6
macchinazioni per estorcere denaro a persone deboli alla ricerca di un
senso della vita.
Nel primo capitolo, considerando l’analisi storico – sociologica condotta
da Introvigne, si tenta di capire cosa sia il New Age. Il sociologo ritiene
che, anche se il New Age, come sostiene Berzano, è un fenomeno dai
contorni fluidi e incerti
1
, vi è la possibilità di studiarlo sotto diversi punti di
vista. Introvigne, quindi, indica quattro possibili definizioni. La più
importante e, che suscita più interesse in questo studio, è la definizione,
così la chiama Introvigne, di carattere sociologico, dove, egli sostiene che
parlare del New Age come un movimento è riduttivo. Più appropriata è la
definizione di network definito, quest’ultimo, come: “Una ‘rete’ di gruppi
informali che hanno interessi e idee in comune, ma che non si
riconoscono vincolati da gerarchie e da strutture, anzi spesso cercano di
evitarli. Anche se non ha la consistenza dei movimenti, il network non è
pura finzione dei sociologi, ma esiste realmente perché i gruppi che lo
costituiscono – pur rimanendo autonomi e diversi – hanno in comune
tempi - per esempio raduni, feste, fiere - e spazi - centri che diventano o
punti di riferimento o mete ‘pellegrinaggi’ – che acquistano la pregnanza di
simboli e di miti e che hanno precisamente la funzione di conferire al
network un minimo di unità.”
2
Ma il fenomeno New Age è talmente vasto
che anche la definizione di network è riduttiva. Per una classificazione
precisa del fenomeno è meglio parlare del New Age come di un
metanetwork
3
, in altre parole un luogo dove network diversi s’incontrano
per interagire tra loro. I network che convivono all’interno del New Age
risultano essere molti, ma i principali sono: il network delle terapie
alternative, il network delle spiritualità alternative e il network delle
politiche alternative.
Le altre definizioni considerate da Introvigne, per descrivere e spiegare
1
BERZANO LUIGI, New Age, una nuova sensibilità culturale, un nuovo movimento
religioso o una mera moda consumistica, Il Mulino, Bologna, 1999, pp. 7
2
INTROVIGNE MASSIMO, Che cos’è il New Age, in “Cristianità”, 21, n.220-221, 1993
3
Ibidem
7
il New Age, sono: la definizione storica, cioè i contesti, le radici, e le
persone che hanno sviluppato il metanetwork, la definizione psicologica
intesa come la sensazione che pervade chi entra in contatto con il New
Age e infine la definizione dottrinale. Anche se i new ager si considerano
svincolati da impegni dottrinali poiché ognuno è libero di raggiungere la
verità scegliendo la propria strada personale, nella realtà dei fatti essi
hanno una concezione precisa di chi sia Dio, il Cristo, l’Uomo e la morale
4
.
Dopo una circoscrizione, se pur limitativa e limitante, giacché il New
Age è così vasto che una semplice classificazione, anche se necessaria
per motivi di studio, non lo può considerare nella sua completezza,
all’interno del primo capitolo si continua l’analisi del New Age dal punto di
vista storico, indicando i precursori e i fondatori dell’Età dell’Acquario.
Tra i precursori del New Age, coloro che inconsapevolmente hanno
mosso le prime fila del fenomeno, si contano: Allan Kardec e il suo
interesse per lo spiritismo, Eliphas Lévi concentrato sull’occultismo,
Gérard Encausse, detto Papus, artefice del rinnovamento dell’occultismo
agli inizi del secolo, René Guénon che codificherà l’esoterismo
tradizionale nei termini di una metafisica prossima all’Oriente
5
.
Tra i fondatori, coloro che primi consapevolmente utilizzarono il termine
New Age, si hanno: Paul le Cour, Helena Petrova Blavatsky, Annie
Besant, Alice Ann Bailey, quest’ultime appartenenti alla Società Teosofica,
l’ambiente che più di tutti ha forgiato le basi e il futuro del New Age in
Europa
6
.
