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1. Introduzione metodologica: il concetto di frame
1.1 Il giornalismo obiettivo
Pur richiamandosi alla nozione di giornalismo obiettivo, che dovrebbe
condurre sia le news organisations sia i singoli giornalisti a rappresentare i
fatti correnti attraverso una lente analitica attenta e distaccata, risulta
difficile definire le notizie come un prodotto neutrale ed oggettivo. Vi è
infatti un consenso unanime tra i giornalisti, tra i diversi codici
SURIHVVLRQDOL H DQFKH WUD JOL DFFDGHPLFL VXOO¶REEOLJR GL YHULGLFLWj FKH
spetta ai giornalisti. Tuttavia, il problema si pone quando i giornalisti stessi
devono fornire una propria versione dei fatti, ed allo stesso tempo
informare fedelmente il destinatario: a questo proposito sorse la regola
GHRQWRORJLFD GHOO¶RELHWWLYLWj /¶RELHWWLYLWj JLRUQDOLVWLFD q XQD UHJROD
professionale che ha definito il giornalismo anglosassone ed europeo per
ROWUH FHQW¶DQQL ULFKLDPDQGRVL DOO¶LPSDU]LDOLWj DOOD ³IDFWXDOLW\´ HG DOOD
³QRQSDUWLVDQVKLS´ HVLJHQGR XQD IHGH FRVWDQWH QHL IDWWL HG XQ ULILXWR QHL
valori, che devono essere messi da parte nella fase di scrittura delle notizie,
per offrire un resoconto attinente alla realtà (Gaitano 2004, 405). Nel corso
degli anni tuttavia, e soprattutto in età recente, la veridicità di questo
concetto è stato ripetutamente oggetto di critiche, che lo definivano come
una scusa dietro la quale i giornalisti si nascondevano, nel condurre analisi
superficiali, nel trasmettere acriticamente le fonti ufficiali e governative,
nel divenire oggetto di manipolazioni (Vaccari 2007, 117)1. Il giornalismo
contemporaneo, ha sviluppato dunque uno stile più critico nei confronti
della realtà, e la stampa si è posta sempre più frequentemente in maniera
1
&RQO¶DIIHUPD]LRQHGHLPH]]LGLFRPXQLFD]LRQHGLPDVVDFRPHXQLFRFDQDOHSHUWUDVPHWWHUHLOSURSULR
messaggio ai cittadini, i politici hanno messo a punto nel corso degli anni tutta una serie di strategie, che
FRQVHQWDQRORURGLLPSRUUHODSURSULDDJHQGDGLHOXGHUHTXHVWLRQLGHOLFDWHH LQGLUL]]DUHO¶LQIRUPD]LRQH
VHFRQGROHORURHVLJHQ]H'DOO¶DOWURODWRLJLRUQDOLVWLVLUHQGRQRFRQWRGLHVVHUHYLWWLme di questi tentativi
GL PDQLSROD]LRQH H FHUFDQR GL UHSOLFDUH FRQ OD VWUDWHJLD GHOOR VPDVFKHUDPHQWR H GHOO¶LQWHUSUHWD]LRQH
(Vaccari 2007, 117).
