Introduzione
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III
Introduzione
Nell‟ultimo decennio lo sviluppo dei sistemi informatici ha raggiunto livelli notevoli.
Di conseguenza, l‟esigenza di permettere ad ogni sistema di comunicare con gli altri ha
portato ad un notevole sviluppo delle reti di telecomunicazioni. Esempio per eccellenza
è la rete Internet che è diventata il più grande mezzo di comunicazione di massa e
sicuramente in futuro prenderà sempre più piede. E‟ possibile effettuare connessioni
con e senza cavo; le comunicazioni wireless sono allo stato attuale uno dei settori del
mercato industriale in maggiore espansione. Nuovi dispositivi sempre più compatti ed
efficienti vengono progettati seguendo l‟evoluzione degli standard in continuo
aggiornamento, diversi tra un paese e l‟altro (si pensi, per esempio, ai sistemi cellulari e
ai diversi protocolli IEEE 802.11). A causa di questa diversità l‟antenna diventa
l‟elemento chiave nella realizzazione del terminale portatile, dato che deve essere in
grado di consentire il funzionamento del sistema in ciascun intervallo di frequenze. Di
conseguenza sono stati sviluppati studi su antenne multibanda o su antenne a banda
larga, a seconda che si intenda fornire la copertura di frequenze lontane o vicine tra
loro rispettivamente. La soluzione ideale sarebbe un‟antenna multibanda in cui a
ciascuna di queste frequenze corrisponda una banda larga.
Introduzione
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IV
L‟esigenza di portabilità del terminale mobile inoltre impone la scelta di strutture
radianti piccole, leggere e conformi al supporto fisico al fine di agevolarne
l‟integrabilità. Come immediata conseguenza dell‟assenza di elementi esterni, la
struttura del terminale diventa più solida e robusta mentre contemporaneamente i costi
si riducono.
Nel momento in cui si intraprende lo studio dell‟antenna con l‟obiettivo di integrarla
nel laptop, il progettista deve confrontarsi con una serie di vincoli legati al dispositivo
nel quale l‟antenna va inserita ed al suo posizionamento.
I laptop sono dispositivi caratterizzati da un‟altissima densità di componenti elettronici.
Nella loro realizzazione vengono utilizzati materiali schermanti per il rispetto dei
requisiti di emissione elettromagnetica imposti dagli organismi internazionali. La
struttura del dispositivo ricopre un ruolo fondamentale nel progetto dell‟elemento
radiante le cui dimensioni, forma e posizione sono soggetti a vincoli di natura
meccanica, estetica e elettrica. L‟utilizzo di un‟antenna priva di piano di massa o con
un piano di massa limitato, ad esempio, comporta l‟impossibilità di montarla nella base
del laptop, in quanto i circuiti e gli elementi raccolti sulla scheda madre diventerebbero
essi stessi parte integrante dell‟elemento radiante. Le dimensioni fortemente ridotte del
dispositivo inoltre rendono difficile trovare al suo interno lo spazio per l‟aggiunta di
nuovi moduli e questi dopo essere stati inseriti non sono più orientabili e
riposizionabili. L‟antenna deve garantire un alto grado di connettività, un‟elevata
resistenza agli urti e deve avere un diagramma di irradiazione il più possibile
Introduzione
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V
omnidirezionale, visto che il segnale radio può arrivare da una regione qualunque. Le
antenne interne racchiudono molti gruppi. Ognuno di esso ha pregi e difetti per cui sta
al progettista riuscire ad individuare, a seconda della necessità, l‟elemento più adatto. Il
criterio di scelta è relativo al sistema elettrico richiesto ed al particolare dispositivo
wireless in esame. In questo lavoro si è scelto di soffermarsi sulle antenne planari
stampate in quanto sono ideali per essere prodotte in serie e per essere montate nella
struttura di un laptop. In particolar modo ci riferiremo alle antenne a patch.