Va precisato, come sostiene Berzano, che tra l’Europa e l’America, il
New Age si presenta in modo diverso. Mentre nel nostro continente si
evidenzia una tradizione New Age basata sui concetti e calcoli astrologici,
provenienti dalla teosofia, che influenzano la vita dell’uomo, passando
sotto il nome di astrostoria, in America l’attenzione si concentra sul
4
Ibidem
5
VERNETTE JEAN, Che cos’è il New Age, SugarCo, Varese, 1994, pp. 50 e seguenti
6
Ibidem, pp. 50 e seguenti
8
cambiamento di paradigma
7
che questo fenomeno annuncia. I fondatori di
questi ideali, nello specifico Marilyn Ferguson e Fritjof Capra, riprendendo
la teoria del cambiamento di paradigma di Thomas Khun, sostengono che
il New Age è l’annuncio che qualcosa sta cambiando, gl’ideali delle
religioni tradizionali stanno decadendo, non sono più in grado di
rispondere alle nuove domande che l’uomo moderno si sta ponendo,
dando spazio a una nuova concezione della vita, dell’uomo e della sua
morale.
Indicato l’inquadramento storico sociologico del New Age non poteva
mancare, all’interno del primo capitolo, per una ricerca completa, l’analisi
di coloro che prendono parte al New Age, detti new ager.
Secondo la ricerca di Enrico Cheli queste persone, denominate Creativi
Culturali, possono essere classificate secondo cinque strati: lo stato più
esterno composto da individui che hanno una conoscenza superficiale del
fenomeno ma ne sono comunque sensibili; nel gradino più elevato si
hanno le persone dotate di un maggiore interesse per il fenomeno ma
limitato alla lettura di riviste o libri; il terzo strato è composta da coloro che
hanno preso parte ad alcune esperienze New Age come seminari o corsi
esperienziali; il quarto strato, o strato dei praticanti assidui, è composto da
coloro che si identificano nella cultura emergente impegnandosi in questa;
infine il quinto strato è composto dai veterani, coloro che fanno della
causa New Age la guida della propria vita, impegnandosi a mettere in
pratica ciò che hanno appreso dalla cultura emergente.
8
All’interno del secondo capitolo l’attenzione si concentra sugli elementi
guida del New Age: la concezione olistica, la spiritualità e l’ecologia.
L’olismo è il concetto chiave del nuovo paradigma, che esalta l’unità
delle cose, in sé e con gl’altri, in contrasto con la concezione
frammentaria, sia nelle scienze sia nella vita quotidiana, tipica del
7
BERZANO LUIGI, New Age, una nuova sensibilità culturale, un nuovo movimento
religioso o una mera moda consumistica, Il Mulino, Bologna, 1999, pp. 29
8
CHELI ENRICO, L'inafferrabile New Age, undici chiavi per capire il più interessante
fenomeno culturale e spirituale dei nostri tempi, Compagnia degli Araldi, Firenze, 2000,
pp. 61 e seguenti
9
paradigma meccanicistico, introdotto con la rivoluzione newtoniana.
Secondo Dumont l’olismo valorizza l’ordine, la conformità di ogni elemento
al suo ruolo nell’insieme; la società è un tutto unico dove gli elementi
naturali, animali, vegetali, materiali sono collegati tra loro per assicurare
l’ordine globale in quanto tutte manifestazioni di una stessa realtà.
Significativo per i new ager, a tal proposito, è l’ologramma: “una foto
tridimensionale realizzata con raggi laser che, al contrario di una normale
fotografia – in cui ogni parte contiene un particolare dell’immagine –
contiene l’intera immagine in ogni suo punto: se spezziamo una lastra
olografica, ogni pezzo, anche il più piccolo, ci mostrerà l’intera immagine.
Si perderanno alcuni particolari e dettagli ma l’oggetto apparirà nella sua
unità. Ogni punto dell’ologramma contiene quindi tutte le informazioni
dell’oggetto. (...) Il paradigma olografico quindi è essenzialmente un
modello di relazione e di informazione globale, un modello universale,
grazie al quale è possibile spiegare scientificamente le visioni olistiche di
tutti i tempi e di tutte le culture.”