6
soggettivante, tanto da condurre alle cancellazione della regola
GHOO¶RELHWWLYLWj GDO &RGLFH GL (WLFD GHOOD 6RFLHWj GHL *LRUQDOLVWL
Professionisti degli USA, nel 1996 (Gaitano 2004, 406). Secondo questi
critici infatti, il principio delO¶RELHWWLYLWjq LQDSSOLFDELOHSRLFKp LJLRUQDOL
nel decidere quali storie coprire, quali fonti citare, in quali posizioni
inserire gli articoli, esprimono inevitabilmente un punto di vista, facendolo
SURSULR/D SXEEOLFD IHGHQHOO¶LPSDU]LDOLWj GHO JLRUQDlismo è dunque mal
riposta, perché lo stesso processo di selezione e produzione della notizia,
QRQ UHQGH LQSDUWHQ]D ODQDUUD]LRQHGHLPHGLDXQ¶LPPDJLQH ULIOHVVDGHOOD
realtà. Come sostiene Jay Rosen:
Gli autori del Glasgow Media Group sostengono infatti che invece di
ammettere la predilezione per particolari temi e argomenti di riferimento,
molti giornalisti hanno teso invece a nascondersi dietro alla nozione di
obiettività, nel negare che il loro lavoro abbia effetti reali sulla natura della
copertura. Come spiegava Indro Montanelli, molti giornalisti fanno uso
GHOO¶RELHWWLYLWj SHU FUHDUH VXL ORUR ODYRUL XQ YHOR GL DXWRUHYROH]]D HG
imparzialità, che in realtà è molto labile. Esistono infatti delle tecniche
consolidate, come ad esempio la citazione di fonti più o meno precise, che
UDSSUHVHQWDQR QHOODPDJJLRU SDUWH GHL FDVL OH WHVL GHOO¶DXWRUH 0RQWDQHOOL
cit. in Gaitano 2004, 410). Le notizie, secondo il Glasgow Media Group,
rimangono infatti:
Il giornalismo non è obiettivo, non può esserlo, e non deve ambire ad
esserlo. I media hanno una maniera di raccontare gli eventi che, in se stessa,
QRQ SXz HVVHUH DVHWWLFD ,QROWUH QHOO¶DOWDUH GHOO¶RELHWWLYLWj il giornalista
HOXGHODVXDUHVSRQVDELOLWj/¶RELHWWLYLWjGXQTXHQRQVRORqLPSRVVLELOHPD
nemmeno desiderabile, perché non si può separare il fatto dal valore.
/¶RVVHUYD]LRQHGLVWDFFDWDqLPSRVVLELOHHO¶RELHWWLYLWjqXQRVVLPRUR5RVHQ
cit. in Gaitano 2004, 410).
7
Questa argomentazione è particolarmente calzante per la stampa italiana, in
FXLLOGLVFRUVRVXOO¶RELHWWLYLWjqVHPSUHVWDWRULPRVVRSHUIDWWRULSHFXOLDULH
VWRULFL TXDOL O¶DIILOLD]LRQH SDUWLWLFD GHOOH WHVWDWH O¶HOLWLVPR XQ¶RWWLFD
pedagogica, che hanno trasformato i fatti da vincolo ineludibile a punto di
partenza interpretabile (Sorrentino 2002, 140). Anche nel caso italiano,
GXQTXH O¶LQWHUSUHWD]LRQH GHL IDWWL q VRJJHWWD DOOD ZHOWDQVFKDKXQJ GHO
JLRUQDOLVWDLFXLFULWHULGLLPSDU]LDOLWjVRQRGHJOLDUJLQLDOO¶LQWHUQRGHLTXDOL
O¶DXWRUHSXzPXRYHUVLSLXWWRVWR OLEHUDPHQWH/¶HWLFDSURIHVVLRQDOHVHSSXU
presente, non deve dunque limitare il lavoro di approfondimento, scavo e
contestualizzazione, al fine di raggiungere una ricostruzione interpretativa e
non soltanto romanzata, della realtà. Ne consegue che la vocazione
SURIHVVLRQDOHGHOJLRUQDOLVPRVLDGDVHPSUHRULHQWDWDDGXQD³ULFRVWUX]LRQH
GHOOD UHDOWj´ H GHOOD VXD FRPSOHVVLWj SLXWWRVWR FKH DG XQ PHUR
rispecchiamento di essa (Ibidem, 141). Inoltre, a rafforzare la tendenza
DOO¶DSSURIRQGLPHQWRHGDOFRPPHQWRLQWHUYLHQHDOJLRUQRG¶RJJLODFRVWDQWH
introduzione di strumenti innovativi e tecnologici, che hanno trascinato
DQFKHLOJLRUQDOLVPRQHOOD³WHU]DHUDGHOODFRPXQLFD]LRQHSROLWLFD´%OXPHU
e Kavanagh, 1999)2 $O JLRUQR G¶RJJL LQIDWWL L PDVV PHGLD WUDGizionali,
come i giornali o le televisioni, sono stati sostituiti da altri servizi3 nel ruolo
di trasmissione delle notizie, le quali assumono nel corso della giornata
una certa ridondanza, costringendo i giornalisti a fornire ai lettori un
2
'RSR ODSULPD IDVHFRLQFLGHQWHFRQ O¶HWjGHOO¶RURGHLSDUWLWL H OD VHFRQGD IDVHFRLQFLGHQWHFRQ O¶HUD
della televisione come mezzo dominante di comunicazione.
