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CAPITOLO SECONDO
La donna pedofila
2.1 La donna pedofila: caratteristiche ed identikit
Negli ultimi trent'anni, molti hanno cercato di classificare le donne autrici di reati sessuali
e le loro tipologie comportamentali perché, sebbene la letteratura suggerisca la scarsa
conoscenza che abbiamo delle donne autrici di reati sessuali, sappiamo che le donne e gli
uomini autori di reati sessuali non condividono le tipologie (Pflugradt & Allen, 2010).
Nella nostra società è culturalmente più difficile accettare che una donna abusi di un
minore, soprattutto quando è il proprio figlio. In accordo con la letteratura, il basso tasso
di abusi commessi da donne potrebbe essere influenzato da un rifiuto culturale dell’abuso
al femminile e ciò suggerisce la possibilità che le vittime, specialmente se maschi, non
riportino l’accaduto per paura di non essere credute.
Le ricerche presenti in letteratura riguardano generalmente campioni molto ristretti, legati
ai soggetti che sono arrivati all’attenzione dei professionisti, nonostante ciò, nel corso
degli anni, la letteratura internazionale ha individuato alcuni fattori ricorrenti negli autori
di reati sessuali, comprese le donne.
L’U.S. Departement of Justice (2007) ha individuato alcune caratteristiche delle donne
abusanti sulla base di alcune ricerche, in particolare:
• Un passato caratterizzato da abusi sessuali e violenze
• Tendenza a commettere l’abuso con un partner uomo, d’accordo o perché costrette
• Agiscono in un contesto di cura psicologica/psichiatrica
Generalmente la letteratura classifica due tipologie di donne abusanti: passive e attive.
Per sex offender “passive”, o indirette, si intendono quelle donne che osservano l’abuso
in atto, e non intervengono in modo adeguato per fermarlo, o che consentono che i
bambini osservino attività sessuali degli adulti
27
. In questa categoria rientrano anche le
donne che procurano potenziali vittime a partner maschili.
27
J. Matthews, Ruth E. Mathews, Kathleen Speltz, “Female sexual offenders: A typology”, 1991.
20
Per sex offender “attive”, o dirette, si intendono quelle donne che partecipano
direttamente all’abuso, coinvolgendo le vittime in vari atti sessuali
28
.
Queste ultime possono agire un’ampia varietà di comportamenti sessuali, a partire da
comportamenti seduttivi, esibizionismo, carezze ai genitali dei minori, fino ad atti
invasivi di penetrazione (utilizzando anche oggetti esterni), abusi durante rituali o abusi
di gruppo. Gli abusi possono consumarsi in un singolo episodio oppure continuare a
lungo, anche per anni
29
.
A differenza degli autori uomini, le donne non utilizzano la forza fisica e generalmente
abusano di un solo minore.
La maggior parte delle autrici di reato tende a sollecitare la partecipazione e il
coinvolgimento delle loro vittime attraverso la persuasione, piuttosto che la violenza e le
minacce
30
.
Diversi studi negli anni hanno cercano di chiarire le caratteristiche delle donne che
compiono tale reato. La prima e molto conosciuta tipologia è stata pubblicata da
Matthews, Matthews e Speltz (1989-1991) e si basa su interviste fatte a donne carcerate.
Il loro studio individua cinque tipologie di donne sex offender:
• Male-coerced: tali donne si mostrano passive, spaventate e dipendenti, hanno
vissuto a loro volta abusi sessuali o relazioni intime problematiche e, spesso spinte
dalla paura di essere abbandonate, vengono costrette ad agire abusi sessuali sui
propri figli. Restano nella relazione d’abuso perché convinte di non poter trovare
un altro partner a causa della loro incapacità a costruire rapporti interpersonali.
Vengono forzate dal partner a partecipare all’abuso sessuale iniziato da lui,
nonostante si mostrino riluttanti.
• Male-accompanied: la donna partecipa attivamente agli abusi sessuali.
28
Green, Kaplan, “Incarcerated female sexual offenders: A comparison of sexual histories with eleven
female nonsexual offenders”, 1994.
29
J. Matthews, Ruth E. Mathews, Kathleen Speltz, “Female sexual offenders: A typology”, 1991
30
Johnson & Shrier, “Past sexual victimization by females of male patients in an adolescent medicine
clinic population”, 1987.
