la qualità intrinseca, per renderli più vicini alle esigenze
dei clienti; il tutto però con un occhio di riguardo ai costi e
al razionale utilizzo delle risorse limitate.
L’obiettivo della nostra ricerca è stato proprio quello
di verificare l’importanza della funzione logistica
nell’economicità dell’azienda Sanitaria.
Metodologie di elaborazione.
Il nostro lavoro si è svolto in diverse fasi. Nella prima
fase abbiamo realizzato un’accurata ricerca e selezione
bibliografica allo scopo di raccogliere materiale riportante
studi di logistica nelle varie realtà aziendali ed in
particolare per le aziende sanitarie.
Dobbiamo sottolineare che analisi della logistica dal
punto di vista aziendale sulle aziende sanitarie sono quasi
inesistenti.
Il materiale da noi raccolto sulla logistica ci ha
permesso a livello teorico di individuare questa funzione
nella realtà delle aziende sanitarie.
Nella seconda fase abbiamo effettuato un riscrontro
pratico all’interno della realtà operativa di Massa Carrara.
Ci siamo occupati della logistica in entrata; in particolare
quello che attiene alla gestione farmaci.
Ciò si è potuto verificare in quanto abbiamo avuto la
piena disponibilità da parte del responsabile dell’unita
operativa Farmaceutica ospedaliera Dott. Bice Lucchesi ad
accogliere le nostre richieste relative all’analisi dell’attività
svolta nella struttura, la quale ci ha altresì fornito
informazioni e dati estremamente interessanti sulle logiche
che verranno adottate (dall’azienda) al fine di avere un
controllo sulla gestone logistica e non solo, ma anche
soluzioni più efficaci in visione delle esigenze degli utenti
interni ed esterni.
Nella terza fase abbiamo elaborato i dati e le
informazioni ricevute per poter effettuare dei confronti al
fine di proporre degli strumenti innovativi come soluzione.
Contenuto della tesi.
Nel capitolo primo si tratta dell’azienda Sanitaria,
vista però nell’ottica di azienda Pubblica e ancor prima
come azienda; sono esaminate le caratteristiche dei vari
servizi offerti, introducendo un’analisi delle attività
secondo la catena del valore di Porter.
Nel secondo capitolo riportiamo la normativa vigente
relativa al sistema organizzativo sanitario e verifichiamo la
sua applicazione nell’azienda USL 1 di Massa Carrara.
Nel capitolo terzo introduciamo il concetto di logistica
e le sue specificità, nonché la sua valenza strategica nelle
aziende Sanitarie.
Nel capitolo quarto si affronta l’argomento della
logistica in entrata nelle aziende Sanitarie, con riferimento
alla gestione del magazzino; successsivamente analizziamo
le problematiche emerse nella gestione farmaci
nell’azienda USL 1 di Massa Carrara.
Per concludere il capitolo quinto tratta dell’esigenza di
un nuovo orientamento gestionale focalizzato sulle attività
e sui processi, come prerogativa per la successiva
introduzione di strumenti innovativi volti a supportare ed
agevolare il cambiamento.
Un ringraziamento speciale al Dott. Enzo Mazzini
(responsabile della zona Apuane dell’azinda USL 1 di
Massa Carrara) per la Sua costante disponibilità e per
averci fornito a più riprese consigli e suggerimenti
preziosi.
1
1.1 L’ ”Ospedale” come Azienda
Prima di parlare dell’ Az. Ospedale o meglio dell’Az.
Sanitaria (termine che comprende anche l’Azienda U.S.L) è
opportuno fare un accenno alla stessa, vista però nell’ottica
di Azienda Pubblica e ancor prima come Azienda.
Quando si parla di “Azienda” non si può che
premettere la difficoltà che esiste nel tentativo di darle una
definizione, dato il carattere cosmopolita del concetto
stesso che abbraccia più campi, da quello giuridico a quello
economico, aziendale, fino a quello sociale, da cui derivano
altrettante definizioni.
Dal punto di vista aziendale essa si definisce, secondo
il Giannessi, un’ “unità elementare dell’ordine economico
generale, dotata di vita propria e riflessa, costituita da un
sistema di operazioni, promanante dalla combinazione di
particolari fattori e dalla composizione di forze interne ed
esterne, nel quale i fenomeni della produzione, della
distribuzione e del consumo vengono predisposti per il
2
conseguimento di un determinato equilibrio economico, a
valere nel tempo, suscettibile di offrire una rimunerazione
adeguata ai fattori utilizzati e un compenso, proporzionale
ai risultati raggiunti, al soggetto economico per conto del
quale l’attività si svolge”
1
.
