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I metodi per ridurre l’inquinamento vengono esaminati nel quarto capitolo, in particolare
vengono analizzati gli scenari di sviluppo previsti dal Ministero dei Trasporti, tramite il
SIMPT (Sistema Informativo per il Monitoraggio e la Pianificazione dei Trasporti), che
prevede un riequilibrio dei modi di trasporto, e dall’Unione Petrolifera, che prevede
introduzione sul mercato di veicoli alternativi e miglioramenti tecnologici di quelli esistenti.
L’orizzonte temporale considerato dagli scenari arriva fino al 2010, il calcolo delle
emissioni viene effettuato implementando la metodologia COPERT (COmputer
Programme to calculate Emissions from Road Traffic).
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CAPITOLO PRIMO
TIPOLOGIE, INFRASTRUTTURE E MODALITA’
DI UTILIZZO DEI SISTEMI DI TRASPORTO
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1. LA SITUAZIONE DEI TRASPORTI NELL’UNIONE EUROPEA
1.1 Evoluzione dei modi di trasporto
Il sistema dei trasporti costituisce senz’altro il più importante apparato, insieme alle
telecomunicazioni, di collegamento all’interno di ciascun paese europeo e di
interconnessione con gli altri paesi, comunitari e non. Il sistema dei trasporti è composto al
suo interno da più sottosistemi.
Una prima classificazione di massima può essere fatta tra :
-Trasporto merci
-Trasporto passeggeri
Si possono poi distinguere quattro diversi modi principali di trasporto:
-Trasporto su strada
-Trasporto ferroviario
-Trasporto navale
-Trasporto aereo.
Lo sviluppo di questi sottosistemi e modi di trasporto non è stato omogeneo nel corso
degli anni.
In riferimento alla fig. 1, si può notare come, nel periodo 1990-2000, a fronte di un
aumento del PIL del 22%, il trasporto passeggeri è aumentato del 20%, mentre il trasporto
merci ha subito un aumento del 32%. La figura 1 è ottenuta prendendo a riferimento l’anno
1990, posto uguale a 100, nell’ambito del trasporto passeggeri è considerato il trasporto
tramite automobile, autobus, treno, aereo, tram e metropolitane; mentre il trasporto merci
tiene conto del trasporto stradale, ferroviario, marittimo (solo gli scambi tra i porti dell’UE),
per condotta e per navigazione fluviale.
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Fig. 1 - Anni 1990/2000 - Evoluzione del trasporto merci e passeggeri nell’UE in rapporto al PIL
1990 = 100
Trasporto passeggeri (in passeggeri per km)
Trasporto merci (in tonnellate per km)
PIL (a prezzi costanti)
Fonte : Eurostat
Per quanto riguarda il trasporto merci, dalla fig. 2 si evince come il trasporto su strada
abbia assunto sempre maggiore importanza, passando dal 34.6% sul totale del 1970 al
43.8% del 2000. Il trasporto merci marittimo, considerando solo le rotte tra i porti della
Comunità Europea, è passato dal 33.5% al 41.3%.
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Sempre nell’ambito marittimo, la navigazione interna dei singoli Paesi della Comunità
Europea, intesa soprattutto come navigazione fluviale, è passata dal 7.3% al 4.1%. Il
trasporto merci tramite condotta (oleodotto, gasdotto e simili) occupa una posizione
marginale, passando dal 4.5% del 1970 al 2.8% del 2000. Il trasporto merci su ferro, terzo
in ordine di importanza, è passato da una quota del 20.1% del 1970 ad una dell’8.1% del
2000. Quindi, anche se in termini assoluti la quantità di merce trasportata non è cambiata
di molto, l’importanza relativa del trasporto ferroviario di merci è molto diminuita, a favore
del trasporto marittimo ma soprattutto a favore del trasporto su strada.
