3
Cap.1 - La regolamentazione delle scommesse sportive in Italia
1.1- Storia ed espansione del fenomeno delle scommesse sportive on-line in
Italia
A differenza di altri paesi l'educazione sportiva in Italia non è affidata alle
scuole, mancano infatti i club sportivi scolastici, anche se sono previste
comunque delle lezioni di educazione fisica all'interno del programma didattico.
La crescita sportiva dei ragazzi italiani è delegata quasi esclusivamente alle
società ed associazioni sportive private.
Il CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) è un'organizzazione, nata il 10
giugno 1914 come parte del Comitato Olimpico Internazionale (CIO),viene
istituita dallo Stato italiano nel 1942
1
con lo scopo di curare l'organizzazione e il
potenziamento dello sport italiano attraverso le Federazioni Nazionali Sportive e
in particolare la preparazione degli atleti al fine di consentirne la partecipazione
ai Giochi Olimpici; altro importante obiettivo del CONI è la promozione dello
sport nazionale. È la Federazione delle Federazioni che svolge il ruolo di garante
dell’unicità dell’ordinamento sportivo nazionale ed è l’unico elemento
certificatore dell’effettiva attività sportiva svolta dalle società e dalle associazioni
dilettantistiche private.
1 Legge istitutiva del C.O.N.I. Legge 16 Febbraio 1942 n.426”Costituzione e ordinamento del comitato
olimpico nazionale(C.O.N.I.)”G.U. 11 MAGGIO 1942, n. 112
Art. 1.È costituito sotto la vigilanza del Ministero del Turismo e dello Spettacolo, il Comitato
Olimpico Nazionale Italiano (C.O.N.I.), avente personalità giuridica con sede in Roma.
Art. 2.Compiti del Comitato Olimpico Nazionale Italiano sono l'organizzazione ed il potenziamento
dello sport nazionale e l'indirizzo di esso verso il perfeziona mento atletico con particolare riguardo
al miglioramento fisico e morale.
Art. 3.II Comitato Olimpico Nazionale Italiano nell'espletamento dei compiti di cui all'articolo
precedente:
a). provvede alla conservazione, al controllo ed all'incremento del patrimonio sportivo nazionale;
b). coordina e disciplina l'attività sportiva comunque e da chiunque esercitata;
c). ha il potere di sorveglianza e di tutela su tutte le organizzazioni che si dedicano allo sport e ne
ratifica, direttamente o per mezzo delle Federazioni Sportive Nazionali, gli statuti ed i regolamenti;
d). appronta gli atleti ed i mezzi idonei per le Olimpiadi e per tutte le altre manifestazioni sportive
nazionali o internazionali, con riguardo alla preparazione olimpionica o per il raggiungimento di altre
finalità.
4
In seguito l’attenzione istituzionale alla pratica della scommessa ippica ha
suggerito, a partire dal 1942
2
, l'attribuzione del governo del settore dei giochi ad
un soggetto pubblico con l'istituzione dell'UNIRE (Unione nazionale per
l'incremento delle razze equine) che si occupa della ippicoltura italiana, al fine di
utilizzare i proventi del gioco per finanziare il mondo sportivo che ne esprime gli
eventi. Successivamente nel 1946 il CONI concretizza il progetto del giornalista
Massimo Della Pergola per la gestione del concorso a pronostici Totocalcio.
L'organizzazione e l'esercizio delle attività di scommessa secondo il primo
decreto legislativo del 1948
3
,sono affidate allo Stato. Il Ministero delle finanze
può effettuarne la gestione o direttamente, o per mezzo di persone fisiche o
giuridiche, che diano adeguata garanzia di idoneità. Seconda l’art.6
4
l’esercizio
delle attività di gioco spetta ai due enti il CONI e l’ UNIRE che sono tenuti, per
le attività da essi svolte, a corrispondere allo Stato una tassa di lotteria. Più
precisamente l'UNIRE si occupa solo ed esclusivamente degli eventi sportivi
ippici, mentre il CONI degli eventi sportivi differenti dalle corse dei cavalli.
