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CAPITOLO PRIMO
ISCA E PROGETTO SANTE
1.1 ISCA: l’importanza dell’impegno e della collaborazione.
ISCA, International Sport and Culture Association, è una piattaforma globale aperta ad
organizzazioni che collaborano nel campo dello Sport per Tutti, nel settore degli sport
ricreativi e nell’attività fisica in generale.
Nata nel 1995, ISCA è oggi una delle principali associazioni internazionali attive nella
promozione dello sport: opera attraverso le sue 130 organizzazioni membro collaborando
con ONG internazionali e con stakeholders (le parti interessate, ndr) del settore pubblico e
privato.
Supportata da 40 milioni di membri provenienti da 65 Paesi, essa rappresenta un gruppo
diversificato di associazioni attive con i giovani, lo sport e le attività culturali.
Attraverso lo slogan “ Moving People” ovvero “Persone in movimento”, l’ISCA si propone
di cooperare con tutte le organizzazioni che promuovano i benefici sociali dello Sport Per
Tutti: adottando come punto di partenza le associazioni sportive nazionali, l’ISCA si
impegna con organizzazioni che vogliono crescere e svilupparsi nel settore culturale e
sportivo, non solo incrementando il numero dei membri e dei partecipanti alle loro attività,
ma anche incrementando le loro conoscenze e competenze nell’organizzazione e nella
gestione di eventi che fondino sulla cooperazione internazionale.
ISCA crea partnership e canali di collaborazione e sviluppo di tutte quelle aree che sono in
relazione con lo Sport per Tutti, in particolare: salute, ambiente, integrazione sociale e
educazione.
Attraverso il suo Comitato Esecutivo, l’ISCA si fa portavoce dei valori dello Sport per Tutti
nei confronti delle Istituzioni Internazionali e dei media.
I suoi network tematici promuovono una collaborazione, tra i membri ed i partner, basata
sugli interessi effettivi e sulle esigenze di ciascuno di essi.
Molte associazioni nazionali ottengono dei benefici attraverso la collaborazione con
partnership in grado di aiutarle nello sviluppo delle loro attività avendo la possibilità di
svilupparsi attraverso lo scambio di esperienze tra pari.
Un mondo sempre più collegato a livello globale ha bisogno di un forte sostenitore dello
Sport per Tutti, mettendo in comunicazione persone, culture, istituzioni e movimenti.
6
Dal 1995 l’ISCA si è adoprata nel:
Creare ed implementare a livello internazionale scambi culturali, festival,
conferenze seminari e corsi di formazione ed aggiornamento;
Sostenere, adattare e formulare politiche culturali e sportive che valorizzino l’utilizzo
di volontari e che promuovano una cittadinanza attiva attraverso lo sport;
Promuovere e sviluppare, a livello internazionale, programmi di educazione non
formale nell’ottica del Lifelong Learning Programme;
Gestire progetti internazionali per un costante sviluppo delle attività organizzative e
delle risorse umane nello Sport per Tutti;
Indurre processi di cambiamento sociale attraverso lo sport.
L’ISCA costruisce relazioni internazionali attraverso le persone, le diverse culture, le
organizzazioni ed i vari settori.
Considerando lo Sport come “ Cultura del Movimento”, essa crea e sviluppa opportunità di
apprendimento, ispirazione ed azione che inducano ad un cambiamento sociale.
Ed è proprio in quest’ottica di cambiamento ed evoluzione che è nata l’idea del Progetto
SANTE.
Fig.1 (Logo ISCA).
Fonte: ISCA- www.isca-web.org
7
1.2 Progetto SANTE: dall’idea alla realizzazione.
Il progetto SANTE, acronimo di Sport Action NeTwork of Europe, nasce da un’idea ISCA e
si sviluppa attraverso la collaborazione con 16 partner appartenenti alla Comunità
Europea.
Questi, unendo le loro risorse e le loro forze, hanno cooperato per vincere insieme la sfida
che si erano preposti: migliorare lo stato di salute degli Europei.
Il progetto è costruito sulla base delle esperienze acquisite per migliorare lo stato di salute
attraverso programmi di attività fisica svolti nella Comunità Europea.
Portare tutta la popolazione europea ad essere fisicamente attiva risulta, come è facile
pensare, più che un obiettivo da realizzare, una sfida alquanto difficile da superare e
vincere: ma il proposito del SANTE è esattamente questo.