9
La visione olistica pervade ogni aspetto della vita dell’uomo, dalla sua
concezione, considerato come un individuo totale
10
, dando vita alla
psicologia transpersonale
11
, una branca della scienza psicologica che
considera l’uomo non solo come essere biologico ma anche spirituale, fino
alla medicina olistica
12
intesa come insieme di tecniche che permettono di
raggiungere il benessere totale, cioè fisico, psichico e spirituale.
Le metodiche utilizzate per il raggiungimento del benessere totale sono
molte ma Berzano individua cinque categorie: le medicine dolci, ad
esempio la naturopatia, le ginnastiche dolci che contano i diversi tipi di
massaggio, da quello californiano allo shiatsu, le psicotecniche come ad
esempio la Gestalt Therapy e il Training Autogeno, le meditazioni, i
9
Ibidem, pp. 49
10
BERZANO LUIGI, New Age, una nuova sensibilità culturale, un nuovo movimento
religioso o una mera moda consumistica, Il Mulino, 1999, Bologna, pp. 63
11
Ibidem, pp. 65 e seguenti
12
INTROVIGNE MASSIMO, New Age e Next Age, Piemme, Casale Monferrato, 2000,
pp. 106
10
movimenti terapeutici che sono esemplificati nella recovery utilizzata dagli
Alcolisti Anonimi
13
.
La concezione olistica non influenza solamente l’ambito medico e
scientifico ma anche quello spirituale ed ecologico. Questo perchè i new
ager sostengono che all’interno di una società che sta cambiando, a
partire dalla controcultura degli anni ’60, gli ideali tradizionali non sono più
in grado di rispondere alle domande che l’uomo odierno si sta ponendo e
vi è una ricerca di un nuovo rapporto con se stesso, con gl’altri, con il
sovrannaturale e con la natura. Questo nuovo rapporto porterà, grazie a
un cambiamento interiore che si riverserà verso l’esterno, a una nuova età
dell’oro in cui benessere, pace e armonia regneranno.
E' la ricerca dell’armonia, interna e poi esterna, che porta i new ager a
elaborare una spiritualità alternativa intesa come una dimensione privata,
un atteggiamento interiore attraverso cui, l’individuo, può cercare dentro
sè il contatto con il divino per raggiungere la Verità. Non importa che
strada sia percorsa, la religione in cui si crede, per raggiungere il fine
ultimo, cioè la Verità, importante è raggiungerlo. Ogni uomo trova dentro
sè il modo a lui più congeniale, attraverso i dogmi religiosi o attraverso
una dimensione privata libera da legami istituzionali, per entrare in
contatto con il divino e la Verità.
Del disegno divino e del raggiungimento del benessere totale fa parte
anche la natura e la scienza che se ne occupa. Il New Age compie un
passo in più rispetto all’ecologia superficiale, secondo la distinzione di
Arne Naess, per inoltrarsi nell’ecologia profonda
14
in cui uomo e natura
sono intimamente legati tra loro, il cui rapporto permette all’individuo di
scoprire, oltre al Sè Individuale, il Sè Universale. La natura emana
un’Energia Cosmica in continuo divenire che comprende anche l’uomo.
13
BERZANO LUIGI, New Age, una nuova sensibilità culturale, un nuovo movimento
religioso o una mera moda consumistica, Il Mulino, Bologna, 1999, pp. 72 e seguenti
14
INTROVIGNE MASSIMO, New Age e Next Age, Piemme, Casale Monferrato, 2000,
pp. 132
11
Deturpare la natura, la sua energia, la Madre Terra, detta Gaia, significa,
per l’uomo, fare del male a se stesso
15
.
Riscoprire il rapporto autentico con la natura, con gl’altri e con le
divinità, sono gli elementi che animano alcune comunità New Age.
All’interno del terzo capitolo sono descritte, a carattere esemplificativo,
tre comunità: l’Istituto Esalen, in California, la Comunità di Findhorn, in
Scozia e Damanhur a Torino.
