Introduzione
2
opportune precisazioni, estendere l’utilizzo dei reticoli GERT anche allo studio
dei costi di progetto.
Nel quarto capitolo, traendo spunto dall’individuazione di alcuni punti di
debolezza del GERT, viene introdotta la tecnica GERTS, derivata dal GERT ed
operante attraverso la simulazione. Vengono illustrati il metodo Monte Carlo di
selezione casuale dei valori delle variabili di interesse per il progetto (che si
sostituisce al processo di stima delle stesse) quindi il meccanismo di
simulazione, basato su molteplici ripetizioni della schedulazione di progetto;
nell’ultima parte vengono elencati i risultati ottenibili con questa tecnica -
probabilità e tempi stimati con relativi istogrammi, realizzazioni ed indici di
criticità dei nodi, ecc. - e sottolineata la sua maggiore affidabilità rispetto al
GERT.
Nel quinto capitolo viene illustrata la metodologia VERT, la più recente
ed avanzata tecnica reticolare stocastica attualmente a disposizione dei Project
Manager, creata appositamente per identificare e valutare i rischi di progetto. Le
caratteristiche del reticolo VERT, le svariate tipologie di nodi e di logiche di
input/output previste, le attività ed i parametri ad esse associabili e variamente
modellizzabili (distribuzioni di probabilità, istogrammi, relazioni matematiche,
ecc.) vengono ampiamente descritti. Successivamente l’attenzione si sofferma
sulle fasi del processo simulativo di analisi del rischio e sui molteplici risultati in
termini di tempi, costi e performance che la tecnica VERT è in grado di produrre
e che possono essere presentati in un’amplissima gamma di forme. Il capitolo
termina con un’analisi dei principali vantaggi e limiti della tecnica e con una
panoramica dei suoi orizzonti applicativi.
Nel sesto ed ultimo capitolo le tre metodologie reticolari descritte
dettagliatamente in precedenza vengono applicate ad un potenziale progetto
d’impianto all’estero. Dopo aver accuratamente definito il progetto e gli obiettivi
di analisi, viene elaborato un algoritmo di pianificazione comune alle tre
tecniche, sotto forma di diagramma di flusso, che guida a livello logico la
successiva costruzione dei reticoli GERT, GERTS e VERT. In base alle
caratteristiche proprie di ciascuna metodologia vengono quindi predisposti i
parametri di input e la procedura computerizzata di risoluzione del reticolo.
Introduzione
3
Seguono infine per ogni tecnica la presentazione dei risultati ottenuti,
accompagnati da numerosi grafici e figure, e le riflessioni che da essi
scaturiscono.
Nelle appendici alla tesi sono proposti i passaggi più complessi dal punto
di vista computazionale, i codici Matlab risolutivi dei reticoli GERT, GERTS e
VERT relativi al caso di studio ed i risultati delle elaborazioni.
4
CAPITOLO 1
Il Project Financing
1.1 Introduzione
Molteplici attività all’interno delle organizzazioni si sviluppano attraverso
progetti; esempi di progetti sono:
la costruzione di un ponte, di una strada o di un edificio;
la realizzazione o l’ammodernamento di una struttura o di un
reparto produttivo;
lo sviluppo ed il lancio di un prodotto o servizio innovativo;
la concezione di un nuovo veicolo di trasporto;
l’implementazione di un sistema informativo aziendale;
l’introduzione di un nuovo processo tecnologico od organizzativo.
L’unità di riferimento in tutte queste iniziative è il progetto.
Nell’accezione più ampia e generale, un progetto è un’iniziativa
complessa, unica, limitata nel tempo, indirizzata al raggiungimento di un
obiettivo che richiede l’impegno programmato e coordinato di varie capacità e
risorse, dal capitale al tempo, agli uomini, ai mezzi, ai materiali (Project
Management Institute, 1996).
