Introduzione
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Questo lavoro si propone di analizzare il ruolo delle donne nell ambito delle piø
importanti iniziative di microcredito del Bangladesh.
Il primo capitolo Ł dedicato alla conoscenza dei tre principali canali di erogazione
del credito nei Paesi in via di sviluppo: in particolare, si evidenziano le caratteristiche e i
vantaggi del settore informale, che consentono di superare i limiti posti dal mercato
formale.
Il secondo capitolo si occupa delle origini del microcredito: esso ha acquisito
notoriet grazie al lavoro pionieristico di Muhamma d Yunus, fondatore della Grameen
Bank ( banca del villaggio ). Successivamente si osserv ano le dimensioni del
microcredito nel mondo, a conferma del fatto che il successo di tale fenomeno non si
limita al solo territorio bengalese.
Il terzo capitolo descrive, nella prima parte, la condizione femminile nei Paesi in via
di sviluppo e definisce il concetto di empowerment. Nella seconda parte, sono
presentate, invece, due indagini condotte da studiosi che si occupano di valutare
l impatto di tre importanti programmi di microcredito, allo scopo di mettere in evidenza
gli effetti (economici e sociali) positivi che questi ultimi producono sui beneficiari, in
particolare sulle donne.
Il quarto capitolo definisce i principali strumenti di risparmio impiegati dalle donne
nei Paesi emergenti.
Infine, il quinto e il sesto capitolo presentano un analisi empirica, volta ad
analizzare l importanza delle donne nello spiegare la relativa capacit di risparmio,
nell ambito di un indagine che analizza i tre maggi ori programmi di microcredito attivi
in Bangladesh.
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CAPITOLO 1
DALLA FINANZA FORMALE ALLA FINANZA
INFORMALE
1.1 Premessa
Gli economisti che si occupano di crescita economica individuano nella mancanza
di credito una delle cause fondamentali del sottosviluppo, che impedisce di attuare
quegli investimenti utili ad accumulare capitale e aumentare quindi produzione, reddito
e capacit di risparmio delle popolazioni povere. G li aiuti forniti ai Paesi in via di
sviluppo (PVS) sotto forma di credito da parte di quelli piø ricchi non hanno tuttavia
assicurato un contributo decisivo al fine di ridurre la povert generalizzata, anche
quando il reddito medio pro capite Ł aumentato.
Questa inefficienza, unita all informazione imperfetta, costituisce la causa che provoca i
fallimenti del mercato formale del credito.
Il settore finanziario formale Ł rappresentato da tutte le istituzioni finanziarie che
operano, sotto il controllo di autorit competenti, su mercati finanziari organizzati, dove
prevale l economia di scambio e che nella loro attivit utilizzano tecniche e strumenti
finanziari moderni, non molto dissimili da quelli adottati nei Paesi industrializzati.
In un contesto caratterizzato da assenza o fallimento, totale o anche solo parziale, di
tale mercato, nei Paesi in via di sviluppo si Ł fatta strada la possibilit di forme di
finanziamento di carattere informale.
Nei mercati in cui vige l economia informale, l’organizzazione delle attivit economiche
si basa su rapporti personali e su norme di comportamento che fanno riferimento a
tradizioni o credenze non scritte, estranee alle leggi vigenti, non controllabili o
sanzionabili dalle autorit pubbliche.
E innegabile che il settore informale nei Paesi in via di sviluppo costituisca un terreno
fertile per la nascita e la crescita di nuovi imprenditori di successo. Innumerevoli sono
Capitolo 1 - Dalla finanza formale alla finanza informale
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gli esempi che, a questo riguardo, si possono rintracciare in Paesi come l Egitto, l India,
il Marocco, il Pakistan, la Thailandia, la Tunisia.
Nella quasi totalit dei Paesi emergenti, anche lad dove la tradizione, la religione e
talora anche le leggi relegano la donna in una posizione subalterna nella famiglia e nella
societ , appare fondamentale la presenza dell eleme nto femminile nell economia
informale. Non si pu non sottolineare inoltre che, in questo contesto, le donne non si
limitano a partecipare attivamente, ma assumono spesso ruoli di primo piano.
1.2 Credito bancario, credito informale e credito di gruppo
Nei Paesi in via di sviluppo Ł possibile distinguere tre diversi canali di erogazione
del credito:
- Credito formale (Credito bancario)
- Credito informale
- Microcredito (Credito di gruppo)
Analizzeremo le peculiarit di ciascuno dei tre can ali, prestando particolare attenzione
alle caratteristiche delle singole modalit di funz ionamento (chi sono i datori e i
prenditori di fondi, quali sono le forme di mercato che governano l erogazione dei
prestiti, qual Ł il livello dei tassi d interesse e quale dei canali prevede la presenza di
garanzie sul prestito), alla teoria economica, per poi soffermarci sull evidenza legata al
successo o all insuccesso delle varie forme di finanziamento.
1.2.1 I fallimenti del mercato formale
In primo luogo, Ł necessario richiamare l attenzione sul cattivo funzionamento del
canale bancario nei Paesi in via di sviluppo, e in particolare in quelli piø poveri.
Nel mondo, secondo una stima della Banca Mondiale, i piø poveri tra i poveri, ovvero
coloro che vivono con meno di 1.08 $ al giorno, sono 900 milioni; se poi si allarga la
stima agli individui a basso reddito, con meno di 2.15 $ al giorno, si raggiungono i 2
miliardi e 500 milioni di individui, ovvero quasi met della popolazione mondiale.
