Master in Management dell’Energia e dell’Ambiente
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Cap. I
Scelte di organizzazione nei mercati elettrici
1.1 – Operatore di sistema ed operatore di mercato
Il libero mercato dell�energia elettrica � stato realizzato gi� in molti Paesi del mondo in forme
diverse; queste si sono sviluppate subendo anche l�influenza di importanti e specifici fattori locali
come: la forma del territorio (sviluppato o meno su una dimensione prevalente), la concentrazione
in alcune zone di rilevanti risorse energetiche (grossi giacimenti di gas o petrolio, corsi d�acqua non
ancora sfruttati), il mix delle produzioni (nucleare, idroelettrica, termoelettrica) e la loro
dislocazione, i fattori storici e culturali che hanno favorito strutture pi� accentrate o pi� decentrate.
Fatta questa premessa � tuttavia opportuno valutare i diversi modelli di mercato in un quadro pi�
generale cercando di coglierne gli aspetti di base e solo dopo andare ad analizzare come ogni Paese
abbia adottato questi aspetti in funzione, anche, delle caratteristiche di cui sopra.
In tale ottica notiamo come esistano molti aspetti comuni ai mercati; un primo di questi � la
presenza di due figure:
• Un Operatore di Sistema;
• Un Operatore di Mercato.
Il primo ha il compito di gestire la rete di trasmissione con funzioni di verifica della fattibilit�
tecnica e l�attuazione del dispacciamento; esso gestisce i piani di produzione assegnati a ciascun
gruppo in base alle regole di mercato controllando che il programma di funzionamento degli
impianti non violi alcun limite e bilanciando in tempo reale domanda ed offerta; inoltre ha la
responsabilit� di assicurare l�affidabilit� e la sicurezza del sistema e la qualit� del servizio.
Il secondo ha il compito di gestire uno o pi� mercati elettrici per la programmazione a breve
termine della produzione (day ahead market e mercati infragiornalieri come quello di
aggiustamento o quello per la risoluzione delle congestioni), determinando il prezzo di equilibrio
per ogni periodo di scambio e supervisionando lo svolgimento delle contrattazioni.
Data la possibile sovrapposizione nei ruoli delle due istituzioni, in alcuni Paesi le funzioni sopra
indicate sono assolte da una stessa organizzazione mentre in altri da autorit� indipendenti.
Altre caratteristiche dei mercati saranno presentate nei paragrafi seguenti.
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1.2 – Il Pool elettrico e sue caratteristiche
Punto importante nel processo di liberalizzazione � proprio la presenza di un meccanismo di
mercato per lo scambio di energia elettrica: il Pool o Borsa elettrica.
Se volessimo essere pignoli dovremmo distinguere i due concetti in quanto una Borsa, in generale, �
una struttura in cui si registrano le transazioni tra due soggetti: un compratore ed un venditore, e
rispetto ad essi la Borsa � assolutamente neutrale.
In realt�, per�, l�elettricit� � una commodity un po� particolare in quanto non pu� essere stoccata e
deve essere gestita garantendo un equilibrio dinamico ed istantaneo tra domanda ed offerta e lo
scopo del dispacciatore (operatore di sistema) � proprio questo; succede per� che in tutti i mercati
che hanno adottato un dispacciamento di merito economico o uno passante (definiti pi� avanti), � il
dispacciatore a decidere quali impianti far funzionare in modo da soddisfare la domanda, sulla base
dei loro costi di produzione.
Questo, quindi, � un concetto opposto a quello di mercato in cui ognuno deve essere libero di
acquistare o vendere la merce al prezzo che desidera, e l�unico caso ammissibile in cui ci� potrebbe
non valere pi�, � nell�ipotesi che vi siano vincoli di rete.
Al di l� di questa precisazione, tuttavia, si nota come non solo la gente comune ma anche molti
operatori del settore parlino indifferentemente di Borsa o Pool elettrico, e noi ci adegueremo a
questa terminologia.
Lo scopo del Pool � quello di fornire un luogo di scambio dell�elettricit� in cui siano assicurati
parit� di trattamento per tutti gli operatori, chiarezza delle regole di partecipazione e di definizione
dei prezzi, assicurazione dell�imparzialit� del gestore. Questo al fine di assicurare la competitivit�
del mercato, facilitare la partecipazione di nuovi entranti e pi� in generale definire un ordine di
dispacciamento efficiente, ossia che minimizzi il costo complessivo delle transazioni di energia.
