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INTRODUZIONE 
Il mio lavoro mira a spiegare l’efficacia che l’attività motoria, svolta in 
ambienti all’aria aperta o in ambienti naturali, possa garantire i corretti 
processi di apprendimento del bambino, adolescente, adulto, durante la fase 
della sua vita. Le varie attività di vita quotidiana di cui ogni soggetto deve 
continuamente svolgere, sono costituiti da continui ostacoli in cui ogni 
persone deve possedere determinate competenze per scavalcarle e adottare 
delle abitudini di vita corrette. L’obiettivo di questo lavoro è rappresentato 
dalla spiegazione dei vari ambienti in cui le persone crescono e apprendono, 
ponendo un maggiore interesse su ambienti di tipo Outdoor, e come questi 
possano influenzare il successo di ogni persona nell’affrontare la vita , 
ovvero il suo successo ad avere risultati sempre positivi per poter 
migliorarsi continuamente e interrottamente.  
Ho scelto di affrontare questo tema perché è strettamente collegato con una 
notevole quantità di problemi che affliggono la nostra società. Il processo di 
un corretto apprendimento e di un buon sviluppo della persona fin da 
piccolo, rappresentano la principale forma di miglioramento sociale ed 
economica del Paese, ed esso è possibile grazie all’intervento di diverse 
figure professionali come educatori, allenatori, insegnanti, genitori, ecc., 
che intervengono in modo opportuno in diversi ambienti e contesti sociali. 
L’urbanizzazione e la modernizzazione hanno comportato alla maggior 
parte della popolazione, l’acquisizione di abitudini di vita sempre più 
scorrette, portando a creare problemi umanitari come l’aumento di 
criminalità, l’aumento delle persone che assumono droghe o di persone che 
vanno incontro a patologie molto gravi, ecc. I costi per gestire queste 
manifestazioni problematiche sono molto elevati e la cura non è sufficiente 
per garantire il benessere totale della popolazione, ecco perché la 
prevenzione rappresenta il presupposto principale per bloccare sul nascere 
questi problemi.
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Si può dedurre come la scelta del mio tema sia un argomento delicato nei 
giorni d’oggi, perché tende a spiegare come si possono affrontare certe 
situazioni e come i vari Paesi in tutto il mondo lottando continuamente per 
prevenire l’insorgenza di tali complicanze. Durante il mio lavoro, ho 
eseguito diverse ricerche sperimentali che spiegavano attraverso sperimenti, 
quanto l’attività motoria in ambienti naturali o in ambienti all’aria aperta 
possano creare benefici sotto tanti punti di vista. 
Nella prima parte del lavoro ho riscontrato il bisogno di parlare, in una 
dinamica generale, di cosa è l’ambiente di apprendimento, citando lo 
studioso Bronfenbrenner, nel quale il suo studio non si limita soltanto a 
spiegare  che cosa è l’ambiente di apprendimento, ma va a spiegare tutto ciò 
che succede all’interno di esso, modificando l’apprendimento dei soggetti. 
In questa parte ho analizzato il processo di apprendimento e come si può 
passare da questo primo elemento all’apprendimento motorio. 
Nel secondo capitolo mi sono soffermato molto sul sistema scolastico e ho 
analizzato, seguendo le indicazioni nazionali decretate dallo stato Italiano, 
come la scuola si articola nelle sue varie sfaccettature per garantire un 
apprendimento significativo del bambino. Mi sono soffermato molto sugli 
obiettivi che le strutture scolastiche devono raggiungere e come queste 
strutture possano creare interventi mirati ai bambini che devono affrontare 
le sfide ti tutti i giorni. Le persone sono messe al centro del mio lavoro e 
all’interno di esso si vedono tutti i passaggio per far si che apprendendo 
certe competenze, essi possano affrontare la sfida della vita. L’inclusione e 
l’integrazione sono elementi essenziali per permettere un coinvolgimento 
da parte di tutta la popolazione, in cui questo processo non si limita soltanto 
alle persone più bisognose ma coinvolge tutta la popolazione mondiale. 
Nel terzo capitolo la componente di Outdoor Education esce fuori dal 
sistema scolastico e viene introdotta in un sistema extrascolastico, dove non
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ci sono più i principi di competenza ma entrano altri elementi efficaci 
garantire il successo della persona. Tutto gli ambienti che non sono scuola 
riguardano gli ambienti extrascolastici e questi sono stati inseriti all’interno 
del terzo capitolo un maggiore approfondimento sugli ambienti Outdoor. La 
politica utilizzata in questi ambienti fa si che esiste una notevole 
cooperazione tra le varie strutture che apparentemente possano essere 
definite come strutture sole. 
