7
riprogettazione delle medesime ha creato le condizioni per un nuovo
fenomeno: la nascita dell’impresa completamente digitale
(3)
. Le
imprese virtuali
(4)
reagiscono all’ambiente molto più rapidamente
rispetto a quelle tradizionali e sono pertanto capaci di maggiore
flessibilità. Rendendo sempre più digitale e semplificando il loro
lavoro, le imprese digitali hanno le potenzialità per raggiungere elevati
livelli si basa e fonda di profitti e competitività. L’information
technology è, dunque, l’elemento su cui l’organizzazione e gestione
dell’impresa virtuale.
1.2 Cambiamenti nell’organizzazione aziendale e sviluppo di
sistemi informativi
Le imprese non elaborano informazioni fini a se stesse, elaborano
informazioni per gestire le proprie risorse e quindi per produrre
profitti. Sono di fondamentale importanza per aumentare il valore
dell’azienda i sistemi informativi. I sistemi informativi possono
aiutare le aziende a estendere le proprie attività, a offrire nuovi
prodotti e servizi, a riorganizzare flussi di lavoro, a ridurre la
specializzazione nelle mansioni (intesa come l’identificazione di
ciascun agente con un particolare compito), a cambiare il modo in cui
condurre il business.
I sistemi informativi, sono definiti come il complesso delle risorse
e attività finalizzate alla gestione (raccolta, registrazione,
__________
(3)
Per impresa digitale deve intendersi l’impresa che tende ad automatizzare ogni fase e processo
produttivo, organizzativo, gestionale.
(4)
Un'impresa virtuale è una rete provvisoria di entità legalmente indipendenti che hanno
instaurato interrelazioni di affari al fine di fornire congiuntamente sul mercato beni e servizi; il
concetto sarà meglio sviluppato al capitolo II par. 2.3.
8
elaborazione, conservazione, comunicazione) dell’informazione in
una organizzazione, di cui sono parte i sistemi informatici (definibili
quale l’insieme degli strumenti informatici impiegati per il trattamento
automatico delle informazioni, possono essere veicolo di profondi
mutamenti organizzativi); abilitano il ridisegno della struttura, degli
obiettivi aziendali, dei flussi operativi e dei prodotti e servizi offerti.
In realtà, generalmente le imprese che sfruttano la tecnologia
informatica per modificare il modo con cui conducono gli affari
sostengono che i loro investimenti in questo senso sono
complementari a cambiamenti nell’organizzazione dell’impresa stessa.
I mutamenti organizzativi, strutturali dovrebbero rappresentare,
dunque, un must e non una mera opzione. Con ciò si intende dire che
gli incrementi di produttività associati all’introduzione di ICT
crescono al crescere dell’intensità dei cambiamenti organizzativi nelle
imprese. Operando modifiche progressive, o effettuando investimenti
di informatica senza modificare l’organizzazione, oppure attuando
solo parzialmente pochi cambiamenti di carattere organizzativo, si
possono verificare casi di perdita della produttività o altri in cui i
vantaggi dell’informazione non sono sufficienti a controbilanciare gli
effetti negativi sui metodi e sulle procedure organizzative preesistenti.
L’information technology può, anzi dovrebbe, dare luogo a
cambiamenti organizzativi di diversa intensità. I cambiamenti
organizzati corrispondono a diversi gradi di profitto e di rischio. Le
più comuni, di cambiamenti organizzativi sono rappresentate da:
- automazione: il cambiamento organizzativo più comune portato
dalla information technology è l’automazione. Le prime applicazioni
della information technology, infatti, consentivano ai dipendenti di
svolgere i loro compiti in modo più rapido ed efficace; anche se
l’automazione spesso rivela le inefficienze produttive e mostrando
9
quanto l’organizzazione delle procedure e delle strutture possa
essere inadeguata.
