divinità di Colui che tutto sa, tutto ha creato,
tutto ha amato e che tutto ama.
CAPITOLO PRIMO
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A. PSICOPATOLOGIE
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DEL COMPORTAMENTO RELIGIOSO
1. Premessa
Il termine psicologia deriva da: psiche = anima; logos = scienza ;
La psicologia quindi, nella sua più larga eccezione, sarà la scienza
dell'anima. Ma questa definizione non è affatto sufficiente, poiché i termini
< anima> e < spirito> hanno significati troppo diversi. Oggi la psicologia è la
Scienza del comportamento umano; tutto ciò che è osservabile e tangibile.
<< Ma gli europei la chiamano: “ scienza dei fenomeni della coscienza. “
Considerando i fenomeni psichici, possono essere consci, preconsci e inconsci, si
potrebbe definire la psicologia come scienza dei fenomeni dell’anima.>>
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Nel suo
scopo, ogni problema, ogni angoscia, ogni dubbio, le sofferenze , gli
interrogativi esistenziali, il sentirsi utili o inutili, il credere o rifiutare di credere
ad una esistenza superiore. L'esistenza di milioni di problemi, diversi gli uni
dagli altri, in sostanza hanno tutti la stessa base: la sofferenza umana. La
psicologia è lo studio dei fenomeni psichici, nessuno escluso; Essa studia
i fatti coscienti e inconsci. Janet, questo gigante della psicologia francese,
affermava: “ La psicologia si occupa assolutamente di tutto, è universale, dal
momento che continuamente ci troviamo di fronte a fatti psicologici “. La
psicologia è quindi la scienza del comportamento umano, in tutte le
sue molteplici manifestazioni,
1. PSICOPATOLOGIA-E = la scienza che studia le varie malattie mentali e le cure relative ad esse.
2. FARAU A. e SCHAFFER H., La psicologia del profondo, dalle origini ai nostri giorni, ed. Astrolabio, Roma
1962,Cap.2, p.17-18
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manifestazioni che possono essere normali ed anormali. Ora lo psicologo
abbraccia la totalità dei fenomeni psichici, normali o anormali che siano. La
psicologia nasce come filosofia e nasce dai problemi esistenziali dell’uomo.
Il termine psicologia viene poco usato fino al XVIII secolo. << Così la
psicologia, quando ha rivendicato la propria indipendenza, ci è riuscita solo
concedendo una specie di regime privilegiato all’individuo come tale, a
prescindere dai correttivi che si possono apportare alla necessità di isolare il
soggetto individuale per studiarlo psicologicamente.>>
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Intesa così quindi si può
parlare di psiche. La psicologia quindi studia le turbe del comportamento
umano, cioè le malattie mentali. << Definire un disturbo mentale non è facile, si
può parlare di comportamento patologico quando si riscontrano: disagio individuale,
violazione delle norme sociali, incapacità o disfunzioni ; se comprende disagio: ansia,
angoscia o sofferenza , per esempio la frigidità nella donna ostacola una normale vita
sessuale-affettiva. I disturbi possono essere: di Origine interna, cioè biologica o
psichica; Origine esterna, o manifestazione involontaria: pregiudizi sociali, povertà,
digiuno forzato, >>
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Abbiamo nell’inconscio dei processi di autodifesa che
reagiscono a stati di insofferenza della psiche, Freud e sua figlia hanno
individuato una serie di risposte automatiche che il nostro inconscio utilizza
per far fronte a stati di ansia e di stress; la rimozione, la proiezione, la
1. MUELLER F. Lucine ,Storia della psicologia, Mondatori, 1964, pref.,p.11-12
2. GARGIONE GIANNI, I disturbi mentali, manuale di autoterapia, Mondolibri, 2002,cap.1, p.9
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formazione reattiva e la razionalizzazione.
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2. La ragione della scelta del tema
La mia posizione sociale, nel corso degli anni, mi ha portato ad
analizzare le problematiche di carattere religioso dal punto di vista
psicologico, e gli effetti del paranormale nella mente dei soggetti più deboli.
