critica di questo fenomeno di strumentalizzazione dato dallʼavvento del
sistema biomedico con riferimento ad una realt concreta speci ca, in questo
caso il modo in cui si viene al mondo nellʼisola di Chilo , nel sud del Cile.
" Paradossalmente lʼatteggiamento che viene tenuto dalle donne facenti
parte di quei paesi del mondo cosiddetti sviluppati verso il parto si pu
de nire contraddittorio. Nonostante lo sviluppo di nuove tecnologie applicate
alla scienza medica permetta oggi di avere qualsiasi tipo di informazione sul
feto che si sta formando allʼinterno del ventre materno grazie ad ecogra e,
esami clinici come lʼamniocentesi, la registrazione del battito cardiaco e dei
movimenti del bambino, la gravidanza viene vissuta con sempre maggiore
ansia. Sono state eseguite indagini statistiche ed interviste dalle quali si
deduce che, in seguito allʼeducazione di stampo occidentale che viene
ricevuta sin da bambine, il parto vissuto tuttora con paura ed agitazione. Il
modello biomedico spersonalizza lʼindividuo concentrandosi esclusivamente
sul suo lato siologico e dando poca importanza alla parte emotiva e
psicologica presente in ciascuno di noi. Tutti noi abbiamo dubbi, paure od
aspettative che necessitano per risolversi di unʼinterazione umana su basi
empatiche. Lʼeducazione, il modo di intendere la vita e la societ nelle nostre
culture occidentali stanno sempre maggiormente conducendo a livello
medico ad un distacco tra la visione di persona integrale , fatta di
sentimenti, umori, bisogni psicologici e la persona corpo , la cui siologia sta
alla base del suo ttizio stato di salute.
" In merito alla gravidanza accade lo stesso. La qualit dellʼattenzione
rivolta alla gestante da parte della famiglia, della cerchia di amici, del medico
da cui svolger i controlli mensili e della intera societ plasmano quella che
si riveler la singola esperienza di diventare madri, di dare alla luce una
nuova vita. Secondo il nostro modo di concepire una gravidanza questa deve
essere portata a termine in modo quasi perfetto , vi sono attese diverse a
seconda della cultura di appartenenza. Le nordamericane ad esempio, visto
il loro sistema sanitario nazionale, vivono la loro gravidanza con il desiderio
che tutto sia sotto controllo, sicuro e monitorato con le tecnologie disponibili
7
perch abbiano la sensazione che il bambino sia sempre monitorato. In
alcune culture africane o sudamericane vi invece una concezione tutto
diversa del parto e della gestazione. Durante il momento del parto sono
vicine alla donna gure come la madre, il compagno o marito, le amiche e
spesso una levatrice, di solito una signora anziana avente molta esperienza
in materia di far nascere bambini. In queste culture la nascita, il dolore del
parto, le dif colt sono considerate parte del processo naturale dellʼ essere
nel mondo . Eʼ concepita anche la possibilit che il bambino, per
complicazioni durante lʼespulsione o patologie contratte durante lo sviluppo,
nasca morto o con handicap sici e mentali. In questi Stati non vengono
seguite le indicazioni che lʼOrganizzazione Mondiale della Sanit ha impartito
sui controlli medici o gli esami da compiere. Una soluzione che ritengo
possibile e corretta per poter migliorare le condizioni di salute delle donne in
gravidanza senza di conseguenza generare un sistema sociale ansiogeno
applicare gli strumenti tecnologici per i controlli della condizione del feto e
della madre, e nello stesso tempo cambiare la visione stessa dellʼessere
madri svolgendo attivit educative che entrino nellʼaspetto psicologico ed
etico e parlino dei problemi legati allo stile di vita societario nel quale siamo
quotidianamente immersi. Il sistema sanitario di un paese sviluppato
dovrebbe facilitare lʼesperienza della maternit e non contribuire a rendere
pi dif cile un momento nella vita di una donna gi di per s stressante.
" La metodologia che ho utilizzato per svolgere la mia ricerca stata la
raccolta di dati sul campo consistenti in statistiche effettuate dal personale
dei reparti Maternit in cui sono stata, interviste rivolte alle partorienti, alle
ostetriche ed ai primari delle Maternit dellʼisola di Chilo e la studio di
documenti e ricerche svolte negli anni precedenti aventi come lo conduttore
il parto. Si potrebbe de nire uno studio qualitativo, traversale di tipo
descrittivo. La mescolanza della metodologia qualitativa e quantitativa mi ha
permesso di avere una visione maggiormente ampia della realt chilota.