- razionalizzazione: la razionalizzazione implica una strutturazione
delle procedure operative standard, con il conseguente
raggiungimento della massima efficienza operativa grazie
all’automazione; in mancanza di una strutturazione delle procedure,
la sola introduzione di nuove tecnologie in azienda (automazione)
non appare sufficiente al raggiungimento dell’obiettivo di rendere
più efficiente l’impresa
(5)
. La razionalizzazione è, dunque, un più
profondo cambiamento dell’organizzazione dell’impresa rispetto a
quanto avviene con l’automazione. Sono esempio di
razionalizzazione i sistemi di gestione dei contatti con i clienti che
possono consistere, a seguito della razionalizzazione, nel creare
procedure per girare i contatti con i clienti al dipartimento vendite.
- reingegnerizzazione: un tipo di cambiamento organizzativo di
maggior portata consiste nella reingegnerizzazione dei processi
operativi. Il BPR (Business Process Reengineering)
(6)
è un intervento
di riorganizzazione radicale dei processi organizzativi (sequenze di
attività), supportato dalle ICT, finalizzato ad ottenere maggior
velocità, flessibilità ed efficienza dei processi stessi ridisegnando la
divisione dei compiti, la sequenza temporale delle attività e il
sistema delle responsabilità.
__________
(5)
Hammer M., Reengineering Work: Don’t Automate, Obliterate, in Harvard Business Review,
1990, p. 104 e ss.
(6)
Trento S. e Warglien M., Nuove tecnologie e cambiamenti organizzativi: alcune implicazioni
per le imprese italiane, in Temi di discussione del servizio sociale, number 428, Banca
d’Italia, Roma , 2001, p. 13 e ss.
10
Tipicamente un processo coinvolge trasversalmente diverse
funzioni aziendali e il BPR attraversa di conseguenza i confini delle
unità intra-organizzative. Il BPR si fonda, dunque, sull’idea che le
ICT siano scarsamente efficaci nell’aumentare direttamente la
performance dei processi produttivi, ma che i loro effetti siano
invece mediati dalla trasformazione radicale della struttura dei
processi stessi che esse rendono possibile. Appare, pertanto,
necessario sottolineare nuovamente il carattere complementare di
ICT e trasformazione della struttura dei processi produttivi; un
cambiamento incrementale, una variabile alla volta, produrrebbe un
deterioramento delle performance. Applicando miglioramenti ai
propri processi aziendali prima di introdurre nuovi sistemi
informativi, le imprese saranno in grado di ottenere un
funzionamento più efficiente e più remunerativo di questi ultimi. La
reingegnerizazione, tuttavia, non è detto che abbia successo. Si è
stimato
(7)
che nei primi anni novanta circa il 70% dei tentativi di
reengineering di processo (cambiamenti usualmente abbinati
all’introduzione di ICT) abbiano costituito una esperienza
fallimentare. Un processo operativo sottoposto a reingegnerizzazione
non porta a miglioramenti rilevanti nella performance aziendali. Un
processo operativo sottoposto a reingegnerizzazione o un nuovo
sistema informatico inevitabilmente vanno a influenzare i posti di
lavoro, le qualifiche richieste ai dipendenti, i flussi operativi. I
cambiamenti che la reingegnerizzazione comporta causano forti
resistenza, confusione e persino tentativi di bloccare i progetti. La
reingegnerizzazione, nel caso delle imprese virtuali,
__________
(7)
Trento S. e Warglien M., Nuove tecnologie e cambiamenti organizzativi: alcune implicazioni
per le imprese italiane, cit., p. 13 e ss.
11
coinvolgerà i processi congiunti di più partner aziendali. L’impresa
virtuale implica un maggiore coordinamento tra i processi operativi
di un’azienda e quelli degli altri partner aziendali, dei suoi clienti e
fornitori; le aziende, infatti, si trovano di fronte alla necessità di
cambiare i propri processi operativi a livello interaziendale,
beneficiandosi, in tal modo, dei miglioramenti nell’efficienza dei
processi
- variazioni di paradigma: la razionalizzazione delle procedure e la
reingegnerizzazione dei processi operativi sono cambiamenti
organizzativi limitati a parti specifiche dell’azienda. Un nuovo
sistema informatico, tuttavia, può arrivare a influire sull’intera
struttura organizzativa e addirittura sulla natura stessa dell’azienda.