D’altra parte, un punto a favore del progetto è che esiste un gran numero di stakeholders
che si occupano, in molti modi differenti, della promozione e dell’organizzazione di piani di
attività fisica volti all’incremento della salute ed al miglioramento della qualità della vita.
SANTE si propone di affrontare la sfida ottenendo il massimo da questa grande diversità
di partecipanti ed istituzioni coinvolte, per raggiungere il più alto numero di utenti e per
soddisfare le loro richieste ed aspettative, evitando naturalmente che le forze impiegate
nel progetto vengano sprecate e gli sforzi siano vanificati.
Questo comporta un cambiamento profondo, tra i vari strati della popolazione europea,
della visione dello sport e dell’attività motoria in generale: un vero e proprio processo di
apprendimento multifattoriale ed integrato.
Il progetto SANTE adotta come punto di partenza lo sport e tutte le associazioni che
lavorano per lo sport ponendo, comunque, particolare attenzione alla promozione ed al
supporto di partnership innovative intersettoriali per favorire l’educazione e
l’apprendimento secondo i principi del Lifelong Learning nei vari Paesi della Comunità
Europea e per allestire il terreno ad azioni future nel settore dell’attività fisica volta al
miglioramento della salute.
Questo avviene tenendo in considerazione che i partner rappresentano non solo le
organizzazioni sportive, ma anche forze politiche, comuni, aziende ed estimate istituzioni
operanti nel settore dell’educazione.
Tutti i collaboratori sono impegnati in varie e diversificate attività basate sul principio di
condivisione delle conoscenze per favorire lo sviluppo e l’apprendimento delle reciproche
capacità organizzative.
8
Da questo panorama di collaborazioni ci si aspetta di produrre nuove partnership e nuove
opportunità per incrementare lo stato di salute di tutti i cittadini europei.
I fautori del Progetto SANTE sono fermamente convinti che superare questa sfida,
trasformare la maggior parte della popolazione europea in “cittadini attivi” attraverso piani
di attività motoria finalizzati al miglioramento della salute, sia un obiettivo tanto più
facilmente raggiungibile quanto più tutti gli attori del progetto, dai partner ai finanziatori ai
partecipanti, agiranno in un pieno spirito di collaborazione.
Fig.2 (Logo SANTE).
Fonte: ISCA- www.isca-web.org
9
1.3 SANTE Application Form: la Struttura originaria.
La proposta del progetto SANTE alla Commissione Europea settore Educazione e Cultura
- EAC è stato il primo passo mosso da ISCA.
Questa, compilando gli appositi moduli di domanda di finanziamento, ha dovuto inviare, al
Segretariato dell’Unità dello Sport dell’EAC, una documentazione dettagliata e completa
sul progetto che comprendeva non solo l’idea del progetto e la sua consistenza, ma anche
la programmazione delle sue fasi e la strategia di attuazione delle stesse.
Nel modulo, diviso in sezioni, veniva richiesta una presentazione della Società che
proponeva il progetto, unitamente alla sua personale cronistoria, cioè ai progetti
precedentemente realizzati, al budget impiegato e ai risultati ottenuti.
La seconda sezione era dedicata alla presentazione del progetto per il quale veniva
richiesto il finanziamento nella quale venivano richiesti i seguenti dati:
Area di intervento;
Obiettivi specifici del progetto;
Descrizione dettagliata del progetto: background e proposta;
Proponimenti e sfide per il futuro a livello Internazionale/ Europeo, Nazionale e
Regionale – Locale;
Metodologie da utilizzare per la messa in atto del progetto: criteri, definizioni ed
azioni;
Partnership: elenco dettagliato dei partner del progetto: rilevanza, mansioni ed
azioni;
Azioni specifiche del progetto e risultati previsti:
• Congressi, meeting, seminari;
• Strategie pubblicitarie e di promozione;
• Raccolta proposte buone pratiche;
• Somministrazione questionari, raccolta ed elaborazione dati;
• Valutazione;
• Costituzione dell’Advisory Group;
• Progettazione, elaborazione e finalizzazione dell’Handbook.
Descrizione dettagliata delle azioni del SANTE;
Descrizione dettagliata delle attività di supporto del progetto (Fig 1);
Servizi di interesse sociale forniti dal Sante a livello locale, nazionale,
internazionale- europeo;
Previsione dettagliata dei risultati e loro eventuale possibilità di utilizzo.