Lʼuso del metodo qualitativo permette di entrare maggiormente in profondit
nelle questioni locali, di comprendere le varie soggettivit e di ri ettere sulle
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motivazioni per le quali agiscono i diversi soggetti culturali. Svolgere
interviste e dialogare con i protagonisti permette un approccio diretto e
partecipativo nel momento in cui ci si confronta con le ri essioni, i problemi e
la vita quotidiana di altri esseri umani. In sintesi questo approccio mette in
conto allʼinterno di qualsiasi analisi dei fenomeni sociali o culturali una
prospettiva comprensiva per la quale impossibile separare il conoscimento
da chi lo possiede. Lo sguardo qualitativo offre la possibilit di interpretare
correttamente una realt complessa e mutevole.
" La tematica del parto un ambito molto interessante per poter entrare
in profondit nelle questioni concernenti le concezioni del mondo e della
nascita. Nellʼisola di Chilo vi una mescolanza culturale peculiare, data
dalle migrazioni di popolazioni europee in un arcipelago in cui vi era una
cultura di stampo Mapuche avente gi a suo tempo una sua particolarit . La
gente dellʼisola si de nisce Huilliche, termine che signi ca gente del Sud ,
nonostante abbia la stessa base culturale dei Mapuche della IX regione. I
Huilliche vivono nelle attuali province di Valdivia e di Chilo . Lʼarrivo degli
spagnoli durante la Conquista ed in seguito di famiglie europee ha apportato
enormi cambiamenti nella cultura di questa gente che vivevano in case
chiamate ruka fatte con legno ed arbusti. Queste case hanno forma
circolare, sono di dimensioni piuttosto estese ed al centro hanno uno spazio
in cui viene acceso il fuoco. Questo tipo di abitazione fa intendere la
concezione Huilliche di comunit e famiglia. Nei momenti del bisogno la
comunit , formata da un insieme di famiglie estese, si ritrova allʼinterno di
una ruka e discute dei problemi da affrontare. Oggi la gente Huilliche
dellʼarcipelago di Chilo non vive pi in ruke ma in case di legno o pannelli
di alluminio in cui vi una stufa di ghisa per riscaldare lʼambiente e cucinare.
Le tradizioni si stanno perdendo in modo irreversibile. Anche tutti i costumi
legati al parto sono andati perduti; prima dellʼavvento del sistema medico di
stampo occidentale le donne Huilliche partorivano nella loro abitazione,
aiutate dalla madre o dalle vicine. Oltre a queste gure vi era la
pu e elchefe , la levatrice, una donna anziana che aiuta le donne a dar alla
9
luce il loro bambino per il fatto di avere decenni di esperienza di assistenza
ai parti. Di solito queste conoscenze si trasmettono attraverso
lʼaf ancamento a donne che gi stanno svolgendo questo lavoro o per motivi
legati al vincolo madre- glia.
" La visione Mapuche-Huilliche del mondo completamente differente
dalla nostra di origine occidentale. La normale evoluzione della vita, degli
esseri viventi e dellʼuniverso viene concepita come un ritorno ciclico,
circolare mentre ad esempio nel nostro modo di intendere la realt vi una
visione lineare di stampo evoluzionista. La vita umana, il corpo sono entit
da trattare con rispetto, come si rispetterebbe un animale od una pianta. Tutti
gli esseri viventi sono inseriti nel circolo vitale, ciascuno con il suo speci co
compito. Il dare alla luce uno di questi aspetti per cui la donna incinta nella
cultura indigena viene trattata con rispetto per lʼimportante compito che dovr
affrontare. Durante la gravidanza si devono prendere molte precauzioni
sullʼalimentazione, sul lavoro e nellʼambito religioso. Una gravidanza
potrebbe essere in uenzata da sentimenti come la paura o la rabbia o da
eventi naturali o sociali imprevisti come unʼeruzione, un terremoto, una
guerra. Uno spavento potrebbe lasciare il corpo freddo e causare un
aborto, una eclisse potrebbe causare la formazione di macchie sul corpo del
neonato, ed altre credenze. Quelli che erano i trattamenti, i riti della nascita o
le tradizioni sono state sradicate dal sistema medico importato dai
conquistatori. Utilizzando metodi prima violenti e poi giudiziari il sistema
impostosi ha stabilito che in materia di nascita e parto, tutte le donne devono
partorire in strutture ospedaliere pena lʼarresto o al prelievo forzato al proprio
domicilio per condurle poi in ospedale. Oggi la situazione leggermente
migliorata ma esiste tuttora lʼobbligo di svolgere alcune pratiche che per una
cultura nativa risultano estranianti. Lʼusanza di sotterrare la placenta appena
dopo il parto, i primi rituali della nascita come la foratura dei lobi del neonato
o le pratiche messe in atto durante il parto per proteggere la donna dagli
spiriti o da alcune patologie non possono essere praticate a causa delle
normative in vigore emesse dal governo cileno. Alcuni studi antropologici
10
svolti negli anni Ottanta come quelli di Brigitte Jordan
1
mettono in luce
quanto certi processi di signi cazione prendano vita a partire dalle normali
procedure siologiche, e quanto questi siano importanti per creare un
senso culturale e contestuale. Una buona ricerca antropologica dovrebbe
quindi mettere in luce i fatti aventi un senso per le persone che li praticano e
gli eventuali problemi dati dallʼimpatto con una modernit che spesso stata
sinonimo di predominanza, di dominio e di sradicamento culturale.