Fig. 2 - Sviluppo dei modi di trasporto merci nell'UE nel periodo 1970-2000
(in miliardi di tonnellate per km)
Strada Ferrovia Nav.interna Condotta Marittimo
Anno Totale % Totale % Totale % Totale % Totale % Totale UE
1970 487 34,6 282 20,1 102 7,3 64 4,5 472 33,5 1407
1980 717 36,2 290 14,7 106 5,4 85 4,3 780 39,4 1978
1990 974 41,8 256 11 107 4,6 70 3 922 39,6 2329
1991 1006 42,3 235 9,9 106 4,4 79 3,3 956 40,1 2382
1995 1139 43,4 220 8,4 114 4,4 82 3,1 1071 40,8 2627
1997 1206 43,6 237 8,6 118 4,3 82 3 1124 40,6 2768
1998 1265 44,3 240 8,4 121 4,2 85 3 1142 40 2852
1999 1322 44,7 236 8 121 4,1 85 2,9 1197 40,4 2960
2000 1348 43,8 249 8,1 125 4,1 85 2,8 1270 41,3 3078
Fonte : Eurostat
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Anche per quanto riguarda il trasporto passeggeri, come si evidenzia dalla fig. 3, il
trasporto su strada, soprattutto con automobile, svolge la parte del leone, la percentuale
sul totale è passata dal 73.8% del 1970 al 78.3% del 2000. Il trasporto con autobus, in
generale il trasporto passeggeri collettivo su strada, è passato dal 12.6% del 1970 all’8.5%
del 2000. Si può allora affermare che il trasporto su strada nel suo complesso occupa una
percentuale nel 2000 dell’88% circa. Il trasporto aereo è passato dall’1.5% al 5.8%, ma
con un aumento notevole in termini assoluti nel decennio 1991-2000, dove il numero di
passeggeri trasportati è aumentato del 70%, passando da 166 miliardi di p*km (passeggeri
per chilometro) del 1991 a 281 miliardi di p*km del 2000. Il trasporto ferroviario passeggeri
ha visto diminuire la sua quota percentuale, dal 10.2% del 1970 al 6.3% del 2000,
occupando quindi, nel 2000, la stessa importanza percentuale del trasporto aereo.
Fig.3 - Sviluppo dei modi di trasporto passeggeri nell'UE nel periodo 1970-2000
(in miliardi di passeggeri per km)
Automobile Autobus Ferrovia Aereo Totale UE
Anno Totale % Totale % Totale % Totale %
1970 1582 73,8 269 12,6 219 10,2 33 1,5 2142
1980 2295 76,4 348 11,6 248 8,2 74 2,5 3006
1990 3199 79,2 369 9,1 268 6,6 157 3,9 4041
1991 3257 79 378 9,2 276 6,7 166 4 4126
1995 3506 79,5 382 8,7 274 6,2 202 4,6 4410
1996 3556 79,3 391 8,7 282 6,3 209 4,6 4488
1997 3622 79,2 393 8,6 285 6,2 222 4,9 4571
1998 3702 79,1 402 8,6 287 6,1 241 5,1 4682
1999 3788 78,9 406 8,5 295 6,1 260 5,4 4801
2000 3789 78,3 413 8,5 303 6,3 281 5,8 4839
Fonte : Eurostat
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1.2 Infrastrutture e mezzi di trasporto
La situazione delle infrastrutture di trasporto nella Comunità Europea è illustrata nella
tabella 1, dove è riportata l’evoluzione delle reti ferroviaria ed autostradale, nonché quella
della lunghezza delle condotte petrolifere e delle vie di navigazione fluviale, nel periodo
1970 – 2000 .
Fonte : Eurostat
L’estensione della rete ferroviaria è diminuita nel periodo 1970 – 2000 del 10%, mentre,
come si può ricavare dalla figura 2, il trasporto ferroviario di merci è diminuito, nello
stesso periodo, dell’11% ; per contro il trasporto passeggeri (vedi figura 3) è aumentato del
38% (in termini assoluti).
