NET BOARD
50
che si attua nei confronti di un tradizionale libro di testo. Stando alle impostazioni
progettuali, questo Web Terminal dovrebbe svolgere, principalmente, funzio-
ni di lettura e consultazione. Ciò che lo differenzia dal libro è il fatto che il
collegamento alla rete lo investe e lo arricchisce di potenzialità di gran lunga
maggiori ed inavvicinabili.
Nella parte seguente verrà descritto sinteticamente tutto l’iter progettuale par-
tendo da alcune considerazioni relative all’origine dell’idea, sino alla descri-
zione del percorso che ha portato poi alla definizione e alla successiva rea-
lizzazione del progetto vero e proprio.
Seguirà una parte dedicata all’illustrazione più dettagliata del prodotto in que-
stione analizzandolo in tutti i suoi elementi componenti.
3.2 IL PERCORSO PROGETTUALE
3.2.1 ALLE ORIGINI DELL’IDEA PROGETTUALE
Il percorso formativo degli ultimi anni e l’acquisizione di esperienza e compe-
tenza tecnica nel campo delle nuove tecnologie informatiche, sono state le
principali fonti che hanno dato il maggiore impulso alla maturazione e alla
conferma di questo desiderio progettuale.
La mia aspirazione, per quanto riguarda il tema di Tesi di Laurea, è sempre
stata quella di poter presentare un progetto che comportasse in egual misura
delle influenze di Design del Prodotto e di Design della Comunicazione Visiva.
In sostanza ho sempre immaginato un prodotto fisico, tangibile, con forti com-
ponenti comunicative.
Negli ultimi anni di corso ho seguito l’indirizzo in Comunicazione Visiva e
Multimediale e subito mi sono appassionato al mondo delle nuove tecnologie
informatiche, alla progettazione grafica multimediale, al design dei servizi di-
gitali, alle potenzialità della rete Internet.
Non mi sono lasciato sfuggire, però, l’opportunità di frequentare anche corsi e
laboratori improntati specificatamente sull’aspetto Product del design, al qua-
le, comunque, mi sento incline.
Come indirizzo tematico generale per il Laboratorio di Sintesi Finale, all’ultimo
anno di corso, ho scelto La Scuola, convinto, dopo la lettura dei temi e del
programma indicato, che fosse la scelta più adatta per concludere il program-
ma di studi e per poter più facilmente realizzare l’idea generale che avevo in
mente sul progetto.
Durante questo laboratorio ho colto,
infatti, l’opportunità di partecipare ad
un Workshop, organizzato dalla so-
cietà IBM con la collaborazione del
Politecnico di Milano, durante il quale
è stato affrontato il tema dello svi-
luppo e della realizzazione di un pro-
Fig. 2 - Organizzatori del
Workshop
51
3. Il progetto Web-Terminal NET BOARD
getto di concept per una linea di prodotti Web Terminal per studenti.
E’ proprio durante questa esperienza che ho posto le basi per il mio progetto di
tesi che verrà analizzato e descritto nella successiva trattazione.
3.2.2 ITER PROGETTUALE
IL BRIEF DI PROGETTO
La stesura di un brief è il primo passo per lo sviluppo di un progetto: si tratta in
sostanza della definizione e messa per iscritto dell’idea progettuale, nella quale
vengono specificate e definite le prestazioni, gli attributi, le caratteristiche esteti-
che e funzionali che il progetto dovrà possedere e il target a cui sarà rivolto.
Quando, come in questo caso, il brief non è preparato dal progettista stesso, ma
gli è fornito da un organo che lo commissiona, allora si presenta come una sfida,
un difficile obiettivo, un problema progettuale al quale il designer deve trovare la
soluzione che sappia incontrare al meglio le esigenze del committente.
Il mio lavoro comincia, appunto, con la lettura di questo documento che l’IBM ha
distribuito per lo svolgimento del Workshop.
Si tratta di progettare un Web Terminal per studenti.
Secondo il brief di progetto questo terminale, non essendo dotato di compo-
nenti hardware che permettano il suo uso come PC, avrà esclusivamente la
funzione di Web Terminal.
