2
Per comprendere queste realtà, occorre quindi non trascurare le loro radici, che
vanno dalle grandi religioni orientali alle correnti del millenarismo e occultismo che
percorrono sommerse tutta la storia del mondo occidentale.
Questa ricerca si presenta come una sorta di orientamento nella terminologia, nei
concetti, nella fenomenologia e nelle problematiche delle sette contemporanee.
È divisa in modo tale da esaminare singole tematiche riguardo i culti: per conoscere
che cosa sia una setta e come nasca, analizzarne gli interrogativi, scoprire le origini
del fascino e del successo e di contro capire le ragioni delle folli degenerazioni,
valutare la posizione di fronte alla società e alla legislazione. Ho affrontato e
approfondito in particolare alcuni aspetti, le problematiche più evidenti legate a un
interesse medico–legale.
Un primo capitolo cerca di cogliere il fenomeno in sé, la presenza sul territorio
italiano, la consistenza numerica, con uno studio sulla classificazione e la terminologia.
Nella parte centrale ho esaminato le teorie di alcuni specialisti riguardo la
manipolazione mentale e i suoi precedenti storici. Inoltre ho toccato quelle che
vengono considerate le metodiche proprie dei culti distruttivi nel legare e
sottomettere gli adepti. Ho altresì analizzato le teorie e le tecniche di indottrinamento
e di deprogrammazione (metodo per liberare le vittime dal controllo di una setta
coercitiva), cercando di dare una valutazione e una risposta agli interrogativi e ai
problemi scaturiti, soffermandomi infine sulla figura della vittima di tali sette.
Nel capitolo successivo ho esaminato alcuni casi di degenerazione in seno alle sette,
in Italia e all’estero, con uno studio su particolari figure carismatiche, sulle strutture di
potere, sulle finalità e gli scopi e sulle vicende giudiziarie di alcuni gruppi.
Nell’ultima parte, dopo un excursus su quale sia la normativa italiana attinente alle
sette e sui crimini e i delitti che si possono configurare, ho tratteggiato una
comparazione con le realtà di altri Paesi.
La conclusione della mia ricerca termina con la presentazione di alternative
extrapenali auspicate anche in seno agli organismi governativi europei e con
3
un’intervista a uno psichiatra per approfondire quelle parti mediche di cui non ho una
conoscenza specifica.
4
Introduzione
5
Allarme sociale
In Italia si sono moltiplicate forme associative più o meno strutturate, dedite a culti di
vario tipo e gruppi ispirati a forme di religiosità nuove o comunque alternative alle
confessioni tradizionali. La loro integrazione nel contesto sociale si è quasi sempre
realizzata senza particolari traumi né gravi forme di intolleranza1.
Tuttavia, in tempi più recenti da parte dell’opinione pubblica si sono notate reazioni
di rigetto, diffidenza e talvolta insofferenza aggressiva, specialmente dopo l’eco di
numerosi e gravi episodi di fanatismo e di follia distruttiva2.
1
Il nostro Paese, sancisce il principio di libertà di religione, con l’art. 19 della Costituzione, in
base al quale “Tutti hanno il diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in
qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in
pubblico il culto, con l’unico limite che non si tratti di riti contrari al buon costume .”
Inoltre, la Costituzione con l’art. 20 garantisce anche che “Il carattere ecclesiastico e il fine di
religione o di culto di un’associazione o istituzione non possono essere causa di speciali
limitazioni legislative, né di speciali gravami fiscali per la sua costituzione, capacità
giuridica e ogni forma di attività.”
Infine, a tutela delle confessioni religiose l’art. 8 della Costituzione recita: “Tutte le confessioni
religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla
cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino
con l’ordinamento giuridico italiano. I loro rapporti con lo stato sono regolati per legge
sulla base di intese con le relative rappresentanze.”
2
Usa, agosto 1969:i seguaci di Charles Manson, adoratori di Lucifero, irrompono in una villa di
Los Angeles e uccidono 7 persone fra cui una donna incinta, l’attrice Sharon Tate. Condannato
all’ergastolo, Manson continua a proclamarsi “figlio del Male”.
Guyana, novembre 1978: descritta più approfonditamente in seguito, 912 fedeli del Tempio del
Popolo si uccidono.
Filippine, settembre 1985, sull’isola di Mindanao, per ordine del loro gran sacerdote, Datu
Mangayanon, 60 membri della tribù Ata si avvelenano “per vedere Dio”.
