L’organizzazione e l’informatizzazione degli Uffici Giudiziari con particolare riferimento ai settori
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piazze, di ritmi e consuetudini, che ora stanno ricomponendosi, grazie a
nuove tecnologie, sempre più simili a protesi che vanno a sostituire la
frammentazione con una ricomposizione dei tasselli che si adattano
meglio allo spirito libero e personale, nonché alla ricerca di persone
affini che, sempre di più, si possono incontrare nelle più varie categorie
d’interessi e opportunità che la nostra civiltà ci offre.
Il connessionismo, filosofia nata dall’informatica e dallo studio
delle reti neurali del cervello umano, infatti, prospetta un’aggregazione e
una rielaborazione sempre più massiccia e veloce delle informazioni
sotto forma di categorie (database) pronte ad essere consultate e
disponibili a tutti coloro che vogliono impossessarsene per poi
ricollocarle in nuovi processi. Il presupposto di questa nuova struttura è
la rete e in particolar modo l’accesso ad essa attraverso forme di
comunicazione compatibili.
I vantaggi sono una maggiore integrazione e una capacità di
memoria, ed elaborazione delle informazioni a cui conseguono forme di
coordinamento, progettazione, controllo e sintesi fino ad ora
inimmaginabili; tutto questo conduce verso combinazioni d’idee e
collaborazioni fra persone anche molto distanti, nonché verso la
generazione di nuovi beni dalle caratteristiche sempre più su misura
della persona e forme di trasparenza nelle istituzioni che potrebbero
arrestare lo sviluppo delle asimmetrie informative e delle esternalità alle
quali ci sembrava ormai di esserci arresi ed assuefatti.
Gli svantaggi dell’introduzione del computer sembrano essere
riconducibili essenzialmente all’estraneità di questo strumento alle
abitudini consolidatesi fino ad ora. Talmente grande è stata la sua
diffusione, quasi forzosa vista l’utilità di questo mezzo nella vita
quotidiana, associata spesso ad ambiti lavorativi, e quindi di per sé
frustranti, che negativa è risultata ai più la “personalità” di questo
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collaboratore e la sua estraneità alla vita di tutti i giorni, mentre si è
mantenuto saldo il rapporto con altri apparecchi considerati “amici”, più
maneggevoli e immediati. Non solo. La rete d’informazioni, che dalla
nascita di Internet si è ingigantita sempre più a velocità incontrollabili,
ha generato nuovi abusi e forme di disorientamento ed estraniamento alle
quali non eravamo preparati, nonché un senso di insicurezza riguardo
alla riservatezza personale.
Il computer non è per ora uno strumento emotivo, malleabile ed
amichevole ma è visto dalla maggior parte delle persone come un freddo
automa che ci conduce a nuove dimensioni e simboli che generano una
diffidenza e antipatia, come se questo fosse un figlio che non
riconosciamo ancora come nostro.
Tale strumento comunque si adatta sempre più ai lavori che
necessitano informazioni ed analisi; esso, attraverso le sue logiche e
strutture, può rivelarsi quindi particolarmente efficace nell’ambito delle
organizzazioni umane arrecando un riadattamento delle stesse in termini
di riallocazione degli uffici e delle risorse.
La Pubblica Amministrazione, accorgendosi delle opportunità
contenute in questa tecnologia, in questi ultimi anni, ha emanato nuove
leggi e istituito nuove Autorità al fine di introdurre apparecchiature
idonee a risolvere i numerosi inconvenienti e costi che il massiccio
apparato statale comporta.
Gli esempi di queste innovazioni sono molteplici e, ancora per lo
più in fase embrionale, vengono costantemente osservati per testarne
l’effettiva praticità ed efficienza, e sono spesso soggetti a principi, quali
la sussidiarietà, che talvolta favoriscono, o talvolta frenano la crescita di
queste istituzioni. Tanti sono, infatti, i problemi cui bisogna far fronte
per rispecchiare in chiave informatica quell’ “organismo” statale ricco di
contraddizioni intrinseche e minato da consuetudini che poco hanno a
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che fare con la ragione, nonché tanti sono gli impedimenti in termini di
riallocazione delle risorse (umane e non), di sicurezza e di validità dei
dati immessi.
La sfida maggiore di questa rivoluzione tecnologica consiste nella
disaggregazione delle organizzazioni in fattori più semplici, la
comprensione degli obbiettivi e il riadattamento, aggiornamento,
riaggregazione delle componenti in una rinnovata struttura, più leggera,
che si fa conservatrice dei valori che l’avevano fatta nascere, ma anche
apportatrice di nuove funzioni e servizi.