Mentre l’Istituto Esalen si concentrò sugli studi e diffusione degli ideali
sul potenziale umano, la Comunità di Findhorn
16
e Damanhur
17
s’interessarono maggiormente del rapporto tra uomo e natura che forgia,
di seguito, il rapporto tra gli uomini e con la divinità. Anche se per strade
diverse tutte e tre le comunità ricercano: la pace, l’armonia, l’amore, la
riconsiderazione del corpo, il benessere fisico, mentale, spirituale
dell’individuo.
E’ da questa ricerca, di un benessere totale dell’uomo e dell’armonia
del e con il mondo, che dagli anni ’50 portò L. Ron Hubbard a pubblicare
le sue ricerche sulla mente e sul modo di liberare l’uomo dalle sue paure e
dalle sue malattie psicosomatiche.
La seconda parte del testo concentra le ricerche condotte su Dianetics
e Scientology.
All’interno del quarto capitolo si riportano i concetti principali di
Dianetics, il passaggio che ha condotto Hubbard a fondare Scientology, i
suoi fondamenti e strumenti e la struttura organizzativa di quest’ultima.
Dianetics è definita, dal fondatore, come tecnologia della mente in
quanto: “Dianetics significa ‘attraverso la mente’ o ‘attraverso l’anima’ (dal
greco dia, ‘attraverso’ e nous, ‘mente’ o ‘anima’). E’ un sistema di assiomi
coordinati che risolve i problemi riguardanti il comportamento umano e le
malattie psicosomatiche. E’ allo stesso tempo una tecnica funzionale e un
metodo altamente comprovato per l’aumento della sanità mentale,
15
CHELI ENRICO, L’inafferrabile New Age, Compagnia degli Araldi, Firenze, 2000, pp.
52
16
CADDY EILEEN, Le Fondamenta di Findhorn, Edizioni Mediterranee, Roma, 1999
17
BERZANO LUIGI, Damanhur, popolo e comunità, Elle Di Ci, Torino, 1998
12
ottenuto tramite la cancellazione di sensazioni indesiderate, e di emozioni
spiacevoli.”
18
Hubbard riteneva che per giungere allo scopo di liberare l’uomo dalle
sensazioni spiacevoli che lo perseguitano era possibile grazie alla terapia
che si basa sul metodo auditing.
19
All’interno di questo metodo un auditor,
colui che ascolta, pone delle domande, ripropone concetti e frasi
enunciate dal preclear, colui che non ha raggiunto ancora lo stato di clear
cioè di persona liberata dagli engrams. Durante l’auditing il preclear entra
in uno stato di reverie, una concentrazione su di sé, mantenendo attiva la
mente, che non implica lo stato di incoscienza dell’ipnosi. Lo scopo di
questa terapia è di far rivivere al preclear gli engrams, cioè elementi
mnemonici contenuti nella mente reattiva, per poterli rielaborare e
cancellare dalla mente in modo tale che non portino, con la loro
restimolazione nella vita quotidiana, a originare malattie psicosomatiche.
Dopo aver approfondito la tecnologia della mente, Dianetics, Hubbard
riteneva che alcune domande rimanevano ancora senza risposta.
Se è vero che l’uomo è composto da un corpo e una mente che registra
le sensazioni provenienti dai cinque sensi corporei, com’è possibile che
l’uomo è in grado di sentire senza usare le orecchie o di vedere senza
l’uso degli occhi? Egli riteneva che mancava una terza parte per
descrivere del tutto l’uomo. Una parte spirituale detta thetan. Da questi
presupposti nacque Scientology, una disciplina strettamente collegata a
Dianetics ma che fa un passo in più in quanto considera la parte spirituale
di ogni individuo.
Il thetan, dalla lettera greca theta ( ) il simbolo tradizionalmente usato
per indicare il pensiero e la vita, è, secondo Hubbard, non il corpo o la
mente dell’individuo ma è la persona stessa, è colui che è consapevole di
essere consapevole.
