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INTRODUZIONE
Lo scopo di questo elaborato è presentare uno studio
sperimentale sugli “Stili di utilizzo del computer e delle nuove
tecnologie”, in particolar modo indagare il grado di confidenza
con l’uso di Internet e la tipologia di rapporto che gli utenti hanno
con questo innovativo mezzo di comunicazione.
Oltre infatti agli innegabili vantaggi derivanti dall’uso di
Internet, sono stati ipotizzati alcuni rischi psicopatologici: in
particolar modo l’uso indiscriminato e poco attento del web
potrebbe generare problematiche di dipendenza al pari di
qualunque altra dipendenza da sostanze stupefacenti o da farmaci.
Il nostro studio si propone di osservare tale fenomeno in una
realtà a noi vicina, quella abruzzese, per verificare se i risultati
raggiunti sono in linea con le altre ricerche nazionali e
internazionali presenti su questo argomento.
Per questa motivazione verranno anche descritti gli obiettivi
e gli esiti degli studi ai quali ci siamo ispirati.
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Il gruppo di ricerca è formato, sotto la supervisione del Prof.
Massimo Di Giannantonio, dal Dott. Camillo Fedele e quattro
laureande del corso di laurea in Psicologia.
Il campione è stato raccolto attraverso la frequentazione di
Internet point, Internet cafè della provincia di Chieti e Pescara e
conoscenze personali raggiungendo così il numero di 271 soggetti
ai quali abbiamo somministrato l’ U.A.D.I.(Uso, Abuso e
Dipendenza da Internet). Il questionario, costruito e validato da
Cantelmi, Del Miglio e Gamba, è composto di 80 items ed è
suddiviso in scale per individuare non solo la dipendenza ma
anche le motivazioni del collegamento, il tipo di esperienze
ricercate nella rete e l’influenza che Internet ha avuto nella vita
quotidiana degli intervistati. Il test, anonimo, è stato consegnato ai
soggetti del campione in busta chiusa con la descrizione dello
studio, e con 2 fogli di consenso informato che cioè consentono
l’uso dei dati ricavati per fini statistici. Dopo aver raccolto un
numero sufficiente di dati, questi sono stati analizzati mediante un
programma statistico (SPSS), i cui risultati verranno diffusamente
descritti nel Capitolo 4.
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L’ Internet Addiction è un disturbo dalle molte sfaccettature
per questo è importante individuare uno strumento valido e
affidabile che riesca a cogliere le peculiarità di questa nuova forma
di dipendenza. Si cercato, quindi, di dare una visione il più
possibile completa dei reattivi psicologici impiegati finora nella
letteratura internazionale e nazionale, per valutare aspetti,
patologici e non, dell’uso del computer. Tali test sono stati reperiti
attraverso ricerche bibliografiche ed on line; sono presentati
reattivi che più soddisfano i criteri di attendibilità e validità,
prerequisiti indispensabili per un lavoro di ricerca il più possibile
vicino ai canoni di scientificità.
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OBIETTIVO
“Stili di Utilizzo del computer e delle nuove tecnologie” è uno
studio che si propone di osservare, nella zona di Chieti e Pescara,
il tipo di rapporto che la popolazione ha con la Rete telematica e il
fenomeno dell’Internet Addiction Disorder .
MATERIALI E METODI
Al campione, 271 soggetti( 139 maschi e 132 femmine )è stato
somministrato, off line, il test U.A.D.I.( Uso Abuso e Dipendenza
da Internet) composto di 80 items,( con modalità di risposta su
scala Likert) suddivisi in 5 scale: Sperimentazione, Evasione
Compensatoria, Dissociazione , Impatto sulla vita reale e
Dipendenza.
RISULTATI
Il punteggio limite per individuare i soggetti abusatori della Rete
viene considerato 50 nella scala di Dipendenza. I dipendenti
costituiscono il 20 del campione (50 soggetti): prevalentemente
maschi di età inferiore ai 20 anni , con un medio livello di
istruzione. I servizi maggiormente utilizzati sono le e-mail e il
WWW, gli scopi del collegamento sono principalmente cercare
informazioni o materiali e instaurare nuove relazioni. La variabile
“ore di collegamento” non costituisce, per questi dati, una misura
attendibile per individuare i dipendenti. I soggetti con punteggi
più alti hanno, infatti, meno ore di collegamento settimanali
rispetto ai non dipendenti, mentre, dai dati, si evince che chi
utilizza Internet da più tempo mostra sintomi più evidenti di
dipendenza.
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1. PSICOLOGIA E PSICOPATOLOGIA DI INTERNET
1.1 INTERNET E I SUOI SERVIZI
Una straordinaria svolta ha interessato la società moderna
nell’ambito della comunicazione di massa. Tale svolta prende il
nome di Internet. La grandiosità di questa innovazione tecnologica
è nota alla maggior parte del mondo industrializzato che ha
imparato a sfruttare le risorse e i vantaggi da essa consentiti.
La rete telematica Internet è infatti formata da un ‘immensa rete di
computer sparsi in tutto il mondo, collegati tra di loro mediante la
linea telefonica, ove viaggiano informazioni e dati attraversando,
da un’estremità all’altra, zone del mondo tra loro lontanissime.
L’estensione e l’immensità della rete è garantita dai suoi stessi
utenti: questi ultimi, infatti, sono come indispensabili tasselli di un
enorme mosaico, i quali sfruttano e offrono al tempo stesso le
risorse presenti in Internet.