Nel 1981 formai una associazione religiosa universale e di volontariato
sociale. Nel 1992, quale cattolico sentii il dovere di informare il Santo Padre
Giovanni Paolo II. Il Santo Padre informò il mio vescovo Mons. Luigi
Bommarito che mi contattò. Divenni così amico dell’arcivescovo e lo
informavo delle realtà religiose catanesi. Quattro mesi più tardi ricevetti, per
mezzo dell’arcivescovo, una pergamena del santo Padre firmata, a suo
nome, dall’assessore Mandri. La lettera mi esortava a continuare il cammino
intrapreso, nella testimonianza cristiana.
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Per trenta e più anni mi sono
1. Ibidem, pref., p.10; RIMOZIONE, Quando un impulso è ritenuto inaccettabile viene ricacciato nel
profondo dell’inconscio. Ad esempio: una pulsione sessuale verso la sorella, ricordi o eventi che generano
ansia, dolore e angoscia, come traumi o violenze subite. Le sensazioni rimosse non spariscono nel nulla, ma
restano dinamicamente attive ad influenzare i nostri comportamenti. PROIEZIONE. Si proiettano sugli altri i
nostri desideri inconsci. Per esempio, un uomo pieno di ostilità repressa può percepire che il mondo sia
pieno di persone che gli sono ostili, così riversa agli altri la colpa di qualsiasi conflitto interiore che lo travagli;
Un desiderio rimosso si può proiettare sugli altri, una mamma che fa uscire la sua bambina vestita in modo
osceno, proietta sulla figlia il suo desiderio di vestire in modo provocante. FORMAZIONE REATTIVA,
Consiste nel convertire un sentimento nel suo opposto. Esempio: Una donna partorisce un figlio che non ha
voluto, per senso di colpa diventa una madre eccessivamente affettuosa e protettiva.
Un uomo odia la madre perché lo opprime, per senso di colpa l’uomo converte la propria avversione
inconscia in una esagerata devozione verso la donna. Detto: “ Un topo quando non può arrivare al
formaggio, dice che puzza. RAZIONALIZZAZIONE. E’ quel processo che ci spinge a dare una spiegazione
logica ai nostri comportamenti irrazionali. Una giustificazione razionale ad un ordine che gli viene
dall’inconscio, e che quindi non ne conosce il motivo della sua azione.
2. (Segreteria di Stato, prima sezione- affari generali, n.316.356, dal Vaticano, 4 Febbraio 1993.)
<< Preg.mo Signore, con lettera in data 29 Ottobre scorso, Ella ha inteso informare il Santo Padre delle
iniziative in campo ecumenico e sociale da lei promosse. Nel manifestare il Suo ringraziamento per tale
attestato di filiale venerazione, il Sommo Pontefice, mentre la incoraggia a proseguire sulla via della
testimonianza cristiana nel generoso servizio dei fratelli, invoca su di lei e dei suoi Familiari l’abbondanza dei
favori celesti e impartisce di cuore l’implorata Benedizione Apostolica, segno della Sua benevolenza. Con
sensi di distinta stima, dev.mo nel Signore – Mandri Assessore . >>
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quindi dedicato allo studio dei libri sacri delle varie religioni, primo di
tutto la Sacra Bibbia, poi il Corano, la Bhagavad-gita, il libro di Mormon, le
spigolature di Baha’u’llah, dei libri apocrifi , di libri esoterici, di diversi libri di
psicologia e di teologia. Mi sono accorto che niente, in tutti i libri letti, e’
scienza esatta, ma che essi erano orientati dal credo specifico dell’autore.
Non parlo naturalmente di libri sacri che, così come è detto, sono parola del
Dio unico, anche se soggettI a varie interpretazioni. Mi sono accorto che la
psicologia e la teologia sono nettamente collegati e che parlano entrambi del
comportamento dell’essere umano, l’una dell’uomo in rapporto a sé stesso e
negli altri , e l’altra dell’uomo in relazione con l’ineffabile. Ho capito che le due
cose sono un modo diverso di affrontare lo stesso problema, quello
dell’esistenza, e che quindi entrambi uniti possono aiutare a capire la
complessità del nostro essere. Mentre la psicologia studia i comportamenti
della psiche, la teologia cerca di conoscere il modo di agire dell’uomo in
relazione ai problemi esistenziali, al suo rapporto con Dio e l’esistenza di Dio
stesso.
3. statistica religiosa
Negli anni ho esaminato un fatto curioso. Pur essendo Cattolico credente,
osservante e praticante, ho frequentato, per conoscenza e fratellanza, alcune
realtà religiose del territorio catanese.