“Permetterà agli studenti di ogni livello, (dalle scuole elementari alle scuole medie
superiori), di poter usufruire della rete Internet, per collegarsi da casa al compu-
ter centrale della scuola, per scopi didattici o per comunicazioni via E-mail tra
insegnanti e genitori e viceversa.”
“Il suo funzionamento è legato alla connessione ad Internet tramite modem, con
alimentazione a rete […].
Secondo le ipotesi l’apparecchio dovrà essere affittato dalla scuola agli studenti,
che potranno scegliere tra diversi modelli concorrenti, ma comunque equivalenti
per funzioni. Dovranno essere quindi garantite doti di robustezza, insieme ad
un’immagine accattivante che ne invogli la preferenza nei confronti dei prodotti
concorrenti.”
Secondo il brief di progetto, il prodotto in questione dovrà inoltre assumere
diverse configurazioni, in base alla diversa età degli utenti:
1° Modello: destinato ad alunni della I e II elementare, con età dai cinque agli
otto anni.
“Lo scopo è quello di introdurre il bambino all’uso di una tastiera e di un compu-
ter in generale, attraverso sia la navigazione in Internet sia qualsiasi altro compito
scolastico come letture e problemi matematici. Sarà inoltre lo strumento attraver-
so cui seguire lezioni di approfondimento o esercitazioni aggiuntive”
2° Modello: destinato a bambini già capaci di scrivere, dagli otto ai tredici anni di
età.
“il terminal sarà utilizzato per compiti a casa e per progetti basati su ricerche in
Internet.”
NET BOARD
52
3° Modello: per gli studenti delle scuole medie superiori, dai quattordici ai
diciotto anni.
“Il terminal sarà utilizzato per compiti a casa e per ricerche in Internet a scopo
didattico.”
Questa classificazione presuppone che ogni candidato dovrà scegliere il pro-
prio campo di intervento e quindi sviluppare in modo individuale il proprio
progetto.
Si parla anche di costi. Il prezzo di produzione si dovrà aggirare intorno ai 350
dollari.
COS’ E’ UN WEB TERMINAL
Il concetto di Web Terminal presuppone il collegamento di computer client
singoli ad una potente unità server centrale, tramite connessione remota via
Internet. I terminal utilizzano le risorse dell’unità server, accedendo ai pro-
grammi che essa offre e utilizzandone la memoria, senza quindi aver bisogno
di costosi componenti interni quali hard-disk e microprocessori avanzati o di
acquistare alcun software, che risiede nell’unità remota.
Sarà sufficiente quindi una linea telefonica ed un contratto di accesso per
utilizzare con poca spesa, sia per svago che per fini professionali, uno stru-
mento informatico di elevata potenza e dal costo altrimenti inavvicinabile.
DEFINIZIONE DEL CAMPO DI INTERVENTO
Per quanto riguarda la scelta del target specifico di riferimento, sul quale poi
ho impostato tutto il lavoro successivo, è stata indirizzata verso gli studenti
delle scuole superiori.
La scelta è stata in primo luogo condizionata da alcune ricerche svolte relati-
vamente al tema dell’apporto delle nuove tecnologie nel campo dell’appren-
dimento scolastico e in particolare alle potenzialità del WWW e dei sistemi
ipertestuali e multimediali.
I ricercatori che hanno condotto le sperimentazioni sono concordi nel riporre
fiducia in queste nuove tecnologie, ma, per contro, ci dicono che a tutt’oggi
sono relativamente poche le persone che possono effettivamente trarne van-
taggio. Questo perché nel nostro Paese non esiste ancora una ‘cultura
multimediale’ matura e diffusamente distribuita.
Per sfruttare a pieno le possibilità offerte dai sistemi multimediali e dalla rete
Internet, oltre ad avere una certa competenza tecnica, occorre soprattutto
essere in possesso di una discreta capacità di analisi e di molto senso criti-
co. Nel mare di informazioni che ci vengono offerte, per individuare,
discretizzare e contestualizzare quelle che davvero ci interessano è neces-
saria una buona preparazione nonché un certo ‘allenamento’.
