METODOLOGIE DI VALUTAZIONE IN CONTESTI PERTURBATI: LA TEORIA DELLE OPZIONI REALI 79
metodo e suggerisce nuove tecniche per la correzione del tasso di
attualizzazione impiegato (Hodder e Riggs, 1985).
Il concetto di opzioni reali è stato introdotto negli anni settanta da
Myers che in un articolo afferma che le opportunità di sviluppo di un
investimento possono essere viste come opzioni su attività reali il cui
prezzo di esercizio corrisponde all’investimento iniziale
1
. Sulla base di
tale considerazione Myers distingue due componenti del valore di un
investimento: (1) quella riferibile ai flussi di cassa relativi al progetto
e (2) quella relativa all’eventuale esercizio delle opzioni legate
all’iniziativa.
Il lavoro di Mason e Marton “Valuing Real Investment
opportunities: An Options Approach to Strategic Capital Budgeting”
(1985), rappresenta una delle prime applicazioni della teoria delle
opzioni, relativa ad un caso di project financing nel settore energetico.
I due autori mostrano anche la possibilità di distinguere opzioni legate
alle scelte di finanziamento da quelle di investimento
2
.
Nel 1993 Trigeorgis giunge alla formalizzazione di un metodo di
calcolo per le compound option che permette di considerare
l’interazione tra diverse opzioni reali che scaturiscono da un’iniziativa
come complesso di opzioni concatenate dalla possibilità di esercizio
1
MYERS S., Determinants of Corporate Borrowing, in “Journal of Financial Economics” n.2,
1977.
2
La distinzione è stata poi sviluppata da COPELAND, KOLLER E MURRIN (1990) che differenziano
le opzioni sulle attività da quelle sulle passività. Le prime vengono classificate in opzioni di
abbandono, differimento dello sviluppo, ampliamento, riduzione e scambio. Le seconde
riguardano il debito convertibile e le azioni privilegiate, che contengono delle opzioni call in
quanto danno al possessore il diritto di conversione in azioni in base ad un predeterminato
rapporto. Tali opzioni sono importanti in quanto influenzano il costo medio ponderato del capitale
delle società.
METODOLOGIE DI VALUTAZIONE IN CONTESTI PERTURBATI: LA TEORIA DELLE OPZIONI REALI 80
successivo e non come semplice somma algebrica dei valori delle
singole opzioni
3
.
Nel 1995 Dixit e Pindyck rilevano come l’adozione della teoria
delle opzioni reali possa aiutare il management a valorizzare meglio i
propri investimenti rispetto al criterio del VAN, e come, di fatto, il
superamento delle logiche tradizionali sia già avvenuto nella realtà
aziendale. In molti settori, infatti, “le società tendono a non
sospendere le attività ed ad assorbire ingenti perdite per periodi
prolungati, anche laddove l’analisi mediante il VAN suggerirebbe di
abbandonare l’attività.[…] Il loro comportamento può essere spiegato
facilmente tenendo conto del valore dell’irreversibilità delle spese di
investimento e delle opzioni che quest’ultimo incorpora”
4
.
La seconda metà degli anni novanta è caratterizzata da numerose
pubblicazioni relative ad applicazioni pratiche della teoria, che
riguardano in particolar modo il settore farmaceutico, quello
immobiliare, cinematografico, estrattivo e petrolifero.
In Particolare, Loch, Bode-Greuel e Smuck (1999) hanno
analizzato il problema della scelta fra diverse iniziative strategiche
alla BestPharma, una grande compagnia farmaceutica internazionale
che opera anche nel settore della ricerca, sottolineando come un
contributo molto importante nella valutazione dei progetti sia stato
apportato con un approccio quantitativo basato sulle opzioni
strategiche.
3
TRIGEORGIS L., The Nature of Option Interactions and the Valuation of Investments with
Multiple Real Options, in “Journal of Financial and Quantitative Analysis”, n.1, 1993.