Dalla definizione del Giannessi si può evincere i punti
cardine che caratterizzano il fenomeno Azienda e in
particolare è opportuno soffermarci, al fine di inquadrare il
concetto di Az.Pubblica, su di uno di tali punti e
precisamente lo scopo dell’azienda che si identifica nel
raggiungimento di un equilibrio economico a valere nel
tempo. Tale affermazione è molto importante perché ci fa
capire che l’Azienda è un fenomeno unitario ed è possibile
considerarla tale proprio perché il fine che essa persegue è
unico.
2
1
E.Giannessi ”Appunti di economia aziendale” Pacini editore pag. 11
2
E.Giannessi ”Interpretazione del concetto di az. pubblica”, tratto da “Saggi
di economia aziendale e sociale in memoria di Gino Zappa” Colombo-Curso
editore 1961 pag. 16
3
Occorre quindi discostarci dalla distinzione che
attribuisce alle aziende di produzione, molto spesso
Aziende Private, lo scopo del conseguimento del lucro e
alle aziende di erogazione, molto spesso Aziende
Pubbliche
3
, quello del soddisfacimento dei bisogni umani;
distinzione che porta poi a concludere, in modo alquanto
sommario, che le Aziende Pubbliche, svolgendo
prevalentemente attività di erogazione
4
, perseguono il fine
del soddisfacimento dei bisogni per cui non necessitano di
Vedi anche L.Anselmi. Il processo di trasformazione della pubblica
amministrazione. Il “percorso aziendale” Giappichelli editore 1995 pag 61
3
L.Anselmi O.Volpato ”Azienda salute.” Giuffrè editore 1990 pag. 27
”La distinzione storica tra az.pubbliche e az.private considerava pubbliche
quelle che si occupavano del consumo, della distribuzione e della erogazione.”
4
L.Anselmi Il processo di trasformazione della pubblica amministrazione.”Il
percorso aziendale” Giappichelli editore 1995 pag 53
“Le aziende pubbliche curavano la produzione dei servizi pubblici, cioè dei
servizi diretti a soddisfare alcune esigenze di primario interesse dei cittadini.... Essi
comprendono anche l’area della erogazione, o almeno una significativa parte, ma
non solo quella.”
4
economicità o quanto meno il perseguimento
dell’economicità passa in secondo piano.Invece occorre
ribadire che l’azienda non ha più fini, ma il fine aziendale è
unico ed è “il perseguimento di un equilibrio economico a
valere nel tempo” e l’attività di produzione e di
erogazione rappresentano solo due differenti mezzi di cui
si serve l’azienda per raggiungere il fine stesso.
Az. di
erogazione
⇒
Az.
Pubbliche
⇒
fine:
equilibrio
economico
⇒
eq.economico
in primo
piano
Ne consegue che l’Azienda Pubblica e quindi anche
l’Azienda Sanitaria deve possedere, per poter essere
chiamata tale, tutte le caratteristiche peculiari dell’azienda,
compresa l’economicità.
5
Vengono poi definite Pubbliche in quanto il soggetto
economico è pubblico e questo non dipende dal fatto che
svolgano un servizio pubblico o meno.
5
Infatti il carattere “Pubblico” dell’ Azienda non
l’abilita ad essere l’unica azienda in grado di fornire un
servizio pubblico
6
, giustificando in tal caso tale esclusività
con l’essenzialità di tale servizio che, molto spesso, deve
essere erogato, per ragioni di interesse pubblico, a
qualunque costo, anche gratuitamente. Difatti sia
l’Azienda Privata che l’Azienda Pubblica dovranno
mantenere un equilibrio economico , e di conseguenza il
problema del servizio che deve essere erogato a qualunque
costo si presenterà negli stessi termini in ambedue le
tipologie di aziende. Quindi non è accettabile
l’affermazione che i servizi pubblici possano essere erogati
adeguatamente solo da Aziende Pubbliche perché anche
queste ultime dovranno essere remunerate, per tali servizi
5
E.Giannessi “intrepretazione del concetto di az. pubblica”, tratto da “saggi di
ec.aziendale e sociale in memoria di Gino Zappa” Curso editore 1961. pag 38
6
L.Anselmi O.Volpato “Azienda Salute” Giuffré editore 1990 pag. 25
6
di interesse pubblico, dall’ente sovrastante perché
mantengano il giusto equilibrio economico nel tempo,
unica condizione che garantisca continuità e sviluppo del
servizio stesso
7
.
