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circolazione o circolazione generale e la piccola circolazione o circolazione
polmonare. La prima avviene nel seguente modo: il sangue arterioso, spinto
dal ventricolo sinistro, passa in una grossa arteria, l'aorta, che lo distribuisce
con le sue ramificazioni a tutte le parti del corpo.
Giunto in contatto con le cellule dei vari siti anatomici, esso cede l'ossigeno
e i principi nutritivi necessari alla loro nutrizione e funzione, ricevendo
anidride carbonica ed altri residui del metabolismo cellulare. Il sangue
diventa quindi venoso e viene riportato al cuore, nell'atrio destro, dalle vene
cave. Da qui il sangue venoso passa nel ventricolo destro inferiore, dove
inizia la piccola circolazione. Il sangue viene allora pompato verso i polmoni
tramite l'arteria polmonare. Negli alveoli polmonari, a contatto con l'aria,
l'acido carbonico H
2
C0
3
del sangue venoso e si trasforma in H
2
0 e C0
2.
.
Questa viene espulsa ed il sangue si satura nuovamente di ossigeno, tornando
arterioso. Avvenuta tale trasformazione, esso viene riportato all'atrio destro del
cuore tramite la vena polmonare, da cui passa nel ventricolo sinistro e, da qui,
viene spinto di nuovo nell'aorta, iniziando un nuovo ciclo.
1.2 I Vasi
I vasi sanguigni, responsabili del trasporto del sangue in tutto il corpo, sono distinti
in arterie, capillari e vene.
1.2.1 I Costituenti dei Vasi Sanguigni
I costituenti dei vasi sanguigni sono tessuti extracellulari, quali il collagene,
l'elastina, le cellule endoteliali e le cellule muscolari lisce.
Essi vanno a formare, in percentuali diverse, i vari strati delle arterie e delle
vene, caratterizzandone le peculiarità fisiologiche e meccaniche.
L’Elastina e il Collagene
L’elastina è una proteina ed è uno dei costituenti principali la parete di vene
ed arterie, specialmente in prossimità del cuore.
Le fibre di elastina sono organizzate in strutture reticolari, piuttosto
disorganizzate. L’elastina viene spesso definita come un costituente
biologico “elastico”, in riferimento al suo comportamento meccanico, come
verrà illustrato nel capitolo 5.
Il collagene è un costituente fondamentale della maggioranza dei tessuti
3
biologici. E’ costituito da amminoacidi organizzati in catene che si
dispongono in maniera elicoidale. Queste, a loro volta, sono organizzate in
strutture reticolari diverse, a seconda del tipo di tessuto in cui sono presenti.
L'Endotelio
Le cellule endoteliali rappresentano il tessuto più esteso ed abbondante del
corpo, in quanto delimitano internamente tutto l'apparato vascolare. Nel
sistema arterioso, le cellule endoteliali formano una superficie liscia,
continua ed ininterrotta. Esse sono generalmente disposte parallelamente
all'asse longitudinale del vaso ed orientate, quindi, secondo la direzione del
flusso sanguigno.
Sono tenute insieme da giunzioni che ne regolano la permeabilità e le
comunicazioni tra le cellule. Esse poggiano su una membrana basale,
costituita da collagene.
L’endotelio ha tre funzioni principali: è un tessuto metabolicamente attivo,
ovvero in grado di secernere sostanze, ha una funzione anti-trombotica (il
trombo è una massa solida che si forma all’interno dei vasi sanguigni o del
cuore per effetto della coagulazione del sangue) e anticoagulante; esercita
infine, un effetto barriera al passaggio indiscriminato di costituenti del
sangue all'interno della parete arteriosa.
Normalmente le cellule endoteliali presentano una superficie antitrombotica
liscia e orientata, in modo da evitare turbolenze del flusso sanguigno che
favoriscono l'adesione di elementi presenti nel sangue. Tuttavia l'endotelio,
se stimolato da agenti infiammatori, è in grado di secernere anche sostanze
protrombotiche, aumentando contemporaneamente la produzione
superficiale dei fattori di crescita e delle cellule di adesione dei leucociti, che
regolano rispettivamente la crescita e proliferazione di cellule (muscolari
lisce) e l'aggregamento dei leucociti sulla superficie. L'endotelio si trova
quindi in un equilibrio funzionale tra la capacità trombotiche e
antitrombotiche.
L'endotelio, infine, è coinvolto in molti modi nel metabolismo dei lipidi
trasportati dal sangue, con influenza rilevante ai fini dell'aterosclerosi e sue
complicazioni.
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La Muscolatura Liscia
Le cellule muscolari lisce dei vasi sanguigni contengono tre tipi di filamenti:
spessi (miosina), sottili (actina) e intermedi. I filamenti sono paralleli e legati
tra loro da particolari legami trasversali, detti crossbridge. Le proteine che
formano questi filamenti, allorché vengono in contatto con certi antagonisti
vasoattivi, alterano il loro orientamento, si accorciano e interagiscono
meccanicamente per mezzo dei crossbridge.
Grazie a questo comportamento attivo, le cellule muscolari lisce presenti nelle
arterie hanno il compito di modificarne attivamente l'ampiezza della sezione di
passaggio (lume). Sono disposte nella parete del vaso secondo un elicoide, in modo
che, una loro contrazione o dilatazione comporta rispettivamente un restringimento
o una dilatazione del lume. Il passo dell'elicoide varia secondo il tipo di arteria e
generalmente è maggiore nelle grosse arterie, mentre si riduce nelle arterie
muscolari, di medio e piccolo calibro, fino ad assumere una configurazione più
vicina a quella di circonferenze vicine e concentriche.
