Procreazione Medicalmente Assistita
U n i v e r s i t à d e g l i S t u d i d i N a p o l i F e d e r i c o I I
A.A 2011 / 2012
Pag.3
Introduzione
Il fenomeno della procreazione è antico quanto l’uomo, ma del tutto nuova
risulta la sua rappresentazione sociale e giuridica nella misura in cui al diritto non
viene chiesto solamente di regolare le conseguenze che da tale fatto si producono
ma di riordinare il fatto stesso da cui tali conseguenze si originano. Se in passato,
nella rappresentazione giuridica, sessualità e riproduzione apparivano come fatti
strettamente connessi, secondo la logica di una relazione funzionale diretta alla
procreazione, il mutamento dell’etica sessuale come conseguenza dei profondi
cambiamenti nel costume ha portato sul piano giuridico maggiore sensibilità su tale
tema.
Il mutamento oltre che degli stili di vita riguarda anche le condizioni
ambientali che sono considerate, della maggior parte degli esperti che si sono
occupati della fertilità umana, le cause principali dell’aumento della sterilità della
coppia. Pertanto se da un lato la progressiva crescita dei livelli di inquinamento
atmosferico e la diffusa tendenza di rinviare nel tempo la scelta di procreare,
subordinandola al soddisfacimento di altre esigenze più impellenti che portano ad
una riduzione generale della capacità, sia maschile, che femminile, di concepire un
figlio, dall’altro lato i numerosi ed incredibili progressi della scienza, che hanno
aperto la strada a possibilità del tutto nuove di controllo e di manipolazione del
processo produttivo, hanno contribuito, negli ultimi anni, a favorire notevolmente il
Procreazione Medicalmente Assistita
U n i v e r s i t à d e g l i S t u d i d i N a p o l i F e d e r i c o I I
A.A 2011 / 2012
Pag.4
ricorso alla procreazione assistita. Tali progressi devono necessariamente portare ad
un’evoluzione anche dei costumi e delle idee entrambe fattori che fanno maturare
molte contraddizioni. Poiché la scienza ci apre un futuro positivo per certi aspetti,
ma ancora dubbiosi e oscuri per altri, mentre l’evoluzione dei costumi e della
società determina l’incertezza del comportamento in ambito familiare. Gli aspetti
più scevri che pongono ulteriori incertezze nell’utilizzo delle tecniche di P.M.A.,
sono quelli che vanno oltre la risoluzione dei problemi di sterilità e infertilità, come
la richiesta sempre più pressante proveniente dal mondo scientifico di autorizzare le
ricerche sull’embrione umano, ponendo dei problemi etici di grande rilevanza,
ancora questa tecniche potrebbero condurre il rischio di applicazioni di pratiche
eugenetiche volte al ‘ miglioramento della specie umana’ grazie alla diagnosi
genetica pre-impianto (DPI), aprendo la strada a pratiche eugenetiche che
conducono alla eliminazione non soltanto degli embrioni malati, ma anche di quelli
che sono portatori sani di un gene difettoso. Per ciò che concerne la ricerca
sull’embrione umano, si potrebbe ritenere che ciò che è stato sviluppato per aiutare
le coppie sterili non dovrebbe essere utilizzato per aprire altri campi di ricerca.
Tuttavia considerando la complessità della questione e l’utilità della terapia, è
necessaria la presenza di un quadro normativo efficace, che si orienti in modo da
creare una giusta congruenza tra il piano scientifico e la tutela generazionale in
concomitanza con la crisi de vecchi valori posti alla base del nostro ordinamento in
ambito familiare.
Dopo anni di vuoto normativo anche in Italia, come già da tempo avevano
Procreazione Medicalmente Assistita
U n i v e r s i t à d e g l i S t u d i d i N a p o l i F e d e r i c o I I
A.A 2011 / 2012
Pag.5
fatto la maggior parte dei paesi Europei, ha emanato una specifica legislazione in
materia di regolamentazione degli interventi di procreazione medicalmente assistita
(P.M.A.). la legge del 19 Febbraio 2004 n°40, frutto di un lungo dibattito
parlamentare avrebbe dovuto garantire fin da subito un’ambiente più sereno dal
punto di vista giuridico etico e sociale, ma questo non è avvenuto poiché le
questioni in parte sono ancora irrisolte.
Nel primo capitolo tratto gli aspetti sociali e culturali che sono stati
maggiormente interessati al cambiamento che queste nuove tecniche hanno
comportato, partendo dalla loro origine e passando attraverso il concetto di
famiglia, relazione uomo-donna e l’oggetto del loro desiderio: embrione. Nel
secondo capitolo espongo da un punto di vista giuridico il rapporto generazionale
creatosi dalla procreazione omologa ed eterologa con i suoi numerosi divieti ad esse
connesse e confrontando, tali divieti con le tecniche e la legislazione normativa
degli altri paesi, spiegando il fenomeno del ‘turismo procreativo’. E nel terzo
capitolo presento le contraddizioni bioetiche e i maggiori disappunti posti dalla
chiesa e dall’etica morale sulla questione.
Procreazione Medicalmente Assistita
U n i v e r s i t à d e g l i S t u d i d i N a p o l i F e d e r i c o I I
A.A 2011 / 2012
Pag.6
Capitolo primo
Principi di fondo e precedenti della legge
1.1 Diritto di procreare e diritto di fondare una famiglia
Il fenomeno della procreazione è fondamentale per la continuità della vita
nel mondo, viene regolato sulla base di un diritto dei figli, e con il ricorso a criteri
di responsabilità e autonomia, per coloro che li hanno procreati
1
. Le disposizioni di
legge in materia non riguardano solo il rapporto di filiazione naturale o legittima,
ma anche di coloro che sono venuti al mondo con gravidanze in modo non
tradizionale, facendo sorgere problemi di grande delicatezza sia sul piano giuridico
che su quello morale.