10
Illustrazione della relazione tra le attività e gli obiettivi del progetto:
Attività /
Obiettivo
Promuover
e la salute
attraverso
incremento
dell’attività
fisica
partendo
dalle
organizz.ni
sportive
Coinvolgere
le organizz.ni
sportive
europee,
nazionali e
locali nella
rete e nello
scambio
delle migliori
pratiche, con
attenzione
alle
qualifiche
esistenti e
allo sviluppo
di nuove
iniziative
Evidenziare,
promuovere
la
cooperazione
tra le
organizz.ni
sportive e
commerciali,
scuole,
governi
locali,
organizzazio
ni sanitarie
ed altri enti
Istituire
partnership e
canali di
cooperazione
tra le
organizz.ni
internazionali /
europee e le
parti
interessate al
settore :
incremento
della salute
attraverso
l’attività fisica
Raccogliere,
documentare e
valorizzare
esempi
innovativi di
collaborazione
intersettoriale
per
l’incremento
della salute
attraverso
l’attività fisica
Allestire le
azioni future
nel settore
della salute
e dell’attività
fisica
Meeting
Politici
X
X
Seminari a
tema
X
X
Congressi
Europei
X
X
X
X
X
X
Scambi di
idee
progettuali
X
X
X
X
X
X
Advisory
Group
X
X
Calcio
d’inizio del
progetto
Chiusura
del
progetto
X
Altre
misure di
sostegno
X
X
X
X
X
X
Fig. 1- Illustrazione della relazione tra le attività e gli obiettivi del progetto.
Fonte: SANTE Application Form, ISCA, 2011
11
L’idea iniziale del progetto prevedeva che i risultati ottenuti, valutabili sulla base dei criteri
precedentemente stabiliti, fossero:
• Nel campo della promozione della salute attraverso l’incremento dell’attività fisica,
partendo dalle organizzazioni sportive:
- Risultato A: le attività SANTE sono state fondamentali nell’attività di promozione
della salute attraverso l’incremento dell'attività fisica in un minimo di 15 Paesi
Europei
- Risultato B: almeno 10 organizzazioni sportive nazionali, (non-partner nel
progetto SANTE), hanno effettuato nuove iniziative, per migliorare la salute
incrementando l’attività fisica, traendo ispirazione dal SANTE.
• Per quanto riguarda il coinvolgimento delle organizzazioni sportive europee,
nazionali e locali nella rete e nello scambio delle migliori pratiche, con attenzione
alle qualifiche esistenti e allo sviluppo di nuove iniziative:
- Risultato A: tutti i partner del progetto hanno incrementato qualitativamente, in
maniera significativa l loro iniziative( pre-esistenti), o ne hanno intrapreso delle
nuove.
- Risultato B: 550 individui (esperti, dirigenti,…) provenienti dalle
organizzazioni sportive hanno partecipato alle attività del SANTE ed almeno
l’80% ne ha giudicato gli effetti benefici ottenuti come “Molto positivi” o “Positivi”
nei questionari ad essi somministrati.
• Nell’evidenziare e promuovere la cooperazione tra le organizzazioni sportive e
commerciali, le scuole, i governi locali, le organizzazioni sanitarie ed altri enti,
questi i risultati previsti:
- Risultato A: vengono identificate tra i vari partner almeno 40 migliori pratiche
nei vari settori e descritte all’interno di un progetto -a- medio - termine utile a
valorizzare i futuri scambi di idee e pratiche tra i progetti.
- Risultato B: produzione di almeno 20 progetti innovativi di cooperazione
vengono presentati e discussi al Congresso Europeo dello Sport per Tutti.
- Risultato C: almeno 10 progetti di cooperazione sono sorti come
conseguenza diretta del SANTE.
• Istituire partnership e canali di cooperazione tra le organizzazioni internazionali /
europee e le parti interessate al settore dell’incremento della salute attraverso
l’attività fisica:
- Risultato A: 30 stakeholders internazionali hanno avuto un approccio
12
significativo con il SANTE, 10 hanno istituito una collaborazione diretta
e specifica con i partner di SANTE, oppure in una qualsiasi altra forma
partecipativa vincolante.
- Risultato B: almeno 5 tra i suddetti si impegnano ad essere partner
organizzatori di una conferenza post-progetto.