Corea del Sud, agosto 1985: in una fabbrica della città di Yonging muoiono 32 persone,
strangolate o avvelenate con compresse al cianuro. Tra loro anche la fondatrice della setta Park
Soon Ja, che si era proclamata “dea”.
Messico, dicembre 1990: in una casa di Tijuana, durante una seduta spiritica, 12 membri del
“Tempio di Mezzogiorno” muoiono nel corso di una seduta spiritica. Avevano bevuto una
mistura preparata con alcool industriale. I cadaveri vennero ritrovati disposti in circolo attorno
ad un altare rudimentale.
Usa, aprile 1993: descritta più approfonditamente in seguito. Si uccidono 51 membri di una setta
dopo un assedio contro le forze dell’ordine.
Vietnam, ottobre 1993: 53 abitanti del villaggio di Ta-He (fra cui 19 bambini), si sparano per
“raggiungere il paradiso” promesso dal loro capo, il santone Ca Van Liem.
Svizzera, ottobre 1994 e Francia, dicembre 1995: descritte più approfonditamente in seguito,
trovati morti 68 membri dell’Ordine del Tempio Solare.
6
D’altra parte c’è un costante richiamo da parte dei mass media ai pericoli insiti in
alcuni di questi gruppi che sono stati accusati di plagiare subdolamente i propri
membri e di perseguire finalità illecite, dalla truffa all’abuso sessuale, dallo spaccio di
stupefacenti alla circonvenzione d’incapace.
Un certo allarme è scaturito anche dalla pubblicazione nel febbraio 1998 di un
dossier stilato dal Ministero dell’Interno3, una sorta di censimento di quella realtà
sommersa e diffusa dei culti alternativi presenti nel nostro territorio, con l’obiettivo di
verificare l’esistenza di un pericolo per l’ordine e la sicurezza.
Da più parti si mette in risalto la pericolosità nei riguardi delle sette e dei nuovi culti
religiosi. C’è chi invoca leggi statali più rigide, chi si riunisce in associazioni
“anticulti”. Si sostiene inoltre che le sette operino il lavaggio del cervello e una forte
manipolazione mentale.
L’allarme è scattato in tutta Europa sul proliferare di questi nuovi movimenti, su
possibili azioni eclatanti legate alla nascita del nuovo millennio e sull’aumento di
vicende legate alla criminalità organizzata mascherate da intenzioni religiose.
Ci può essere pericolo, ma non si deve creare panico ed è doveroso mantenere
sempre una pacatezza di giudizio. Come avverte uno dei massimi esperti sui nuovi
movimenti religiosi, il professor Massimo Introvigne4, ӏ giusto vigilare,
soprattutto sulle derive terroristiche, ma l’allarme è sproporzionato rispetto la
Giappone, marzo 1995: descritta più approfonditamente in seguito, la setta della Suprema Verità
causa la morte di 12 persone e ne intossica altre 5000.
Usa, marzo 1997: gli adepti dell’Heaven’s Gate, il cui leader era Marshall H. Applewhite, una
delle sette a carattere ufologico molto conosciuta su Internet, proclama sulla rete il proprio
programma di suicidio collettivo e il 28 marzo lo compie,
Uganda , marzo 1999: nel villaggio di Kanungu trovano la morte in un rogo circa 500 persone, in
seguito vengono scoperte numerose fosse comuni con altre centinaia di cadaveri, il totale è
impossibile da quantificare ma supera certamente il migliaio; il leader del gruppo, “Movimento
per la restaurazione dei Dieci comandamenti di Dio”, Joseph Kibwetere, pare sia riuscito a
lasciare l’Africa.
3
Il dossier, dal titolo“Sette Religiose e Nuovi Movimenti Magici in Italia” è stato richiesto dal
Ministero dell’Interno, Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Direzione Centrale Polizia di
prevenzione. È stato divulgato nel febbraio 1998.
4
Massimo Introvigne, Direttore dal 1988 del Centro Studi sulle Nuove Religioni e uno dei
maggiori specialisti mondiali dell’argomento sette e nuova religiosità.
7
reale consistenza delle minoranze religiose.”Commentando il Rapporto del
Viminale, aggiunge: “Sono molto critico con le operazioni di schedatura. Si
rischia, mettendo tutto nel mezzo, dai satanisti ai gruppi esoterici, ai guru
orientali e confondendo gruppi innocentissimi con altri coinvolti in fatti di
criminalità, di scatenare un’assurda caccia alle streghe […]. Bisogna
distinguere gruppo per gruppo senza categorie generali. Laddove si evidenzino
fatti penali è giusto intervenire, altrimenti è il caso di rispettare la privacy”.