Notevole è stato l’aumento della lunghezza della rete autostradale, +220% nel 2000
rispetto al 1970, invece l’aumento nello stesso periodo del trasporto stradale merci e
passeggeri (vedi figure 2 e 3) è stato rispettivamente del 176% e del 127%. Anche i dati
sulle infrastrutture indicano che nel corso degli anni il trasporto stradale ha assunto
sempre maggiore importanza rispetto al trasporto ferroviario. La diminuzione
dell’estensione della rete ferroviaria è stata principalmente causata dalla dismissione dei
tratti più obsoleti, che non sono stati sostituti da tratti nuovi, nell’ambito dei programmi
economici delle aziende ferroviarie nazionali, volte al taglio dei tratti ferroviari meno
produttivi dal punto di vista del traffico.
Tab.1 - Sviluppo delle infrastrutture di trasporto nell'UE nel periodo 1970 - 2000 (Km)
Lunghezza Lunghezza Lunghezza Lunghezza linee
Anno Rete ferroviaria Rete autostradale Condotte petrolifere Navigazione fluviale
1970 173.414 16.051 12.050 22.328
1980 168.039 30.454 17.625 30.620
1990 162.182 39.242 19.085 29.637
1995 160.450 45.392 20.691 n.d.
1996 159.044 46.423 20.616 29.436
1997 157.291 47.663 21.770 n.d.
1998 159.784 49.173 21.810 29.500
1999 156.542 50.914 21.600 n.d.
2000 156.353 51.559 n.d. n.d.
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Nel 1999 la rete ferroviaria Comunitaria si presenta elettrificata al 50%, con 2.347 km
di linee ad alta velocità, dove possono transitare treni con velocità maggiore o uguale a
250 Km/h. Sempre nel 1999 la rete stradale nel suo complesso si presenta formata da
50.914 km di autostrade, 270.490 km di strade statali, 1.118.821 km di provinciali e
2.512.712 km di altre strade (comunali, rurali, ecc.). La tabella 2 riporta l’evoluzione del
parco veicoli circolante nella Comunità Europea nel trentennio 1970 – 2000, con le
rispettive variazioni percentuali, che illustrano l’aumento notevole del parco veicoli nel suo
complesso nel passaggio dal 1970 al 2000.
Tab.2 - Evoluzione del parco veicoli nella UE nel periodo 1970 – 2000 (in migliaia)
Anno Automobili Autobus Veicoli merci
1970 62.480 331,6 7.460
1980 103.920 437,6 10.642
1990 143.220 497,4 17.399
1995 158.570 486 19.795
1996 191.920 495,2 20.540
1997 165.300 504,9 21.194
1998 169.190 512 21.998
1999 173.770 519,6 22.855
2000 177.380 528 23.670
var. 1970-2000 184% 59% 217%
Fonte : Eurostat
Per fare un confronto con l’evoluzione della rete stradale, si prendono ad esempio i dati
relativi al 1999. In tale anno la rete stradale nel suo complesso presenta un’estensione di
3.952.937 km, mentre i veicoli circolanti nel complesso sono 201.578.000 circa. Il rapporto
tra il numero di veicoli e l’estensione stradale è di circa 50 veicoli/km, ciò significa che
ogni veicolo ha a disposizione 20 metri circa di strada, a conferma di un particolare
intasamento della rete stradale. Interessante è anche il rapporto automobili circolanti per
1000 abitanti, passato da 184 nel 1970 a 469 nel 2000, con un aumento del 155%, mentre
la popolazione residente è passata da 304 milioni di abitanti nel ’70 a 378 milioni nel 2000,
con un aumento “soltanto” del 24%.
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Questo significa che si è passati da un rapporto di 1 auto ogni 5 abitanti nel 1970 ad un
rapporto di 1 auto ogni 2 abitanti nel 2000. Per quanto riguarda il trasporto ferroviario, la
tabella 3 riporta l’andamento del numero di mezzi circolanti sulla rete ferroviaria dell’UE
nel periodo 1970 – 1999, con le variazioni percentuali delle varie categorie del 1999
rispetto al 1970.