• Raccogliere, documentare e valorizzare esempi innovativi di collaborazione
intersettoriale per l’incremento della salute attraverso l’attività fisica:
- Risultato A: nascita della rivista SANTE Magazine, gestione delle newsletter e
del sito web nel quale siano inclusi 100 esempi di cooperazione inter-settoriale,
i risultati e le sfide per il futuro e che abbiano raggiunto più di 2000 persone
interessate.
- Risultato B: organizzazioni rappresentative di settori non sportivi effettuano una
valutazione sulle migliori pratiche di cooperazione del SANTE, affermando che
queste hanno sicuramente una rilevante importanza e positiva influenza sulle
loro organizzazioni (risultati ottenuti da interviste qualitative).
• Allestire le azioni future nel settore della salute e dell’attività fisica:
- Risultato A: l’80% dei leader politici di ciascuna Organizzazione Sportiva
partecipante o di organizzazioni provenienti da altri settori hanno dichiarato nei
questionari di essere “Molto d’accordo” o “D’accordo” con il fatto che SANTE
abbia contribuito, attraverso le sue azioni tra i partner, ad incrementare
lo stato di salute attraverso l’attività fisica.
- Risultato B: 40 organizzazioni non-partner coinvolte nel SANTE hanno
dichiarato nei questionari di essere “Molto d’accordo” o “D’accordo” con il fatto
che sarebbero interessati a prendere parte a nuovi programmi di promozione
sul miglioramento della salute attraverso un incremento dell’attività fisica.
Inoltre, nella terza sezione, è stato richiesto all’ISCA di stilare un bilancio, che fosse
quanto più dettagliato, riguardante una previsione sull’ammontare delle risorse
economiche necessarie allo sviluppo del progetto.
Naturalmente le richieste hanno riguardato anche l’analisi dei rischi e dei problemi
eventualmente verificabili, sia nella fase di progettazione, che in quella di sviluppo e
realizzazione, che nella fase valutativa dei risultati ottenuti; questo non solo dal punto di
vista economico, ma analizzando tutti i fattori coinvolti nel sistema.
La richiesta di budget è stata di € 369.790,00 che, secondo la previsione costi/ rischi
effettuata dall’ISCA, avrebbero dovuto essere necessari per far fronte ad ogni spesa
progettata ed agli imprevisti accidentalmente occorsi
13
CAPITOLO SECONDO
L’ IMPORTANZA DELL’ADOZIONE DI UNO
STILE DI VITA ATTIVO
2.1 Vantaggi di una vita attiva.
Una vita attiva è lo strumento migliore per prevenire molte patologie.
Per mantenersi in buona salute è necessario “muoversi”, cioè praticare attività fisica
ricordandosi che la più naturale di queste, il camminare, fa parte del nostro vivere
quotidiano.
Un buon livello di attività fisica, infatti, apporta una moltitudine di benefici: contribuisce ad
abbassare i valori della pressione arteriosa e quelli del colesterolo, a prevenire malattie
cardiovascolari, obesità e soprappeso, diabete, osteoporosi; contribuisce, inoltre, al
benessere psicologico, riducendo ansia, depressione e senso di solitudine.
Per i bambini e i ragazzi la partecipazione ai giochi e ad altre attività fisiche, sia a scuola
che durante il tempo libero, è essenziale per:
un sano sviluppo dell’apparato osteoarticolare e muscolare
il benessere psichico e sociale
controllare il peso corporeo
favorire il funzionamento degli apparati cardiovascolare e respiratorio. Inoltre, lo
sport e l’attività fisica contribuiscono ad evitare, nei giovani, l’instaurarsi di
comportamenti sbagliati, quali l’abitudine a fumo e alcol e l’uso di droghe.
2
Anche per gli anziani l’esercizio fisico è particolarmente utile in quanto:
ritarda l’invecchiamento
previene l’osteoporosi
contribuisce a prevenire la disabilità
contribuisce a prevenire la depressione e la riduzione delle facoltà mentali
contribuisce a ridurre il rischio di cadute accidentali migliorando l’equilibrio e la
coordinazione.