“Ci vuole cautela nel giudicare e conoscenza approfondita del fenomeno.
Nuove religioni a volte vogliono dire nuove paure e la paura può diventare
sinonimo di intolleranza.”5
Parliamo quindi di un fenomeno in cui è difficile districarsi e che è necessario
analizzare a fondo, per non correre il pericolo di scatenare un’indiscriminata caccia
alle streghe. Bisogna capire se nel messaggio trasmesso, nei fini perseguiti e nei
metodi adoperati, si ravvisino aspetti antigiuridici e mettere allo scoperto eventuali
intrecci tra movimenti e crimine.
I gruppi totalitari, celandosi dietro la libertà di fede, arrivano talvolta a offendere
deliberatamente la dignità dei loro affiliati e calpestare i diritti dell’uomo.
La lotta contro gli abusi di questi gruppi è giusta, ma deve sempre rimanere
nell’ambito della legalità e del rispetto delle libertà dell’essere umano.
5
Cfr.“La Stampa”, 30 aprile 1998, “La Repubblica”, 30 aprile 1998.
8
Terminologia e classificazione
La spiritualità alternativa prospera e rivela una tipologia quanto mai complessa,
presentando difficoltà e complessità di classificazione, come sottolinea l’antropologa
Cecilia Gatto Trocchi6: “Le tipologie sfumano le une nelle altre: gruppi satanici
ad esempio si configurano come vie di salvezza, sette religiose neo orientali
praticano la magia. Confraternite religiose insospettabili come i Templari si
addentrano nei misteri esoterici. Questo universo dai contorni sfumati e
imprecisi è caratterizzato dalla eterogeneità e dal sincretismo. Inoltre un
demone scissionista agita il mondo delle sette che nascono, si espandono e poi
scompaiono, oppure si dividono intorno a figure poco raccomandabili di capi
carismatici.” 7
Per avvicinarsi a comprendere quella che è la realtà legata ai nuovi culti e ai soggetti
che ne sono attratti, è opportuno analizzare e approfondire alcuni elementi: si discute
circa la terminologia da usare e se questa debba essere di matrice psicologica,
teologica o sociologica, inoltre se possa esserci una classificazione descrittiva di
questa realtà.
Il tentativo di determinare che cosa debba intendersi per movimento religioso si è
rivelato molto difficile. In esso ,di fatto, vengono ricompresi tutti i gruppi, religiosi,
magici, gnostici, che abbiano un minimo di stabilità, con una gerarchia e un rituale.
Da un punto di vista terminologico, a prescindere dai nomi spesso cangianti dei
singoli movimenti, per indicare indistintamente i gruppi connotati da riferimenti
religiosi si adoperano espressioni diverse e molto variegate. Nella letteratura di lingua
inglese si parla soprattutto di cults, sects, destructive cults8, extremist cults,
6
Cecilia Gatto Trocchi, docente di antropologia culturale presso l’Università di Perugina. Ha
svolto molte ricerche nel mondo delle religioni alternative, ha compiuto studi sulla magia e sulla
religione in Africa, Messico, Brasile e Cuba.
7
Cecilia Gatto Trocchi, “Le sette in Italia”, Newton Compton Editori., 1994.
8
Desctructive cult (culto distruttivo): è il termine che si affermato maggiormente, e che viene
applicato a gran parte dei gruppi con tendenze settarie e totalitarie,in particolare si riferisce a
9
authoritarian sects. E in Germania vengono adoperate le espressioni Sekten,
Kulten, Destruktive Kulte, Jugendsekten, Jugendreligionen, extremistische
religiöse Kulte, Psychokultur.
Le elaborazioni degli ultimi anni pongono in luce come tali termini a cui aggiungiamo
l’italiano “setta” siano usati, nell’accezione comune, in modo alquanto spregiativo9.
