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maggior parte dei materiali utilizzati sono stati reperiti presso la biblioteca dell’”Università di
Business management” di Hohenheim (Stoccarda) e i restanti presso enti per il turismo o per lo
sport tedeschi (quali ad esempio la divisione marketing della società calcistica Vfb Stuttgart
1893 e.V.). L’esperienza di studio di un anno trascorsa in Germania, quale studente Erasmus,
dopo l’evento sportivo (da settembre 2006 a settembre 2007), ha inoltre permesso di discutere
con alcuni docenti dell’Università di Hohenheim che hanno seguito dei progetti relativi al
Mondiale di calcio 2006. Si sono ottenute preziose indicazioni per portare avanti il lavoro, in
particolare dal professor Rolf Caesar di Scienza delle finanze e dal professor Werner Schulz di
Economia dell’ambiente. Per quanto riguarda i riscontri empirici si sono avuti contatti con il
dottor Malte Heyne (docente di Economia politica dell’Università di Brema) che ha fornito le
basi e i dati utili a condurre un’analisi costi-benefici relativa all’evento. Tale analisi è stata
sviluppata in seguito con l’aiuto del professor Jan Van der Borg dell’Università Ca’ Foscari di
Venezia, che ha dato un forte contributo, sia per condurre a termine la parte pratica, sia per
l’interpretazione dei risultati ottenuti.
La tesi si articola in quattro capitoli, in particolare, nel primo capitolo si è descritto il Mondiale
di calcio di Germania 2006 dal punto di vista economico, ponendo particolare attenzione alle
politiche di sviluppo del settore economico-produttivo tedesco, alla tutela dell’ambiente, alla
promozione del settore privato tedesco e alla valorizzazione della destinazione turistica
“Germania”. Tale capitolo spiega infine brevemente, attraverso una previsione della Postbank,
quali sono stati gli effetti economici del Mondiale sull’economia tedesca: la Germania infatti
ospitando il Mondiale di calcio 2006 ha dato un impulso alla situazione di stagnazione
economica in cui si trovava, in quanto l’evento ha avuto effetti positivi sia dal lato dell’aumento
del PIL (attraverso un aumento degli investimenti, dei consumi nazionali e delle esportazioni)
che dal lato del aumento del tasso di occupazione ed ha risollevato il settore edile
precedentemente in stato di “sofferenza finanziaria” e di sopracapacità produttiva.
Il secondo capitolo persegue l’obiettivo di far luce sugli attori e sulle relazioni che hanno
caratterizzato la struttura organizzativa della FIFA durante il Mondiale di calcio di Germania
2006. In particolar modo è stato considerato l’insieme dei soggetti che hanno governato e
operato per la realizzazione dell’evento sportivo e le attività economiche svolte dagli stessi. Per
descrivere e interpretare le soluzioni organizzative, in particolar modo di coordinamento relative
all’”organizzazione” del Mondiale di calcio di Germania 2006, si è adattato all’evento un
modello noto nella letteratura organizzativa: l’ibridazione del modello dell’autorità con quello
dell’istituzionalizzazione. In particolare, il modello proposto considera due tipi di autorità:
autorità basata sulla competenza e autorità basata sullo scambio (quest’ultima caratterizzante il
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rapporto tra lo stato tedesco e la FIFA). Dato che non si sono presentati particolari problemi
durante lo svolgimento del Mondiale di Germania 2006 e che è stato definito un evento che ha
avuto effetti positivi anche dal punto di vista economico, si è supposto che utilizzando
un’ibridazione del modello dell’autorità con quello dell’istituzionalizzazione sia stato possibile
raggiungere le condizioni di un coordinamento efficace. Attraverso la chiave di lettura proposta
si è evidenziato il ruolo di key player della FIFA, come soggetto in grado di indirizzare tutte le
azioni dei soggetti coinvolti nel processo organizzativo del Mondiale di calcio di Germania
2006.
Il terzo capitolo descrive l’aggregato risorse, attori e attività al fine di mettere a fuoco gli
elementi tecnico-economici necessari alla gestione del Mondiale di Germania 2006. In
particolare si analizzano le due macroaree più importanti, ossia l’area organizzativa e quella
relativa alla commercializzazione dell’evento. Oltre a ciò sono stati individuati gli attori che
hanno partecipato ai principali processi, il loro ruolo principale, le attività svolte dagli stessi, le
risorse utilizzate e gli strumenti di integrazione e di coordinamento ed è stato tracciato un
framework di riferimento utile a fornire un’interpretazione dei principali processi che hanno
caratterizzato il Mondiale di Germania 2006. Andando a sviluppare i processi relativi all’area
organizzativa e a quella relativa alla commercializzazione dell’evento ci si è accorti che c’è una
forte connessione tra le due aree analizzate. In particolare la FIFA attraverso l’organizzazione di
un Mondiale riesce a finanziare se stessa e le associazioni membri ed in più riesce a finanziare
una struttura organizzativa efficiente per l’organizzazione del Mondiale successivo; si tratta
quindi di un processo continuo che potrà essere interrotto solamente nel momento in cui la FIFA
organizzasse un Mondiale in modo poco efficiente che provocherebbe delle perdite o
comunque delle entrate insufficienti.