La variazione dei paradigmi consiste in questo tipo di radicale
cambiamento organizzativo, implicante un ripensamento degli
obiettivi aziendali e della natura della stessa azienda.
1.3 I sistemi informativi dal punto di vista delle imprese
Le imprese sono costituite da vari livelli e specializzazioni, da cui
ne deriva una organizzazione del lavoro secondo precise strutture
gerarchiche e procedure operative.
I vari livelli e le varie specializzazioni di un’impresa creano
interessi differenti; i sistemi informativi aiutano a districarsi fra i
differenti interessi e problemi che costituiscono elemento naturale di
un’impresa.
L’utilizzo delle tecnologie informatiche all’interno delle imprese
che competono nella moderna economia digitale, porta allo sviluppo
di molteplici sistemi informativi in grado di fornire risposte alle
molteplici e multiformi esigenze dell’imprese medesima.
12
I diversi livelli aziendali sono serviti da quattro diversi tipi
di sistemi informativi
(8)
:
- Sistemi a livello operativo
- Sistemi a livello tecnico
- Sistemi a livello tattico,manageriale
- Sistemi a livello strategico.
A livello operativo si concentrano i compiti di esecuzione delle
attività correnti e le attività di tipo operativo sono compiute dal
personale esecutivo.
I sistemi informativi a livello operativo, dunque, supportano la
registrazione delle attività elementari e delle transazioni che si
svolgono nell’impresa. Lo scopo di questi sistemi è quello di
supportare le attività routinarie e registrare il flusso delle transazioni
all’interno dell’impresa.
I sistemi informativi per la gestione della conoscenza supportano
knowlwedge workers (lavoratori della conoscenza, sono, cioè, coloro
che svolgono professioni riconosciute: ingegneri, avvocati,medici,
scienziati) e chi si occupa della gestione dei dati. Lo scopo dei sistemi
di gestione della conoscenza è quello di aiutare le imprese a integrare
nuova conoscenza nelle proprie attività e a controllare il flusso dei
documenti. I sistemi di gestione della conoscenza sotto forma di
workstation e sistemi per l’ufficio, sono fra le applicazioni che
attualmente godono di un elevato tasso di crescita.
I sistemi informativi di tipo tattico o di supporto all’attività
manageriale sono prerogativa delle direzioni funzionali o di divisione.
__________
(8)
Pennaiola F., (a cura di), Innovazione e tecnologie informatiche, in Management, Università
Bocconi, La Repubblica, Il sole 24 ore, Milano,2005, p. 68 e ss.
13
Tali sistemi favoriscono le attività di monitoraggio, di controllo,
decisionali e amministrative ed in genere essi forniscono report
periodici piuttosto che informazioni istantanee sulle decisioni.
Come per le attività di tipo tattico, per le attività definite di
carattere strategico a prevalere sono compiti di pianificazione,
organizzazione, comando, coordinamento e controllo. I sistemi
informativi a supporto delle attività strategiche aiutano ad affrontare i
problemi strategici e valutare le tendenze a lungo termine sia
nell’impresa che nell’ambiente esterno. Il principale obiettivo di tali
sistemi è quella di far corrispondere i cambiamenti nell’ambiente
esterno con le capacità organizzative dell’impresa.
Le attività che vengono svolte nell’impresa non si differenziano
soltanto in base al loro contenuto direzionale piuttosto che operativo.
Una ulteriore distinzione importante è il loro livello di
strutturabilità. La strutturabilità della decisione o di una attività
consiste nella possibilità di definire in anticipo le modalità di
svolgimento.
Attività strutturali sono, dunque, quelle ripetitive e di routine, che
vengono seguite secondo una procedura consolidata, che non richiede
ogni volta di ridefinire daccapo le modalità di svolgimento.