Ogni settore pubblico ha scopi diversi, ma spesso condivide un gran
numero di informazioni e risorse che comportano spesso tempi lunghi,
eccessivo consumo di carta e duplicazioni di atti soggetti a controlli
burocratici durante il lungo tragitto che uno stato centralizzato impone
per lo svolgimento dei propri compiti.
Uno dei settori a cui più gioverà questo riordino è senza dubbio il
settore giuridico che in questi ultimi anni vive una profonda crisi e che
oggi più che mai ha bisogno di nuovo ossigeno. Forse in tribunale si è
aperta una finestra da cui spirerà un vento in grado di portare via con sé
le risme di carta che oggi simboleggiano, più della bilancia, lo stato di
questa istituzione.
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INTRODUZIONE
In questa mia tesi mi propongo di considerare i vantaggi e gli effetti
che l’introduzione dello strumento informatico apporterà in un
particolare ambito della Pubblica Amministrazione: il settore della
Giustizia.
La mia speculazione verterà su come sono organizzati ora gli uffici
giudiziari (comprese le connessioni esterne), sulle esigenze e sulle
modifiche legislative e strutturali da apportare; su quanto l’apparato
giudiziario sia pronto ad accogliere le nuove tecnologie, quali siano gli
strumenti informatici che meglio potrebbero interpretare i dati che
attraversano le procedure in questo ambito e le conseguenze sociali di
tali modifiche.
Comincerò con il definire il concetto di Giurisdizione e i suoi
obbiettivi; illustrerò i suoi organi e la rete di relazioni che la
compongono; descriverò le problematiche logistiche e lo stato attuale di
questa istituzione.
Consapevole dello stato della tecnica raggiunto, esaminerò gli
strumenti informatici e telematici disponibili; considererò le leggi e le
Autorità competenti che guidano la pianificazione e l’attuazione di
progetti volti a realizzare nuove forme di interazione fra il cittadino e la
Pubblica Amministrazione (p.e. la Rete Unitaria della Giustizia).
Ipotizzerò, anche grazie all’esperienza maturata con il Tribunale di
Monza (all’avanguardia in questo campo), possibili alternative nella
configurazione dei settori componenti gli Uffici Giudiziari, realizzabili
attraverso l’uso di reti, standard, database e periferiche capaci di
conservare le stesse funzioni e i medesimi obiettivi delle procedure
esistenti, ma anche di creare nuove possibilità e opportunità.
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Non mancherò mai di sottolineare come questo strumento tenderà a
risolvere problematiche particolarmente critiche quali la trasparenza e la
drastica riduzione dei tempi delle procedure.
Approfondirò inoltre un concetto che sempre più si identifica come
un nuovo panorama accessibile dalle finestre dei computer: l’Application
Server, che in italiano si può tradurre come un servizio di software a cui
si può accedere su stazioni (server) anche molto distanti. Tale strumento
permetterà ai professionisti coinvolti nelle attività del tribunale di
interagire senza perdite di tempo e con standard di sicurezza tali da
garantire la massima efficacia e cooperazione.
Così immagino il volto futuro di uno sportello sempre pronto e mai
assente, informato su ogni mio diritto e dovere, conoscitore dell’intera
procedura, disponibile ad ogni esigenza di conoscenza della prassi e
consigliere di fiducia, onesto e disinteressato.
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LA
GIURISDIZIONE
1
1
La giurisdizione è una delle tre funzioni fondamentali dello Stato
democratico, insieme alla funzione legislativa e alla funzione di governo
e persegue il fine di dare applicazione concreta alle norme
dell'ordinamento giuridico.
Il sistema giudiziario italiano ripartisce la funzione giurisdizionale
tra più ordini distinti: la giurisdizione ordinaria e le giurisdizioni speciali.
La giurisdizione ordinaria è esercitata dai magistrati ordinari -
istituiti e regolati secondo le norme sull'ordinamento giudiziario - per il
settore civile e penale, con la sola esclusione delle materie riservate alla
giurisdizione dei giudici speciali.