18
HUBBARD L.RON, Dianetics: evoluzione di una scienza, New Era Publications
International, Copenaghen, Danimarca, 2002, introduzione
19
HUBBARD L. RON, Dianetics : la forza del pensiero sul corpo, New Era Publications
International, Copenaghen, Danimarca, 1999
13
L’indagine di Hubbard partì da un’osservazione che si riferiva al
fenomeno dell’esteriorizzazione
20
. Un’esperienza secondo cui il thetan
lascia il proprio corpo e sperimenta un’esistenza conscia al di fuori di
esso.
“Una volta esteriorizzata, la persona riesce a vedere senza gli occhi del
corpo, a udire senza orecchie e a sentire senza usare le mani.”
21
Attraverso quest’esperienza l’individuo viene a conoscenza di essere un
essere spirituale non limitato dal corpo e dalla mente, di essere se stesso
e non il proprio corpo. In più tutto questo permette di capire non solo che
l’essere spirituale sopravvive a prescindere dal corpo ma ha vissuto già
altre vite.
Le parti dell’uomo, considerando la teoria di Hubbard, sono: la mente e
il corpo. Il corpo è una composizione fisica, la sostanza di un uomo vivo o
morto che sia. Poi vi è la mente che è composta essenzialmente da
immagini. Con Scientology è introdotta una terza parte: il thetan.
Quest’ultimo “non è una cosa ma è il creatore delle cose. E’ ovvio che
delle tre parti dell’uomo, il thetan sia quella superiore: senza thetan non ci
sarebbero infatti nè la mente nè l’animazione del corpo, mentre nel thetan
sono presenti animazione e vita, indipendentemente da un corpo o da una
mente.”
22
Secondo Hubbard con la scoperta del thetan si aprono le porte per far
entrare le risposte che da anni l’uomo ricerca sulla sua identità, le sue
origini, la sua composizione. Lo scopo di Scientology è infatti quello di
“rendere l’uomo capace di migliorare il proprio destino attraverso la
comprensione e quindi di conoscere se stesso e, attraverso tale risultato,
conoscere e comprendere gli altri e, da ultimo, conoscere la vita stessa.”
23
Scientology ritiene che l’uomo abbia una natura fondamentalmente
buona e che l’individuo riesca a migliorare nel momento in cui può, e
20
HUBBARD L. RON, basato sulle opere di, Che cos’è Scientology?, New Era
Publications International, Copenaghen, Danimarca,1998, pp. 68
21
Ibidem, pp. 68
22
Ibidem, pp. 69
23
Ibidem, pp. 3
14
vuole, mantenere la propria integrità spirituale, i propri valori e ogni volta
che si comporta in maniera decorosa.
Per far questo, per raggiungere livelli sempre più elevati di spiritualità,
l’armonia con se stessi e con gl’altri, Scientology fornisce diversi strumenti
e rituali: l’auditing
24
, i diversi gradi per liberarsi dai limiti psicofisici,
l’addestramento
25
, i diversi gradi di studio delle opere di Hubbard con
l’aumento della conoscenza e, di conseguenza della libertà, il Ponte verso
la Libertà Totale, che contiene la gradazione dell’auditing e la
classificazione dell’addestramento, i fondamenti, costituiti dalle otto
dinamiche
26
(la prima: dinamica del sè, la seconda: dinamica del sesso, la
terza: dinamica della sopravvivenza di gruppo, la quarta: dinamica della
specie, la quinta: dinamica delle forme di vita, la sesta: dinamica MEST, la
settima: dinamica spirituale, l’ottava: dinamica dell’infinito) ma anche dalle
logiche, prelogiche, ecc., l’e-meter, un apparecchio elettronico che rileva
le variazioni di energia, anche le più impercettibili, del corpo, il triangolo
ARC
27
, cioè il triangolo della comunicazione, e il triangolo KRC
28
, cioè il
triangolo della conoscenza.
L’insieme di questi strumenti permettono alle persone di raggiungere
l’armonia e il benessere, il miglioramento sociale, raggiunto anche grazie
ai progetti sociali tra cui, i più conosciuti, Narconon
29
e Criminon
30
e i
progetti di riforme, come le tecniche di studio per la scuola, e il
miglioramento personale.