Immaginiamo adesso una situazione di questo tipo: poniamo che nel prossi-
mo futuro diventi un’abitudine per tutti gli studenti collegarsi ad Internet ed
approfondire il proprio studio con materiale didattico in forma multimediale
presente nella rete. Tutti, anche i bambini, riusciranno ad adattarsi ai nuovi
supporti didattici, acquisendo quasi istantaneamente le abilità tecniche ne-
53
3. Il progetto Web-Terminal NET BOARD
cessarie, ma pochi saranno in grado effettivamente di trattare con le informa-
zioni vere e proprie. Ora, in riferimento alle capacità selettive accennate in
precedenza, è soprattutto nelle scuole superiori che ai ragazzi, solitamente,
si richiede di acquisire quest’attitudine, ossia un metodo di studio collaudato
e autonomo ed una capacità di riesaminare criticamente e sistemare logica-
mente le conoscenze multidisciplinari assorbite.
RICERCA DI MERCATO
Prima di affrontare la progettazione vera e propria ho pensato bene di racco-
gliere tutte le informazioni disponibili, chiamando in causa anche coloro che
sarebbero stati gli ipotetici fruitori del prodotto finito. Per venire a conoscenza
delle loro eventuali richieste e aspettative ho realizzato una breve indagine di
mercato preparando un breve questionario a risposta libera
1
che poi è stato
consegnato ad un campione di circa cento ragazzi.
Il questionario mi è stato utile per capire, in generale, il rapporto che i ragazzi
hanno con i nuovi mezzi informatici, le loro competenze tecniche, il loro pen-
siero.
L’aspetto più interessante che ne è risultato è stato il fatto che la maggior parte
1
Il questionario chiedeva anche
ai ragazzi di provare ad immagi-
nare e descrivere un ipotetico
computer realizzato esclusiva-
mente per lo studio.
Fig. 3 - Alcuni disegni realizzati
dai ragazzi che hanno risposto al
questionario
NET BOARD
54
degli studenti intervistati avrebbe preferito un computer “a misura di studente”,
ossia uno strumento dall’aspetto “amichevole” e “originale”, pratico e non com-
plicato da utilizzare, ma che fornisse il maggior numero di prestazioni con il
minimo sforzo di utilizzo.
PERCORSO PROGETTUALE
L’attività di ideazione e di concezione formale del prodotto è stata molto im-
pegnativa ed ha occupato diverso tempo. Il vero problema iniziale è stato
quello di definire chiaramente le mie intenzioni progettuali e di impostare una
strategia di guida che avrebbe caratterizzato e poi distinto il mio prodotto agli
occhi della società IBM che in questo caso rappresentava il committente del
lavoro. Il brief che è stato consegnato era molto chiaro, ma lasciava anche
ampi spazi per effettuare interpretazioni personali sul progetto.
L’approccio al problema è stato quello di immedesimarmi nella figura degli
studenti delle scuole superiori, i futuri utenti, cercando di immaginare quali
fossero i loro desideri, le loro aspettative, le loro necessità. Ho cercato per-
sino di ricordare i miei anni trascorsi al liceo, il tempo trascorso a studiare, i
compiti a casa, il rapporto con i libri.
Mi è venuta così l’idea di pensare al Web Terminal non solo come un sempli-
ce mezzo per collegarsi alla propria scuola e scambiarsi e-mail, ma anche
come un nuovo strumento di supporto alla didattica, che i ragazzi avrebbero
imparato ad utilizzare quotidianamente, insieme al libro di testo, per appro-
fondire, on-line, gli argomenti di studio appresi in aula.
E’ con questa strategia progettuale che allora ho cominciato a immaginare le
Fig. 4 - Un altro curioso
disegno
55
3. Il progetto Web-Terminal NET BOARD
prime soluzioni formali, tenen-
do conto delle prestazioni che
il terminale avrebbe dovuto for-
nire e delle limitazioni imposte
dal brief.
Dal punto di vista formale e pra-
tico, l’intenzione è stata quella
di progettare un oggetto che si
adattasse al meglio alle esigen-
ze di un ragazzo che studia,
quindi un prodotto che fosse
maneggevole, semplice da uti-
lizzare e caratterizzato da forti
tratti ergonomici.
Ho cercato, in principio, di studiare l’aspetto dell’ipotetica fruizione, indivi-
duando i problemi ergonomici connessi alla manipolazione di uno strumento
tradizionale per la lettura o lo studio, il libro, per poi successivamente passa-
re ad elaborare una soluzione formale progettata ad-hoc per il mio nuovo
oggetto digitale.