Nel primo capitolo accenneremo agli standard utilizzati nelle applicazioni wireless
soffermandoci sull‟ 802.11 a/b/g. Inoltre introdurremo la teoria di questi tipi di antenne
soffermandoci sul tipo di alimentazione da adottare; infine affronteremo il concetto di
multibanda riferendoci in particolar modo sulle antenne a patch.
Nel secondo capitolo affronteremo il concetto di multibanda proponendo alcune
soluzioni nel caso di antenne a microstriscia; inoltre descriveremo brevemente i codici
utilizzati per le simulazioni.
Nel terzo capitolo presenteremo i risultati relativi alle migliori simulazioni effettuate:
partiremo dalle antenne riconfigurabili, proseguiremo con le strutture a singolo patch e
concluderemo con quelle a due elementi radianti. Concludendo accenneremo alla
possibilità di realizzare un prototipo.
Nelle conclusioni riporteremo alcune considerazioni sui risultati migliori ottenuti e gli
sviluppi futuri nel campo delle WLAN.
Introduzione
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VI
Capitolo1
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1
Capitolo 1
Applicazioni in sistemi WLAN
Applicazioni in sistemi WLAN
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2
Capitolo1
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3
Reti wireless e regolamentazione CEPT e FCC
La diffusione dei personal computer e la naturale evoluzione tecnologica, dettata dalla
ricerca di sempre maggiore flessibilità, associata alle esigenze di mobilità, ha portato
alla nascita di standard basati su collegamenti di tipo wireless. Questi si vanno
affermando grazie agli indiscutibili vantaggi che tali dispositivi offrono uniti a nuovi
servizi e risorse di grande interesse attuale di cui sono capaci questi sistemi. L‟utilità di
un collegamento wireless può manifestarsi nelle più svariate situazioni:
nei piccoli uffici, per creare in poco tempo e senza troppo ingombro una rete
locale.
nelle grandi aziende, per offrire la connessione in rete locale, rapidamente, agli
utenti dotati di computer portatile.
nell‟industria, per le aree difficilmente raggiungibili tramite cablaggio
tradizionale.
per collegamenti su breve distanza, come dimostra il proliferare di accessori per
laptop (tastiera e mouse collegati senza fili etc.. )
E‟ necessario però tener presente che connettere tra loro i computer di un‟azienda è
cosa ben diversa che consentire il collegamento senza fili, ad esempio, di un mouse al
laptop. Nel primo caso bisogna garantire coperture maggiori, velocità di trasmissione
più elevate e predisporre contromisure ad una propagazione che avverrà per riflessioni
multiple; nel secondo caso è sufficiente una copertura radio dell‟ordine del metro,
Applicazioni in sistemi WLAN
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4
ottenibile con una connessione a bassa potenza (e basso costo). E‟ dunque opportuno
analizzare gli standard wireless oggi più usati e studiarne le caratteristiche di
trasmissione (banda, portata, potenza, tecniche di modulazione), per poter definire le
peculiarità che deve avere l‟antenna (o le antenne) da installare sui dispositivi. Per
quanto riguarda le reti wireless si possono distinguere tre categorie:
i (WPAN (Wireless Personal Area Network). Sono reti adatte
all‟interconnessione di apparati, stampanti, modem, etc.. ) all‟interno di una
stanza o comunque in un ambiente di piccole dimensioni.
WLAN (Wireless Local Area Network). Sono reti le cui dimensioni sono
limitate ad un‟area locale (gli uffici di un‟azienda) in cui i vari dispositivi
possono comunicare senza l‟ausilio di cavi.
WWAN (Wireless Wide Area Network). Sono reti non circoscritte a un ambiente
o una città ma che si estendono su regioni più vaste.
Noi ci riferiremo in particolare alle WLAN.
Le reti locali wireless sono la naturale evoluzione delle reti locali tradizionali.
L‟intenzione è stata quella di mantenere tutte le caratteristiche delle reti cablate in
termini di efficienza, sicurezza, robustezza delle trasmissioni sfruttando tutti i vantaggi
dell‟assenza del cavo.