Hubbard insiste molto su questi temi, sull’etica, la giustizia che devono
essere riviste e reintrodotte nella nostra società spogliata di questi valori
dalla psicologia tradizionale che svilisce l’uomo e la sua natura
24
Ibidem, pp. 99
25
Ibidem, pp. 172 e seguenti
26
HUBBARD L. Ron, Scientology: i fondamenti del pensiero, New Era Publications
International , Copenaghen, Danimarca,1997, pp. 53
27
Ibidem, pp. 61
28
HUBBARD L. RON, Scientology 0-8 : il libro dei fondamenti, New Era Publications
International, Copenaghen, Danimarca, 1990, pp. 24
29
HUBBARD L. RON, basato sulle opere di, Che cos’è Scientology?, New Era
Publications International, Copenaghen, Danimarca, 1998, pp. 404
30
Ibidem, pp. 418
15
considerando l’individuo un semplice insieme di cellule animali
tralasciandone la parte spirituale.
Ciò che colpisce di Scientology è l’organizzazione precisa dei diversi
apparati che fanno parte di questo movimento. L’organigramma a sette
divisioni
31
è lo strumento più efficace per costruire una gerarchia e
mantenere l’ordine all’interno dell’organizzazione.
Fino a qui si è utilizzato il termine Scientology, tralasciando il problema
della natura religiosa o meno dell’organizzazione. In realtà Hubbard
considera l’organizzazione da lui fondata come una filosofia religiosa
applicata denominando i diversi centri, sparsi nel mondo, Chiese. Egli
parla di Chiesa di Scientology: vi è la Chiesa Madre che fa capo alle
missioni, alle Chiese Periferiche, alle Chiese Amministrative, al Religious
Technology Center, al Church of Spiritual Tchnology, e altri. Non si
dimentichi la Sea Organization, il livello più elevato all’interno
dell’organizzazione gerarchica, dove un gruppo di persone, le più
meritevoli che hanno raggiunto i livelli più elevati di thetan operante,
vivono in comunità a vita.
Questa presentazione veloce potrebbe far credere che le teorie di
Hubbard, che hanno dato vita a Dianetics e Scientology, siano giuste, che
funzionano, portando l’uomo a raggiungere il benessere e la pace che
ognuno di noi ricerca nella vita. In realtà queste due discipline sono
percorse da un acceso dibattito, soprattutto per quanto riguarda la natura
religiosa di Scientology che gli appartenenti al gruppo difendono convinti.
Sono questi i temi del quinto capitolo: secondo i più, sia ex scientologist
sia alcuni degli appartenenti al mondo accademico, ritengono che
l’organizzazione è stata fondata come una religione (riprendendo
volutamente il modello cristiano), da parte di Hubbard, per nascondere la
sua volontà di arricchirsi ai danni di coloro che ingenuamente si affidano
alle sue teorie. A partire dagli anni ’50 il fisco americano iniziò a
perseguire la Chiesa accusata di estorcere denaro alle persone che ne
31
Ibidem, pp. 276 - 277
16
prendevano parte
32
. Ma l’America non fu la sola a muovere le accuse
contro Scientology, si contano l’Australia, la Francia e anche l’Italia dove,
però, la sentenza della Cassazione di Milano, del 1997, valutò infondate le
accuse mosse contro la Chiesa. Il fulcro del dibattito così acceso è dato
dall’indagine sulla natura religiosa di Scientology: da un lato vi è chi
sostiene che Scientology si definisce una religione per estorcere denaro,
dall’altro vi è chi sostiene che l’organizzazione ha lo scopo di indagare lo
spirito, purificarlo per raggiungere la pace interiore e sociale, come da
millenni fanno le religioni tradizionali.
A questo punto le domande che si agitano nella mente di qualsiasi
lettore, sono molte ma soprattutto ci si chiede: Scientology è un davvero
nuovo movimento religioso? E se non è un nuovo movimento religioso,
che cos’è in realtà?