4
DIXIT A. K. – PINDYCK R. S., The Options Approach to Capital investiments, in “Harvard
Business Review”, n.3 1995.
METODOLOGIE DI VALUTAZIONE IN CONTESTI PERTURBATI: LA TEORIA DELLE OPZIONI REALI 81
La BestPharma ha sviluppato una rappresentazione dell'albero
decisionale dei progetti, grazie al quale è possibile ottenere una
valutazione delle possibili misure che il progetto può assumere, alla
luce dell’esercizio delle opzioni strategiche. La rappresentazione del
progetto attraverso l’albero binomiale consente di evidenziare i punti
di decisione chiave, i profitti e le fonti del rischio, individuando le fasi
dove la volatilità dei profitti presenta valori più elevati
5
.
Micalizzi (1996) e Kulatilaka (1999) evidenziano come la teoria
delle opzioni possa essere adottata dal management delle aziende
come processo strategico decisionale, articolato in quattro fasi
fondamentali: (1) framing, relativa all’analisi delle aree di flessibilità,
l’identificazione delle opzioni reali e la comprensione delle
determinanti del rischio; (2) structuring, dedicata alla traduzione del
problema di valutazione in un modello di opzioni reali; (3) valuation,
volta alla quantificazione del valore dell’opzione mediante opportuni
algoritmi di riferimento; (4) implementation, volta all’applicazione dei
risultati ottenuti alla strategia aziendale
6
.
Nel 1998 la Banca mondiale ha assegnato ad un team, guidato da
Scandizzo e Knudsen, uno studio “teso ad identificare i mezzi e le
procedure più adatte ad incorporare sistematicamente la teoria delle
opzioni reali all’interno della valutazione dei progetti d’investimento,
con particolare riguardo alle risorse naturali, all’ambiente e ai progetti
ad alto rischio”.
5
LOCH C.H. – BODE-GREUEL K. – SMUCK S., Expansion Options: Strategic Opportunities Created
By Research Projects at BestPharma”, Working Paper n. 21/TM, April, 1999.
6
AMRAM M. – KULATILAKA N., Real Options. Strategie d’investimento in un mondo dominato
dall’incertezza, Etas, Milano, 2000.
METODOLOGIE DI VALUTAZIONE IN CONTESTI PERTURBATI: LA TEORIA DELLE OPZIONI REALI 82
Gli elementi comuni relativi ai diversi contributi sull’argomento
possono essere sintetizzati nei punti seguenti
7
:
- esiste un problema di definizione e riconoscimento delle
opportunità che si presentano all’azienda una volta intrapreso
un determinato progetto di investimento;
- tali opportunità vanno adeguatamente valutate fornendo per
ciascuna di esse le informazioni quantitative necessarie ad una
loro ponderazione;
- chiarita la tipologia ed il valore quantitativo delle opzioni è
necessario soffermarsi sulle interrelazioni esistenti tra le
diverse opzioni che scaturiscono dalla stesso progetto
(problema di compound option che richiede particolari cautele
in fase valutativa);
- occorre quantificare il valore complessivo delle opzioni
identificate mediante modelli matematico – statistici idonei ad
interpretare la complessità strutturale del progetto.
7
MICALIZZI A., op. cit.
METODOLOGIE DI VALUTAZIONE IN CONTESTI PERTURBATI: LA TEORIA DELLE OPZIONI REALI 83
2. Il ruolo dell’incertezza in condizioni di flessibilità: da
minaccia a opportunità
I metodi di valutazione tradizionali presuppongono una
correlazione inversa tra incertezza
8
e valore dell’investimento. Un
incremento della volatilità determina un aumento del tasso di
attualizzazione che si riflette in una riduzione del valore del progetto.
Le iniziative caratterizzate da maggiore incertezza avranno senz’altro,
a parità di flussi di cassa generati, un valore attuale netto più basso, e
saranno quindi giudicate meno convenienti.