La complessità di un progetto è insita nello sforzo richiesto all’impresa di
programmare, coordinare e controllare tutte le risorse umane, tecniche e
finanziarie impegnate, in modo da operare sempre nel rispetto di tempi, costi e
standard qualitativi fissati dapprincipio; il più delle volte da ciò deriva la
necessità di un’approfondita analisi dei rischi associati a ciascuna iniziativa,
considerando accanto alle incertezze tipiche dello specifico ambito produttivo,
anche la possibile insorgenza di fenomeni competitivi.
Ogni progetto è unico dal momento che il prodotto o il servizio concepiti
si differenziano in qualche modo da tutti gli altri prodotti o servizi esistenti; se,
Capitolo 1 Il Project Financing
5
peraltro, a livello di singole operazioni è riscontrabile una qualche ripetitività,
questa viene meno quando si osserva il progetto nella sua globalità. Il carattere
di unicità annulla così gli effetti di esperienza rivenienti da altri progetti (che
evidentemente rimangono all’interno del medesimo progetto per attività che si
ripetono, o per singole fasi non specifiche del progetto).
La temporaneità di un progetto comporta che ogni progetto abbia un
inizio ed una fine definiti (spesso formalizzati contrattualmente). La fine
sopraggiunge quando gli obiettivi del progetto sono stati raggiunti, o quando
diventa evidente che non sarà possibile raggiungerli, o ancora quando il
progetto non è più necessario e viene chiuso. Temporaneo non significa
necessariamente di breve durata, infatti alcuni progetti durano anche diversi
anni (in questi casi è più corretto parlare di “programmi”); in ogni caso, però, la
durata di un progetto deve essere finita.
Progetti possono essere intrapresi a tutti i livelli di un’organizzazione,
riguardare una sola o migliaia di persone, durare da qualche settimana a molti
anni. Possono coinvolgere anche più organizzazioni, come nel caso di joint
venture (tra privati) o partenariati (tra pubblico e privato): e’ proprio in questi
contesti che trova applicazione il meccanismo del Project Financing.
1.2 Il Project Financing
Un’autostrada capace di attrarre traffico sufficiente a garantirne la
redditività attraverso i pedaggi; una centrale elettrica che si ripaga con la
vendita dell’energia prodotta; un progetto di ricerca avanzato con i guadagni
derivanti dalla concessione preventiva di uso dei brevetti; un prodotto sviluppato
con i proventi che si ricaveranno dalle vendite e dall’attività di merchandising.
Esempi diversi ma tutti caratterizzati da un rapporto diretto tra il
finanziamento di un progetto (spesso, ma non necessariamente, di tipo
infrastrutturale), la sua realizzazione ed il suo sfruttamento commerciale.
E’ questo il concetto alla base del meccanismo di Project Financing
(l’equivalente italiano è “Finanza di Progetto”), che può definirsi come un
Capitolo 1 Il Project Financing
6
approccio - piuttosto che un metodo od un semplice strumento finanziario -
finalizzato alla realizzazione, gestione e finanziamento di progetti complessi,
caratterizzati, cioè, da elevati fabbisogni finanziari iniziali e dall’esigenza di
ripartire gli alti rischi ambientali, tecnici, politici ed economici
1
tra più soggetti
partecipanti.
Ciascuna iniziativa di investimento viene finanziata sia da capitale di
rischio (equity), fornito, cioè, dai soggetti promotori, sia da capitale di debito,
tipicamente convogliato dal settore bancario o da altre società. La principale
garanzia per il rimborso del debito e per la remunerazione del capitale azionario
risiede in una accurata valutazione della capacità dell’operazione di generare in
futuro significativi flussi di cassa
2
(in inglese cash flow) e nell’adozione di una
efficace politica di gestione dei rischi legati all’iniziativa, che sia in grado, cioè,
di scongiurare la possibilità che i redditi previsti vengano meno.
Il Project Financing è concepito dunque in maniera tale che la
valutazione di sostenibilità economico-finanziaria di ogni singola iniziativa sia
basata principalmente (se non esclusivamente) sulla qualità tecnico-economica
(intesa come capacità di generare adeguati flussi di cassa a fronte di un
determinato livello di rischio, appunto) del singolo progetto e non sul merito
creditizio, cioè l’autonoma capacità di indebitamento, dei singoli soggetti
promotori
3
.