21
• Predisposed: tali donne sono accomunate da storie incestuose o di vittimizzazione
sessuale, difficoltà psichiche e fantasie sessuali devianti e una tendenza a
vittimizzare i propri figli o altri bambini facenti parte della loro rete familiare;
• Teacher/lover: queste donne, spesso accomunate da difficoltà nelle relazioni
affettive con i propri partner, scelgono come vittime delle loro esperienze sessuali
pre-adolescenti con i quali intrattengono relazioni di fiducia nelle sembianze di
insegnanti o tutor. Si convincono di avere una storia d’amore con la vittima e sono
convinte quest’ultime desiderano avere un rapporto sessuale. Le vittime, confuse
da tali atteggiamenti di cura e di protezione, non percepiscono come dannose o
devianti queste pratiche sessuali;
• Experimenter /Exploiter: la donna che compie l’abuso sessuale è spesso giovane
ed attratta da bambini di sesso maschile e si trova in un contesto di baby-sitting;
• Psychologically Disturbed: la donna presenta una malattia mentale
31
Petrone e Troiano invece descrivono la donna pedofila come colei che realizza le proprie
fantasie sia fuori casa che nel proprio contesto familiare mettendo in atto sia
manifestazioni di tenerezza che vere e proprie forme di violenza fino ad arrivare alla
morte della vittima per sevizie
32
Hanno individuato le seguenti tipologie
33
:
• La pedofila sessuale latente: è colei che nutre una morbosa attrazione nei
confronti dei bambini, ha fantasie erotiche ma non arriva all’agito. Nonostante fin
dall’adolescenza avverta la sua diversità, si rende conto di avere pulsioni
socialmente non accettabili e per questo non riesce ad agirle;
• La pedofila sessuale occasionale: è una donna tra i 40-50 anni, single che nei
viaggi in Paesi esotici con forte tasso di turismo sessuale, si lascia andare in
esperienze sessuali trasgressive, dimenticando le norme morali e giuridiche della
comunità a cui appartiene.
31
Matthews, R., Matthews, J., & Speltz, K, Female Sexual Offenders: A Typology, « Family Sexual Abuse:
Frontline Research and Evaluation» pp. 199–219
32
L. Petrone, M. Troiano, “E se l’orco fosse lei? Strumenti per l’analisi, la valutazione e la prevenzione
dell’abuso al femminile. Con un nuovo test per la diagnosi”, p. 68,Franco Angeli, Milano, 2005
33
Ibidem.
22
• La pedofila sessuale dalla personalità immatura: è colei che non è riuscita mai
ad instaurare rapporti interpersonali normali con i coetanei. In mancanza di una
sufficiente maturità nella sfera affettiva ed emotiva rivolge le sue attenzioni e il
suo corteggiamento ai più giovani, dai quali non si sente minacciata. Solitamente
non ha comportamenti aggressivi e i propri atteggiamenti sono di tipo seduttivo,
ritiene, inoltre, che il suo comportamento con la vittima non sia abusante. Sono
presenti storie di abuso emotivo, fisico e sessuale nel proprio vissuto
esperienziale, durante il periodo infantile agite da “caregiver”;
• La pedofila regressiva: è colei che, nonostante sia riuscita a instaurare legami
affettivi con i propri coetanei, ad un certo punto, non riuscendo più a controllare
situazioni di stress quotidiani, regredisce nella fase infantile iniziando a rivolgere
la sua attenzione verso i bambini sentendosi essa stessa una bambina E’ Sempre
presente una storia di abuso sessuale che riemerge a causa dell’evento stressogeno
e la violazione dei minori sembra essere una strategia per allontanare da se l’ansia
e l’angoscia;
• La pedofila sadico-aggressiva: donna dal comportamento antisociale, manifesta
piacere nel provocare dolore agli altri. Alla base del suo comportamento
distruttivo c’è sempre un background di aggressività, frustrazione e impotenza, un
sentimento di svalutazione di se’ e degli altri. Attraverso l’atto sadico riesce a
trasformare il trauma passato in piacere, in vittoria.
• La pedofila omosex: è colei che trasferisce le sue attenzioni su una bambina,
identificandosi con la bambina rivede se stessa e riversa su di lei tutto l’amore di
cui dispone.