Questo orientamento si basa su due equivoci di fondo, entrambi
collegati al mancato riconoscimento delle opzioni reali. Innanzitutto,
in un ambiente sempre più dinamico e incerto la creazione di valore si
fonda sulla generazione di opzioni di flessibilità, per cui quello che
veramente conta è la capacità dell’impresa di poter rispondere in
modo flessibile alle opportunità e alle minacce che si presenteranno
nel futuro. La principale fonte di valore di un investimento non sono
quindi i flussi di cassa, ma le opzioni che la sua realizzazione consente
di acquisire.
In secondo luogo, le metodologie tradizionali non
approfondiscono in maniera adeguata il ruolo dell’impresa rispetto al
8
Il concetto di incertezza viene spesso distinto da quello di rischio. Si parla di rischio quando per
ciascuno degli esiti possibili di una determinata decisione è possibile stimare la relativa
distribuzione di probabilità. Il rischio esprime un insieme di situazioni che l’impresa potrebbe
dover affrontare che possono essere previste, misurate e governate. L’incertezza indica invece la
casualità legata all’ambiente esterno; questa è indipendente dalle decisioni d’impresa e non può
essere racchiusa all’interno di un modello probabilistico. Il rischio può essere inteso come una
misura degli effetti che l’incertezza produce sull’investimento, ovvero come il grado d’incertezza
associabile a tutti i possibili risultati attesi.
METODOLOGIE DI VALUTAZIONE IN CONTESTI PERTURBATI: LA TEORIA DELLE OPZIONI REALI 84
rischio. La presenza di opzioni reali consente di avvantaggiarsi delle
situazioni favorevoli che si verificheranno nel futuro senza dover
patire gli effetti di quelle sfavorevoli. Possono essere individuate due
strategie alternative per gestire l’incertezza: prevenzione ed elasticità.
Se è possibile prevedere l’evoluzione futura dello scenario di
riferimento, può essere vantaggioso da un punto di vista economico ed
organizzativo creare una struttura rigida in grado di rispondere
meccanicamente alla situazione prevista. Se non possono essere
effettuate previsioni attendibili, sarà necessario sviluppare un sistema
altamente elastico e flessibile
9
. Nel contesto attuale, caratterizzato da
un elevato dinamismo ambientale, la scelta appare obbligata.
Figura 3.1 – Confronto tra la visione tradizionale dell’incertezza e quella
legata all’approccio delle opzioni reali.
(Fonte: AMRAM M. – KULATILAKA N., 2000).
9
COPELAND T. - KOLLER T. - MURRIN J., Il valore dell’impresa. Strategie di valutazione e
gestione, Il Sole 24 Ore libri, Milano, 1991.
VALORE
INCERTEZZA
Punto di vista delle
opzioni reali
Punto di vista
tradizionale
L’incertezza accresce
il valore del progetto
METODOLOGIE DI VALUTAZIONE IN CONTESTI PERTURBATI: LA TEORIA DELLE OPZIONI REALI 85
Nell’ottica delle opzioni reali un incremento della volatilità
determina un aumento del valore dell’opzione, in quanto una volta
sostenuto il prezzo per acquisire l’opzione, nella peggiore delle ipotesi
la perdita per l’impresa sarà pari al premio pagato, mentre i benefici
derivanti da un’evoluzione positiva dello scenario sono
potenzialmente illimitati. All’aumento del valore dell’opzione
corrisponde, tuttavia, una riduzione del VAN di base, ovvero del
valore del progetto in assenza di flessibilità manageriale, dovuta
all’aumento del tasso di attualizzazione. L’effetto sul valore
complessivo dell’investimento dipenderà dal prevalere dell’uno o
dell’altro fenomeno.
L’approccio delle opzioni reali modifica dunque radicalmente il
modo di intendere l’incertezza. Essa diviene un’opportunità per le
imprese che sapranno costruire un sistema in grado di rispondere in
maniera flessibile all’evolversi degli eventi.