3
2
[http://www.salute.gov.it/speciali/pdSpeciali.jsp?id=45&idhome=44&titolo=&sub=1&lang=it]
3
[http://www.salute.gov.it/speciali/pdSpeciali.jsp?id=45&idhome=44&titolo=&sub=1&lang=it]
14
Uomini e donne di qualsiasi età possono trarre vantaggio anche solo da 30 minuti di
moderato esercizio quotidiano: non è necessario dedicarsi ad una attività specifica.
Infatti l’attività fisica può essere di tipo sportivo oppure connessa con le attività quotidiane,
ad esempio spostarsi a piedi o in bicicletta per andare a lavoro o a scuola invece di
adoperare la propria automobile oppure di utilizzare i mezzi pubblici, usare le scale invece
dell’ascensore.
L’importante è mantenersi attivi sfruttando ogni possibile occasione, ad esempio: dedicarsi
ai lavori di giardinaggio, fare la spesa, portare a spasso il cane.
Praticare con regolarità attività sportive almeno 2 volte a settimana aiuta a:
• aumentare la resistenza
• aumentare la potenza muscolare
• migliorare la flessibilità delle articolazioni
• migliorare l’efficienza di cuore e vasi e la funzionalità respiratoria
• migliorare il tono dell’umore.
In alternativa è consigliabile utilizzare il fine settimana per lunghe passeggiate e/o gite in
bici, ballo e nuotate in piscina.
Esempi di consumi calorici per 60 minuti di attività quotidiane o sportive
Attività Consumo
Passeggiare 200
Fare ginnastica 245
Andare in windsurf 265
Rifare i letti 300
Ballare 300
Giocare a tennis 450
Giocare a pallacanestro 455
Fare aerobica 505
Fare trekking 560
Andare in bici 595
Marciare 595
Fare canottaggio 700
Nuotare 700
Fonte: D.G. Prevenzione sanitaria, Ministero della
Salute-/www.salute.gov.it/stiliVita
15
2.2 Vita attiva, salute e cura.
L’importanza dell’adozione di stili di vita attiva
4
per il mantenimento di un buono stato di
salute
5
è un assioma ormai dimostrato da innumerevoli evidenze scientifiche.
Un’alimentazione sana e attività fisica costante sono due tra i fattori determinanti per
risolvere o migliorare molti dei problemi di natura fisica e psicologica che affliggono la
popolazione ai giorni nostri.
Tuttavia per riuscire a produrre un cambiamento che si consolidi nel tempo e si traduca in
un vero e proprio stile di vita risultano determinanti alcuni fattori di rilevante importanza:
- Promozione sanitaria: l’attività fisica dovrebbe essere proposta e prescritta
dal Sistema Sanitario Nazionale;
- Propaganda pubblicitaria: il Ministero della Salute dovrebbe avviare
campagne pubblicitarie volte a promuove gli stili di vita attiva come
fondamentali per la stato di salute di una popolazione. Inoltre lo Stato
dovrebbe prevedere uno stanziamento di fondi per la realizzazione di
progetti che si basino sull’adozione di stili di vita attiva;
- L’educazione motoria nelle scuole: i programmi di educazione motoria e
sportiva delle scuole dovrebbero prevedere ore dedicate alla promozione di
stili di vita attiva; considerandolo come un normale processo educativo
integrato a livello multidisciplinare, l’insegnamento dell’educazione motoria
potrebbe contribuire in maniera essenziale a creare ed a consolidare una
differente coscienza e conoscenza sull’importanza dell’attività fisica.
4
Stili di vita attivi:” Il modo di interpretare se stessi all'interno della realtà nella quale si è naturalmente
inseriti”[A.Adler]; “Un modo di vivere impostato secondo modelli di comportamento identificabili, che sono
frutto dell'azione reciproca delle caratteristiche proprie di un individuo e delle interazioni sociali con le
condizioni di carattere socioeconomico e ambientale.” [C.Campigli]
5
Salute: capacità di condurre un’esistenza il più possibile autonoma nel suo abituale ambiente di vita
16
2.3 Rischi di una vita sedentaria.
La vita sedentaria è una condizione predisponente, insieme ad una cattiva alimentazione
di importanti patologie, quali:
• diabete di tipo 2
• disturbi cardiocircolatori (infarto, miocardico, ictus, insufficienza cardiaca)
• insufficienza venosa
• sovrappeso e obesità
• osteoporosi e artrite
• ipertensione arteriosa
• aumento dei livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue
• alcuni tumori. [Fonte: www.salute.gov.it ]
L’attività fisica regolare rappresenta un fattore protettivo per le malattie cardiovascolari e il
diabete, sia in termini di mortalità che di morbilità
6
.