In particolare ho concentrato l’attenzione soprat-
tutto sull’analisi della posizione e della presa
delle mani, per giungere a quella più comples-
siva della postura fisica corporea.
L’analisi ergonomica si è poi concretizzata nel-
lo sviluppo della prima bozza di progetto. In
questo caso i vincoli considerati riguardavano principalmente le dimensioni e
le principali caratteristiche formali del prodotto.
Fig. 5 - Alcuni schizzi preliminari
Fig. 6 - Rappresentazione delle
prime ipotesi progettuali
NET BOARD
56
Ho tenuto conto, innanzitutto,
del fatto che l’oggetto sareb-
be stato utilizzato in contesti e
situazioni diverse, per esem-
pio appoggiato sul piano di una
scrivania, oppure trattenuto
sulle gambe comodamente
seduti sulla poltrona di casa.
Ho cercato, quindi, di svilup-
pare una proposta formale che
rispettasse le caratteristiche di
stabilità, maneggevolezza e
praticità d’uso.
Anche la fase di concezione e
sviluppo estetico si è rivelata
lunga e impegnativa e non
pochi sono stati i problemi di
Fig. 7 - Studio dei problemi
ergonomici per
l’impugnatura
Fig. 8 - Sviluppo dell’ipotesi
formale
57
3. Il progetto Web-Terminal NET BOARD
carattere tecnico/formale con i quali mi sono dovuto confrontare. Indispensa-
bili sono stati, a questo
proposito, i modelli di
studio, realizzati in car-
tone e polistirolo ad
alta densità, per sag-
giarne l’effettiva funzio-
nalità e praticità e in
parallelo ho sviluppato
anche modelli digitali al
calcolatore con i quali
ho realizzato dei
rendering, delle imma-
gini, per rappresentare virtualmente e verificare quelli che sarebbero stati gli
effetti visivi definitivi del prodotto.
Per tutta la durata dell’iter progettuale
ho avuto l’opportunità di dialogare e
confrontarmi con l’esperienza, anche
professionale, di abili tutor che han-
no periodicamente seguito e revisio-
nato i miei elaborati. In più ho avuto
anche l’occasione di far valutare e
correggere le tavole del mio proget-
to direttamente a Richard Sapper,
master consultant for design dell’IBM,
che ha molto contribuito, con i suoi
suggerimenti, allo sviluppo finale del
prodotto.
L’attività progettuale si è poi conclu-
sa in una giornata finale di presenta-
zione generale dei progetti, alla pre-
senza dei maggiori responsabili del-
la società IBM, con l’illustrazione delle tavole grafiche esplicative, dei disegni
tecnici esecutivi e la realizzazione di un modello campione dell’oggetto.
LA SCELTA DEL NOME
La scelta del nome da dare al progetto è stata quasi immediata osservando-
ne la sua forma e la sua funzione.
Dal punto di vista formale, ciò che colpisce subito è la sua linea piatta e
cuneiforme, quasi fosse una lavagnetta, una tavola, dal punto di vista funzio-
nale è un terminale dedicato
principalmente alla navigazio-
ne in Internet .
NET BOARD è quindi il nome
che meglio gli si adatta. Per
fare
Fig. 10 - Prime rappresentazioni
digitali del progetto
Fig. 9 - Altri schizzi
progettuali
Fig. 11 - Logo Net Board
NET BOARD
58
un paragone: mentre lo Snow-board è la tavola con la quale si fa slalom sulla
neve, Net Board è la tavola con la quale ci si districa tra le informazioni pre-
senti nella rete.
Ho scelto un nome inglese per due motivi: il primo perché di fatto il proget-
to è stato suggerito da un’azienda americana; poi, perché in inglese, il
nome del progetto risulta più accattivante, soprattutto per un’utenza italiana,
dato che, rimanda all’immagine del nuovo continente, evoca idee di alto
potenziale tecnico e avanguardia tecnologica.
3.3 ANALISI ESPERIENZIALE DEL PRODOTTO
3.3.1 IDENTIFICAZIONE DELL’OGGETTO
LA FORMA
Immaginiamo di osservare il terminale come se fosse appoggiato su un
piano.Visto dall’alto, presenta una forma pressoché trapezoidale le cui basi
sono però curvate: quella minore, che rappresenta la parte inferiore dell’og-
getto, è concava, mentre quella maggiore presenta una leggera convessità
verso l’esterno.
