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alla rivoluzione elettronica (computer, Internet, telefonia mobile). Ci si sofferma qui
sulla rivoluzione elettronica, da cui parte il piø grande processo di trasformazione,
evidenziandone i vantaggi che porta con sØ, dalla nascita de computer per scopi militari,
fino all avvento di Internet, di cui verr tracciat a una breve storia. Internet si Ł diffuso in
maniera esponenziale in tutto il mondo, e a tal proposito si Ł scelto di riportare alcuni
dati riguardanti in numero di navigatori a livello mondiale, e in riferimento all Italia,
quelle che sono le principali attivit svolte on-li ne. Il capitolo si conclude con un analisi
delle opportunit e delle minacce intrinseche alla Rete, soprattutto in merito ai minori.
L analisi del passaggio dalla comunicazione face to face alla Computer
Mediated Communication (CMC) consentir , nel secondo capitolo, di compren dere se,
come e quando si pu parlare di comunicazione in Re te, e quali sono stati gli approcci
della psicologia sociale alla CMC. Da qui verranno analizzate, partendo dalla
distinzione tra comunicazione sincrona e asincrona, i nuovi modi di fare comunicazione
in Internet, prendendo in esame precisamente: posta elettronica, IRC (Intenet Relay
Chat), ICQ (I seek you), forum, newsgroup e videoconferenze.
Nel terzo ed ultimo capitolo della tesi, viene analizzato uno degli strumenti piø
recenti utilizzato per comunicare in Internet: il blog. Partendo da una definizione e da
una breve storia di quest ultimo, se ne individuano le tipologie e la sua struttura tipo,
prendendo anche in esame il rapporto tra blog ed informazione. Vengono inoltre
riportati dati concernenti lo stato della blogosfera mondiale e le principali abitudini dei
blogger italiani.
Si giunge dunque a quello che Ł l obiettivo principale della tesi, ovvero quello di
rispondere al quesito che pongo: il blog pu sempre dar vita ad una piattaforma
conversazionale? per rispondere si Ł scelto di sperimentare empiricamente sul campo
creando un blog. In conclusione del presente lavoro vengono riportati i risultati
dell esperimento.
7
CAPITOLO PRIMO
COMUNICAZIONE E MODERNIT
Le societ sono sempre sta te plasmate
piø dalla natura dei media attraverso i
quali gli uomini comunicano, che non
dal contenuto della comunicazione
E impossibile capire i mutamenti sociali
e culturali senza una conoscenza del
funzionamento dei media .
Herbert Marshall McLuhan
1. La comunicazione mediata
La facolt di comunicare Ł stata determinante per l’evoluzione dell uomo e per il
suo progresso culturale. Per questo la ricerca di mezzi e tecnologie adatte a gestire e
controllare l’informazione ha caratterizzato la storia di ogni civilt . Ogni nuovo
strumento del comunicare ha profondamente trasformato la cultura e la societ . La
rivoluzione tecnologica dell informazione o rivoluzione della comunicazione, fondata
sui computer e sulle telecomunicazioni, Ł diventata ormai un espressione d uso corrente
nel vocabolario contemporaneo e su di essa si Ł aperto un fitto dibattito sulle possibili
conseguenze per la nostra stessa esistenza. Cos come la diffusione della stampa in
Occidente ha creato ci che Mc Luhan ha definito G alassia Guttenberg , noi siamo
entrati oggi in un nuovo mondo della comunicazione: la Galassia Internet 1. ¨
possibile comprendere l impatto sociale dello sviluppo di nuove reti di comunicazione e
di informazione solo se mettiamo da parte l idea, intuitivamente plausibile, secondo cui
1
Castells Manuel, La Galassia Internet, Feltrinelli, Milano 2001.
8
i mezzi di comunicazione servirebbero a trasmettere informazioni e contenuti simbolici,
lasciando le relazioni tra individui fondamentalmente immutate2. Bisogna, infatti,
riconoscere che l uso dei mezzi di comunicazione implica la creazione di nuove forme
di azione ed interazione nel mondo sociale, di nuovi tipi di relazioni, e di nuovi modi di
rapportarsi agli altri e a se stessi. A questo proposito, Ł opportuno ricordare una delle
espressioni piø note del sociologo canadese Marshall McLuhan (1911 1980), Il
medium Ł il messaggio, contenuta in Understanding media , secondo cui ogni mezzo,
ogni artefatto costruito dall uomo, sia esso strumentale o astratto, costituisce
un estensione, un prolungamento dell uomo stesso, d i una parte del suo corpo o di una
sua facolt /funzione 3. Per Mc Luhan, ad esempio, la luce elettrica Ł un medium, perchØ
muta i rapporti uomo-ambiente e agisce sulla percezione del tempo. Viene cos
sottolineata la capacit tecnologica di modificare l ambiente e la relazione tra l uomo e
l ambiente, innescando effetti sulla psiche umana e sull interazione fra gli uomini e
sulla societ , modificando la percezione del mondo e i rapporti spazio-temporali.