Le altre giurisdizioni riconosciute dall'ordinamento sono:
1. la giurisdizione amministrativa, esercitata dai Tribunali
Amministrativi Regionali (T.A.R.) e dal Consiglio di Stato nelle
controversie contro la Pubblica Amministrazione;
2. la giurisdizione contabile, esercitata dalla Corte dei Conti nelle
materie di contabilità pubblica;
3. la giurisdizione militare, esercitata dai Tribunali militari, dalle Corti
militari di Appello e dai Tribunali militari di Sorveglianza,
limitatamente ai reati militari commessi da appartenenti alle Forze
Armate;
4. la giurisdizione tributaria, esercitata dalle Commissioni tributarie
provinciali e dalle Commissioni tributarie regionali in materia di
imposte;
Gli organi ai quali è affidata l'amministrazione della giustizia
ordinaria, civile e penale, sono:
• Giudice di Pace
1
Estratto dal sito del Ministero di Grazia e Giustizia (www.giustizia.it)
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• Tribunale
• Tribunale di sorveglianza
• Tribunale per i minorenni
• Corte di Appello
• Corte di Cassazione
Il Pubblico Ministero è un organo dello Stato istituito presso la
Corte di Cassazione (Procura Generale), le Corti di Appello (Procure
Generali), i Tribunali ordinari e per i minorenni (Procure della
Repubblica).
Presso ogni ufficio del Pubblico Ministero dei Tribunali posti nei
capoluoghi di distretto vi sono le Direzioni Distrettuali Antimafia,
formate da magistrati specializzati nelle investigazioni riguardanti la
criminalità organizzata. Nell'ambito della Procura generale presso la
Corte di Cassazione è stata collocata la Direzione Nazionale Antimafia,
che coordina le indagini svolte dalle Direzioni Distrettuali.
Gli uffici del Pubblico Ministero sono ricoperti da magistrati che
appartengono all'ordine giudiziario, i quali esercitano le loro funzioni
sotto la vigilanza del Ministro della Giustizia. Loro compito è quello di
curare l'osservanza delle leggi, la pronta e regolare amministrazione
della giustizia, promuovere la repressione dei reati (sono titolari
dell'esercizio dell'azione penale) e l'applicazione delle misure di
sicurezza.
Secondo l'art. 104 della Costituzione “la magistratura costituisce un
ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere”. Questa autonomia
istituzionale è garantita dal Consiglio Superiore della Magistratura,
organo autonomo presieduto dal Presidente della Repubblica e composto
da 2 membri di diritto (Presidente della Corte di Cassazione e
Procuratore Generale presso la Cassazione) e da 30 membri elettivi (20
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dei quali eletti dai magistrati nell'ambito degli appartenenti alla categoria
e 10 eletti dal Parlamento tra Professori universitari in materie giuridiche
e Avvocati).
Spettano al CSM le assunzioni, le assegnazioni ed i trasferimenti, le
promozioni ed i provvedimenti disciplinari riguardanti i magistrati (art.
105 della Costituzione).
La funzione giurisdizionale viene svolta dai magistrati, i quali
operano negli uffici giudiziari dislocati nel territorio; il CSM impartisce
direttive ai Capi degli uffici per la composizione degli stessi in ambito
distrettuale e la ripartizione fra essi dei magistrati.
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GLI
OBBIETTIVI
DELLA
GIUSTIZIA
L’obbiettivo primario della giurisdizione, la sua struttura e le sue
regole sono dettate dalla legge e sono tutte rivolte all’applicazione
concreta della legge stessa.
La giustizia quindi è il vero motore di ogni democrazia, tanto più è
rapida nei suoi compiti, più soddisfacenti risultano le sue sentenze, più
conosciuta e dibattuta è la sua Giurisprudenza, tanto più i cittadini si
sentono sicuri e protetti da uno stato di diritto efficiente.
Più contrastato risulta invece il campo dell’interpretazione
2
:
Where the law ends tyranny begins
3
(Dove finisce la legge inizia la tirannia)
Questa frase ci conduce infatti alla storica dicotomia fra diritto e
equità: il diritto ha come valore essenziale la salvaguardia della certezza
e continuità nella prescrizione e valutazione della condotta umana,
quindi si adatta perfettamente alla citazione precedente; l’equità tende
invece a tutelare l’esigenza del caso e si indirizza ad una maggiore
flessibilità e adattabilità delle norme, garantendo al Giudice un maggiore
grado di discrezione. Lascerei quindi la delicata questione nelle mani
degli autorevoli giuristi.