Attività difficilmente strutturabili sono quelle richieste dalla
soluzione di problemi che non si sono mai posti in precedenza, o che
hanno una natura e una struttura complesse, oppure così rilevanti da
richiedere un trattamento su misura. Dunque, i sistemi informativi
devono presentare caratteristiche diverse in funzione del livello di
strutturabilità delle attività che supportano.
Il sistema informativo computerizzato delle imprese è composto,
dunque, da diversi supporti informativi, che hanno caratteristiche
14
differenti in funzione della natura e del livello di strutturazione delle
attività svolte dall’utente.
1.4 Tipi di sistemi informativi
Un sistema informativo può essere, dunque, definito tecnicamente
come un insieme di elementi interconnessi che raccolgono, a livello
organizzativo e di gestione, in modo efficace informazioni per
supportare le attività decisionali e di controllo di un’impresa. I sistemi
informativi possono inoltre aiutare le imprese ad analizzare problemi,
risolvere questioni complesse, creare nuovi prodotti.
Per informazioni si intendono i dati trasformati in una forma
significativa ed utile; dove i dati sono registrazioni codificate che
rappresentano gli eventi che si verificano nelle imprese o
nell’ambiente esterno, ma che non sono stati ancora organizzati in una
forma comprensibile e utile. Nello studio dei sistemi informativi non
predomina un’unica teoria o punto di vista ma è opportuno un
approccio multi disciplinare. In genere il campo può essere suddiviso
in approcci tecnici e comportamentali
(9)
. L’approccio tecnico ai
sistemi informativi pone l’accento su modelli matematici, facendo
ricorso all’informatica e alla ricerca operativa. L’informatica si
occupa di definire i metodi di calcolo, i metodi di memorizzazione e
accesso ai dati. La ricerca operativa pone l’accento sulle tecniche
matematiche per l’ottimizzazione di determinati parametri
dell’impresa.
Una parte importante nel campo dei sistemi informativi riguarda i
__________
(9)
Cfr. Laudon K. e L., Mangement dei Sistemi Informativi, 1° ed. Italiana, Pearson Education
Italia srl, 2003, pp. 17-18.
15
problemi comportamentali che sorgono nello sviluppo e nella
manutenzione a lungo termine dei sistemi informativi.
Elementi quali l’integrazione strategica nell’impresa, la
progettazione, l’utilizzo e la gestione non possono essere esplorati in
modo utile con i modelli impiegati nell’approccio tecnico. Le
discipline comportamentali forniscono metodi e concetti importanti.
L’approccio comportamentale non ignora le tecnologia. L’interesse
di questo approccio non è sulle soluzioni tecniche ma piuttosto sui
cambiamenti nella gestione, nella politica aziendale e nel
comportamento.
Il sistema informativo può essere considerato un sistema socio-
tecnico, che viene analizzato secondo tre prospettive
complementari
(10)
:
- Prospettiva economico aziendale: analisi dei fabbisogni soddisfatti
dal sistema informativo aziendale e di come questi mutano al variare
delle tipologie di utenti
- Prospettiva tecnica: approfondimento delle tecnologie informatiche,
applicative e infrastrutturali, utilizzate per la raccolta dei dati e per
l’elaborazione e la distribuzione delle informazioni ai corretti
destinatari
- Prospettiva organizzativa: studio delle competenze e delle modalità
di organizzazione dei processi di utilizzo delle risorse per rispondere
in modo efficace ai fabbisogni informativi dell’impresa in
condizione di economicità.
La prospettiva economico-aziendale approfondisce in modo
__________
(10)
Pennaiola F., (a cura di), Innovazione e tecnologie informatiche, cit., p. 66 e ss.
16
specifico quali siano i fabbisogni soddisfatti dal sistema informativo
aziendale.
La prospettiva tecnica concentra l’attenzione su come funziona il
sistema informativo aziendale, quali siano le componenti e le risorse
tecniche utilizzate dal sistema informativo aziendale per produrre le
informazioni richieste.
