4
INTRODUZIONE
Il mio lavoro mira a spiegare l’efficacia che l’attività motoria, svolta in
ambienti all’aria aperta o in ambienti naturali, possa garantire i corretti
processi di apprendimento del bambino, adolescente, adulto, durante la fase
della sua vita. Le varie attività di vita quotidiana di cui ogni soggetto deve
continuamente svolgere, sono costituiti da continui ostacoli in cui ogni
persone deve possedere determinate competenze per scavalcarle e adottare
delle abitudini di vita corrette. L’obiettivo di questo lavoro è rappresentato
dalla spiegazione dei vari ambienti in cui le persone crescono e apprendono,
ponendo un maggiore interesse su ambienti di tipo Outdoor, e come questi
possano influenzare il successo di ogni persona nell’affrontare la vita ,
ovvero il suo successo ad avere risultati sempre positivi per poter
migliorarsi continuamente e interrottamente.
Ho scelto di affrontare questo tema perché è strettamente collegato con una
notevole quantità di problemi che affliggono la nostra società. Il processo di
un corretto apprendimento e di un buon sviluppo della persona fin da
piccolo, rappresentano la principale forma di miglioramento sociale ed
economica del Paese, ed esso è possibile grazie all’intervento di diverse
figure professionali come educatori, allenatori, insegnanti, genitori, ecc.,
che intervengono in modo opportuno in diversi ambienti e contesti sociali.
L’urbanizzazione e la modernizzazione hanno comportato alla maggior
parte della popolazione, l’acquisizione di abitudini di vita sempre più
scorrette, portando a creare problemi umanitari come l’aumento di
criminalità, l’aumento delle persone che assumono droghe o di persone che
vanno incontro a patologie molto gravi, ecc. I costi per gestire queste
manifestazioni problematiche sono molto elevati e la cura non è sufficiente
per garantire il benessere totale della popolazione, ecco perché la
prevenzione rappresenta il presupposto principale per bloccare sul nascere
questi problemi.
5
Si può dedurre come la scelta del mio tema sia un argomento delicato nei
giorni d’oggi, perché tende a spiegare come si possono affrontare certe
situazioni e come i vari Paesi in tutto il mondo lottando continuamente per
prevenire l’insorgenza di tali complicanze. Durante il mio lavoro, ho
eseguito diverse ricerche sperimentali che spiegavano attraverso sperimenti,
quanto l’attività motoria in ambienti naturali o in ambienti all’aria aperta
possano creare benefici sotto tanti punti di vista.
Nella prima parte del lavoro ho riscontrato il bisogno di parlare, in una
dinamica generale, di cosa è l’ambiente di apprendimento, citando lo
studioso Bronfenbrenner, nel quale il suo studio non si limita soltanto a
spiegare che cosa è l’ambiente di apprendimento, ma va a spiegare tutto ciò
che succede all’interno di esso, modificando l’apprendimento dei soggetti.
In questa parte ho analizzato il processo di apprendimento e come si può
passare da questo primo elemento all’apprendimento motorio.
Nel secondo capitolo mi sono soffermato molto sul sistema scolastico e ho
analizzato, seguendo le indicazioni nazionali decretate dallo stato Italiano,
come la scuola si articola nelle sue varie sfaccettature per garantire un
apprendimento significativo del bambino. Mi sono soffermato molto sugli
obiettivi che le strutture scolastiche devono raggiungere e come queste
strutture possano creare interventi mirati ai bambini che devono affrontare
le sfide ti tutti i giorni. Le persone sono messe al centro del mio lavoro e
all’interno di esso si vedono tutti i passaggio per far si che apprendendo
certe competenze, essi possano affrontare la sfida della vita. L’inclusione e
l’integrazione sono elementi essenziali per permettere un coinvolgimento
da parte di tutta la popolazione, in cui questo processo non si limita soltanto
alle persone più bisognose ma coinvolge tutta la popolazione mondiale.
Nel terzo capitolo la componente di Outdoor Education esce fuori dal
sistema scolastico e viene introdotta in un sistema extrascolastico, dove non
6
ci sono più i principi di competenza ma entrano altri elementi efficaci
garantire il successo della persona. Tutto gli ambienti che non sono scuola
riguardano gli ambienti extrascolastici e questi sono stati inseriti all’interno
del terzo capitolo un maggiore approfondimento sugli ambienti Outdoor. La
politica utilizzata in questi ambienti fa si che esiste una notevole
cooperazione tra le varie strutture che apparentemente possano essere
definite come strutture sole.