Utilizzando i mezzi di comunicazione, gli individui entrano in forme di
interazione che differiscono dal classico modello di interazione face to face. Si Ł in
grado di agire per conto di persone fisicamente assenti e che si trovano in luoghi
lontani. Si creano nuove forme e nuovi modi indipendenti dalla condivisione di un
medesimo ambiente. Oggi non sorprende parlare di comunicazione mediata, ovvero di
quel tipo di comunicazione caratterizzata dal fatto che un mezzo, uno strumento, si
frappone tra i due termini della relazione (emittente e ricevente), allo scopo di rendere
possibile la trasmissione a distanza di un messaggio4. Una comunicazione che si
differenzia dal suo significato originario, che era quello di esprimere la relazione
2
Thomspon John B., Mezzi di comunicazione e modernit , Il Mulino, Bologna 1998, p. 13.
3
Stazio M: (a cura di), La comunicazione. Elementi di storia, discipline, teorie, tradizioni di ricerca,
Ellissi, Napoli, 2002, p. 506.
4
Belloni Maria Carmen, La comunicazione mediata : Trasformazioni e problemi, Carocci, Roma 2002, p. 28.
9
interattiva tra due o piø soggetti5. In questo caso Ł del tutto naturale pensare alla piø
comune e semplice comunicazione face to face, come sopra accennato.
Si pu iniziare a parlare di comunicazione mediata in occasione di alcune
rivoluzioni che hanno segnato notevolmente l evoluzione dei mezzi di comunicazione e
i rapporti tra gli individui, dalla stampa all avvento della televisione, fino a giungere al
computer e al World Wide Web. A tal proposito sembra utile sottolineare che i nuovi
mezzi di comunicazione non sono destinati a soppiantare quelli vecchi, semplicemente
li affiancheranno, come ha dichiarato Derrick De Kerckhove, allievo del sociologo
Marshall McLuhan, in un intervista svolta a Roma in occasione dell Innovation
Forum 2007 : No, sono un convinto assertore del fatto che carta e sistemi digitali
conviveranno. Ognuno con le proprie specificit . Il sistema cognitivo umano avr
bisogno di una scrittura fissa e di una mobile. Il blog Ł tipico di un informazione
razionale, la carta no. La carta crea libert di in terpretazione, porta verso l autonomia.
E poi i supporti cartacei contengono informazioni a lungo termine. Invece il mondo
delle web news Ł immediato fluido. Dura pochi ist anti, Ł usa e getta [...]6.
2. Le piø importanti rivoluzioni nella storia della comunicazione
Tra le maggiori rivoluzioni nella storia della comunicazione, che partono dalla
seconda met del XV secolo, ne ricordiamo le piø im portanti:
- La rivoluzione chirografica (la scrittura);
- La Rivoluzione gutenberghiana (la stampa);
- La rivoluzione elettrica (telegrafo, telefono,radio, televisione);
- La rivoluzione elettronica (computer, Internet e telefonia mobile).
5
Ibidem.
6
Torelli Umberto, Il digital divide non si supera con i pc da 100 dollari, ma con cultura e diffusione
gratuita dei sistemi wireless. E la carta stampata, memoria solida dell umanit , sar affiancata delle
web-news, ma non sparir , Corriere economia, aprile 2007, in Internet:
http://www.umbertotorelli.com/documents/163_2007_De_Kerckhove.pdf
10
Ogni qualvolta si Ł verificata una delle suddette rivoluzioni, gli uomini si sono divisi
in due fazioni: da un lato quella degli apocalittici, che ritenevano che l’introduzione di
una nuova tecnologia nella comunicazione avrebbe arrecato all’uomo solo danni
irreparabili; dall’altro quella degli integrati, che affermavano che da essa sarebbero
venuti soltanto benefici. Il primo apocalittico, di cui ci Ł giunta notizia, Ł il filosofo
greco Platone, che cerc di ridurre l’importanza e la funzione della scrittura a vantaggio
dell’oralit che egli considerava fondamentale per mantenere in esercizio la memoria e
per sviluppare l’intelligenza. Secondo Platone, la scrittura avrebbe cambiato la mente
degli uomini e che tale cambiamento, marginalizzando la memoria, avrebbe creato un
falso sapere.
Le sopraccitate rivoluzioni possono essere racchiuse in quello che viene definito
progresso , la cui peculiarit Ł quella di muovers i con velocit sempre maggiore e con
ritmi sempre piø pressanti, tali da rendere complesso un processo naturale, come quello
dell apprendimento e dell adattamento. L evoluzione dei sistemi e delle modalit di
comunicazione, risponde ad un tentativo da parte dell uomo di contrarre gli spazi e di
ridurre i tempi7.