A livello operativo, invece, l’obbiettivo primario è il giudizio
motivato che difficilmente può essere valutato in termini monetari. Una
più efficiente misura può essere il tempo che intercorre fra la notifica
degli atti in tribunale e la verbalizzazione del provvedimento del
Giudice
4
.
In termini monetari, invece, si potranno tentare di improntare le
condotte delle parti in causa, l’interesse a concludere il processo al più
2
Enciclopedia del Novecento; Istituto Enciclopedico Italiano
3 Incisione nell’edificio del Dipartimento di Giustizia a Washington
4 Statistiche Giuridiche presso il sito del Ministero di Grazia e Giustizia (www.giustizia.it)
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presto ed eliminare le cause di disparità nel trattamento, garantendo così,
in primo luogo in questa sede, le direttive Costituzionali
5
.
Un ulteriore obbiettivo è quello della trasparenza delle procedure,
così da rendere più analitico l’iter degli atti, nonché permettere il
riconoscimento di eventuali errori procedurali e la successiva correzione.
Non bisogna dimenticare che tutti questi fini devono essere
raggiunti con standard di sicurezza
6
provati e garantiti che non ledano i
diritti di riservatezza sia degli atti che degli attori coinvolti.
E’ importante sottolineare come la riorganizzazione degli uffici
giudiziari in chiave informatica permetterebbe il conseguimento di tutti
gli obbiettivi sopra menzionati e, senza dubbio, può generare, in futuro,
l’integrazione di ulteriori servizi a disposizione dei cittadini.
5
Costituzione della Repubblica Italiana: Articolo 24
6
“Documento Informatico e Firma Digitale”; Decreto del Presidente della Repubblica 10 novembre
1997, n. 513 (Gazz. Uff. n. 60 del 13 marzo 1998)
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L’
’
AMMINISTRAZIONE
DEGLI
UFFICI
GIUDIZIARI
7
7
La funzione amministrativa correlata a quella giurisdizionale è
svolta dal Ministro della Giustizia, che si avvale della struttura centrale
con sede in Roma e degli uffici periferici posti presso gli Uffici
Giudiziari (Tribunali).
Negli uffici periferici (cancellerie), il personale amministrativo -
sotto la direzione del Capo dell'ufficio e del dirigente ad esso preposto -
svolge sia compiti di supporto all'attività giudiziaria (documentazione
processuale, pubblicazione degli atti del giudice, esecuzione dei
provvedimenti giudiziali) che propriamente amministrativi (gestione del
personale, del bilancio).
Il più importante Ufficio coinvolto nell’amministrazione della
Giustizia e dove viene gestito il più alto numero di contenziosi è il
Tribunale; esso è un’organizzazione verticale suddivisa per materie di
giudizio a cui fa capo un Presidente che coordina i Presidenti di Sezione
che sono incaricati a loro volta di gestire l’attività dei Magistrati. In
realtà i ruoli non sono definibili così categoricamente in quanto tutti gli
attori a questo livello organizzativo svolgono le stesse funzioni e si
avvalgono di ampie libertà per gestire i propri compiti. Formalmente il
Tribunale è amministrato in due settori:
• Settore Civile
• Settore Penale
Essi ricalcano la dicotomia dei Codici di Procedura
8
nei quali sono
descritti gli iter e i controlli attraverso i quali gli atti espressi dalle parti
raggiungono gli uffici più consoni.
Questa suddivisione è dunque derivata più da una catalogazione a
priori, formulata per adempiere ai requisiti di forma, piuttosto che attuati
7
Sintesi estratta dal sito Internet del Ministero di Grazia e Giustizia (www.giustizia.it)
8
Codice di Procedura Civile; Codice di Procedura Penale
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in modo da permettere una migliore gestione dei contenziosi, tanto è
vero che nella pratica esistono sezioni ambivalenti che a seconda delle
urgenze si occupano di entrambe le materie
9
.
Le tipologie processuali poste all’attenzione dei Giudici sono
numerosissime (basti pensare alla mole di leggi in vigore) e necessitano
di persone capaci di individuare quasi istintivamente a cosa fa
riferimento un determinato fascicolo, gestire il ruolo, decidere la data
dell’udienza e il Giudice preposto.
Anche se nel giugno del ’99 vi è stata una riforma
nell’organizzazione delle Cancellerie e delle Segreterie che ha
comportato essenzialmente una tendenza ad una migliore efficienza nella
gestione delle risorse umane e materiali
10
, la reale situazione comporta
forti disagi, in quanto il rapporto fra i fascicoli in entrata e gli addetti in
cancelleria è troppo alto; ciò causa una distrazione degli uffici verso
compiti di controllo formale dei fascicoli in entrata piuttosto che sul
fronte di segretariato e supporto all’attività caratteristica del giudice.