Capitolo 1 - Dalla finanza formale alla finanza informale
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Diverse sono le ragioni per le quali i poveri vengono esclusi dal settore formale del
credito. La principale si pu collocare nella manca nza di garanzie. Il tema della
garanzia, nell ambito della microfinanza, Ł fondamentale, ma anche particolarmente
delicato.
I contratti bancari sono prestiti normalmente soggetti a garanzia/collateral (di solito
reale, come il pegno o l ipoteca). Le banche non sono per disposte ad accettare in
garanzia beni che, sebbene possano avere un valore molto elevato per il prenditore di
fondi, sono nel contempo di difficile transazione sul mercato. La teoria economica
suggerisce che prestiti senza garanzia, o con garanzia non sufficientemente capiente,
rendono il meccanismo di allocazione del credito sensibile a problemi di asimmetrie
informative (adverse selection e moral hazard).
A tal proposito, analizziamo il modello proposto da Stiglitz e Weiss nel 1981.
1.2.1.1 Razionamento del credito con informazione imperfetta
Joseph E. Stiglitz e Andrei Weiss (1981), hanno analizzato le principali implicazioni
della teoria dell informazione e dei contratti nel mercato dei capitali.
a) Caso di Adverse Selection (informazione nascosta)
La selezione avversa Ł il processo per cui le asimmetrie informative si possono
verificare ex ante, prima della concessione del prestito, e in questo caso
riguardano le difficolt che il datore di fondi (la banca) incontra nella conoscenza
della rischiosit del progetto da finanziare.
Il modello:
- Prestito di entit L, per finanziare un progetto av ente un ricavo pari a Q.
- Distribuzione del ricavo Q ~ ),( θQF , dove θ ∈ ],[ θθ Ł la
varianza/rischiosit del progetto (non nota alla ba nca).
- Valore del collateral (non immediatamente liquidabile ai fini del rimborso del
prestito) pari a C.
Capitolo 1 - Dalla finanza formale alla finanza informale
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- Importo restituito a scadenza: L(1+i), dove i Ł il tasso di interesse richiesto
dalla banca [se Q > L(1+i), ovvero se il progetto ha successo].
- La banca si appropria del collateral, C, piø la quota di ricavo residuo, Q [se Q
< L(1+i), ovvero in caso di fallimento del progetto (insolvenza)].
Secondo la teoria, i prestiti senza garanzia, o con garanzia non sufficientemente
capiente [ovvero garanzia inferiore alla somma dovuta a scadenza: C < L(1+i)],
conducono a problemi di informazione asimmetrica.
Se invece il collateral Ł superiore alla somma dovuta a scadenza [C > L(1+i)], l
asimmetria informativa non si presenta (in questo caso la garanzia sar
sufficientemente capiente).
La garanzia, quindi, dipende da una variabile endogena: il tasso di interesse. Piø la
banca aumenta il tasso di interesse, piø si genera una garanzia non capiente.
Il profitto atteso del prenditore di fondi Ł cos definito:
(1.1)
Il profitto atteso della banca Ł invece definito nel modo seguente:
(1.2)
Conclusioni principali: perchØ il canale bancario Ł fallimentare?
- Dato il tasso di interesse i, se θ aumenta (al crescere della rischiosit del
progetto), il profitto atteso della banca diminuisce. Quindi la banca preferisce
finanziare progetti con θ basso (progetti sicuri).
- Dato il tasso di interesse i, se θ aumenta (al crescere della rischiosit del
progetto), il profitto atteso del prenditore aumenta. Di conseguenza, solo i
prenditori che hanno progetti rischiosi, ossia con una varianza superiore ad una
certa soglia θ , prendono a prestito.
];)1(max[)( CLiQE B −+−=Π
];)1(min[)( QCLiE L ++=Π
Capitolo 1 - Dalla finanza formale alla finanza informale
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TRADE-OFF TRA I DESIDERI DEL PRENDITORE E DELLA
BANCA (non c Ł allineamento degli interessi).
- All aumentare del tasso di interesse aumenta anche il valore soglia θ , ovvero
il valore della varianza oltre al quale i prenditori decideranno di accettare il
contratto bancario. Solo coloro con un certo grado di rischio otterranno il
prestito. In particolare, soltanto i piø rischiosi avranno il prestito, tutti gli altri
(i progetti piø sicuri) abbandoneranno il mercato.
Di conseguenza, si pu osservare come un aumento de l tasso d interesse provoca
s un incremento dei profitti del datore di fondi, ma via via che il tasso assume
valori sempre piø elevati si verifica un fenomeno di selezione avversa tale per cui
sono proprio i prenditori piø sicuri e con maggiore probabilit di restituzione del
prestito a lasciare il mercato. Questo, come emerge dalla Figura 1.1, tende a far
decrescere i profitti del datore oltre un certo valore del tasso ( i *).
Fig. 1.1: Stiglitz-Weiss, 1981
Da ci possiamo concludere che nei Paesi dove vi so no forti asimmetrie
informative, si verificano fenomeni di razionamento del credito; pur essendo
presente una potenziale domanda di credito, non viene incentivata la formazione
di un offerta adeguata (in particolare per i soggetti piø meritevoli).