3
Internet, canali satellitari, emittenti all news
Un artefatto culturale, una sequenza di messaggi socialmente elaborati che
contengono molte delle assunzioni culturalmente dominanti della nostra
VRFLHWj « Ne consegue che le notizie sono un prodotto altamente
mediato (The Glasgow Media Group 1976, 339).
8
commento dei fatti piuttosto che il semplice resoconto. Come scrive
Patterson:
Come vedremo nel corso della mia analisi sulla prima e la seconda Intifada,
tra le quali è intercorso un consistente scarto di tempo, questa tendenza ha
cambiato lo stile dei reportage e ha potenziato la presenza degli esperti4,
che firmano editoriali o vengono intervistati per commentare gli eventi,
garantendo credibilità alla testata attraverso la loro esperienza in un campo
specifico (Lorusso e Violi 2004, 101). Il risultato è che sempre più attori
KDQQRFRPSUHVRO¶LPSRUWDQ]DGL³HQWUDUH´QHOODQRWL]LDHGLLQIOXHQ]DUODL
QHZV PHGLD VRQR GLYHQWDWL O¶DUHQD FHQWUDOH LQ FXL VL VYROJRQR OD
comunicazione ed il conflitto politico, ed in questo contesto vi è una lotta
quotidiana per imporre la propria visione ed ottenere appoggio pubblico,
morale, materiale5 (Wolfsfeld 1997, 2). Gli studi del Glasgow Media
*URXSVRWWROLQHDQRODWHQGHQ]DDUDSSUHVHQWDUHLIDWWLVLWXDQGROLLQ³VWRULH
D WHPLGRPLQDQWL´ FKH VSHVVRPHWWRQR LQ RPEUD ODSLHQD FRpertura degli
eventi in questione (The Glasgow Media Group 1976, 345). Questo
processo è divenuto evidente durante gli eventi della prima e della seconda
intifada, quando alla lotta sulle strade dei territori occupati, si è
immediatamente aggiunta una lotta tra le componenti comunicative delle
due parti del conflitto, al fine di internazionalizzare le rispettive ragioni, e
GLLPSRUUHLSURSULIUDPHVVXOO¶DJHQGDPHGLDWLFDPRQGLDOH
4
6SHVVRGHILQLWL³3XQGLWV´
5
Accrescono infatti la loro importanza figure professionali come gli Spin Doctors, organizzazioni come i
Think Thank, uffici stampa di organizzazioni governative e non.
AO JLRUQR G¶RJJL IDWWL H LQWHUSUHWD]LRQL VRQR PHVFRODWL insieme nel
resoconto delle QRWL]LH/¶LQWHUSUHWD]LRQHGHILQLVFHO¶DUJRPHQWRHGLIDWWLOR
IDQQRULVDOWDUH/¶DUJRPHQWRqSULPDULRLIDWWLLOOXVWUDWLYL,OULVXOWDWRqFKH
la narrazione degli eventi viene compressa e saldata insieme ad un preciso
argomento (Patterson cit. in Campus 2008, 67).