I compiti tipici della cancelleria Civile/Penale, ora riguardano la
ricezione dei fascicoli cartacei contenenti gli atti oggetto del contenzioso
in base alla loro valenza giuridica, la loro rilevazione e archiviazione
(sintetica) attraverso un supporto informatico e la formazione di copie ed
avvisi (Ufficio Copie), per ora interamente cartacei, che impegnano
molto personale in mansioni frustranti come la fotocopiatura e l’invio di
fax
11
.
Solo dopo che il fascicolo è stato depositato e correttamente
notificato, l’amministrazione procede alla fissazione dell’udienza, in
9
Didone Antonio “La Corte Costituzionale, la ragionevole durata del processo e l'art. 696 c.p.c.”
(Nota a C. Cost. 21 gennaio 2000, n. 17) Giurisprudenza italiana, 2000, fasc. 6 (giugno), pag. 1127-
1129
10
Vigliotti Francesco “La cancelleria civile del giudice unico” - Rivistadelle cancellerie, 1999, fasc.
2 (aprile), pag. 141-143
11
Di Tiello Vanni, De Innocentiis Nicola – “I registri di cancelleria dell' ufficio di conciliazione:
disposizioni normative e modalità pratiche per la loro tenuta”; L'amministrazione italiana, 1990, fasc.
9 (settembre), pag. 1263-1274
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base a determinati gradi di priorità e alla durata prevista, nomina gli
esperti e convoca le parti.
L’attività di sportello, che viene svolta nell’Ufficio Campione
Civile/Penale, è particolarmente intensa nei giorni immediatamente
successivi alle udienze e include la ricezione, il deposito e le informative
sugli atti; vengono inoltre riscosse le sanzioni comminate alle parti in
causa e i diritti di cancelleria.
Le altre attività connesse alla cancelleria, oltre alla valenza civile e
penale, sono peculiari al profilo procedurale che le pratiche hanno
intrapreso su volere dei magistrati, sia sulle attività precedenti l’udienza,
come le tutele sui diritti spettanti per legge alle parti (quali il Gratuito
Patrocinio
12
a garanzia dell’Articolo 24 della Costituzione) e l’istruttoria
sul caso, sia su quelle conseguenti i provvedimenti del Giudice che
possono riguardare diverse materie giuridiche, a cui conseguono
particolari procedure operative.
Tali attività vengono accorpate in diversi uffici quali la Volontaria
Giurisdizione
13
, che si occupa delle autorizzazioni spettanti ai tutori degli
incapaci e ai curatori delle eredità giacenti; l’ufficio del GIP (Giudice
delle Indagini Preliminari) che si occupa delle indagini concernenti la
raccolta di prove e di interrogare i testimoni; l’ufficio Esecuzioni che
riguarda le procedure di vendita coatta di beni mobili e immobili;
l’ufficio delle procedure concorsuali che si occupa di gestire le varie fasi
successive alla dichiarazione di fallimento di un’impresa, quali
l’inventario, la notifica ai creditori, la gestione del patrimonio e le
relazioni con il Curatore; infine l’Economato che è preposto alla
12
Si tratta di un beneficio previsto dalla Costituzione (art. 24 Cost.) che consiste nel riconoscimento
dell'assistenza legale gratuita, per promuovere un giudizio o per difendersi davanti al giudice, alle
persone che non sono in grado di sostenerne le spese. Al pagamento delle spese (avvocati, consulenti
ed investigatori autorizzati) si provvede mediante il patrocinio a spese dello Stato.
13
E' l'attività che viene esercitata dal giudice non per comporre una lite, ma nell'interesse di uno o più
soggetti, per il rilascio di autorizzazioni, omologazioni, nomine, revoche, ecc. In genere il giudice
adotta questi provvedimenti con decreto emesso in Camera di Consiglio.
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contabilizzazione delle spese sufficienti a garantire la normale
prosecuzione delle attività del tribunale.
ORGANIZZAZIONE INTERNA
C
A
N
C
E
L
L
E
R
I
A
Civile
Copie
Esecuzioni
GIP
Procedure
concorsuali
Campione
(Sportello, Sanzioni)
Penale
Volontaria
Giurisdizione
Economato
(Ufficio del personale
e contabilità)