L�insieme di regole che portano alla realizzazione di una Borsa efficiente � elevato, ed il fatto di
scegliere tra l�adottare l�una o l�altra di queste pu� portare a risultati completamente diversi e non
sempre positivi, come vedremo in seguito.
1.2.1 – Tipologie di dispacciamento
Un altro aspetto tipico dei modelli di mercato � il criterio con cui viene effettuato il dispacciamento.
I due modelli presi a riferimento sono:
• Modello a dispacciamento di merito;
• Modello a dispacciamento passante.
Nel primo i gruppi ammessi a produrre ed il loro livello di produzione vengono stabiliti
direttamente dall�Operatore di Mercato in base ad un ordine di merito risultante dalle offerte
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economiche presentate in Borsa dai produttori per ciascuna unit� di tempo e per ciascuna unit� di
produzione.
Nel secondo i gruppi ammessi a produrre ed il loro livello di produzione vengono stabiliti, a meno
dei vincoli di rete, direttamente dai produttori e non dall�Operatore di Mercato, in base ai contratti
stipulati con i clienti, e l�Operatore deve ammettere alla produzione i gruppi indicati dai produttori
per la potenza necessaria a soddisfare i loro contratti. Ciascun produttore presenta poi offerte in
apposite Borsa di bilanciamento dove si tratteranno a breve termine le compensazioni di prelievi
differenti da quelli contrattuali.
In entrambi i casi il dispacciatore ha il potere di modificare l�ordine di accesso alla rete quando
questo possa portare a congestioni non compatibili col funzionamento sicuro del sistema.
1.2.2 - Regole per la determinazione del prezzo
Il modo con cui debba essere fissato il prezzo in un Pool nasce dal seguente quesito: una volta
stabilito che tutti gli operatori che nella curva di offerta si trovino alla sinistra del punto di
equilibrio domanda-offerta ottengono il diritto a produrre, quanto deve essere pagato ogni singolo
produttore?
Le regole di fissazione del prezzo sono sostanzialmente due:
• Regola di prezzo marginale;
• Regola di prezzo discriminatoria.
La prima risulta essere la regola generalmente utilizzata in tutti i Pool: tutti i produttori selezionati
ricevono il medesimo prezzo dato dall�offerta effettuata dall�impianto pi� costoso (in termini di
offerte) chiamato a produrre cio� dall�impianto marginale.
Il prezzo che ne deriva � chiamato system marginal price (SMP) e permette il recupero dei costi
fissi. Il motivo � dovuto al fatto che il prezzo riconosciuto a tutti gli impianti selezionati sar� fissato
dall�impianto meno efficiente, ossia quello col costo marginale pi� elevato, e di conseguenza tutti
gli impianti che hanno presentato offerte pi� basse (e quindi impianti pi� efficienti di quello
marginale) otterranno una rendita inframarginale. Ora, gli impianti con costi marginali pi� bassi
sono quelli di base, ossia quelli con taglie pi� elevate, alti costi fissi e con costi di produzione pi�
bassi. La rendita inframarginale andrebbe a coprire quindi i costi fissi necessari all�avviamento del
funzionamento dell�impianto. Gli impianti con bassi costi fissi, perch� di taglia minore e con costi e
tempi di accensione/spegnimento ridotti, sono quelli che hanno costi variabili pi� elevati; essi
troveranno i loro costi variabili coperti ed una piccola rendita aggiuntiva che permetter� loro di
coprire i propri costi fissi.
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La regola di prezzo discriminatorio invece prevede che ogni produttore chiamato a produrre, riceva
esattamente quanto offerto (pay as bid, PAB). Tale meccanismo non � adottato attualmente nei
mercati forward in quanto i produttori non sarebbero in grado di garantirsi il sovrapprezzo
necessario a coprire i costi fissi, e quindi sarebbero incentivati ad alzare le loro offerte fino a
raggiungere quella del bidder marginale.
Tuttavia questa regola � stata proposta per i mercati in tempo reale, dove viene venduta con
meccanismo competitivo l�energia per la regolazione secondaria e terziaria e dove � possibile
recuperare i costi fissi.
Inoltre tale regola risulta molto utile in quanto permette di ridurre il potere di mercato ed il ricorso
al portfolio bidding; infatti gli operatori con la regola del SMP potrebbero presentare offerte in
modo da massimizzare il ricavo dell�intero parco produttivo semplicemente offrendo energia a
prezzi bassi per la produzione degli impianti di base ed intermedi ed a prezzi alti per le produzioni
di punta degli impianti marginali.