Da questo momento le scommesse ippiche e sportive hanno avuto sempre più
importanza nella società italiana, il Totocalcio legato alla passione che gli italiani
nutrono per il pallone crea da subito un enorme interesse nel pubblico e
contribuisce in maniera assoluta allo sviluppo del mercato dei giochi. “ Il
Totocalcio diventa il simbolo della scommessa nell’immaginario collettivo
italiano”
5
. Per rispondere a questo mercato in ascesa nei principali centri cittadini
aprono le agenzie ippiche per puntare sui cavalli e le ricevitorie dove è possibile
2 Legge 24 Marzo 1942, n.315 "Provvedimenti per la ippicultura" pubblicato in G.U. n .91 il 17 aprile
1942.
3 Decreto legislativo “Disciplina delle attività di gioco” del 14 aprile 1948 G.U.22 maggio n.118
ratificato con legge 22 aprile 1953 n.342.
4 Art.6 - È riservato rispettivamente al Comitato olimpico nazionale italiano e all'Unione nazionale
incremento razze equine l'esercizio delle attività previste dall'art. 1, qualora siano connesse con
manifestazioni sportive organizzate o svolte sotto il controllo degli enti predetti.
La disposizione del comma precedente non si applica a quelle attività che il Comitato olimpico
nazionale italiano e l'Unione nazionale incremento razze equine non intendano svolgere. In tal caso si
osservano le disposizioni dell'art. 2, salvo che si tratti di attività che turbino il regolare svolgimento
delle manifestazioni sportive.
Il Comitato olimpico nazionale italiano e l'Unione nazionale incremento razze equine sono tenuti, per
le attività da essi svolte a norma del primo comma, a corrispondere allo Stato una tassa di lotteria pari
al 16 % di tutti gli introiti lordi.
5 Comunicato stampa dell'Amministrazione Autonoma Monopoli di Stato“AAMS ricorda Massimo
Della Pergola” - Roma 14 Marzo 2006.
5
giocare al Totocalcio, con il compito di riscuotere le somme giocate per conto
dello Stato italiano.
Alla fine degli anni ’90 però assistiamo ad una crisi progressiva del Totocalcio
che anno dopo anno perde pubblico e quantità di gioco. Questo è dovuto dal fatto
che gli scommettitori preferiscono “investire” il proprio denaro in altri tipi di
gioco come il Superenalotto e le scommesse sportive a quota fissa.
La vecchia “schedina” del totocalcio lascia spazio ai singoli pronostici scelti
dallo stesso scommettitore. Se nel Totocalcio le partite sono già scelte e si è
obbligati a pronosticare quelle e solo quelle, nelle scommesse sportive la scelta
ed il numero delle partite spetta allo scommettitore. Molti degli scommettitori
del Totocalcio di fronte ad un'offerta più ampia di gioco hanno abbandonato la
vecchia schedina re-incanalando le somme di denaro sulle scommesse sportive.
Per gli sportivi italiani, avvezzi ormai da decenni al Totocalcio, la scommessa a
quota fissa non rappresenta certo un duro ostacolo “culturale” da superare. Anche
il Totocalcio, infatti, è una scommessa, ma al totalizzatore: vale a dire che
dall’intero ammontare delle puntate effettuate dagli scommettitori viene separata
una parte destinata al montepremi. I vari vincitori dovranno quindi dividersi una
somma che non solo non conoscono al momento della puntata ma che non è
neanche immaginabile al verificarsi dell’esito positivo della stessa, poiché
l’importo di vincita dipenderà sempre dall’abilità, o meno, degli altri
scommettitori e soprattutto dal numero di tutti coloro che avranno vinto
(totalizzando 12, 13 o 14 punti).
Il fascino delle scommesse a quota fissa, invece, è rappresentato proprio dal fatto
che lo scommettitore conosce già in anticipo l’ammontare dell’eventuale vincita,
che sarà ovviamente commisurata al tipo di giocata effettuata e soprattutto alle
quote sui cui si è puntato. È, in sostanza, il prodotto tra la puntata e la quota
scelta.