Attraverso la rete è possibile fare acquisti, conoscere nuove
persone, cercare informazioni e un’infinità di altre cose. Questo
mezzo di comunicazione nasce negli anni ’60 negli USA per
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esigenze militari e scientifiche ma solo, in seguito, dopo qualche
decennio arriva all’ utente comune.
In Italia, Internet approda intorno agli anni ’90 e rapidamente si
diffonde fino a contare oggi 45 –50 milioni di utenti, che
aumentano ogni mese con una frequenza quasi esponenziale.
Lo scopo principale di questo innovativo mezzo di
comunicazione è quello” di favorire la circolarità delle
informazioni,
sfruttando le caratteristiche della rete telematica che
consistono nella interattività, tempestività, ipertestualità.”
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Il mondo di Internet si chiama Cyberspazio e fornisce
numerosi servizi tra i quali:
W.W.W. (Word wide web) :un sistema di comunicazione basato
sulla multimedialità e sull’ipertesto che consente di reperire
informazioni passando da un documento all’altro tra di loro
connessi tramite collegamenti detti links;
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Siracusano A., Internet, Psichiatria e Neurologia, 1997
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E- MAIL : è il servizio di posta elettronica mediante il quale si
scrivono e si ricevono messaggi in rete. Condizione indispensabile
di questo servizio è essere provvisti di connessione e indirizzo di
posta elettronica;
MOTORI DI RICERCA: sono dei server deputati esclusivamente
alla ricerca di informazioni. Basta infatti digitare le parole chiave
per trovare tutti i documenti sull’argomento desiderato;
NEWSGROUP DI USENET : sono forum di discussione aperti a
tutti, ogni utente può inserirsi nella conversazione “virtuale”.
Esistono migliaia di newsgroups che si distinguono per
l’argomento di discussione(scambio di notizie, amicizia,etc.);
I.R.C. (Internet Relay Chat): è uno dei servizi maggiormente
utilizzati. Si tratta di una conversazione in tempo reale fra più
persone per cui i messaggi, testuali, passano in frazioni di secondi
da una parte all’altra del mondo. Per ovviare alla freddezza della
comunicazione scritta vengono utilizzati degli speciali caratteri
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detti “emoticons” o “smiles”, come ad esempio :) per indicare
sorriso, :-o per indicare sorpresa. Inoltre in questo ambiente è
possibile assumere identità e comportamenti non reali;
M.U.D.(Multi User Dimensions): sono simili ai giochi di ruolo
tradizionali ma attraverso la rete è possibile che più giocatori si
confrontino nelle stessa sessione di gioco. La procedura dei Muds
consiste prima di tutto nella creazione di un personaggio che
rappresenterà il giocatore all’interno degli ambienti che visiterà.
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Tale personaggio di invenzione rappresenta l’alter ego del
giocatore e quest ultimo può inventarne caratteristiche fisiche,
mentali , abilità e razza;
F.T.P.(File transfert protocol): strumento che consente il
trasferimento di un file da un computer ad un altro.
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Psicologia Contemporanea Nov- Dic. 1998 n°150 pag.4
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1.2 CARATTERISTICHE DEL CYBERSPAZIO E DEI
CYBERNAUTI
Servendosi di una metafora il Cyberspazio può essere
paragonato ad un labirinto, un territorio senza fine e senza
meta,”un sistema che assimila tutti i contenuti e le informazioni, le
più dissimili e disomogenee, le più imprevedibili o le più utili,
come una sorta di immenso oceano di esperienze e conoscenze, di
fantasie e desideri, un oceano di vitalità e ricchezza”
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.
Per tutte queste caratteristiche di Internet, si può affermare
che alcuni dei parametri più saldi della nostra dimensione quali
quelli dello spazio, del tempo, della distanza ma anche quelli più
individuali come l’identità, nel mondo virtuale, vengono
radicalmente stravolti.
Nell’universo di Internet, infatti, per la mancanza di uno
spazio fisico e sensoriale condiviso(Koch, 1996), le coordinate dello
spazio e del tempo vengono alterate: nei Muds, ad esempio, i
personaggi possono violare le leggi della fisica e vincere la forza
di gravità, mentre la comunicazione può essere estremamente
rallentata, attraverso le e mail, oppure immediata nelle chat.
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T. Cantelmi Talli, Del Miglio D’ Andrea, La mente in internet pag.30
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Internet inoltre rappresenta un laboratorio di identità: un
luogo dove poter reiventare e sperimentare nuovi sé. Nascosti
dietro l’anonimato e lo schermo ci si può presentare agli altri con
le caratteristiche che si desidera avere: il fenomeno del “gender
swapping”, ad esempio, consiste nel cambiamento di genere
sessuale degli utenti, cioè uomini che si presentano come donne e
viceversa. Il Cyberspazio rappresenta quindi un mondo
condensato e facilmente accessibile a tutti attraverso un “click”, in
cui gli utenti utilizzano per la comunicazione e l’interazione
virtuale, codici di comportamento e un linguaggio propri che lo
distinguono dal linguaggio cui siamo abituati nella vita reale.
Le interazioni umane avvengono, è vero, attraverso il
linguaggio verbale sia parlato che scritto, ma si servono anche di
una forma di comunicazione non verbale fatta di gesti, mimica
facciale e postura del corpo, che trasmettono non meno delle
parole i nostri stati d’animo più profondi. Secondo A. Gamba, in
un articolo sulla comunicazione virtuale
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, la differenza sostanziale
consiste nel cambiamento della densità della comunicazione, cioè
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“ La pragmatica della comunicazione in Internet: effetti psicologici individuali ed impersonali”
articolo di A. Gamba pubblicato sul sito www.opsoline