Oggigiorno i mass media hanno diffuso una nozione di setta come categoria generale
connotata da un intensa nota di disvalore, che ricomprende tutti i movimenti che
presentano ragioni di devianza rispetto alla normalità sociale. Il Rapporto Guyard10,
pur sottolineando l’estrema difficoltà nel definire giuridicamente il termine setta,
sostiene che essa può esser considerata un movimento religioso che presenti almeno
una delle seguenti caratteristiche: la destabilizzazione mentale; il carattere esorbitante
delle esigenze finanziarie; la rottura indotta con l’ambiente d’origine; gli attentati
all’integrità fisica; l’indottrinamento intensivo dei bambini; il discorso più o meno
antisociale; le turbative all’ordine pubblico; l’importanza dei problemi giudiziari;
l’eventuale storno dei circuiti economici tradizionali; i tentativi di infiltrazione dei
poteri pubblici.
quelle sette che praticano il controllo mentale (distruttivi perché distruggono la vecchia
personalità di un individuo per crearne una nuova).
9
Il termine setta, derivato dalla stessa radice del verbo latino sector (rafforzativo di sequor,
seguire), originariamente indicava l’insieme dei seguaci di un maestro, o di una data scuola di
pensiero. Successivamente prevalse l’etimologia che lo ricollegava al verbo secare (tagliare,
staccare), e quindi cominciò ad essere utilizzato per indicare le congreghe di natura ereticale,
distaccatesi da una chiesa madre, assumendo una valenza sostanzialmente negativa.
10
Il rapporto di una commissione d’inchiesta dell’ Assemblée Nationale, (Rapport fait au nom
de la Commission d’enquête sur les sectes – document n. 2468 – président: M. Alain Gest), del
10 gennaio 1996, così chiamato dal nome del deputato francese,M. Jacques Guyard, che ha
coordinato i lavori, è stato duramente criticato da molti studiosi di sociologia religiosa: si veda il
documento del CESNUR di Torino (Centro Studi sulle Nuove Religioni) e del CESNUR U.S.A.
intitolato “Warrant for persecution”, diffuso il 31 gennaio 1996 negli Stati Uniti e in Canada,
firmato tra gli altri da Massimo Introvigne, Direttore del CESNUR, da J. Gordon Melton, direttore
dell’Institute for the Study of American Religion, Susan Palmer, docente presso il Dawson
College di Westmont (Québec, Canada). Lo stesso rapporto, intitolato Instauration d’un droit
de persécution? Une réponse au Rapport de la Commissione d’enquête sur les sectes è stato in
seguito presentato a Parigi (cfr. ”Le Monde”, 9 febbraio 1996).
10
È per questo che oggi gli studiosi preferiscono adoperare le espressioni “nuovi
movimenti religiosi” e “nuovi movimenti magici”, tenendo a sottolineare il loro
carattere neutro, senza implicazioni denigratorie.
Riguardo la possibilità di classificare tali gruppi, molte sono le teorie ma nessuna
omnicomprensiva.
Su un diverso livello organizzativo, cioè basandosi sulla distinzione dei fruitori di un
culto, si fonda la distinzione elaborata dal mondo anglosassone:
1. client cults costituiti dall’insieme di coloro che hanno contatti diretti, sia pure
occasionali, con soggetti che offrono gratuitamente o a pagamento
“prestazioni” di un certo tipo (guaritori, maghi, indovini, medium, consulenti
spirituali);
2. audience cults, formati dall’uditorio che circonda alcuni personaggi di una
certa notorietà, che comunicano le loro idee in maniera impersonale
attraverso libri, conferenze, trasmissioni televisive;
3. cult movements movimenti religiosi veri e propri.
Per quanto attiene i caratteri sostanziali che differenziano i “nuovi movimenti
religiosi”, da quelli tradizionali, una corrente minoritaria li ha individuati nel
proselitismo aggressivo, e nella forte intolleranza verso il credo altrui, ma questi
aspetti possono ritrovarsi anche in alcune religioni tradizionali o nelle rispettive
correnti scismatiche.
Secondo altri invece prevarrebbe l’aspetto carismatico. Questi gruppi nascono
intorno agli insegnamenti e le direttive di un leader, s’infoltiscono con il crescere della
sua personale notorietà e si sciolgono alla sua morte. Se questo è vero per alcuni
piccoli gruppi profetico messianici, in molti altri casi, dopo la scomparsa del
fondatore, il movimento sopravvive.
Una tesi accreditata, di cui si servono Cecilia Gatto Trocchi e Massimo Introvigne
parte da un’analisi storica, e distingue i vari culti tra:
• movimenti d’innovazione occidentali
11
• movimenti di derivazione cristiana
• movimenti d’ispirazione orientale
Il primo gruppo è formato dai “movimenti per lo sviluppo del potenziale” (self-
improvement), detti anche “psicosette”, o anche “autoreligioni”, spesso basati su
pretesi fondamenti scientifici, che promettono ai partecipanti incrementi di capacità.