In particolare, agisce abbassando la pressione arteriosa e i valori dei trigliceridi nel
sangue, aumentando il colesterolo HDL (colesterolo buono) e migliorando la tolleranza al
glucosio.
I dieci consigli degli esperti
1. Ricorda che il movimento è essenziale per prevenire molte patologie
2. Cerca di essere meno sedentario, infatti la sedentarietà predispone all’obesità
3. Bambini e ragazzi devono potersi muovere sia a scuola sia nel tempo libero, meglio
se all’aria aperta
4. L’esercizio fisico è fondamentale anche per gli anziani
5. Muoversi significa camminare, giocare, ballare andare in bici
6. Se possibile, vai al lavoro o a scuola a piedi
7. Se puoi evita l’uso dell’ascensore e fai le scale
8. Cerca di camminare almeno 30 minuti al giorno, tutti i giorni, a passo svelto
9. Sfrutta ogni occasione per essere attivo (lavori domestici, giardinaggio, portare a
spasso il cane, parcheggiare l’auto più lontano)
10. Pratica un’attività sportiva almeno 2 volte a settimana (o in alternativa usa il fine
settimana per passeggiare, andare in bici, nuotare, ballare)
[Fonte: www.salute.gov.it ]
6
Morbilità: In statistica, numero dei casi di malattia registrati durante un periodo dato in rapporto al numero
complessivo delle persone prese in esame.[Enciclopedia Treccani]complessivo delle persone prese in
esame.[Enciclopedia Treccani]
17
2.4 Due Progetti Europei per una vita attiva.
L’ esempio per noi più palese di due Progetti ben riusciti, incentrati sull’adozione di stili di
vita attiva, è rappresentato dal Progetto “Città Sana realizzato nella città italiana di Udine e
dal progetto “Active living” realizzato nella città finlandese di Turku .
2.4.1 Il Progetto “Città Sane”.
7
Il Progetto “Città Sane” è un progetto nato nell’ambito dell’Organizzazione Mondiale della
Sanità (OMS – in inglese WHO) attraverso la creazione di una rete di città che ha cercato
di rispondere alle nuove priorità dell’OMS a livello globale nonché ai bisogni ad ai
cambiamenti socio-politici che hanno interessato l’Europa in questi ultimi anni.
Il progetto coinvolge in modo attivo e partecipato numerosi comuni e municipalità di molti
paesi dell’Europa e del mondo, allo scopo di promuovere progetti, elaborare politiche e
pianificare azioni in accordo con le linee generali del documento “ Salute per tutti nel XXI
secolo” (Health for all in 21st Century- WHO), privilegiando un approccio basato su due
principi fondamentali di questo documento: l’azione intersettoriale e la partecipazione
comunitaria.
Il suo obiettivo principale è quello di promuovere la salute della città e dei suoi abitanti
attraverso un’azione globale, basata sull’agire integrato di tutte le componenti della vita
cittadina, dando la priorità alla salute ed all’equità sociale, intesa come uguale possibilità
per tutti di vivere in salute ed accedere, con pari opportunità, ai diversi servizi, non solo
quello sanitario, offerti alla comunità.
Il programma Città Sane si basa sull’evidenza che la salute dei cittadini non dipende
soltanto dal buon funzionamento dei servizi sanitari, ma è influenzata da molteplici fattori
ambientali, economici e sociali, chiamati “determinanti della salute”, quali la qualità
dell’aria, dell’abitazione, l’ambiente urbano, la possibilità di accedere al lavoro, di
alimentarsi in modo sano ed adeguato, di vivere in sicurezza, l’equità sociale nell’accesso
ai servizi.
La Rete Europea delle Città Sane persegue i seguenti obiettivi strategici:
1. Sviluppare politiche ed azioni per la salute che siano sostenibili a livello locale ed
Europeo, dando enfasi ai determinati della salute, alla povertà ed ai bisogni dei
gruppi più svantaggiati;
2. Promuovere l’accesso alla rete da parte di tutti gli Stati membri della Regione
Europea;
3. Promuovere la solidarietà ed i rapporti di collaborazione e partnership tra le città e
7
“Rete Città Sane”, [www.retecittasane.it/].
