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CAP 1
L’IMPORTANZA DELLA COMUNICAZIONE NEL MARKETING
Quando parliamo di comunicazione d’impresa intendiamo “quell’insieme di attività svolte
dall’azienda per creare e mantenere nel tempo un’approfondita conoscenza diretta e un alto
grado di riconoscibilità presso i pubblici di riferimento sia interni che esterni.”Non c’è alcun
dubbio che senza il supporto di adeguati strumenti di comunicazione le imprese non
riuscirebbero a stimolare la fase di acquisto dei propri prodotti/servizi. Alla comunicazione
infatti viene demandato il difficile compito di far sì che l’azienda sia in grado di creare
un’immagine forte e attrattiva nei confronti del mondo esterno in modo tale da riuscire a
ottenere il consenso necessario per attrarre le risorse necessarie al fine di garantirsi un
adeguato ritorno in termini di profitti. A tal riguardo sembra doveroso citare quanto sosteneva
un autorevole studioso di marketing il quale diceva:”per vendere non è sufficiente offrire un
prodotto ad un prezzo attraente tramite una rete di distribuzione ben strutturata,bisogna anche
far conoscere la gamma di prodotti offerta mettendone in evidenza le qualità distintive agli
occhi del gruppo di acquirenti individuati e stimolarne la domanda con azioni promozionali
mirate”(Lambin 2004).Una strategia di marketing dunque per essere efficace non può
prescindere dalla messa a punto di un programma di comunicazione mirato volto a influenzare
alcuni aspetti dei soggetti a cui si rivolge:
Sistema motivazionale
Sistema percettivo
Sistema valutativo
Sistema comportamentale
Per quanto riguarda l’aspetto motivazionale l’obiettivo è quello di aumentare l’interesse
verso il prodotto e cercare di far in modo che venga suscitata una certa preferenza nella
fase di valutazione da parte dell’acquirente;per far questo l’iter principale risiede nel
sollecitare la connessione tra benefici offerti dal prodotto e esigenze nel mercato.
In relazione all’aspetto percettivo gli obiettivi principali riguardano da un lato il
modificare i prodotti che formano oggetto di comparazione e scelta,per esempio
indirizzando la comunicazione verso quei prodotti verso cui ancora non sono maturati
convincimenti e dall’altro portare il cliente a far si che apprezzi le differenze tra i prodotti
oggetto della comparazione. La comunicazione che va ad agire sulla valutazione
dell’acquirente mira a far sì che il prodotto comunicato vada a coincidere con il profilo di
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prodotto individuato da ciascun cliente,creato mediante gerarchia degli attributi dello
stesso. Per quanto riguarda infine l’ultimo aspetto,ma non meno importante rispetto agli
altri,la comunicazione deve andare anche ad agire sul comportamento dei clienti in fase di
acquisto e in particolare sulla propensione di acquisto,le modalità i tempi e luoghi
dell’acquisto e la fidelizzazione.
Gli aspetti considerati precedentemente sono gli elementi da cui un’azienda deve partire per
mettere a punto un idoneo sistema di comunicazione,ma per essere efficace una strategia deve
fare in modo che gli acquirenti siano in grado di conoscere l’esistenza e le potenzialità dei
prodotti venduti e far valere questi ultimi nei confronti dei concorrenti in un contesto che sta
mutando repentinamente grazie all’avvento della tecnologia. Quello che ieri infatti era
considerato il miglior prodotto,il più evoluto oggi è considerato invece soltanto un prodotto
tra tanti che ben presto verrà sorpassato e abbandonato. In questo nuovo contesto l’unico
modo per differenziarsi è quello di comunicare qualcosa tramite o un valore
simbolico/evocativo nell’ambito di quelle imprese che lavorano nel cosiddetto B to C,ossia
che quindi rivolgono la loro offerta di prodotti direttamente a soggetti privati con la vendita
diretta al consumatore finale,oppure tramite un’attenzione particolare rivolta a far percepire
quelle che sono le caratteristiche tecniche fondamentali dei prodotti,questo in un’ottica B to B
ossia dove i soggetti acquistano beni o servizi per incorporarli ad altri.
La tesi si concentrerà sulla comunicazione relativa al canale Business to Business prendendo
in considerazione gli aspetti fondamentali che differenziano questo tipo di comunicazione
rispetto al canale Business to Consumer e agli obiettivi che si intendono perseguire con un
focus nel capitolo due sull’importanza del sistema di CRM per la corretta gestione delle
relazione con i clienti e in particolare sullo studio delle preferenze e del vantaggio economico
che l’azienda può trarre da un utilizzo corretto di questo sistema e nel terzo sull’avvento di
nuove forme di comunicazione incentrate sull’utilizzo del Web come fonte innovativa di
nuova conoscenza che permette non solo un confronto diretto con i competitors dell’azienda
ma anche uno scambio di informazioni molto più efficace e repentino tra gli acquirenti. Anche
in questo caso ci si concentrerà sul web marketing nei mercati B to B per capire quali possano
essere le differenze principali e gli eventuali limiti rispetto a una comunicazione rivolta a
consumatori finali. Nell’ultimo capitolo infine tratterò di un caso aziendale,la società ITW
Construction Products Italy S.r.l presso la quale ho svolto un periodo di stage potendo toccare
con mano quanto espresso solo teoricamente nei capitoli precedenti.