1.2.2 Le Arterie
Le arterie sono condotti muscolo - membranosi deputati al trasporto ed alla
distribuzione del sangue ai tessuti. Originano dai ventricoli del cuore con
grandi vasi (aorta e tronco polmonare), che ramificandosi ripetutamente,
terminano con le arteriole, che immettono il sangue nelle reti vascolari di
scambio capillari. Le arterie, trovandosi a valle dei ventricoli, sono soggette
ad alti valori di pressione e ciò ne condiziona la struttura rispetto alle vene.
La differenziazione avviene anche nell'ambito delle stesse arterie, in base
alle dimensioni del vaso e della posizione anatomica.
Ciascuna arteria vascolarizza con i suoi rami collaterali e terminali, una zona
sufficientemente estesa del corpo, detta territorio di distribuzione. In genere,
i contorni delle varie zone, comunque, non sono esattamente definiti, perché
c'è uno scambio di rami tra territori contigui. Questo è molto importante,
perché rende possibile una sufficiente irrorazione della zona anche in caso di
ostruzione dell'arteria principale.
5
La Struttura delle Arterie
Si distinguono due tipi di arterie: quelle di diametro maggiore sono dette di
tipo elastico e quelle di diametro minore di tipo muscolare. Le prime hanno
una parete elastica che interviene passivamente nella circolazione,
espandendosi quindi durante la sistole (la fase di pompaggio del cuore) e
recuperando la deformazione durante la diastole (fase di rilassamento del
miocardio). Le arterie muscolari, invece, hanno una parete contrattile in
grado di variare attivamente il lume, regolando la quantità di sangue che
fluisce a tessuti, in relazione al loro livello di attività funzionale. All'estrema
periferia dell'albero arterioso si trovano le arteriole, che governano, per
mezzo di piccole valvole il flusso di sangue nei vari distretti capillari.
La parete dell'arteria è distinguibile piuttosto nettamente in tre strati:
la tonaca intima, la tonaca media e la tonaca avventizia (Fig. 1.2).
L’intima è costituita da cellule endoteliali che poggiano su un unico strato
relativamente sottile di tessuto connettivo, con rare cellule muscolari lisce.
Con l'avanzare dell'età, la componente di tessuto connettivo aumenta,
principalmente per l'ispessimento della membrana basale e la formazione di
fibre di collagene e di elastina. Si assiste, inoltre, ad un aumento del numero
di cellule muscolari lisce intimali. E' comunque uno strato piuttosto sottile
che contribuisce poco alle caratteristiche meccaniche dell'arteria.
La tonaca media è quella di maggior spessore e caratterizza fortemente il
comportamento funzionale dell'arteria. E' la parte con il maggior contenuto
di cellule muscolari ed è delimitata da membrane elastiche. Queste sono
costituite da una sorta di foglietti di fibre di elastina intrecciate, che
presentano numerose aperture, sufficientemente grandi per permettere il
passaggio in entrambe le direzioni di sostanze e cellule.
L’avventizia è costituita da una struttura di collagene denso, che contiene
numerosi fasci di fibre di collagene ed elastina, assieme ad alcune cellule
muscolari lisce. E' un tessuto altamente vascolarizzato e fornisce la maggior
parte del nutrimento alla media.
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1.2.3 Le Vene
Le vene hanno origine dalle reti capillari dei tessuti, procedendo in direzione
centripeta in tronchi di lume sempre maggiore.
La pressione cui sono sottoposte é molto minore rispetto ai valori della
pressione arteriosa. Differiscono quindi a livello strutturale da queste, con un
minor spessore di parete e con diverse caratteristiche meccaniche. Le vene,
poi, normalmente a sezione circolare, devono anche essere in grado di
assumere una forma ellissoidale molto schiacciata quando si svuotano di
sangue, senza esercitare forze di ritenuta nei confronti del sangue.
La maggior parte delle vene, specialmente quelle in cui il sangue scorre in
senso contrario al verso della forza di gravità, sono provviste di valvole
all'interno del lume, costituite da pieghe membranose a forma di tasca, che
evitano il riflusso del sangue.
In rapporto al loro diametro, le vene sono state distinte, come le arterie, in
vene di piccolo, medio e grosso calibro. Questa non è però una distinzione
molto significativa, dato che non esiste una corrispondenza stringente tra
diametro e caratteristiche strutturali.
Una diversificazione più evidente è invece possibile tra le vene in cui il
sangue scorre con verso concorde rispetto alla forza di gravità e quelle in cui
scorre verso discorde. Le prime sono dette vene di tipo recettivo e hanno una
parete sottile a struttura fibrosa ricca di collagene ed elastina. Le seconde
sono chiamate vene di tipo propulsivo e, a parità di calibro rispetto alle
precedenti, hanno una parete più spessa e fornita di molte fibre muscolari in
direzione longitudinale (circolare nelle arterie), così da esercitare una
rigidezza in tale direzione per sorreggere le sollecitazioni delle valvole di
ritenuta del sangue. Infine, le vene di piccolo calibro (fino ad 1 mm di
diametro interno) presentano ovunque una struttura analoga. Con una
distinzione più corretta, perciò, possiamo identificare: vene di piccolo
calibro, vene di tipo recettivo e vene di tipo propulsivo.
Come nelle arterie, nella parete delle vene si distinguono tre strati, la tonaca
intima, media e avventizia, ma spesso la delimitazione tra i vari strati non è
così evidente come nelle arterie. Gli elementi costitutivi della parete sono
sempre l'endotelio, le cellule muscolari lisce, le fibre di collagene e di
elastina, ma nelle vene la parete si distingue da quella delle arterie per la
minore concentrazione di contingente elastico a favore di quello muscolare.