6
La quota non rappresenta che la percentuale di probabilità che si verifichi un
dato evento: quanto più è alta tale percentuale tanto più bassa sarà la relativa
quota sulla quale si potrà scommettere. Il pronostico dell'evento dato viene
applicato generalmente con la stessa simbologia mutuata dal “vecchio”
Totocalcio, cioè: «1» per pronosticare la vittoria della squadra che gioca in casa,
«X» per pronosticare il pareggio e infine «2» per la vittoria della squadra in
trasferta.
A questo punto è utile per l'esposizione che segue illustrare due importanti
elementi tecnici , che sono come trovare la quota migliore e come calcolare
l'eventuale vincita.
1)Come facciamo infatti a capire se una quota è migliore di un’altra? Con una
semplice formula, una calcolatrice e le tre quote di 1-X-2, possiamo valutare a
quanto ammonta la percentuale (teorica) di guadagno del banco. Va da sé che
meno un allibratore guadagna e più la quota sarà favorevole al giocatore.
La percentuale di allibramento e' data dalla somma dei quozienti ottenuti
dividendo 100 per la quota offerta di ogni singolo evento (ovvero 1, X, 2).
Viene calcolata utilizzando la seguente formula:
Percentuale (teorica) = 100: quota di ciascun segno.
Ad esempio, calcolare l’allibramento su una singola quota di 2.50 significherà
svolgere la seguente operazione = 100 : 2.50 = 40% ; questa percentuale indica la
probabilità ,sempre secondo l'allibratore, che si verifichi l'evento.
La stessa cosa andrà fatta sulle altre due quote e, alla fine, si dovranno sommare i
tre numeri ottenuti. Ad esempio, nel caso ci siano le 3 quote con:
segno (1) quota 2.50 ; segno (x) quota 2.75 ; segno (2) quota 3.00
7
% di allibramento = (100/2.50) + (100/2.75) + (100/3.00) = 109,6%
Cosa significa? Significa che se teoricamente l'allibratore avesse ricevuto
scommesse equilibrate nei tre segni (1,X,2) secondo la propria allibratura (cioè
raccogliendo più denaro sulla quota più bassa e meno denaro sulla quota più
alta), alla fine si troverebbe a pagare 100 euro contro le 109,6 incassate
qualunque esito uscisse.
La legge italiana fissa il massimo della percentuale di allibramento.
6
In genere, il totale delle tre percentuali oscilla tra 110 e 114: il giocatore
avveduto dovrà cercare la lavagna migliore laddove questa percentuale è più
bassa.
Insomma, meglio una quota su un match allibrata a 111 rispetto ad un’altra
allibrata a 114, fermo restando che, se si vuole puntare a tutti i costi su un singolo
segno, converrà semplicemente cercare la quota più alta per quella scelta.
2) Come calcolare l’eventuale vincita? Per restare all’esempio del calcio, la
Roma o il Milan che affrontano in casa una neo promossa hanno una probabilità
espressa in percentuale di vincere (segno «1») decisamente alta, spesso e
volentieri superiore al 70 o al 80%, che si può tramutare in una quota per la
vittoria casalinga oscillante tra l’1,45 e l’1,25. Un’eventuale puntata di 10 euro su
un segno «1» alla quota di 1,30 darebbe una vincita totale di 13 euro:
10 euro x 1,30 = 13 euro.
6 MINISTERO DELLE FINANZE Decreto 2 giugno 1998, n. 174 in G.U. n. 129 del 5 giugno 1998
e successive modificazioni ed integrazioni (Decreto 12 luglio 2000, n. 231 in G.U. n.
196 del 23 agosto 2000)
“Art. 33. Percentuale di allibramento
a) per le scommesse su avvenimenti che prevedono fino a tre possibili esiti, la percentuale di
allibramento di ogni singolo avvenimento non può superare 116; è ammesso uno scarto non
superiore al 2 per cento;
b) per le scommesse su avvenimenti che prevedono da quattro a otto possibili esiti, la
percentuale di allibramento non può superare 136; è ammesso uno scarto non superiore al 5 per
cento;
c) per le scommesse su avvenimenti che prevedono oltre otto possibili esiti, la percentuale di
allibramento non può superare 152 con uno scarto non superiore al 5 per cento;...”