Tab.3 - Evoluzione del materiale rotabile nel periodo 1970 - 1999
Anno Motrici Vagoni passeggeri Vagoni merci (x1000)
1970 49.891 97.726 1.541
1980 46.616 95.907 1.206
1990 46.748 85.276 825,4
1999 35.648 77.909 523,7
Var.1970-1999 -28% -20% -66%
Fonte : Eurostat
La diminuzione di materiale rotabile circolante sulla rete è notevole, molto superiore
alla diminuzione dell’estensione della rete stessa; la diminuzione maggiore si registra nel
comparto dei vagoni merci, a conferma dello spostamento del trasporto commerciale
verso gli altri modi di trasporto. Si osserva che nella categoria “motrici” vengono
considerati i locomotori, costituiti dal sistema di propulsione e dalla cabina di guida,
destinate quindi solo al trascinamento dei vagoni, e le automotrici, utilizzate soprattutto per
il trasporto passeggeri, che possono essere considerate dei treni a se stante, in quanto
sono costituite da vagoni dotati di sistema di propulsione indipendente.
Per gli altri modi di trasporto, si può dire che a metà del 2002 si contano in servizio
4.572 aerei, che danno luogo, nei 25 maggiori aeroporti comunitari, a 6.676.000 movimenti
aerei.
La flotta mercantile della UE ammonta alla fine del 2000 a 8.685 navi, con stazza
uguale o superiore alle 1000 tonnellate lorde, delle quali il 63% battenti bandiera straniera
(diversa cioè da quella della comunità).
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2. I TRASPORTI NEI PAESI CANDIDATI
L’Unione Europea, attualmente formata da 15 Paesi, si allargherà il primo Maggio 2004
con l’ingresso di 10 nuovi Stati : Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia,
Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Slovenia, Ungheria.
Risulta interessante allora dare uno sguardo alla situazione dei trasporti in detti Stati,
di seguito indicati come “Paesi candidati”. Nelle figure 4 e 5 (a pagina 14) è riportata, per
via tabellare e grafica, l’evoluzione del trasporto merci e del trasporto passeggeri nei Paesi
candidati, nel periodo 1970-1999.
Anche in questi Paesi si può osservare come il trasporto merci su strada abbia avuto
uno sviluppo notevole, praticamente il doppio rispetto ai Paesi dell’UE, dove nello stesso
periodo, 1970-1999, ha subito un incremento del 170%. La supremazia del trasporto merci
stradale è confermata anche nei Paesi candidati, in particolare rispetto al trasporto
ferroviario, la cui diminuzione percentuale è stata anche maggiore di quella registrata nello
stesso periodo dall’UE (-11%).
Si può notare un incremento notevole nel decennio 1990-1999, per quanto riguarda il
trasporto merci su strada e per condotta, a scapito ancora una volta del trasporto su ferro,
poiché proprio in quel periodo molti dei Paesi candidati, appartenenti all’ex blocco
comunista, si sono aperti ad una economia di mercato più accentuata, che ha favorito
l’ingresso di nuovi capitali e quindi la creazione di nuove infrastrutture.
Per quanto riguarda il trasporto passeggeri, i dati permettono di appurare che anche in
questo caso il trasporto ferroviario ha visto diminuire la sua quota percentuale, in termini
assoluti e relativi, diminuzione che è stata più evidente proprio nel periodo 1990-1999.
Questi dati sono in parziale controtendenza con quelli della UE, dove il trasporto su ferro
ha diminuito la sua importanza relativa (- 4 punti percentuali ) ma ha aumentano quella
assoluta, +34% nel passaggio dal 1970 al 1999.
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Fig.4 - Trasporto merci nei Paesi candidati nel periodo 1970-1999 (miliardi di t*km)
Anno Strada Ferrovia Nav.interna Condotta
1970 31,8 156 4,24 8
1980 72,2 203 4,73 21,5
1990 81,5 147,4 3,53 19,3
1999 143,9 119,7 5 34,4
var. 1970-1999 350% -23% 18% 330%
Fonte : Eurostat
Fig.5 - Trasporto passeggeri nei Paesi candidati nel periodo 1970-1999 (in miliardi di p*km)
Anno Ferrovia Autobus
1970 60,7 50
1980 70,5 81
1990 80,2 79,4
1999 47,8 70
var. 1970-1999 -21% 40%
Fonte : Eurostat