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1. Dal 1990 ho frequentato: gli Hare Krisna, la fede Baha’i, la comunità islamica, i Testimoni di Geova, i
Valdesi, i Battisti, i Nazareni, l’Esercito della salvezza, la Chiesa Ortodossa, il e molte altre realtà, ed il mio
stesso gruppo Ecumenico Universale.
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Ho osservato che inizialmente i gruppi erano molto numerosi.
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Belle realtà
che riempiono il cuore e mi fanno pensare che non tutto è perduto, ma che
molti, anche se per strade diverse, cercano l’amore e l’armonia tra creato e
Creatore. Ma negli anni ho osservato uno strano fenomeno comune a tutte le
chiese e realtà religiose organizzate. Ho notato che la frequenza dei fedeli
diminuisce di anno in anno senza un parvente motivo.
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Ora da questo
fenomeno, esaminando attentamente i motivi che stanno generando questa
fuga continua dalle religioni organizzate o istituzionalizzate, si può intuire un
generale malcontento e sentire spesso parlare, con critica disfattista, contro
le organizzazioni religiose e verso la religione cattolica. L’accusa più comune
è che le religioni sono ormai vetuste, e che utilizzano sempre le stesse
ideologie: amore, correttezza e nessuna libertà. Perché,
1.Nel 1990 erano: gli Hare Krisna circa 70 famiglie più molti amici e ospiti e arrivavano la Domenica, giorno
di culto, a circa 150/200 persone; I Baha’i con circa 200 assidui e circa 500 frequentatori; I Testimoni di
Geova molto numerosi; I valdesi avevano circa 70/80 famiglie praticanti; I Nazareni con una presenza
domenicale di circa 100 persone; l’Esercito della Salvezza la cui sala era piccola ma affollata; I Cattolici, in
alcune parrocchie, avevano sale piene e affollate nei giorni di feste principali; gli Ortodossi con circa 100
persone presenti nel culto; la fratellanza cosmica con molti adepti non scritti ma frequentatori e osservatori; i
Mormoni con sala piena nel giorno di culto domenicale e numerosa anche negli altri giorni; ecc…
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Nel mio gruppo universale, molti sono venuti, si sono iscritti e hanno iniziato il previsto corso trimestrale
di spiritualità di prima formazione, ma pochi hanno resistito agli incontri, perché molti accusavano il
Movimento di troppa spiritualità e poco o niente attività ludico distensiva. Insomma, niente divertimenti,
niente folclòre, niente utilità alimentari. Oggi, gli Hare Krisna sono solo tre devoti e circa 10 amici
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, perché
accusati di usare troppa spiritualità e poca modernità e non ammettono i matrimoni promiscui. I Baha’i sono
solo sette o otto persone e non sempre tutti presenti. Gli Islamici hanno molte unità nominali ma pochi
frequentatori e pochi praticanti. I Testimoni di Geova chiudono delle sale e molti sono fuori per indegnità o
per propria scelta. I Valdesi sono circa 7 famiglie e non sempre presenti, tanto che si riuniscono
con i Battisti per il culto della domenica. I Nazareni sono diminuiti tantissimo e si riuniscono solo per il
culto domenicale. L’esercito della Salvezza sono ridotti al solo Tenente - pastore e relativa consorte; i
comuni frequentatori ci vanno solo per il pacco alimentare della domenica. I Cattolici si presentano in
Chiesa solo nelle feste comandate o nelle occasioni di matrimoni, battesimi, cresime e funerali. Io che sono
un catechista degli adulti, mi accorgo che molti vengono, frequentano il corso previsto, e dopo aver ottenuto
il battesimo, la cresima o il matrimonio, spariscono dalla parrocchia adducendo molte scuse, come: “ho
troppi impegni di lavoro”, “devo cercare lavoro”, “ devo sistemare la casa e badare ai figli” ecc... Gli
Ortodossi sono molto diminuiti. I Mormoni sono anche loro diminuiti di numero nei partecipanti, malgrado gli
“anziani” facciano proselitismo tutte le domeniche e giorni festivi per le strade della città. Tutte le altre
confessioni cristiane lamentano una scarsa partecipazione e una difficile evangelizzazione. Restano i gruppi
carismatici cattolici che, per fortuna, danno un valido contributo alla Chiesa. Fratellanza cosmica, Eugenio
Siracusa, Giorgio Bongiovanni, Atman, Higt Evolution sono spariti totalmente.