Le coppie che si rivolgono alle tecniche di riproduzione artificiale per avere
un figlio sono mosse da un intenso desiderio di maternità e paternità. Talmente
intenso da dare loro la forza di superare le innumerevoli difficoltà alle quali sia la
donna che l’uomo vanno in contro. I tentativi durano a volte anche per lungo tempo
e creano disagi e problemi di varia natura, problemi di salute soprattutto per la
donna, che si deve sottoporre prima e dopo la fecondazione a fastidiose stimolazioni
1
TRABUCCHI, istituzione di diritto civile, 2007.
Procreazione Medicalmente Assistita
U n i v e r s i t à d e g l i S t u d i d i N a p o l i F e d e r i c o I I
A.A 2011 / 2012
Pag.7
ormonali che possono avere effetti collaterali. Alcune coppie sterili sono in grado di
accettare la delusione di non riuscire a concepire, mentre ad altre la vita appare
rovinata e l’immagine del futuro distrutta
2
. Se il problema della sterilità diventa
quello principale e se l’intero piano di vita della coppia era fondato sull’idea di una
famiglia, al fallimento subentrano frustrazioni, sofferenza, angoscia e qualche volta
anche depressione, proprio per tali conseguenze la speranza di accedere alle
pratiche di procreazione artificiale è l’ultimo spiraglio a cui possono affidarsi.
Dal 1978, anno di nascita di Louise Brown, la prima bambina concepita in
vitro, le tecniche di P.M.A. si sono diffuse, infatti in quasi tutti i paesi del mondo
3
.
Si è moltiplicato il numero delle metodologie che consentono di intervenire sul
processo generazionale: si calcola che attualmente siano circa venti le tecniche di
fecondazione praticabile
4
. Nonostante la larga diffusione del fenomeno, soltanto nel
2004, in Italia, si è attuata una disciplina giuridica specifica delle nuove forme di
intervento nel campo generazionale. Le tecniche sono finalizzate ad agevolare o
addirittura rendere possibile la riproduzione umana mediante l’inseminazione
2
VITTORIA FRANCO, bioetica e procreazione assistita, cit., p. 63.
3
In Italia le strutture destinate alla procreazione assistita sono 341, in altri paesi in n° dei centri è di
gran lunga inferiore. In Francia, ad esempio, se ne contano circa 80, mentre in Gran Bretagna, dove
la pratica è nata, sono poco più di 100.
4
Tra le più comuni, si ricordano: la fecondazione in vitro seguita dal trasferimento degli embrioni in
utero (FIVET- fertilization in vitro and embryo transfert); il trasferimento dei gameti nelle tube,
eseguite per via laparoscopica (GIFT- gamete intra fallopian transfert); la fecondazione in vitro
seguita dal trasferimento degli embrioni nelle tube (TET- tubal embryo transfert); l’iniezione di
spermatozoi nel citoplasma di un ovocita (ICSI- Intracytoplasmic sperm iniection). Occorre infine
ricordare un ulteriore pratica di fecondazione artificiale la c.d. inseminazione assistita, consiste nel
prelievo del seme del prtner, nella selezione degli spermatozoi più vitali e ne trasferimento degli
stessi nella cavità uterina.
Procreazione Medicalmente Assistita
U n i v e r s i t à d e g l i S t u d i d i N a p o l i F e d e r i c o I I
A.A 2011 / 2012
Pag.8
omologa, nella quale abbiamo una situazione che si può intendere come
procreazione assistita della coppia, in quanto si facilita lo sviluppo dei fattori della
fecondazione dell’uomo e della donna, che saranno padre e madre (cd.
Fecondazione in vivo) e inseminazione eterologa (oggi vietata dalla legge n°40),
con elementi di procreazione tratti al di fuori della coppia (cd. Fecondazione in
vitro). Esse come è chiaro sono finalizzate alla soluzione dei problemi riproduttivi
di sterilità
5
o dell’infertilità
6
che si manifestano nella donna, nell’uomo o nella
coppia, pertanto il rapporto derivante dall’applicazione delle tecniche riproduttive
finisce inevitabilmente col coinvolgere una molteplicità di soggetti, ognuno dei
quali con i propri interessi ed i propri diritti (donatori, genitori sociali,
nascituri)
7
,molto spesso eludendo il diritto prioritario e imprescindibile del
nascituro.
Le tecniche di procreazione medicalmente assistita e le varie operazioni di
impianto degli ovuli fecondati hanno fatto sorgere questioni, sia sull’attribuzione
della paternità, sia anche, sulle stesse attribuzioni della maternità, specialmente
nell’ipotesi ‘dell’utero in affitto ’
8
, ma in particolar modo si pone l’interesse del
5
L’individuo presenta anomalie anatomiche o funzionali, che rendono impossibile l’istaurarsi di
una gravidanza spontanea.
6
Si intende la coppia che non ottiene la gravidanza entro due anni di rapporti non protetti.
7 Con la procreazione eterologa assistiamo ad una prole geneticamente estranea alla coppia dei
genitori sociali.
8 Oggi vietata dalla legge n°40 atr.12 comma 6 : chiunque, in qualsiasi forma, realizza o pubblicizza
la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità è punito con la
reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a 300.000 euro.