Questa situazione non si presenta nel caso di PAB in quanto gli operatori sarebbero costretti a
presentare curve di offerta piatte, ma ci� solo se possiedono l�impianto marginale, il che pu� non
accadere vista la variabilit� della domanda.
Si osservi che il SMP favorisce l�entrata di nuovi competitori proprio a causa del fatto che
garantisce una rendita per tutti gli impianti (in particolare di base e intermedi). Infine un prezzo
uniforme come il SMP fornisce un prezzo di base per tutti i prodotti finanziari di copertura che si
sviluppano rapidamente in un mercato liberalizzato.
Viceversa una regola di tipo PAB � sfavorevole dal punto di vista dell�ingresso di nuovi operatori in
quanto questi sarebbero portati a offrire prezzi pi� bassi degli operatori strategici per assicurarsi il
dispacciamento rischiando di non recuperare i costi fissi.
1.2.3 – Pool obbligatorio o facoltativo
Quando si fissano le regole per il funzionamento del Pool, sorge un ulteriore problema
fondamentale: i soggetti operanti nel settore elettrico �devono� o pi� semplicemente �possono�
partecipare al Pool?
Da questo punto di vista si presentano i seguenti modelli di organizzazione del mercato:
• Mercato con Pool obbligatorio;
• Mercato con Pool facoltativo.
Il primo caso si commenta da solo: tutti i produttori per poter operare devono fare offerte nella
Borsa; quindi non sono ammessi contratti bilaterali con i clienti.
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Nel secondo caso la maggior parte dell�energia viene scambiata tramite contratti bilaterali di natura
fisica e/o finanziaria tra gli operatori; questi, poi, vengono eventualmente integrati con l�ordine di
merito stabilito nel Pool avente principalmente funzioni di bilanciamento (in modo da risolvere
programmazioni non ottimali derivanti dai contratti bilaterali) come gi� detto prima.
Quale delle due tipologie � preferibile? Difficile stabilirlo a priori, ma solo valutandone gli effetti su
certe caratteristiche quali:
• Spessore e liquidit� del mercato;
• Grado di collusione e trasparenza.
Per quanto riguarda il primo aspetto esso viene maggiormente garantito, in termini di volumi delle
contrattazioni e numero dei partecipanti, da un Pool obbligatorio e il prezzo che se ne deriva risulta
pi� rappresentativo del reale valore dell�energia; il Pool facoltativo, invece, a causa della possibile
scarsa adesione da parte degli operatori pu� dar luogo ad un alto rischio di volatilit� del prezzo in
quanto, essendo facoltativo, tende ad essere utilizzato pi� che altro come strumento di
aggiustamento delle quantit� marginali da scambiare.
Per quanto riguarda il secondo aspetto nei Pool obbligatori � maggiormente probabile un
comportamento collusivo da parte dei concorrenti data la sua trasparenza intrinseca, rispetto a quelli
facoltativi dove si riduce la possibilit� di esercitare potere di mercato.
La trasparenza del mercato, infine, � strettamente legata alla trasparenza delle informazioni
circolanti nel mercato stesso: se da un lato questa pu� favorire taciti accordi tra gli operatori,
dall�altro, per�, favorisce le procedure di controllo da parte dell�Autorit�.
Da questo punto di vista il Pool obbligatorio rende maggiormente identificabile eventuali collusioni
e pertanto risulta preferibile in una fase iniziale del processo di liberalizzazione nella quale il
numero dei competitori � generalmente piuttosto basso (a patto che si adottino regole che riducano
questi rischi). In una seconda fase, poi, quando il numero degli operatori diventer� pi� elevato sar�
preferibile spingersi verso modelli di Pool facoltativo.
1.2.4 - Il contenuto dell’offerta
Quando si stabiliscono le regole che determinano il modo con cui viene offerta l�elettricit� in un
Pool, ci sono numerosi aspetti che vanno scelti per un efficiente funzionamento del meccanismo del
mercato elettrico. Le principali decisioni riguardanti l�offerta sono:
• Il formato;
• La frequenza;
• La vincolativit�;
• L�unit�.
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Il formato delle offerte
Questo parametro specifica quali informazioni devono essere trasmesse all�Operatore di Mercato
per la definizione del merit order. Tipicamente si distinguono i due casi estremi:
• Offerte semplici;
• Offerte complesse.
Le prime dichiarano solo il prezzo al quale l�operatore � disposto a produrre una certa quantit�
d�energia, le seconde introducono vincoli di natura tecnico-economica, come i livelli di no load
(costi di funzionamento a potenza nulla), i livelli minimi e massimi di produzione in termini di
prezzo, la curva dei costi di avviamento.