Principalmente su di essi si accentrano le accuse di “destrutturazione” mentale ai
danni degli affiliati.
I movimenti di derivazione cristiana hanno alcune tematiche in comune con il
cristianesimo per quel che riguarda l’Antico Testamento, mentre cambiano le
concezioni teologiche, i precetti e le liturgie. Appartengono a questo gruppo
movimenti “apocalittico-millenaristi”, gruppi antipapisti e scismatici, gruppi profetico-
messianici, sincretismi cristiani, false chiese.
Per quanto concerne i culti d’ispirazione orientale, questi possono dividersi a loro
volta in tre tipologie:
1. movimenti creati da occidentali suggestionati dalla cultura orientale;
2. movimenti considerati già nuovi nel paese in cui sono sorti ed importati in
Occidente da maestri orientali intenzionati a proporre messaggi tipici della
propria tradizione;
3. gruppi orientalisti fondati da maestri italiani.
Dalla religione, intesa come esperienza del sacro per se stessa, va tenuta distinta la
magia11, come esperienza di potere destinata a migliorare la condizione di chi la
pratica.
I movimenti magici sono quindi caratterizzati da uno scopo diverso e più strumentale
rispetto a quelli religiosi pur se sociologicamente simili.
11
La magia ha la sua base ideologica in una forma molto particolare di carattere arcaico, del
pensiero causalistico, che ammette che l’azione su una parte di un tutto si rifletta sul tutto, che
l’azione su un simulacro si riproduca sul modello, che oggetti simili producano effetti simili. Le
pratiche magiche, eseguite da particolari individui (sciamani, stregoni, uomini-medicina…)
possono avere aspetti sociali, simbolici, mistici e psicologici. (Enciclopedia Universale, voce
“Magia”, Vol. IX, Rizzoli Editore, Milano, 1969).
12
In conclusione è necessario ribadire che tutte le terminologie e classificazioni esposte
non vanno mai intese in senso assoluto, bensì come riferimenti di massima per
orientarsi nel panorama sterminato e sempre mutevole del cosiddetto cultic milieu, il
“mondo delle sette”, che va dai gruppi classici fino ai credenti negli U.F.O., dai
circoli ristretti che si sottomettono a sedicenti druidi, a gruppi politici estremisti o
terroristici simili in tutto a un culto distruttivo.
13
Il panorama italiano
Il fenomeno dei nuovi movimenti religiosi in Italia è assai complesso. Ad una prima
considerazione generica potrebbe sembrare che il nostro Paese, di tradizione
spiccatamente cattolica da un verso e laico-marxista dall’altra, sia la terra più
inospitale per la diffusione di religioni alternative.
In realtà non è così. A partire dagli anni Settanta, si è diffuso in Italia un numero
rilevante di nuove sette religiose dalle derivazioni più svariate.
Nell’attuale situazione, i nuovi soggetti sociali si trovano a vivere una molteplicità di
esperienze che creano un’identità culturale fluida, imprecisa e fragile. I nuovi
movimenti religiosi presentano in tale contesto un’alternativa alla dispersione urbana,
all’isolamento, alla neutralità affettiva, alla confusione dei valori fondanti. Le religioni
alternative offrono una nuova e affascinante via di salvezza.
Una vera e propria galassia di culti caratterizza il nostro paese. Si può dare solo una
generica descrizione delle tipologie più importanti a cui i vari gruppi possono farsi
risalire:
• movimenti profetici
• movimenti messianici
• sincretismi cristiani
• false chiese
• gruppi orientalisti
• psicosette
• gruppi iniziatici
• ordini rosacruciani
• gruppi gnostici
• gruppi dediti a magia cerimoniale
• spiritismo
• culti ufologici
• neopaganesimo e New Age
14
• satanismo e luciferismo
Movimenti profetici12
In ambito cristiano il profetismo è da sempre un fenomeno diffuso. Numerosi sono i
profeti veggenti e i guaritori che ai margini di alcune comunità parrocchiali,
raccolgono un discreto seguito di devoti.
Nella maggior parte dei casi si presentano come semplici mediatori tra i fedeli e Dio,
e le rivelazioni che asseriscono di ricevere nel corso delle proprie esperienze mistiche
non si discostano troppo dagli insegnamenti della chiesa di origine.