Prenderemo di seguito in considerazione il periodo della rivoluzione elettronica (o
Informatica), che va dai primi anni Ottanta fino ad oggi, nella quale la piø importante e
rivoluzionaria fra le applicazioni della tecnologia elettronica fu attuata nel settore delle
macchine da calcolo, il computer. Si tratta dell economia immateriale, intesa come
l elaborazione dell ingegno che vale molto di piø della materia in cui sono
incorporate. Tale economia si distingue da quella fisica delle merci8. Ci soffermeremo
7
Rivoltella P.C., Teoria della comunicazione, La Scuola, Brescia 1998, p.125.
8
Balassone Stefano, La TV nel mercato globale, Meltemi, Roma 2000.
11
nel paragrafo che segue sul piø grande fenomeno del periodo suddetto, il fenomeno di
Internet.
3. Breve storia di Internet
Il passaggio dalla comunicazione via computer a quella via Internet, pu
considerarsi un evento epocale, destinato a trasformare il nostro modo di fare cultura ed
i nostri rapporti economici e sociali, in maniera molto piø radicale di quanto abbiano
fatto finora tutti gli altri media. Lo scopo originario di Internet era quello di garantire
comunicazioni stabili ed efficienti tra le sedi delle forze armate statunitensi oltre che tra
le universit e i centri di ricerca che lavoravano a progetti di natura militare.
Internet nasce nel Settembre del 1969, o meglio Ł in questo periodo che la Rete
inizia a muovere i suoi primi passi, e lo fa attraverso il progetto ARPANET (Advanced
Research Projects Agency). Questo gruppo di ricerca, creato nel 1958, rispondeva al
Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, per cui ogni attivit svolta aveva come
scopo quello di ricercare ed ottenere, attraverso l aiuto del mondo universitario, una
superiorit tecnologica militare nei confronti dell Unione Sovietica, la quale veniva da
un altra grandiosa avventura: quella del lancio del primo Sputnik nel 1957.
ARPANET era in pratica un piccolo network di computer. Ecco come lo defin
l allora Direttore del Dipartimento della Difesa degli Stati uniti: [ ] Ł soltanto un
programma minore uscito da uno dei dipartimenti dell ARPA, l Information Processing
Tecniques Office (IPTO), insediato nel 1962 sulla base di un unit preesistente 9.
Risulta chiaro che, come disse il primo Direttore del Dipartimento della Difesa degli
Stati Uniti, Joseph Lincklider, l intenzione era quella di stimolare la ricerca sull utilizzo
interattivo del computer per condividere on-line il tempo di utilizzazione dei computer,
9
Castells Manuel, La Galassia Internet, (op. cit.).
12
agevolando l elaborazione dati e quindi la comunicazione fra i vari gruppi di ricerca
dell agenzia. L obiettivo era quello di realizzare un network interattivo informatico
affidandosi ad una tecnologia di trasmissione delle telecomunicazioni: la packet
switching10 (commutazione a pacchetto), sviluppata da Paul Baran e da Donald
Devies11. In principio il loro progetto fu riferito a scopi e usi unicamente militari, infatti
venne descritto in termini di sistema di comunicazione militare, invulnerabile ad un
attacco nucleare. In realt i due ricercatori della Rand Corporation e del British National
Phisycal Laboratory fecero molto di piø: avevano progettato un sistema di
comunicazione decentralizzato e flessibile che non esit a farsi notare per le sue
rivoluzionarie caratteristiche, aumentando in maniera esponenziale i nodi del proprio
network. Negli anni immediatamente successivi aument la necessit di comunicare con
network diversi. Per rendere efficace la connessione fra reti di computer bisognava
pensare a dei protocolli standardizzati. Essi non tardarono ad arrivare. Infatti nel 1973,
durante un seminario alla Standford, un gruppo di ricercatori si fece avanti con la
soluzione al problema, mostrando il progetto del protocollo di controllo trasmissione
(TCP). Da questo momento in poi la ricerca e lo sviluppo tecnologico procedettero
rapidamente, in un rincorrersi continuo di progetti e implementazioni tecnologiche.
Altra data da ricordare Ł il 1978, quando il protocollo TCP fu diviso in due parti,
inserendo un protocollo fra rete e rete (IP), facendo venire cos alla luce il protocollo
TCP/IP, ovvero lo standard sul quale si regge ancora oggi il funzionamento di Internet.
Da qui Universit ed istituzioni di tutto il mondo iniziarono a collegarsi tra loro e
Internet divenne un potentissimo strumento di comunicazione interpersonale.
10
Di Nardo N., Zocchi Del Trecco A.M., Internet: storia, tecnica, sociologia, UTET Libreria, Torino
1999.
11
Paul Baran: ricercatore alla Rand Corporation, legato al Pentagono; Donald Davies ricercatore al
British National Phisycal Laboratori.