Vedremo in seguito, nei diversi Pool, che il formato delle offerte � il pi� svariato e non esiste una
scelta ottimale in quanto da un lato le offerte semplici forniscono un�immediata comprensione di
come si formi il prezzo a partire dalle offerte presentate, ma dall�altro lato le offerte complesse
facilitano la programmazione centralizzata degli impianti e danno una maggiore flessibilit� agli
operatori migliorando l�efficienza del mercato.
La frequenza delle offerte
Le offerte possono essere presentate nel seguente modo:
• Per singola ora;
• Per blocchi multiorari (bidding blocks).
Data la variabilit� della domanda nelle diverse fasi della giornata e quindi la variabilit� dei prezzi
stabiliti nei Pool, risulta naturale permettere agli operatori di cambiare le proprie offerte in ogni ora;
cos� facendo, poich� nei Pool vengono applicate generalmente regole di prezzo marginali, si
fornisce un corretto segnale di efficienza economica al sistema.
In realt� esse non consentono di limitare l�esercizio di potere di mercato nel caso in cui vi siano
produttori che hanno forti probabilit� di fissare il prezzo; per questo motivo risulta utile riferirsi a
offerte multiorarie.
Infatti poich� la domanda nell�arco di una giornata pu� variare significativamente, gli impianti
marginali saranno variabili (in quanto marginali per alcuni livelli di domanda, ma non per altri), e
quindi risulter� pi� difficile per quei produttori stabilire i prezzi voluti a tutti i livelli di domanda.
Il problema di queste offerte a �blocchi� � il fatto di non riflettere correttamente la dinamica dei
costi marginali di generazione che possono variare di ora in ora (si pensi quando un impianto deve
coprire i costi di avviamento) ed un�offerta in cui viene fissato solo prezzo e quantit� non pu�
riflettere tale dinamica. In questo caso � preferibile ricorrere ad offerte complesse a blocchi.
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La vincolativit� dell�offerta
Esso si riferisce alla possibilit� o meno di poter modificare liberamente l�offerta fatta in un dato
mercato, nei mercati successivi. Distinguiamo i due seguenti casi:
• Offerta vincolante (bid committed);
• Offerta non vincolante.
Nel primo caso l�operatore che ha presentato l�offerta si � impegnato a produrre un determinato
quantitativo; nei mercati successivi (qualora esistono) vengono scambiate quantit� residuali rispetto
a quelle scambiate nel mercato temporalmente antecedente riducendo l�incentivo a comportamenti
speculativi che si verificano quando si crea appositamente una scarsit� fittizia sul mercato in modo
da traslare energia sui pi� redditizi mercati nei pressi del dispacciamento fisico.
Nel secondo caso, invece, viene assicurata maggiore flessibilit� agli operatori, che possono
aggiustare le loro posizioni nei mercati successivi; in tal modo, per�, si pu� falsare la
programmazione e creare problemi all�efficienza del dispacciamento fisico.
Unit� dell�offerta
Il termine pi� corretto da utilizzare sarebbe �grado di aggregazione delle offerte�, ossia quanti
gruppi di generazione vanno considerati nella formazione di un�offerta. Distinguiamo:
• Offerte per singolo gruppo;
• Offerte per impianto;
• Offerte per soggetto produttore.
Dal punto di vista della liquidit� del mercato il primo caso � preferibile in quanto pi� numerosi sono
i partecipanti dal lato dell�offerta e maggiore sar� il numero di offerte; dal punto di vista della
programmazione degli impianti, invece, il terzo caso permette agli operatori l�autoprogrammazione
degli impianti e quindi la possibilit� di decentrare il ruolo dell�Operatore di Mercato.
1.2.5 – Demand side bidding
E� noto come la richiesta di energia sulla rete sia in gran parte prevedibile a priori, tranne per
quanto riguarda le ore in cui si presentano picchi durante la giornata ricavabili con minore
precisione. Nel caso in cui la domanda venga interamente gestita dall�Operatore di Sistema, essa
non contribuisce quasi per nulla alla fissazione del prezzo; diverso � il discorso in cui viene lasciata
libert� di offerta anche dal lato della domanda (demand side bidding).
Infatti, in tal caso, le quantit� di energia richieste nel Pool diverranno incerte e si presenter� una
certa elasticit� al prezzo che la curva di domanda definita dall�Operatore non pu� avere.