All’interno di questa ricerca si è tentato di capire e dare una risposta a
questo contesto così contrastato e a queste due domande principali.
Nel sesto capitolo si è partiti dal tentativo di dare una definizione di
religione, ma a oggi, nonostante i molti studi, le molte ricerche condotte in
questo campo, una definizione unica di religione non esiste.
Dawson parla di queste nuove realtà come nuovi movimenti religiosi
33
ma, anche se una definizione simile è utile per non restringere troppo il
campo di studio, allo stesso tempo una denominazione di questo tipo
appare troppo vaga lasciando ancora molti punti in sospeso.
Se Scientology non ci sembra corretto definirlo un nuovo movimento
religioso, che cos’è?
E’ parso più utile, ai fini della comprensione, concentrare l’attenzione
sulle organizzazioni religiose. La ricerca sugli studi condotti su sette,
chiese, confessioni e culti, ha permesso di avvicinarsi alle teorizzazioni di
Enzo Pace
34
da cui, confrontando questa teoria con gli elementi analizzati
di Scientology si è giunti alla conclusione che questa organizzazione è
meglio compresa come una setta. Certamente come tutte le
32
MELTON GORDON, La chiesa di Scientology, Elle Di Ci, Torino, 1998, pp. 24
33
DAWSON LORNE L., I nuovi movimenti religiosi, Il Mulino, Bologna, 2005
34
PACE ENZO, Le sette, Il Mulino, Bologna, 1997
17
classificazioni, soprattutto per quanto riguarda i fenomeni sociali, sono
limitanti perché lasciano sfuggire degli elementi, ma allo stesso tempo una
catalogazione è necessaria per conoscere la realtà studiata, capirla e di
conseguenza saper interagire con essa.
E per quanto riguarda il New Age? E’ un nuovo movimento religioso?
Più volte si ripeterà nel testo che il New Age riprende teorie, credenze,
rituali, valori forgiati in precedenza da credenze religiose antiche o dalle
principali religioni monoteistiche, facendo convivere in un unico ambiente,
quello New Age appunto, realtà molto diverse tra loro. E’ per questo, per il
vanto di far convivere verità così diverse senza vincoli istituzionali o
dogmatici che per il New Age è opportuno parlare di, come ritiene Pace,
neosincretismo, “un paradigma culturale che, per quanto attiene agli
atteggiamenti più strettamente legati alla ricerca spirituale e latus sensu
religiosa, esalta il primato dell’esperienza diretta e personale del sacro o
del divino, senza riferimento nè a dogmi, nè ad apparati istituzionali nè
alle liturgie codificate all’interno di una tradizione religiosa.”
35
Vincolare il
New Age all’interno di formule descrittive diventa difficile con un risultato
vago. Questo perchè il New Age “non si tratta più di chiese o sette, ma
spesso di circoli e centri di servizi, luoghi appunto dove uno entra e riceve
un servizio senza che necessariamente ci sia un coinvolgimento più
intenso da parte delle persone. (..) Ci si può sentire militanti di un gruppo
del New Age, senza però prendere parte intensamente a riunioni o stage
di lavoro di gruppo.”
36
Sia che si parli di Scientology, sia che si parli del New Age, ciò che
colpisce, a mio avviso, è questo bisogno da parte dell’uomo, di rispondere
alle domande della vita che da sempre lo agitano. Fino agli anni ’60 la
religione era un mezzo efficace di controllo sociale in quanto ritenuto
serbatoio di morale, ideali, fonte di sicurezza e pace interiore. A oggi, con
la controcultura in atto dagli anni ’60 in poi, le religioni tradizionali,
esageratamente istituzionalizzate, non rispondono più ai bisogni dell’uomo
35
PACE ENZO, Credere nel relativo; persistenze e mutamenti nelle religioni
contemporanee, UTET, Torino, 2002, pp. 64
36
Ibidem, pp. 63
18
lasciando spazio a queste nuove organizzazioni religiose che collimano
con le esigenze moderne di individualismo, consumismo e privatizzazione.