9
1.2 Il concetto di frame
Uno dei contributi più importanti alla definizioQHGHO FRQFHWWR GL ³PHGLD
IUDPH´ q VLFXUDPHQWH UDSSUHVHQWDWR GDJOL VWXGL GL 5REHUW (QWPDQ /D
QR]LRQH GL IUDPH SXU HVVHQGR VWDWD XWLOL]]DWD D SDUWLUH GDJOL DQQL ¶ GD
studiosi come Goffman, Edelman, Bateson nel contesto delle scienze
sociali, non era stata categorizzata, in modo da spiegare esattamente come i
frames stessi interagissero tra loro, e come diventassero manifesti
DOO¶LQWHUQR GL XQ WHVWR 0HD )LQR DG DOORUD O¶XVR GHOOD
terminologia legata ai frames era infatti definita casualmente, attraverso un
tacito accordo tra lettore e ricercatore (Entman 1993, 50). Il significato
GHOO¶LGHDGL IUDPLQJYLHQHGXQTXHFKLDULILFDWRDOO¶LQWHUQRGLXQDUWLFRORGL
Entman del 1993, in cui sono specificate le linee teoretiche di questo
³SDUDGLJPD´HG LQcui vengono rese esplicite le modalità di interazione e
FRPSDUL]LRQH GHL IUDPHV GD YHULILFDUH HVFOXVLYDPHQWH DOO¶LQWHUQR GL XQ
testo:
, IUDPHV VRQR TXLQGL LQGLYLGXDELOL DOO¶LQWHUQR GL XQD IUDVH SRLFKp
definiscono i problemi, spesso soppesandoli attraverso dei metri di giudizio
che facciano riferimento al senso comune; diagnosticano cause,
individuando le fonti dei problemi; formulano giudizi morali, e spesso
suggeriscono rimedi (Entman 2004, 5). Inoltre, per essere considerato tale,
Il concetto di framing coinvolge selezione e salienza. Il framing consiste
nel selezionare alcuni aspetti di una realtà percepita e renderli più salienti
in un testo comunicativo, in modo da promuovere la definizione di un
particolare problePDXQ¶LQWHUSUHWD]LRQHFDXVDOHXQDYDOXWD]LRQHPRUDOH
o una raccomandazione nel trattamento del soggetto descritto.
Normalmente i frames diagnosticano, valutano, e prescrivono (Entman
1993, 52).
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un frame non deve contenere contemporaneamente tutte le caratteristiche
DSSHQDGHVFULWWHLQPDQLHUDREEOLJDWRULD,QIDWWLDOO¶LQWHUQRGLXQWHVWRXQD
o più frasi potrebbero riflettere tutte o almeno una delle quattro funzioni,
mentre altri periodi potrebbero addirittura non contenerne affatto (Entman
1H FRQVHJXH FKH DOO¶LQWHUQR GHOOR VWHVVR WHVWR q SRVVLELOH
individuare più frasi che soddisfino queste condizioni, ed è quindi possibile
discernere uno o più frames a partire dallo stesso elaborato, estrapolandone
molteplici significati e riferimenti. Un frame è infatti una vera e propria
FRUQLFH GL VHQVR DOO¶LQWHUQR GL XQ WHVWR LO FXL RELHWWLYR q TXHOOR GL
analizzare, prescrivere, giudicare, ricondurre la complessità delle issues
DOO¶LQWHUQR GHOOR VWHVVR HODERrato, che può contenere anche un numero
elevato di immagini e richiami:
Il processo di scrittura ed individuazione di un frame non è quindi di
semplice realizzazione, nel senso che coinvolge le fasi caratterstiche della
negoziazione giornalistica e più attori e fattori concorrono a determinarne il
significato: il comunicatore, che esterna dei giudizi basati sul personale
sistema di valori; il testo che contiene i frames, manifestati dalla presenza
di certe parole chiave, immagini, opinioni, ripetizioni; il ricevente, la cui
interpretazione potrebbe non riflettere in toto le intenzioni del
comunicatore; il contesto culturale in cui i frames sono specificati, ed in
cui è contenuto un insieme di immaginari e convenzioni comuni, a cui
O¶DXWRUH SXz IDUH ULferimento (Ibidem, 53). I frames suggeriscono quali
sono i problemi importanti, quali argomenti sono accettabili nel dibattito
I frames sottolineano alcuni tratti di informazione elevandoli nella loro
salienza. La parola salienza deve essere definita: significa rendere un pezzo
di informazione più notiziabile, significativoRPHPRUDELOHDOO¶DXGLHQFH.