Si tratta, quindi, di un sistema di finanziamento che ha come punto di
riferimento assoluto il progetto.
Tutto ciò ha precise implicazioni dal punto di vista organizzativo e
contrattuale.
L’operazione di finanziamento presuppone, infatti, la creazione e l’utilizzo di
un’apposita società di progetto detta SPV (Special Purpose Vehicle) o, in alcuni
1
Si pensi, ad esempio, alla costruzione di una centrale elettrica o di un gasdotto, all’avviamento di
un’attività estrattiva o petrolifera, ecc.
2
I flussi di cassa attesi sono relativi alla gestione imprenditoriale delle opere realizzate (o di altre opere
funzionalmente o giuridicamente connesse, c.d. “collateralizzazione” ).
3
Talora, tuttavia, questo aspetto caratterizzante del Project Financing è disatteso ed il finanziamento del
progetto si basa su logiche d’impresa (c.d. corporate), ovvero su valutazioni relative all’affidabilità
economico-patrimoniale degli operatori che si sono aggiudicati la realizzazione e la gestione delle opere,
piuttosto che sulla solidità intrinseca dell’iniziativa.
Capitolo 1 Il Project Financing
7
casi, PC (Project Company), autonoma ed indipendente, cioè concepita per
mantenere separati gli asset (cioè le risorse) del progetto da quelli degli
azionisti (i cosiddetti "promotori" o “sponsor”). Il finanziamento, dunque, non è
diretto ad un soggetto pre-esistente, bensì va a beneficio di una entità
giuridicamente distinta da quelle dei soggetti promotori, all’uopo costituita, la cui
esclusiva finalità è la realizzazione e la gestione del progetto stesso. Il duplice
risultato di questa separazione (che prende il nome in inglese di “ring fence”) è
che, in caso di fallimento del progetto, il finanziatore non potrà rivalersi su beni
del promotore diversi da quelli in capo alla società di progetto e, similmente, in
caso di fallimento del promotore, la società di progetto continuerà ad esistere
perseguendo i propri obiettivi
4
.
Il “montaggio” dell’operazione è dunque caratterizzato da un importante
processo di negoziazione tra i diversi soggetti coinvolti (azionisti, banche,
controparti commerciali), avente durata variabile e volto alla ripartizione dei
rischi dell’iniziativa tra i diversi partecipanti, attraverso una precisa assunzione
di responsabilità e l’identificazione di adeguati cover ratios
5
.
La fase di gestione del progetto
6
costituisce elemento di primaria
importanza; è ad essa, infatti, che sono connessi i flussi di cassa necessari a
rimborsare nel tempo il debito contratto per il finanziamento dell’iniziativa ed a
remunerare adeguatamente il capitale azionario coinvolto. Spetta ai promotori
dell’iniziativa, spesso veri e propri “project manager”, il compito e la
responsabilità di strutturare e gestire l’operazione nei suoi diversi aspetti,
tecnici, giuridici, operativi e finanziari; si tratta di un lavoro estremamente
complesso, che va dalla costituzione della società di progetto alla definizione
dei criteri di gestione, alla stipula dei contratti con le controparti commerciali,
tenendo conto di svariati elementi come la tecnologia disponibile, le fonti di
approvvigionamento, il mercato, il quadro economico-finanziario generale, ecc.
4
Accanto a questa impostazione, detta without recourse (cioè “senza rivalsa” sui promotori dell’iniziativa),
esiste anche la possibilità limited recourse, che consente invece una “rivalsa limitata” sugli stessi.
5
Indici finanziari richiesti a salvaguardia di un regolare servizio del credito.
6
Per gestione del progetto si intende l’intero processo di realizzazione dell’opera, che va dalla
progettazione esecutiva dei lavori, alla costruzione delle opere ed alla successiva gestione imprenditoriale
delle stesse.