Concludendo possiamo dire che questa veloce
disamina del termine Azienda ci ha già indirettamente
aiutato a delineare una caratteristica importante
dell’Azienda Sanitaria: l’economicità. Infatti sino a
tutt’oggi l’”Ospedale” è stato concepito più come
7
L.Anselmi Il processo di trasformazione della pubblica amministrazione. Il
“percorso aziendale” Giappichelli editore 1995 pag 64
”Nella logica della ricerca e del mantenimento dell’equilibrio economico nel
tempo convivono aziende che presentano profitti, altre che alternano risultati
differenti, altre in pareggio. Non ci dovrebbe essere possibilità di aziende
permanentemente in disequilibrio perché esse raggiungerebbero presto la
dissoluzione, se non si verificasse la possibilità che in un gruppo aziendale
l’azienda capogruppo ritenesse nell’intresse generale del gruppo stesso di ripianare
le perdite facendole gravare su sé stessa sulla base dei principi della finanza
riflessa, perdite che devono però dipendere... da oneri imposti.....e non da
inefficenze aziendali.”
7
istituzione sociale
8
avente come missione il mantenere o
migliorare le condizoni fisiche e psichiche dei cittadini
mediante l’erogazione di idonei servizi
9
,senza tener conto
dell’ economicità di quest’ultimi.
10
8
E.Borgonovi A.Zangrandi”...appare come una istituzione sociale preposta al
perseguimento della finalità tutela della salute” Tratto da: “L’ospedale. Un
approccio economico aziendale” Giufrè editore 1988 pag. 3
9
P.Orlandini ”Aspetti delle privatizzazioni dei servizi sanitari” - tratto dalla
rivista “Impresa pubblica” Settembre 1994 pag. 419
10
E.Giannessi “Intrepretazione del concetto di az. pubblica”, tratto da
“Saggi di ec.aziendale e sociale in memoria di Gino Zappa” Curso editore
1961. pag. 70
8
1.2 EVOLUZIONE STORICA DEGLI “OSPEDALI”
1.2.1 L’origine degli “Ospedali”
Prima di trattare delle peculiarità dell’Az.Pubblica
“Ospedale” accenniamo quale è stata la sua evoluzione
storica.
Occorre premettere che useremo per tale escursus
storico, e non solo, il termine Ospedale dato che esso
rappresenta l’origine,nonché l’attuale colonna portante di
tutto il sistema sanitario.
La parola deriva dal latino hospitale ed erano
denominate le stanze destinate agli ospiti; solo più tardi
essa assunse il significato odierno. L’esistenza di luoghi
per il ricovero degli infermi si ha fin dall’età precristiana e
ne troviamo testimonianze presso gli Indiani e gli Egiziani;
presso i Greci dove i medici incaricati della cura gratuita
avevano nella loro casa una stanza, detta iatreo per elargire
9
le loro cure, imitate poi dai Romani che le chiamarono
medicina.
11
Sempre presso i Romani nacquero i
valetudinaria, veri ospedali creati nelle zone di confine per
la cura dei legionari feriti.
12
Con la caduta dell’Impero Romano si entra nel
periodo buio del Medioevo, nel quale, della storia della
medicina, si hanno ben poche testimonianze, anche se non
si deve escludere del tutto l’esistenza di assistenza medica.
Solo successivamente, intorno all’XI secolo, riaffiora
qualche piccola struttura assistenziale fino a quando il
progresso scientifico e l’adozione del metodo sperimentale
attirarono anche gli ospedali nell’ orbita del movimento,
per cui alla tradizionale missione di carità si aggiungono i
fini dello studio e della ricerca; anzi , con il passare del
tempo si assiste al generarsi di una dicotomia tra ricerca
scientifica, effettuata nelle università, e funzione socio-
assistenziale, per opera degli ordini religiosi.
11
”TRECCANI” Enciclopedia, vedi voce” ospedale”
12
A.Campana G.Oliviero.”Il cambiamento organizzativo in ospedale”
Rosemberg & Sellier editore 1991 pag. 15
10
Quindi la medicina resta fuori dall’ospedale e vi entra
solo per fini di osservazione clinica. Ne deriva che, molto
più tardi, con la nascita degli stati nazionali e la
predisposizione delle prime politiche sociali e con la
conseguente piena assunzione da parte degli ospedali del
ruolo di luogo di cura con propri medici stabilmente
impiegati al suo interno, la medicina entra ufficialmente
all’interno degli stessi, ma questi ultimi assumeranno un
modello organizzativo che ricalca gli indirizzi della ricerca
e la suddivisione in discipline di insegnamento, tipico delle
università; tendenza evolutiva che ci porta fino ai giorni
nostri, tanto che sembra ancor oggi caratterizzare l’attuale
sistema sanitario.
Bisogna però dire che una pianificazione a livello
nazionale dell’attività sanitaria è stata per molto tempo
quasi inesistente almeno fino alla creazione nel 1904, per
merito del Giolitti, della Direzione Generale per la Sanità,
primo organo incaricato a livello nazionale del
coordinamento del sistema sanitario.