11
1
JORDAN, B., 1978, Birth in four cultures. A cross-‐cultural comparisons, Annual review of
anthropology, 8, pp.309-‐31.
CAPITOLO UNO
LʼISOLA DI CHILOEʼ
1.1 CHILOEʼ, LA SUA PECULIARITAʼ.
Arrivare via mare nellʼisola di Chilo grazie ai numerosi traghetti che
attraversano il canale di Chacao venendo dal Cile continentale
unʼesperienza che immediatamente crea un impatto estetico ed emotivo
profondo nel viaggiatore, dato dalla peculiarit di questa terra rispetto al
resto del paese, dal quale si distingue per innumerevoli caratteristiche
geogra che e culturali. La Isla grande de Chilo la pi grande di un vasto
arcipelago di isole e la seconda isola pi grande di tutto il continente
sudamericano dopo la Terra del Fuoco. Lʼarcipelago comprende Chilo ed
altre ventitr isole maggiori, tutte popolate; esistono inoltre innumerevoli altre
isole pi piccole, abitate a loro volta. La dislocazione spaziale degli abitanti
dellʼisola peculiare, stabilita perlopi dalla diversit geogra ca esistente nel
territorio chilota, che potrebbe sembrare per questo un territorio a s stante.
La parte orientale dellʼisola occupata in tutta la sua estensione da una
cordigliera. Questa cordigliera, che non supera in altezza i mille metri,
interrotta nella sua struttura verticale dalla presenza di due laghi, il lago
Cucao ed il lago Huillinco, che vengono a creare zone distinte aventi nomi
differenti: la parte nord della cordigliera prende il nome di cordigliera
Piuchue, la parte sud viene chiamata Pirulil. Il resto dellʼisola risulta alla vista
molto soave, essendo composto da pianure e morbide colline sulle quali si
possono ammirare le variopinte case di Chilo . Percorrendola da nord a sud
in lunghezza lʼisola misura circa centottanta chilometri, e cinquanta
percorrendola da ovest ad est.
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Politicamente la provincia di Chilo si compone di tre parti: una parte
continentale che comprende la zona di Chait n, lʼisola di Chilo in quanto
tale e la parte insulare, composta da isole dalle pi svariate dimensioni. Le
isole minori di Chilo iniziano dal nord con lʼisola Cacahu e terminano al
sud con lʼisola Talc n, del gruppo di isole chiamato Desertores. In totale
esistono quattro distinti gruppi di isole, differenti nelle loro caratteristiche
culturali e geogra che ma aventi tutti una base culturale comune. La
provincia intera con na al nord con la provincia di Llanquihue, dalla quale
separata dal canale di Chacao, a est con la Repubblica Argentina, al sud con
la provincia di Ays n ed a ovest con lʼoceano Paci co. Lʼisola separata dal
continente da un mare interno che si viene a formare ad est. In questo mare
sono dislocate la maggior parte delle isole che formano lʼarcipelago, disposte
in modo tale da formare quasi un ponte naturale tra lʼisola e la terraferma.
Formano questo mare interiore il golfo di Reloncav , il golfo di Ancud ed il
golfo del Corcovado.