I servizi offerti sono gli stessi delle reti cablate e prevedono lo scambio di dati di vario
genere. La copertura varia a seconda delle funzionalità della rete e va da 10 metri per le
reti PAN (Personal Area Network) fino a 1500 kilometri per le GAN (Global Area
Capitolo1
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5
Network). Di seguito dopo aver precisato le normative che regolano l‟uso delle
frequenze e stabiliscono i limiti sulla potenza emessa, verranno definite le specifiche
dei vari standard.
In Europa, la regolamentazione delle frequenze è affidata alla CEPT (Conférence
Européenne des Administrations des Postes et des Télécommunications); l‟analogo
Ente che opera negli Stati Uniti è l‟FCC (Federal Communications Commission).
Le principali bande di frequenza assegnate dalla CEPT per le reti wireless sono quelle a
2,4 GHz (banda ISM) e a 5 GHz (figura 1.1) [1].
Alle bande ISM (Industrial Scientific Medical) si attribuisce lo status normativo di
bande “esenti da licenza”, definizione che non deve essere considerata sinonimo di
“non regolamentate”. In effetti, l‟uso delle bande ISM, di norma concesso in condizioni
di limitazione sulla potenza massima emessa, in moltissimi Paesi non richiede una
licenza governativa per un‟assegnata classe di applicazioni; l‟uso da parte di ogni altra
applicazione, di norma, richiede la licenza o, quantomeno, l‟autorizzazione. Lo status
normativo delle bande ISM ha incoraggiato significativi investimenti in applicazioni
che non richiedono di accedere a procedure di acquisizione di licenza complesse,
costose e dall‟esito spesso incerto. In particolare, in ambito europeo, la decisione CEPT
ERC/DEC/ (01) 07 ha destinato la banda di frequenze 2400,0 ÷ 2483,5 MHz per un
impiego con dispositivi della categoria SRD (Short Range Device), tra cui gli apparati
usati per applicazioni WLAN, e ha ratificato la decisione di esonerare tali apparati dalla
necessità di licenza individuale [1]. Le bande ISM sono impiegate per sistemi di
Applicazioni in sistemi WLAN
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6
identificazione a radiofrequenza (Radio Frequency Identification Device, RFID),
dispositivi di comunicazioni a corto raggio e a bassa potenza per collegamenti audio,
video e dati (inclusi WLAN, Bluetooth e HomeRF), sistemi di telecomando e
telecontrollo ecc.. Queste bande sono anche interessate dalle radiazioni di sistemi
elettrici ed elettronici tra i quali alcuni sistemi di illuminazione e forni a microonde.
Considerate le modalità d‟uso non coordinato e non sorvegliato delle bande, si opera
tipicamente in condizioni di interferenza imprevedibile e incontrollabile: si pone,
pertanto, un problema di coesistenza di sistemi differenti. Nei casi in cui ciò rappresenti
un problema, si potranno realizzare sistemi WLAN a standard IEEE 802.11a (o a
standard HiperLAN/2) alle frequenze, non di tipo ISM, intorno a 5 GHz che offrono
una larghezza di banda, e quindi una capacità di traffico, più ampia e che renderanno
meno critici i problemi di interferenza che si presentano nelle bande ISM [1].
HIPERLAN =
HomeRF =
SRD =
WLAN =
N-SRD =
HIgh PErformance Radio Local Area Network
Home Radio Frequency
Short Range Devices
Wireless Local Area Network
Non-specific Short Range Devices
Potenza (mW)
e.i.r.p.
1000
200
5,150 5,350 5,470 5,725
Frequenza
(GHz)
2,4 2,4835
SRD 10
100
N-SRD
5,825
WLAN, Bluetooth,
HomeRF
HIPERLAN/2
HIPERLAN/2
ISM
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Fig. 1.1: Bande di frequenze CEPT per le WLAN