La prospettiva organizzativa completa l’analisi tecnica
approfondendo: il modello adottato per l’organizzazione delle risorse
dedicate alla gestione e all’evoluzione del sistema informativo
aziendale; l’articolazione e la strutturazione dei processi presidiati
dalla funzione sistemi informativi.
Una importante classificazione dei sistemi informativi, nella
consapevolezza che nessun sistema informativo è in grado di fornire
tutte le risposte alle esigenze
dell’impresa, è la seguente
(11)
:
- TPS (Transaction Processing System) sistemi di elaborazione delle
transazioni
- KWS (Knowledge Work System) sistemi di lavoro per la gestione
della conoscenza
- OAS (Office Automation System) sistemi per l’ufficio
- MIS (Management Information System) sistemi di gestione delle
informazioni per il manager
- DSS (Decision Support System) sistemi di supporto delle decisioni
- ESS (Executive Support Sistem) per il supporto alle attività
direzionali.
__________
(11)
Pennaiola F., (a cura di), Innovazione e tecnologie informatiche, cit., p. 71 e ss.
17
1.4.1 I sistemi di elaborazione delle transazioni: TPS
I sistemi di elaborazione delle transazioni sono un insieme di
differenti sottosistemi informativi che supportano il livello operativo e
lo svolgimento delle attività esecutive dell’impresa; un sistema di
elaborazione delle transazioni è, dunque, un sistema computerizzato
che svolge e registra le transazioni di routine necessarie
quotidianamente per condurre le attività dell’impresa
(12)
.
Le attività di esecuzione dell’impresa variano enormemente da
impresa ad impresa e possono essere articolate in:
- Attività di gestione, per la quale occorre di volta in volta analizzare
quali sono i contenuti dell’attività in questione
- Attività di rilevazione, per la quale è possibile fare una
generalizzazione, includendo in essa l’area dell’amministrazione e
del controllo dell’impresa
- Attività di organizzazione, comprendente, in linea di massima, l’area
dell’organizzazione e della gestione del personale.
1.4.2 I sistemi informativi per la gestione della conoscenza:
KWS
Nel normale svolgimento di qualsiasi attività dell’impresa viene
applicata la conoscenza. Al tempo stesso i risultati delle azioni
realizzate, a loro volta osservati, analizzati e interpretati generano
nuova conoscenza, eventualmente disponibile per futuri utilizzi. La
conoscenza presente all’interno dell’azienda è di due tipi
(13)
:
__________
(12)
Pennaiola F., (a cura di ), Innovazione e tecnologie informatiche, cit., p. 81.
(13)
Davenport T., Putting the Enterprise into the Enterprise System, in Harvard Business
Review, 1998, p.121-131.
18
- Conoscenza tacita, è l’insieme del sapere non codificato; è composta
da intuizioni, nozioni personali, esperienza, cultura o valori morali,
essa è patrimonio dei singoli individui che applicano tale conoscenza
nel lavoro quotidiano; è il risultato di processi non formali ne logici;
può essere trasmessa per mezzo dell’esempio pratico, metafore,
analogie che consentono di addivenire all’esteriorizzazione della
conoscenza tacita convertendola in conoscenza esplicita. La
conoscenza tacita si può dividere a sua volta in sottocategorie:
conoscenza tecnica, riguarda la manualità e si colloca nel campo
delle arti e delle abilità concrete; conoscenza cognitiva, concerne
l’elaborazione coinvolge i modelli mentali, gli schemi, i paradigmi,
le prospettive che ciascuno crea. Gli apprendimenti più profondi e
radicati nascono da conoscenze dirette, avvalorando il forte legame
tra apprendimento e conoscenza tacita; la maggior parte delle
conoscenza, quindi, è di tipo tacito.
- Conoscenza esplicita, comprende tutto quanto è esprimibile
attraverso sistemi formali di comunicazione ed è trasmessa per
mezzo di libri, manuali; ha un contenuto prevalentemente logico e
linguistico. Solo questa porzione del patrimonio della conoscenza
dell’impresa può essere comunicato e trasferito in modo strutturato e
indipendente dal singolo detentore dello specifico know-how.