La storia di Chilo comincia migliaia e migliaia di anni fa. Dopo studi
scienti ci si scoperto che lʼisola stessa si form in seguito ad un cataclisma
avvenuto intorno allʼanno settemila a.C., in seguito al quale emerse lʼisola
maggiore e tutte le altre isole. Circa dopo mille anni le popolazioni che
vivevano sullʼisola iniziarono a prendere contatti commerciali e culturali con
altri gruppi etnici provenienti dalla Polinesia che arrivarono a Chilo
viaggiando per mare grazie al collegamento marittimo esistente tra Australia
ed il continente Antartico, come sostiene lo studioso Paul Rivet
2
nella sua
opera Le origini del popolo americano . La cultura polinesiana in u molto
sulla cultura chilota formatasi successivamente e sui suoi costumi. Si sono
riscontrate similitudini in alcuni oggetti utilizzati nella vita quotidiana come il
forno polinesiano, o in alcune credenze magico-religiose come il coprirsi,
durante la notte, completamente con una coperta per scacciare gli spiriti
maligni ed evitare di vederli, o a livello alimentare il curanto ad esempio,
piatto per eccellenza della cultura tradizionale chilota preparato scavando un
13
2
Paul Rivet, 1943 “Los orìgenes del hombre americano”
buco profondo nella terra riempito poi da pietre che vengono rese
incandescenti con il fuoco per poi cucinarvi sopra carne, pesce, frutti di mare
e verdure. Si pensa per lʼappunto che il curanto stesso derivi da un piatto
tipico dellʼisola di Rapa Nui che viene chiamato umu . Le prove linguistiche
e antropologiche stabiliscono che lʼoceano Paci co, pi che una barriera
sica ed stato nella storia un ponte tra le culture, le ricerche del noto
archeologo ed etnografo norvegese Thor Heyerdahl
3
, che attravers il
Paci co da Callao allʼisola Raroia in quasi quattro mesi di navigazione, lo
hanno dimostrato. La teoria del Kon-Tiki che esso sostiene postula il
popolamento della Polinesia a opera di genti provenienti dalle coste
occidentali dellʼAmerica in due ondate successive, rispettivamente dal Per e
dalla Colombia Britannica, che sfruttando la corrente di Humboldt avrebbero
potuto con mezzi pre-moderni attraversare questa enorme distesa dʼacqua
ed installarsi nei territori incontrati.
Le teorie sul contatto tra culture differenti che possono aver
in uenzato e plasmato la vita dellʼisola sono comunque contraddittorie e
complesse. Si pu stabilire che vi siano due principali correnti teoriche, la
prima sostiene che le origini del popolo chilota derivino da popoli e culture
polinesiani, la seconda ne sostiene lʼorigine mongolica. Sicuramente
nellʼarcipelago di Chilo furono molte le in uenze culturali che formarono e
formano tuttʼora la peculiarit di questa isola. Tra i popoli che in uenzarono
fortemente questo processo vi furono i Huilliches, i Cuncos , i Chonos ed i
Payos; genti provenienti dal nord del continente americano che occuparono
luoghi distinti dellʼarcipelago. I Huilliches si radicarono nel nord dellʼisola
assieme ai Cuncos, i Payos nella parte sud e i Chonos popolarono la
Guaiteca. Questi gruppi parlavano a Chilo il loro proprio idioma, il veliche ;
essi sempre vissero in condizioni atmosferiche abbastanza sfavorevoli,
essendo Chilo generalmente fredda e piovosa per la maggior parte
dellʼanno. Le attivit principali che praticavano erano la caccia, la pesca e la
raccolta di frutti o radici. Vivevano in case di legno, accendendo un fuoco
14
3
Heyerdahl T., 1951, “The Kon Tiki Expedi?on”.
nella stanza principale dellʼabitazione dove tutta la famiglia si riuniva per
scaldarsi e cucinare gli alimenti, usanza che tuttora si conserva sullʼisola. La
mitologia
4
dellʼisola in quei secoli si arricch moltissimo, dovendo lʼuomo
esplicare tutti i fenomeni naturali e le creature fantastiche che popolano
lʼisola; la magia serviva per curare le malattie e si utilizzavano erbe
medicinali per portare a termine rituali e curare le infermit . Eventi ed
usanze che tuttora si possono riscontrare nel modo di vita della gente chilota.
1.2 CHILOEʼ, LA SUA STORIA.
Lʼevento storico che ha cambiato per sempre le sorti della gente che
vive nel continente americano stata la scoperta del continente da parte di
Cristoforo Colombo nellʼanno 1492. Da quel momento iniziarono a sbarcare
nelle Americhe genti provenienti dallʼEuropa, con lʼintento principale di
colonizzare territori ed impossessarsi delle risorse naturali che lʼAmerica
possedeva e possiede tuttora. Vi sono caratteri peculiari che fanno della
conquista spagnola un evento pi pesante da tollerare per le popolazioni
vittime di questi eventi rispetto a coloro che subirono la colonizzazione da
parte dei portoghesi. Gli spagnoli andarono soprattutto alla ricerca di punti
dʼappoggio per i loro traf ci commerciali ed attraverso lʼasservimento delle
popolazioni indigene utilizzate come manodopera essi perseguirono
lʼobiettivo di dominare vaste regioni dei territori dellʼentroterra, imponendo la
religione cristiana e la cultura europea ai nativi. A livello istituzionale la
conquista spagnola gestita dalla Corona mise in atto un sistema
organizzativo basato sulla concessione ai conquistadores dellʼutilizzo dei
terreni che avrebbero colonizzato e dette loro la possibilit di fondare colonie
allʼinterno delle quali ciascuno aveva ampia giurisdizione. Lo sviluppo di
questa attitudine condusse presto alla formazione dellʼistituzione
15
4
La mitologia è quel complesso di raccon? riguardan? la cosmologia cos?tuente parte della cultura
orale di una determinata popolazione.