Introduzione
Il Brasile si appresta a ricevere i due più grandi eventi sportivi del pianeta: il
Mondiale di calcio nel 2014 e le Olimpiadi di Rio de Janeiro nel 2016. Il gigante
dell'America Latina è diventato la sesta economia mondiale e grazie alle politiche
sociali ha trascinato fuori dalla povertà 31 milioni di persone. Per allargare il suo
peso economico e politico il Brasile ha deciso, da inizio millennio, di sfruttare
l'attrattiva dei mega eventi soprattutto quelli sportivi. Ma la sfida è costellata di
contraddizioni e rischi perchè, se è vero che eventi di questo calibro possono
apportare benefici positivi e duraturi a un'intera nazione, una pianificazione
strategica non adeguata può avere impatti fortemente negativi e trasformarsi in
una crisi di lungo periodo. Il titolo scelto per questa tesi è "Mondiali e Olimpiadi:
gli occhi dei media sul Brasile": i due avvenimenti planetari hanno da tempo
accesso i riflettori sulla nazione sudamericana e il loro successo passerà
inevitabilmente anche dal giudizio dei media. Il tentativo di inquadrare il
fenomeno dei mega eventi sportivi, collegandosi alla recente situazione brasiliana,
parte dall'analisi di un Paese stretto tra uno stereotipo romantico fatto di calcio,
carnevale e samba, e quello cinico rappresentato da favelas, miseria e violenza, a
cui recentemente si è aggiunto quello della ricchezza crescente. Ma dietro la
maschera di un più diffuso e certificato benessere, il Brasile resta caratterizzato da
numerosi problemi sociali che hanno portato a gigantesche proteste di piazza
evidenziando le carenze di un sistema diventato insostenibile per buona parte della
società brasiliana. Il proseguo della Confederations Cup è stato in bilico ponendo
seri interrogativi sulla prossima Coppa del Mondo, finita nel mirino delle proteste
insieme ai Giochi Olimpici, i primi della storia in una città sudamericana. Come si
è arrivati in una simile situazione? Perchè il Paese simbolo del calcio nel mondo
non vuole uno spettacolo che attende da 64 anni? Per rispondere a queste
domande era imprescindibile partire dalle manifestazioni che hanno interessato
tutte le città brasiliane. Si andrà prima ad inquadrare il Paese in termini generali
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focalizzando l'attenzione sui suoi punti più critici per poi analizzare ciò che è
successo nel caldo giugno del 2013 e capire in che modo le proteste hanno messo
nel mirino i prossimi mega eventi. Cercheremo poi di rispondere ad altre
domande. Sono davvero fondate le contestazioni contro Mondiali e Olimpiadi?
Che scenario potremmo aspettarci per i prossimi mega eventi in Brasile e nel
futuro? Il 2014 è considerato l'anno chiave per la nazione verdeoro: il Mondiale è
considerato il vero banco di prova dell'affidabilità e della capacità del governo
davanti agli occhi dell'opinione pubblica locale e della comunità internazionale.
Un eventuale successo o fallimento condizionerà l'esito delle prossime elezioni
presidenziali.
Gli obiettivi di questi tesi sono:
Ricostruire e analizzare la storica protesta svoltasi in concomitanza della
Confederations Cup.
Esplorare le cause e le motivazioni che hanno portato a schierarsi contro i
mega eventi sportivi, con attenzione particolare alla Coppa del Mondo.
Ipotizzare quali sviluppi futuri potrebbe portare la situazione creatasi in
Brasile in vista del Mondiale, e capire a quale scenario si andrà a delineare
per i prossimi mega eventi.
Nonostante l'abbondanza di materiale su Rio de Janeiro, le Olimpiadi del
2016 e i progetti di riqualificazione della città, la lontananza temporale dell'evento
e la prospettiva di avere parte del lavoro già pronto non erano convincenti. La tesi
è perciò incentrata maggiormente sul Mondiale di calcio, con una ricerca continua
di informazioni attraverso i media di tutto il mondo poiché la maggior parte di
quelli italiani non ha dato al tema spazio sufficiente per un'analisi esaustiva.
Report ufficiali e comunicati della FIFA o del CIO sono stati volutamente evitati:
il passato e il presente di queste due grandi organizzazioni sportive dal notevole
peso politico non possono certamente dare garanzie di imparzialità e
probabilmente non riuscirebbero a fornire un quadro completo della situazione. Le
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Olimpiadi nella Cidade Maravilhosa sono state comunque prese in considerazione
sotto diversi aspetti ma in misura nettamente inferiore rispetto alla competizione
calcistica che, essendo più imminente e con meno implicazioni organizzative, ha
permesso di essere scavata più in profondità: nonostante la lontananza geografica
e culturale, sono stati colti aspetti che probabilmente da semplice osservatore del
Paese e dell'evento sarebbero difficili da immaginare.
Nel primo capitolo verrà illustrato il fenomeno degli eventi e dei mega
eventi sportivi attraverso l'ampia letteratura disponibile, cercando di classificarli
tenendo conto delle numerose variabili e delle conseguenze che inevitabilmente
hanno sulla società, sul territorio e sull'economia dei paesi organizzatori. Verrà
anche sottolineata l'importanza sempre più crescente dei media all'interno dei
mega eventi.
Nel secondo capitolo sarà inquadrato il Brasile, una nazione gigante e
complessa. Tra i paesi emergenti a maggiore crescita economica, i cosiddetti
BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica), è il Paese che più si avvicina alle
democrazie occidentali. Ma la nazione leader del Sudamerica presenta ancora
diversi problemi da risolvere legati soprattutto alla sicurezza, all'istruzione e alla
situazione sanitaria, emblemi di una disuguaglianza marcata che affonda le sue
radici nella corruzione.