Il management dovrebbe vedere i mercati in termini di genesi ed
evoluzione dell’incertezza ponendosi l’obiettivo di ridurre
l’esposizione agli esiti sfavorevoli ed accrescere quella agli esiti
favorevoli. La capacità di identificare e gestire le opzioni insite nei
progetti d’investimento consente, infatti, di modificare l’esposizione
dell’impresa ai fattori di incertezza esterni, ovvero la sensibilità dei
flussi di cassa e del suo valore ad una fonte di incertezza, e di
incrementare in tal modo il valore degli investimenti strategici
10
.
10
AMRAM M. – KULATILAKA N., Op. Cit.
METODOLOGIE DI VALUTAZIONE IN CONTESTI PERTURBATI: LA TEORIA DELLE OPZIONI REALI 86
La relazione tra incertezza e valore del progetto ed il ruolo della
flessibilità manageriale possono essere compresi comparando il cono
dell’incertezza con la distribuzione di probabilità del valore
dell’iniziativa ( Figura 3.2).
Il cono dell’incertezza è una rappresentazione grafica del modo in
cui il valore evolve nel tempo: il vertice rappresenta l’investimento
iniziale, ed il cono le possibili evoluzioni del progetto. Il campo dei
valori possibili si amplia all’estendersi dell’orizzonte temporale di
riferimento. La capacità di individuare e gestire le opzioni reali
incorporate nell’investimento determina un’estensione del cono verso
l’alto ed un incremento del valore atteso dall’investimento strategico.
Figura 3.2 – La relazione tra incertezza e valore nelle diverse ottiche di
valutazione.
Logica delle opzioni reali
Visione tradizionale
VALORE
TEMPO
PROBABILITÀ
IL CONO DELL’INCERTEZZA
Premio per l’opzione
Moda Media
VAN
LA DISTRIBUZIONE DI PROBABILITÀ
METODOLOGIE DI VALUTAZIONE IN CONTESTI PERTURBATI: LA TEORIA DELLE OPZIONI REALI 87
La distribuzione di probabilità di un progetto in assenza di
opzioni corrisponde ad una normale
11
, in quanto il management è
considerato l’esecutore operativo di un piano d’investimento i cui
risultati attesi sono prevedibili in modo deterministico. La
distribuzione di probabilità sarà dunque simmetrica ed il VAN atteso,
che rappresenta la media della distribuzione, coinciderà con il valore
modale.
L’esistenza di opzioni legate al progetto e quindi di flessibilità
manageriale genera delle asimmetrie nella distribuzione, in quanto
“conferendo al management diritti ma non doveri, allunga la
distribuzione di probabilità verso destra, dal momento che offre
l’opportunità di cogliere i benefici dell’evoluzione positiva dello
scenario e al contempo di intervenire per contenere le conseguenze
negative di un’evoluzione sfavorevole delle variabili che incidono sul
valore del progetto”
12
.
Il valore atteso della distribuzione asimmetrica eccede il valore
modale, rimasto invariato rispetto al caso della distribuzione
simmetrica in cui coincideva con il VAN di base, in misura pari ad un
premio che riflette il valore della flessibilità manageriale.
La capacità di stimare adeguatamente la flessibilità decisionale
del management costituisce uno dei maggiori pregi del metodo delle
opzioni reali.
11
Una variabile si dice normalmente distribuita quando la media, la moda e la mediana della
distribuzione coincidono, dando origine alla nota forma a campana.
12
MICALIZZI A., op. cit.
METODOLOGIE DI VALUTAZIONE IN CONTESTI PERTURBATI: LA TEORIA DELLE OPZIONI REALI 88
Da questo punto di vista, la nuova logica non va considerata
come un’alternativa alle analisi basate sull’attualizzazione dei flussi,
ma come una tecnica in grado di integrare le valutazioni derivanti
dall’esecuzione meccanicistica di una strategia deliberata, con le
opportunità che emergono dall’attuazione della strategia e dal
confronto con le dinamiche interne ed esterne.