18
le reti di altre aree che fanno parte del movimento Città Sane;
4. Far crescere d’importanza a livello nazionale il movimento Città Sane nel contesto
delle politiche per la promozione della salute pubblica e del risanamento urbano,
giocando un ruolo attivo attraverso partnership con altre agenzie o reti di autorità
locali operanti nel settore urbano;
5. Produrre evidenza di casi di studio, buone pratiche e conoscenze da utilizzare per
promuovere la salute in tutte le città della Regione Europea.
Il programma Città Sane si è sviluppato in fasi quinquennali, ognuna delle quali ha
focalizzato la sua attenzione su determinate priorità:
Fase I ( 1987 – 1992 ): ha coinvolto 35 città nella rete delle città progetto europee.
Durante questa fase si è posto l’accento sulla creazione di nuove strutture, Uffici di
Progetto Città Sane, che fungessero da fattori di cambiamento introducendo nuove
modalità di lavoro per promuovere la salute nelle città;
Fase II ( 1993 – 1997 ): ha coinvolto 39 città nella rete delle città progetto europee,
includendo 13 città che non avevano partecipato alla fase precedente. Questa fase
è stata caratterizzata da un approccio orientato all’azione con una forte enfasi sulle
politiche pubbliche di promozione della salute;
Fase III ( 1998 – 2002 ): ha visto coinvolte oltre 50 città europee. Avviata in
occasione della Conferenza Internazionale del Progetto Città Sane tenutasi ad
Atene il 23 Giugno 1998 (celebrativa dei primi 10 anni del progetto), questa fase
aveva come obiettivi:
• Ridurre le disuguaglianze all’interno dei servizi sanitari per rendere la salute
più accessibile a tutti;
• Impegnarsi per uno sviluppo sostenibile attraverso il rafforzamento delle
politiche di salvaguardia dell’ambiente, per uno sviluppo equo del pianeta e
per un utilizzo razionale delle sue risorse;
• Promuovere forme di reciproco aiuto attraverso forti azioni collettive;
• Promuovere la collaborazione intersettoriale.
Fase IV ( 2003 – 2008 ): linee guida e tematiche di questa fase sono state definite
nel corso del Convegno Internazionale delle Città Sane tenutosi a Belfast dal 19 al
23 Ottobre 2003. Ha focalizzato la sua attenzione su tre elementi principali: 1- uno
sviluppo della salute che dia enfasi all’equità, ai determinanti della salute, allo
sviluppo sostenibile e ad una governance partecipativa e democratica; 2- una
partnership attiva con l’Ufficio Europeo dell’O.M.S., per sviluppare conoscenze e
strumenti di cui possano beneficiare tutti gli Stati Membri Europei; 3- lo sviluppo di
temi chiave con la partecipazione di sub-network specifici per ogni città.
19
Fase V ( 2009 – 2013 ): l’O.M.S. ha avviato questa fase nel 2009 e nel corso dl
primo meeting, tenutosi a Viana do Castelo in Portogallo, definendo le linee guida e
stabilendo le priorità riguardanti tale fase del progetto.
Le più importanti tematiche della Fase IV sono state:
Pianificazione Urbana per la Salute: incoraggiando e supportando i
pianificatori urbani ad integrare idee e prospettive di salute nelle strategie
urbanistiche e nelle iniziative di pianificazione territoriale ponendo l’accento
sull’equità, sul benessere, sullo sviluppo sostenibile e la sicurezza della
comunità.
Valutazione di Impatto della Salute (VIS – in inglese HIA): applicando
processi VIS nelle città per supportare azioni intersettoriali tendenti alla
promozione della salute ed alla riduzione delle disuguaglianze; nella
combinazione di procedure, metodi e strumenti il VIS offre infatti una cornice
strutturale per mappare gli effetti di una politica, di un programma o di un
progetto sulla salute.
Invecchiare in salute: lavorando per affrontare i problemi di salute, i bisogni
di cura e qualità della vita delle persone anziane con particolare attenzione
sulla vita attiva e autosufficiente sugli ambienti favorevoli e sull’accesso ai
servizi affidabili ed appropriati.
Attività fisica e vita sana: sviluppando progetti e iniziative per promuovere
tra i cittadini l’acquisizione di sani e corretti stili di vita e agire quanto più
possibile sui determinanti della salute.