Il quarto capitolo ha lo scopo di esaminare il fenomeno sportivo “Mondiale di Germania 2006”
dal punto di vista economico, ossia proporre delle misure degli effetti economici del grande
progetto pubblico. L’esigenza di effettuare tale tipo di analisi nasce dal fatto che gli
organizzatori di mega-eventi sportivi hanno bisogno di conoscere gli elementi di un macro
business plan nella fase pre-evento, al fine di ottenere il supporto finanziario statale per la
realizzazione di un progetto. Per fare questo si è utilizzata l’analisi costi-benefici che ha
permesso di considerare costi e benefici in un certo periodo di tempo ed ha offerto, attraverso il
calcolo del VAN, un criterio di decisione con fondamenti teorici. La prima parte di questo
capitolo descrive gli studi di impatto economico che generalmente vengono applicati ai progetti
per i Mondiali di calcio. Successivamente si spiega perché è stata utilizzata l’analisi costi –
benefici al fine di studiare gli effetti economici indotti dal Mondiale di calcio di Germania e ne
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vengono descritte le basi teoriche. La seconda parte del capitolo presenta un’applicazione
pratica dell’analisi costi-benefici al Mondiale di calcio di Germania 2006. Tale analisi segue
l’impostazione proposta dal dottor Malte Heyne per quanto riguarda la definizione dei progetti e
delle alternative di progetto sotto l’osservazione dei vincoli rilevanti, l’identificazione e la
catalogazione degli effetti in base alla loro rilevanza per i soggetti implicati e la regione
considerata e la monetizzazione degli effetti. Dopodichè è stata proposta una metodologia
alternativa utile per aggregare i costi ed i benefici, ossia è stato presentato un modello
quantitativo che spiega quali costi e quali benefici indotti dal Mondiale di Germania
contribuiscono a modificare il reddito nazionale tedesco in un periodo considerato. Si sottolinea
inoltre che tale modello è stato parametrizzato, ciò significa che è applicabile anche ad altri
Mondiali di calcio e attualizzando i valori ottenuti permette di “confrontarli”, diventando in
questo modo un indicatore di “profittabilità” dei diversi Mondiali di calcio in un periodo di
tempo considerato. In conclusione vengono presentati i risultati ottenuti applicando il modello
quantitativo proposto e alcune considerazioni utili alla lettura degli stessi.
Come affermato in precedenza, per descrivere un evento come il Mondiale di calcio di
Germania 2006 si è seguita una logica economico-manageriale. Questo ha permesso di far luce
sugli attori e sulle relazioni che hanno caratterizzato la struttura organizzativa della FIFA
durante il Mondiale di Germania 2006. La federazione calcistica mondiale, con il ruolo di “key
player”, ha infatti cooperato con lo stato tedesco, le regioni e le città che hanno ospitato il
Mondiale, con le aziende locali, con le associazioni calcistiche partecipanti, gli affiliati
commerciali (sponsor e fornitori ufficiali) e con la DFB per organizzare l’evento sportivo. La
creazione di un framework utile a descrivere l’evento ha permesso di individuare due macroaree
principali caratterizzanti l’evento, in particolare l’area organizzativa e quella relativa alla
commercializzazione dell’evento. Oltre a ciò si è deciso di presentare nel capitolo conclusivo
un’analisi costi - benefici per fornire un esempio di come vengono condotti gli studi quantitativi
di tipo economico nella fase pre – evento per i mega-eventi sportivi e per proporre delle misure
degli effetti economici imputabili al grande progetto pubblico. Tale analisi si è dimostrata utile
per dare delle indicazioni di massima sulla profittabilità del Mondiale di Germania, in
particolare i risultati ottenuti hanno dimostrato che organizzare il Mondiale di Germania 2006
ha provocato globalmente dei benefici economici per l’economia tedesca.
A conclusione di questa premessa, si vuole porgere un ringraziamento a tutte le persone che con
la loro disponibilità e cortesia hanno permesso la realizzazione di questo lavoro. Ci si riferisce al
professor Jan Van der Borg che ha seguito tutta la parte relativa all’applicazione pratica
dell’analisi costi-benefici, ai professori Rolf Caesar e Werner Schulz dell’”Università di
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Business management” di Hohenheim che ha fornito indicazioni utili per reperire il materiale
per la realizzazione della tesi e al dottor Malte Heyne che ha fornito le basi e i dati per condurre
l’analisi costi-benefici applicata al Mondiale di calcio di Germania 2006.