Nel quarto capitolo ho inserito, più nello specifico, come questi individui
possano raggiungere livelli di competenze tali da essere efficaci all’interno
della società. Sono state introdotte le Life Skills, le abilità della vita che
permettono lo sviluppo e la con solidificazione di tutte quelle competenze,
capacità, abilità, che rendono la persona un soggetto migliore, pronto per
attuare abitudini di vita salutari, contro tutte quei comportamenti sbagliati
che si possono acquisire durante la crescita.
Il mio lavoro rappresenta una innovazione sul piano educativo e rappresenta
una strategia efficace per migliorare in linea generale il benessere mondiale.
I vari ambienti e le varie strutture che si muovono per garantire un
benessere generale devono muoversi in maniera coordinata perché tutti
queste grandi strutture hanno un obiettivo ed deve essere raggiunto da tutti
con completa sinergia. In conclusione l’importanza degli ambienti di
apprendimento rappresenta un catalizzatore per promuovere corretti stili di
vita e innovazioni sul benessere della popolazione.
8
IL MODELLO ECOLOGICO DI BRONFENBRENNER
I.1 Il MODELLO ECOLOGICO
Molti sono stati gli studiosi sul comportamento umano, i quali hanno
cercato di spiegare come il nostro corpo o la nostra natura possa riuscire
continuamente ad adattarsi all’ambiente che ci circonda, e come questa
nostra capacità possa funzionare in maniera così perfetta. Ci sono stati
numerosi studiosi del comportamento umano nel quale possiamo ricordare
il fisiologo Russo Ivan Pavlov (1849–1939) o Jean Piajet (1896-1980), in
cui quest’ultimo si dedicò molto alla psicologia dello sviluppo. Da loro
sono partite numerose scuole di pensieri e numerose teorie che hanno dato
una spiegazione sul perché noi adottiamo certi comportamenti e il perché lo
facciamo. In un sistema di ricerca e di continua evoluzione nasce l’Ecologia
dello Sviluppo Umano una scienza che cerca di spiegare queste precedenti
teorie in una maniera innovativa, mettendo in risalto un nuovo modo di
interazione Individuo-Ambiente, eliminando quella scuola di pensiero
prettamente psicologico e creando una convergenza tra le discipline
biologiche, psicologiche e sociali, insomma un quadro più completo su più
interazioni disciplinari e con maggiore rilevanza su aspetti che la semplice
psicologia dello sviluppo non dava considerazione.
Il precursore e attualmente principale rappresentate di questo orientamento
è lo psicologo americano Urie Bronfenbrenner (1947–2005) docente alla
Cornell University di New York, ha pubblicato una delle sue opere più
importanti, dal titolo The Ecology of Human Development nel 1979 e
tradotto in italiano solo recentemente nel 2005 con il titolo Ecologia dello
Sviluppo Umano, dove per tutta la sua carriera è stato una grande studioso
sullo studio dell’Ecologia dello sviluppo umano, dando alla nascita questa
nuova corrente di studi. (Lillian, 2010)
9
Nell’insieme possiamo definire l’Ecologia come quella scienza che studia i
comportamenti animali nel loro habitat, quindi col termine “Ecologico”,
Bronfenbrenner fa riferimento all’ambiente che ci circonda. Nella prima
parte del suo lavoro, lo psicologo, critica il metodo della Psicologia, in
particolare la Psicologia Evolutiva, per come ha basato le teorie sul
comportamento, affermando che essa non da importanza in maniera
omogenea a entrambi gli elementi del comportamento, l’individuo e
l’ambiente, anzi da una grave discordanza significativa a questi due
elementi, ponendo un maggiore interesse sulle caratteristiche dell’individuo
facendo emergere tutti gli aspetti della persone e come questi vengono si
manifestano, trascurando il secondo elemento che riguarda l’ambiente,
accennando come il comportamento venga modificato solo in base al
contesto sociale da dove proviene la persone. In particolare la psicologia
Evolutiva fa riferimento alle caratteristiche dell’individuo e alle varie
diversità che si manifestano nei vari contesti sociali differenti.
(Bronfenbrenner, 2002)
“Si potrebbe dire, da questo punto di vista, che molta dell’
attuale psicologia dell’età evolutiva è scienza del
comportamento inusuale di bambini posti in situazioni insolite
con adulti sconosciuti per il più breve tempo possibile.”
(Bronfenbrenner, 2002, pp. 47-51)
Dopo questa prima critica, riguardante l’Ecologia dello Sviluppo Umano,
nel Modello Ecologico abbiamo un progressivo adattamento tra un essere
umano in continua crescita e tutti gli aspetti momentanei ambientali in cui
esso vive, e da qui possiamo sottolineare tre aspetti centrali nello studio
dello sviluppo umano e dell’interazione individuo-ambiente:
L’individuo in via di sviluppo non è considerato semplicemente
come una tabula rasa che l’ambiente plasma, ma è visto come entità