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1.1 I MERCATI BUSINESS TO BUSINESS
Quando parliamo di comunicazione uno degli aspetti principali è riuscire a capire quali
differenze un’azienda può riscontrare qualora si rivolga direttamente al consumatore finale
piuttosto che si rivolga a personale specializzato che poi andrà a rivendere lui stesso il
prodotto nel mercato finale. Prima di fare questo è importante però cogliere quali sono le
caratteristiche di un mercato industriale al fine di comprendere per quali ragioni le scelte
comunicative possano essere differenti. Un mercato industriale è caratterizzato da individui
che acquistano un tipo specifico di prodotti o servizi al fine di rivenderli e utilizzabili
direttamente nella produzione di altri output. A tal riguardo quindi la relazione
interorganizzativa che ne deriva deve tenere in considerazione il fatto che essendo il cliente
stesso un’azienda,tale soggetto in realtà sarà composto da una serie non univoca di
individui,molti dei quali già esperti sul tipo di prodotto che vanno ad acquistare. Il prodotto
dunque non sarà semplicemente acquistato e consumato come accade in un’ottica Business to
Consumer ma andrà inserirsi nel processo di trasformazione ed elaborazione del cliente. A tal
riguardo ciò che caratterizza in primis un mercato B to B è il fatto che le decisioni di acquisto
sono mosse da una maggior razionalità nelle scelte rispetto che in un’ottica orientata al cliente
finale e per tale ragione risultano meno condizionabili e gli acquirenti risultano in grado di
specificare le loro aspettative. Tenendo in considerazione quest’ultimo aspetto possiamo dire
che il mercato industriale ha un elevato livello di concentrazione,la maggior parte delle
vendite infatti viene realizzata con pochi acquirenti e gli ordini molto spesso sono di ingenti
dimensioni e costosi. Un ultimo elemento fondamentale da considerare è la natura dei rapporti
che si vengono a creare tra impresa e fornitore che vengono formulati nell’ottica di
creare,mantenere e sviluppare un network di relazioni che assicurino la sopravvivenza
dell’impresa stessa;per fare questo le relazioni devono essere improntate in un’ottica di lungo
periodo.
1.7 LA COMUNICAZIONE NEL BUSINESS TO BUSINESS
Evidenziati quelli che sono i tratti essenziali che caratterizzano i mercati industriali possiamo
procedere ora con l’andare a cogliere le peculiarità della comunicazione all’interno degli
stessi,sottolineando inoltre le differenze esistenti rispetto a una comunicazione rivolta
direttamente ai clienti finali. Il processo di comunicazione B to B ha lo scopo,come quello
consumer di raggiungere “qualcuno” con un messaggio e di influenzarlo tramite gli
aspetti,che abbiano già incontrato,cognitivi. A causa delle complessità del prodotto industriale
e del processo di acquisto che passa per diverse fasi,si rende necessaria in questo tipo di
comunicazione la presenza del personal selling,figura che viene inserita come quinto
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elemento all’interno del comunication mix e che è idoneo a dare informazioni e supporto al
potenziale cliente.
Proprio a causa delle caratteristiche dell’interlocutore industriale la comunicazione nel
mercato B2B si fonda su alcune particolarità:
Selettiva,questo significa che il messaggio che si intende far percepire non è quello
confezionato standard ma un messaggio specifico in relazione al target di utenti che si intende
raggiungere
Informativa che tende a dare notizie su quelle che sono le caratteristiche tecniche e le
funzionalità dei prodotti
Formale,lo stile di questo tipo di comunicazione risulta essere professionale e serio non
amichevole e colloquiale
Relazionale: l’obiettivo principale non è quello di vendere di più ma la continua interazione
con gli acquirenti e la gestione di relazioni durature con gli stessi.
Gli aspetti citati sono quelli che permettono di capire quando siamo davanti a un tipo di
comunicazione industriale e permettono di fare immediata chiarezza sulle differenze esistenti
rispetto a un orientamento Business to Consumer dove gli aspetti chiave sono legati alla sfera
emozionale e affettivo sensoriale degli utenti finali,alla marca come elemento in grado di
rassicurare e allo stesso tempo attrarre l’attenzione in modo tale da far sì che possa scaturire
una necessità di acquisto. Possiamo quindi riassumere nella tabella seguente le principali
differenze che si riscontrano nei due tipi di comunicazione che le aziende utilizzano:
MERCATO B2B MERCATO B2C
Comunicazione tecnica e informativa che mira a dare
informazione dettagliate sulle caratteristiche tecniche
dei prodotti
Comunicazione ricca ed elaborata che per convincere
usa tecniche di persuasione legate all’emozione,istinto
ecc..
Comunicazione incentrata sui prodotti in modo da
poter fare acquisti razionali e non emozionali
Comunicazione che non si incentra sui prodotti quanto
sull’immagine,il design,il marchio ecc..
Stile formale professionale e serio Utilizzo di uno stile informale,amichevole e
colloquiale
Utilizzo soprattutto di fiere,convegni,pubblicità
tramite cataloghi,brochure e direct marketing
Utilizzo soprattutto di media quali tv,radio e stampa
per trasmettere il messaggio pubblicitario
Fonte:Elaborazione personale