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dicono, queste organizzazioni non si adeguano alla realtà della vita
moderna? A questo punto, da cristiani c’è da chiedersi, ha ragione la Chiesa,
che si mantiene conforme al Vangelo, o hanno ragione gli altri che fuggono
dalle comunità e dalla tradizione della Chiesa? Quale è dunque il problema
di fondo? Gli stessi credenti e praticanti si limitano ad accudire la propria
famiglia, trasmettono pochi messaggi esemplari, non diffondono il vangelo, e
parlano solo di moralità, di etica, e non di spiritualità.
4. Psicopatologia religiosa
a. Il caso Turi
Si presentò anni fa alle nostre riunioni universali, un signore di circa 70 anni,
invitato da un iscritto. Un signore molto gentile, di buon aspetto, ma non
appartenente a nessuna configurazione religiosa. L’iscritto che lo aveva
invitato parlava di lui come di un carismatico dalle conoscenze spirituali
elevate. Come è d’uso nelle riunioni, per gli ospiti, lo mettemmo al centro
della nostra attenzione e gli lasciammo esporre il suo pensiero. Le due ore
previste per l’incontro trascorsero velocemente e furono occupate solo dalle
sue teorie. Nelle riunioni seguenti successe sempre la stessa cosa, lui
assorbiva tutto il tempo a disposizione elencando le sue conoscenze e le sue
esperienze. Noi finimmo di parlare di amore universale e di spiritualità perché
Turi, così si chiamava, non permetteva interruzioni, e noi dovevamo
ascoltare tutti i messaggi che lui riceveva giornalmente dai “fratelli di luce” e
dai “fratelli extraterrestri” più evoluti della razza umana. Ci disse che credeva
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molto in Dio, e ci rese edotti della realtà divina. La compagna di Dio era una
donna – satana, il male -, è per questo che le donne umane sono cattive,
perché sono la parte cattiva di Dio. Ci disse che bastava che “schioccasse le
dita” e gli compariva davanti un angelo o un fratello di luce o Sai Baba o un
extraterrestre, o il comandante della flotta astrale un certo Astar Sheran, e
quant’altro lui desiderasse. Ci parlò dei suoi viaggi astrali in giro per le
galassie ecc… Camuffava la sua frustrazione, - usando i suoi onirismi e la
sua mitomania, dimostrando la sua megalomania, per nascondere il suo
complesso di inferiorità e la sua ricerca di certezza esistenziale - , con
l’elencare questi suoi straordinari poteri.
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Quando notai che un partecipante
assorbiva quelle notizie come verità, capii che dovevo interrompere gli
interventi di Turi. Così Turi vedendo che il tempo a sua disposizione
diminuiva di volta in volta, non venne più e aprì una sua associazione, di cui
fece parte la persona che lo aveva invitato. Seppi che la sua
organizzazione si era sciolta perché i partecipanti erano fuggiti.
1. DACO PIERRE, Cos’è la psicologia, p.475, p.174, p.485-486, p.483, p.488
FRUSTRAZIONE, essere frustrati significa sentirsi privati di un soddisfacimento vitale.
UN COMPLESSO, è un insieme di frammenti carichi, in misura notevole, di emozioni; se ne stanno
nascosti in una parte della zona dell’inconscio, e dirigono, senza che il soggetto ne sia cosciente,
alcune delle sue attività. MITOMANIA è la tendenza a inventare storie del tutto immaginarie, …
Nell’adulto la mitomania rivela uno squilibrio psichico, qualunque sia il grado d’intelligenza del soggetto. … Il
soggetto si vanta delle sue relazioni immaginarie o no, delle sue imprese. Insinua abilmente qualcosa che
possa “valorizzarlo” agli occhi degli altri, trasforma a suo vantaggio circostanze che rischierebbero di
diminuirlo. Questa mitomania dell’adulto rivela una minorazione psichica o un ritardo affettivo. Si comprende
facilmente che nei complessi d’inferiorità il soggetto faccia di tutto per dare una impressione d’importanza e
di forza. E’ il fenomeno della COMPENSAZIONE
MEGALOMANIA, Questo termine è sinonimo di delirio di grandezza. ONIRISMO, L’onirismo è
un’allucinazione. Una forma di onirismo è la fantasticheria, per mezzo della quale si cerca di evadere dalla
realtà.