Nel quarto capitolo ho inserito, più nello specifico, come questi individui 
possano raggiungere livelli di competenze tali da essere efficaci all’interno 
della società. Sono state introdotte le Life Skills, le abilità della vita che 
permettono lo sviluppo e la con solidificazione di tutte quelle competenze, 
capacità, abilità, che rendono la persona un soggetto migliore, pronto per 
attuare abitudini di vita salutari, contro tutte quei comportamenti sbagliati 
che si possono acquisire durante la crescita. 
Il mio lavoro rappresenta una innovazione sul piano educativo e rappresenta 
una strategia efficace per migliorare in linea generale il benessere mondiale. 
I vari ambienti e le varie strutture che si muovono per garantire un 
benessere generale devono muoversi in maniera coordinata perché tutti 
queste grandi strutture hanno un obiettivo ed deve essere raggiunto da tutti 
con completa sinergia. In conclusione l’importanza degli ambienti di 
apprendimento rappresenta un catalizzatore per promuovere corretti stili di 
vita e innovazioni sul benessere della popolazione.
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IL MODELLO ECOLOGICO DI BRONFENBRENNER 
 
I.1 Il MODELLO ECOLOGICO 
Molti sono stati gli studiosi sul comportamento umano, i quali hanno 
cercato di spiegare come il nostro corpo o la nostra natura possa riuscire 
continuamente ad adattarsi all’ambiente che ci circonda, e come questa 
nostra capacità possa funzionare in maniera così perfetta. Ci sono stati 
numerosi studiosi del comportamento umano nel quale possiamo ricordare 
il fisiologo Russo Ivan Pavlov (1849–1939) o Jean Piajet (1896-1980), in 
cui quest’ultimo si dedicò molto alla psicologia dello sviluppo. Da loro 
sono partite numerose scuole di pensieri e numerose teorie che hanno dato 
una spiegazione sul perché noi adottiamo certi comportamenti e il perché lo 
facciamo. In un sistema di ricerca e di continua evoluzione nasce l’Ecologia 
dello Sviluppo Umano  una scienza che cerca di spiegare queste precedenti 
teorie in una maniera innovativa, mettendo in risalto un nuovo modo di 
interazione Individuo-Ambiente, eliminando quella scuola di pensiero 
prettamente psicologico e creando una convergenza tra le discipline 
biologiche, psicologiche e sociali, insomma un quadro più completo su più 
interazioni disciplinari e con maggiore rilevanza su aspetti che la semplice 
psicologia dello sviluppo non dava considerazione.  
Il precursore e attualmente principale rappresentate di questo orientamento 
è lo psicologo americano Urie Bronfenbrenner (1947–2005) docente alla 
Cornell University di New York, ha pubblicato una delle sue opere più 
importanti, dal titolo The Ecology of Human Development nel 1979 e 
tradotto in italiano solo recentemente nel 2005 con il titolo Ecologia dello 
Sviluppo Umano, dove per tutta la sua carriera è stato una grande studioso 
sullo studio dell’Ecologia dello sviluppo umano, dando alla nascita questa 
nuova corrente di studi. (Lillian, 2010)
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Nell’insieme possiamo definire l’Ecologia come quella scienza che studia i 
comportamenti animali nel loro habitat, quindi col termine “Ecologico”, 
Bronfenbrenner fa riferimento all’ambiente che ci circonda. Nella prima 
parte del suo lavoro, lo psicologo, critica il metodo della Psicologia, in 
particolare la Psicologia Evolutiva, per come ha basato le teorie sul 
comportamento, affermando che essa non da importanza in maniera 
omogenea a entrambi gli elementi del comportamento, l’individuo e 
l’ambiente, anzi da una grave  discordanza significativa a questi due 
elementi, ponendo un maggiore interesse sulle caratteristiche dell’individuo 
facendo emergere tutti gli aspetti della persone e come questi vengono si 
manifestano, trascurando il secondo elemento che riguarda l’ambiente, 
accennando come il comportamento venga modificato solo in base al 
contesto sociale da dove proviene la persone. In particolare la psicologia 
Evolutiva fa riferimento alle caratteristiche dell’individuo e alle varie 
diversità che si manifestano nei vari contesti sociali differenti. 
(Bronfenbrenner, 2002)  
“Si potrebbe dire, da questo punto di vista, che molta dell’ 
attuale psicologia dell’età evolutiva è  scienza del 
comportamento inusuale di bambini posti in situazioni insolite 
con adulti sconosciuti per il più breve tempo  possibile.” 
(Bronfenbrenner, 2002, pp. 47-51) 
Dopo questa prima critica, riguardante l’Ecologia dello Sviluppo Umano, 
nel Modello Ecologico abbiamo un progressivo adattamento tra un essere 
umano in continua crescita e tutti gli aspetti momentanei ambientali in cui 
esso vive, e da qui possiamo sottolineare tre aspetti centrali nello studio 
dello sviluppo umano e dell’interazione individuo-ambiente:   
 L’individuo in via di sviluppo non è considerato semplicemente 
come una tabula rasa che l’ambiente plasma, ma è visto come entità