Nel terzo capitolo vedremo come questi siano in realtà solo alcuni dei
motivi che hanno portato alle massicce proteste di piazza in tutto il Paese nella
seconda metá di giugno. Le informazioni frammentate e spesso discordanti e la
mancanza di una cronologia attendibile non hanno comunque impedito di svolgere
una ricostruzione cronologica degli avvenimenti grazie all'aiuto dei media locali e
internazionali. Seguirà un'analisi della protesta e delle possibili interpretazioni,
utili per ricollegarsi alle critiche contro i mega eventi e al primo impatto che gli
stessi stanno avendo sulla società brasiliana.
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Il quarto capitolo sará dedicato a un excursus dei mega eventi sportivi per
eccellenza, le Olimpiadi e i Mondiali di calcio. Queste manifestazioni, che hanno
notevole influenza sull'umanità intera, sono spesso il riflesso o l'anticipazione di
meccanismi politici, economici e sociali di un determinato contesto storico. La
ricostruzione degli avvenimenti passati aiuterà a comprendere meglio la loro
evoluzione, la situazione attuale ed eventuali cambiamenti di tendenza.
Un'attenzione è riservata ad alcune delle precedenti proteste a causa o in
concomitanza dei mega eventi per cogliere eventuali analogie e differenze con il
caso brasiliano.
Il quinto capitolo si concentra sulla Coppa del Mondo, competizione regina
di un calcio che è da tempo la massima espressione del triangolo sport, politica e
società. Partendo dall'impatto che la competizione ha avuto nelle ultime edizioni,
si andrà a focalizzare l'attenzione su Brasile 2014 e sui punti più contestati dagli
stakeholders coinvolti che mettono in discussione la scelta e la realizzazione della
stessa manifestazione.
Nell'ultimo capitolo si delinea un ipotetico scenario futuro davanti al quale
si troverà di fronte il prossimo Mondiale. Inoltre l'attenzione si sposterà sul futuro
dei mega eventi sportivi e sulla loro sostenibilità. La popolazione rivendica
maggiori diritti e la recente diffusione del fenomeno della consultazione pubblica
è un aspetto da tenere seriamente in considerazione per il prossimo futuro.
Il continuo susseguirsi di notizie legate ai mega eventi anche in termini
sociali e politici si è unito alla diversa interpretazione dei media che ha complicato
ulteriormente un quadro già di per sé abbastanza complesso. Comprendere il
contesto e alcuni meccanismi di un Paese ha permesso di delineare un quadro su
cui svolgere una prima analisi preliminare, in attesa che l'evento sia celebrato e i
vari studiosi ed esperti del settore traggano le dovute conclusioni.
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La questione dei mega eventi sportivi e delle implicazioni che comportano
occupa uno spazio troppo ridotto sui principali media nazionali salvo poche
eccezioni. Questo nonostante la relativa vicinanza temporale dell'evento e il peso
specifico, non solo in chiave sportiva ma anche in termini economici, geopolitci e
sociali, che potrebbero avere i casi di Brasile 2014 e Rio de Janeiro 2016. Si
potrebbe definire quasi un paradosso poichè l'Italia sia un Paese molto legato al
calcio e in generale allo sport. Fortunatamente il mondo di internet e dei siti
stranieri si dimostra maggiormente interessato. Chissà se con l'avvicinamento di
uno dei Mondiali più delicati della storia, non solo del calcio, finalmente questa
situazione cambierà. La speranza è che tra qualche anno si riuscirà a proporre un
diverso approccio allo sport, sul quale non si discuta più di finti campioni, squadre
del cuore e futili polemiche da bar, ma si terrà conto di tutte le sue sfaccettature e
dei molteplici aspetti politici e sociali che lo sport abbraccia. Potrebbe essere
finalmente arrivata la svolta per uscire da questo stereotipo.
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1. L'evento tra media e sport
Da diversi anni a questa parte il concetto di evento ha assunto un ruolo
sempre più preponderante sulla scena internazionale: l'evento offre alla città o alla
nazione organizzatrice un'occasione unica per mostrare le proprie ambizioni di
forza a tutto il mondo. Grazie alla capacità di attrarre un pubblico mondiale,
vengono perseguiti interessi economici e ambizioni politiche in nome del
rafforzamento di quel soft power che punta a migliorare la posizione delle nazioni
nel sistema globale [Cornelissen 2010]. Nonostante siano manifestazioni che
hanno una limitata durata nel tempo, gli eventi hanno inevitabili implicazioni
anche di carattere sociale e culturale con effetti a lungo termine come il ciclo di
vita e l’eredità dell’evento. Spesso diventano altresì strumenti di trasformazione
territoriale con l'obiettivo di conquistare una maggiore competitività
internazionale.
Prima di analizzare le implicazioni degli eventi è opportuno provare a dare
una definizione. Tra le varie definizioni di evento, un approccio largamente
condiviso è quello che identifica l'evento come un momento unico nel tempo
celebrato con rituali e cerimoniali predefiniti che mirano a soddisfare bisogni
specifici [Re 2007]. Per coloro che si occupano di marketing gli eventi possono
essere visti come una nuova via di comunicazione nell'era multimediale ma spesso
rappresentano anche lo strumento per comunicare il core business di un territorio.
Per distinguere un evento da ogni altra attività essi devono presentare cinque
caratteristiche: unicità, performance, durata, costo e rischio.
Il carattere di unicità, intesa come eccezionalità del fatto, deriva dalla
tipologia e dalla caratteristica dei tre attori coinvolti - pubblico, performers,
organizzazione - in modo che ogni esperienza sia diversa dalla precedente. La
durata è limitata nel tempo ed è un concetto associato alla non ripetitività; esistono
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