Vandiver e Kercher basandosi su una ricerca condotta con un campione di donne abusanti
nello stato di New York hanno sviluppato uno schema tipologico, individuando sei
tipologie
34
:
• Heterosexual nurtures: in genere queste donne hanno un età media di 30 anni e
hanno vittimizzato maschi di circa 12 anni. Provano una forte mancanza di
intimità e cercano compensazione emotiva dalle loro vittime adolescenti;
34
Sandler, J.C., Freeman, N.J. “Female and male sex offenders: a comparison of recidivism patterns and
Risk factors. Journal of interpersonal violence”. 2008
23
• Non criminal homosexual offender: sono donne con una età media di 32 anni ed
è probabile che vittimizzino femmine nella loro prima adolescenza, probabilmente
non hanno precedenti;
• Female sexual predators: in media hanno 29 anni al momento della registrazione
del loro reato, mostrano una preferenza per vittime maschili d’età media di 11
anni;
• Young adult child exploiters: sono le più giovani delle sei categorie di donne e
hanno pochi o nessun arresto al di fuori del loro reato registrato. Aggrediscono
sessualmente vittime molto giovani, intorno ai 7 anni di età con cui hanno già una
relazione e non sembra abbiano una preferenza circa il sesso della vittima;
• Homosexual criminals: sono donne con un età più avanzata e prendono di mira
vittime di età maggiore. Sono state arrestate numerose volte, mostrano tratti di
personalità antisociale e hanno una preferenza per vittime femminili. Spesso
costringono la vittima a prostituirsi;
• Aggressive homosexual offenders: sono trasgressori più grandi d’età che tendono
ad aggredire vittime femminili adulte di 30 anni circa. Di solito hanno una
relazione già stabilita con la vittima.
Lambert e Hammond nel 2009 hanno condotto uno studio in Irlanda su un campione di
64 “female sex offender”, individuando le seguenti otto tipologie
35
:
• insegnante/amante (Teacher/Love), sono donne che intrattengono relazioni con
adolescenti o pre-adolescenti e si ritengono un loro pari, è probabile che abbiano
avuto una recente storia di abusi;
• costretta dal maschio (Male Coerced), il partner ha un ruolo importante nella vita
della offender, potrebbe essere anche un fratello maggiore;
• incline (Predisposed), in questa categoria rientrano soprattutto le donne che sono
state vittime di abusi in età infantile;
• psicologicamente compromessa (Psychologically Impaired), in questa categoria
rientrano le offender depresse e con disturbi di personalità;
35
Lambert, Sharon; Hammond, Sean, “Perspectives on female sexual offending in an Irish context”, Irish
Journal of Applied Social Studies, p. 22, 2009.
24
• sperimentatrice (Experimenter), di norma, una ragazza adolescente che
vittimizza un bambino al di sotto dei sei anni con cui ha rapporto di babysitting;
• madre molestatrice (Maternal Molestation), madre che abusa del proprio figlio;
• sessualmente deviante (Sexually Deviant), rientrano in questa categoria le donne
con un disturbo parafiliaco;
• altre tipologie non specificate.
Tab. 1 Tipologie di donne abusanti
Attraverso i dati ricavati da questo studio, constatarono che le donne che avevano abusato
di minori, rientravano con maggiore probabilità nella tipologia “psicologicamente
compromessa”. Questa è una categoria difficile da decifrare poiché sarebbe necessario
sapere se gli intervistati parlavano di specifici disturbi psicologici (ad esempio,
depressione, disturbi di personalità) o se stessero alludendo a qualcosa di più generale
come scarse capacità di problem solving. La seconda tipologia maggiormente
rappresentata nello studio, è quella “incline”. Molti studiosi ritengono che questa
tipologia sia problematica. La maggioranza di coloro che sono vittime di abusi sessuali
non diventano abusanti a loro volta. Uno studio su vittime di abusi sessuali femminili,
infatti, riporta che meno del 15% di chi commette abusi sessuale li abbia a sua volta subiti
da bambino ( Rosencrans, 1997). Pertanto, una tipologia che considera la vittimizzazione
precedente come fattore causale del comportamento criminale dovrebbe essere
considerata con cautela. La terza categoria più alta è quella della “madre molestatrice”.