Tuttavia nell’esperienza italiana è piuttosto frequente che questi personaggi, si
dedichino a esercitare presunte qualità taumaturgiche e a promettere azioni
miracolose dietro versamento di oboli sostanziosi con cui danno vita ad
organizzazioni parareligiose capaci di raggiungere un numero apprezzabile di affiliati.
Movimenti messianici13
Il “messia” si differenzia dal profeta perché, a differenza di quest’ultimo, si proclama
non semplice intermediario, ma diretta incarnazione della divinità.
La distinzione non è sempre così netta; non è raro, infatti, che alcuni profeti,
raggiunta una certa notorietà, dichiarino la propria discendenza divina o siano
considerati messia dai propri seguaci.
Sincretismi cristiani14
L’incontro tra la spiritualità cristiana ed altre tradizioni religiose extraeuropee ha
prodotto importanti movimenti sincretistici (ricordiamo la santeria cubana, il voodoo
haitiano, il candomblè di Bahia, la macuba di Rio), che però raramente si sono
propagati all’esterno dello stato di origine. In Italia, in seguito ai massicci flussi
12
Per ogni categoria ho indicato il nome dei principali gruppi presenti in Italia (cfr. Dossier del
Ministero dell’Interno, del 1998, op. cit.):The Family (Bambini di Dio), Vita Universale, Opera
dell’Amore, Associazione Mamma Lucia, Comunità Mamma Gina Cenacolo 33 (Centro di Telesen
Sao), Movimento concilio Vaticano II (gruppo Eucaristico Profetico).
13
Chiesa dell’Unificazione, Missione Divina Luigia Paparelli, Chiesa Universale Giurisdavidica
14
Popolo di Dio (Assemblea de Deus), Iglesia Ni Cristo, Cherubin e Serafin Church Movement,
Chiesa del Cristianesimo Celeste.
15
migratori degli ultimi anni si riscontrano tracce di sincretismi nigeriani, ivoriani, filippini
e paraguayani.
False chiese15
In Italia i ministri di culto, oltre che godere per legge di alcune prerogative ed
esenzioni, sono di solito oggetto di una notevole fiducia e come tali spesso si
ritrovano destinatari di donazioni e lasciti: per questo talvolta compaiono individui che
si sono proclamati primati o arcivescovi esibendo allo scopo false credenziali.
Gruppi orientalisti16
Ormai appare superata la concezione per cui gli insegnamenti di una religione
orientale possano essere validamente insegnati solamente da un maestro originario
dei luoghi ove la stessa è originariamente sorta. Non mancano infatti anche nel nostro
paese guru occidentali di nascita e di formazione, sia pure ribattezzati con i nomi più
esotici.
Psicosette17
Questi gruppi rappresentano una novità propria dell’occidente, ove intuizioni
psicoanalitiche, proposizioni morali, metodologie pretenziosamente scientifiche
rivelazioni iniziatiche e pratiche liturgiche si condensano in esperienze di carattere
filosofico religioso, prescindendo spesso dalla credenza in un Essere Supremo.
Il comune denominatore di queste aggregazioni, diffuse per lo più sotto forma di
centri psicoterapeutici, è il proposito di aiutare l’uomo a scoprire il “sé profondo”, e
a sfruttare appieno le proprie potenzialità inespresse, raggiungendo uno stato
d’equilibrio psichico e di efficienza fisica che consenta di liberarsi per sempre dai
condizionamenti mentali, dalle malattie e dall’infelicità. Il più delle volte per ottenere il
15
Chiesa Ortodossa dei Siri d’Antiochia, American Ortodox Catholic Church, Patriarcato della
Chiesa Syro Antiochena, Chiesa Autocefala di Polonia.
16
Ananda Europa - Centro della Gioia, La Rosa di Babaji, l’Istituto Europeo di Ricerca per
l’Energia Umana Universale, il Centro Spirituale di Pace “Hairakhandi”.
17
Scientology, Life Discover Principles, Silva Mind control, Fellowship of Friends, Il Centro
(Evo Cris), Centro Italiano di Psicologia e di Ipnosi Applicata, Valter Bredeon Seminars, Centro
Sipcasdia (Dinamic Psycology Center Sipcased), Culural and Spiritual association, Associazione
di Ontopsicologia, Harmony Body mind, Ergoniani.