La larghezza, nel suo punto maggiore, raggiunge i 30.5 centimetri, fino ad
arrivare a 26.5 cm in quello minore. L’altezza complessiva è di 23 cm.
Lo spessore dell’oggetto non è uniforme. E’ costituito da un “corpo centrale”
molto sottile, simile ad un parallelepipedo e da due parti laterali di dimensioni
maggiori, dalle sembianze più cilindriche.
Complessivamente la profondità del prodotto si sviluppa in modo crescente
da 0.5 a poco più 4 cm circa.
In generale, la forma non presenta spigoli vivi. Le parti laterali sono poi rico-
Fig. 12 - Modello digitale,
vista superiore
59
3. Il progetto Web-Terminal NET BOARD
perte da una pellicola di materiale gommoso e costituiscono le impugnature
dell’oggetto, con la funzione principale di poter facilmente reggere il prodotto
durante l’utilizzo, oppure di trasportarlo.
Sulla parte superiore, sulla superficie del “corpo centrale”, è installato uno
schermo digitale ultrapiatto a cristalli liquidi, delle dimensioni di 9 pollici.
Ai lati di questo schermo, sopra le impugnature laterali, sono presenti 6 pul-
santi, tre per parte, che, come vedremo, costituiscono i tasti di gestione del
terminale. Sopra lo schermo, nella parte centrale, quasi sullo spigolo supe-
riore del terminale, è alloggiato un piccolo stilo telescopico, utile per l’utilizzo
dello schermo come touch-screen.
Sempre sopra il video, ma questa volta disposte accanto agli spigoli, sono
visibili le uscite audio delle casse acustiche incorporate, mentre sotto, in po-
sizione centrale, più vicino al bordo inferiore, c’è un microfono, anch’esso
incorporato nella scocca del terminale.
La parte inferiore, che è nascosta alla vista, presenta un elemento, posto
proprio lungo la mediana longitudinale del prodotto, che ricorda, come forma,
quella
Fig. 14 - Net Board, indicazione
delle parti componenti
Fig. 13 - Modello digitale, parte
posteriore
NET BOARD
60
delle impugnature descritte in precedenza. Come queste permette, infatti, di
reggere il terminale, ma questa volta con una sola mano, anche stando in piedi,
tenendolo per il resto appoggiato sull’avambraccio. Alloggiato tra il lato inferiore
dell’oggetto e quest’ultima impugnatura, è visibile un altro elemento: una tastiera
molto sottile, senza filo, dalle dimensioni contenute.
Nello spessore del bordo posteriore, sono ricavati, invece, gli ingressi per
l’alimentazione di corrente, per la linea telefonica e per eventuali auricolari di
ascolto.
Nel complesso, la linea dell’oggetto risulta morbida, compatta e sobria. A prima
vista potrebbe ricordare l’immagine di una tavoletta, di una piccola lavagna elet-
tronica su cui poter scrivere e tracciare disegni.
IL COLORE
Il colore di questo oggetto è un blu molto scuro, tendente al grigio (per la colo-
razione del modello ho utilizzato una vernice acrilica DUPLI-COLOR Metallic B,
20-73). Questo colore, inusuale per un oggetto elettronico, evoca una certa se-
rietà. Voglio dire che, se si dovesse immaginarne l’utilizzo, non si penserebbe
di certo a qualcosa di adatto per i bambini, ma piuttosto ad uno strumento di
lavoro, dai tratti professionali, non un giocattolo insomma.
E’ questo che ho voluto individuare quando ho studiato l’aspetto cromatico del
prodotto. Ho cercato una soluzione che differenziasse Net Board dagli altri pro-
dotti suoi simili, pensati per le fasce di utenza inferiore, ed in più ho immaginato
una colorazione che potesse in qualche modo distinguersi dai colori asettici,
che normalmente caratterizzano gli oggetti informatici, per rendere maggiormente
piacevole ed anche originale e avveniristico questo prodotto.
Fig. 15 - Net Board,
indicazione delle parti
componenti