I sistemi di gestione della conoscenza vengono disegnati e
realizzati per rispondere a particolari esigenze di realizzazione di
patrimoni di conoscenza esplicita da parte dell’impresa. Possono
utilizzare come input informazioni prodotte dai sistemi di
elaborazione delle transazioni, TPS, o dai sistemi di supporto delle
decisioni, DSS, così come dai sistemi di gestione delle informazioni e
in genere richiedono la produzione di documenti che formalizzano,
19
strutturano e rendono disponibile la conoscenza dei singoli a tutti i
colleghi potenzialmente interessati.
I sistemi di tipo KMS aiutano i knowledge workers nello
svolgimento dei loro compiti nell’ambito dell’impresa; i loro compiti
riguardano la creazione di nuove informazioni e di nuova conoscenza.
I sistemi per la gestione della conoscenza promuovono la creazione
di nuova conoscenza e verificano che essa venga integrata in modo
appropriato nell’impresa.
In genere il buon funzionamento dei sistemi KMS non è vitale per
lo svolgimento delle attività quotidiane dell’impresa; il mancato
utilizzo di tali sistemi è difficile che incida sulle attività operative
quotidiane: per tale motivo la diffusione ed il corretto utilizzo,
all’interno dell’impresa, dei sistemi di gestione della conoscenza è
soprattutto un processo manageriale ed organizzativo, prima ancora
che tecnologico.
1.4.3 I sistemi per l’ufficio: OAS
Non tutte le esigenze di comunicazione all’interno dell’impresa
possono essere supportate da sistemi informativi quali ESS, DSS,
MIS, TPS. Presentazioni multimediali, verbali di riunioni, sono
esempi di contenuti di processi di comunicazione e di coordinamento
che vengono supportati da categorie specifiche di strumenti
informatici ricompresi all’interno dei sistemi per l’automazione del
lavoro d’ufficio. Tali sistemi sono applicazioni informatiche
progettate per aumentare la produttività dei c.d. data workers
(lavoratori sui dati, aventi il compito di elaborare informazioni),
supportando il coordinamento e le attività di comunicazione tipiche di
un ufficio.
20
I sistemi per l’ufficio coordinano i vari lavoratori sulle
informazioni, sulle aree funzionali; comunicano con i clienti, i
fornitori e con altre aziende e fungono da punti di smistamento delle
informazioni e delle conoscenze.
I sistemi OAS gestiscono i documenti tramite l’elaborazione di
testi, tabelle, grafici e immagini; coordinano attività mediante la
gestione dell’agenda e del calendario; gestiscono le comunicazioni
all’interno dell’impresa e con i soggetti esterni mediante sistemi di
posta elettronica; gestiscono le attività di coordinamento remoto
mediante video conferenze, supporto a riunioni virtuali, forum, chat.
1.4.4 I sistemi di gestione delle informazioni: MIS
I sistemi di tipo MIS forniscono supporto a esigenze informative
strutturate, specificate in anticipo, ripetitive nel tempo; servono
principalmente le funzioni di pianificazione, controllo e supporto delle
decisioni. Il sistema di gestione delle informazioni risponde alle
necessità di rendiconto periodico, e non giornaliero, delle attività
dell’impresa. Questi sistemi forniscono in genere risposte a domande
di routine specificate in anticipo, che hanno una procedura predefinita
per la risposta.
Il contenuto dei MIS, per la parte necessaria al governo
dell’impresa, viene definito dal management dell’impresa stessa, che
codifica l’insieme delle informazioni che servono per controllare lo
svolgimento delle attività e per supportare le decisioni.
L’informazione presente all’interno del MIS deve essere univoca
(14)
.
__________
(14)
Pennaiola F., (a cura di), Innovazione e tecnologie informatiche, cit. p. 76: “Un rischio da
evitare è quello di ottenere le informazioni non coerenti provenienti da diversi sottosistemi di