,WHVWLSRVVRQRUHQGHUHO¶LQIRUPD]LRQHSVDOLHQWHDWWUDYHUVRODULSHWL]LRQH
o associando le inferenze con simboli culturali e familiari (Ibidem, 53).
11
pubblico, e quando un problema è stato risolto. Scegliendo differenti
immagini nel descrivere gli eventi, i giornalisti contribuiscono a formare
O¶RSLQLRQH SXEEOLFD H OD VXD RSLQLRQH VXJOL HYHQWL FRUUHQWL -DPLHVRQ H
Waldman 2003, 13). Le parole e le immagini che caratterizzano un frame
possono essere infatti distinte dal resto delle notizie grazie alla loro
capacità di generare opposizione o supporto alle parti di un conflitto
SROLWLFR DWWUDYHUVR O¶XVRGL SDUROH VLJQLILFDWLYHQHO FRQWHVWRGHOOD VRFLHWj
Più alta è la risonanza che queste parole riescono ad ottenere, maggiore è la
possibilità che i frames evochino pensieri e sentimenti simili in grandi
porzioni di audience (Entman 2004, 6). I frames infatti determinano come
una notizia viene notata, capita, interpretata dal lettore, avendo un effetto
comune sulla maggior parte dei riceventi. Molti frames sono definiti da ciò
che omettono, includono, escludono, ed ogni singola parola può evocare ed
alterare il modo in cui le osservazioni possono essere recepite, o porre
O¶DFFHQWRVXXQDUJRPHQWRSLXWWRVWRFKHVXXQDOWUR,QVLQWHVLLIUDPHVVL
distinguono da altre parti del testo in quanto promuovono interpretazioni
che portano il lettore a fare valutazioni. Questa peculiarità ha assunto un
UXROR PROWR LPSRUWDQWH DOO¶LQWHUQR GHOOD FRPXQLFD]LRQH VLD SHU TXDQWR
riguarda le notizie sulla politica e la comunicazione politica in sé, sia per
quanto riguarda le notizie provenienti da zone di guerra. Sottolineare un
determinato aspetto, come ad esempio i pestaggi subiti dai ragazzi
SDOHVWLQHVL GXUDQWH O¶LQWLIDGD SLXWWRVWR FKH OD QHFHVVLWj LVUDHOLDQD GL
sicurezza, può influire sulla gestione GHOO¶LPPDJLQH GL XQ FRQIOLWWR H
LQIOXHQ]DUH LQ PDQLHUD LPSRUWDQWH OH SHUFH]LRQL GHOO¶RSLQLRQH SXEEOLFD
internazionale, conducendo in casi estremi a una vera e propria distorsione
della realtà. I frames possono infatti:
RLFKLDPDUH O¶DWWHQ]LRQH DG DOFXQL DVSHWWL GHOOD UHDOWj oscurando altri
elementi, che SRWUHEEHUR SRUWDUH O¶DXGLHQFH DG DYHUH UHD]LRQL GLIIHUHQWL ,
politici (o le parti di un conflitto) alla ricerca di supporto sono coinvolti in
12
/¶RSLQLRQH SXEEOLFD RGLHrna si forma infatti attraverso il contatto con
porzioni di eventi e problemi, appositamente tagliati e selezionati, e non
attraverso una conoscenza diretta degli accadimenti. Ne consegue che il
pubblico non può conoscere pienamente la realtà, ma deve affidarsi a
³LQWHUSUHWD]LRQLVHOHWWLYH´VRJJHWWHDOIUDPLQJ
1HFRQVHJXHFKHODPDJJLRUSDUWHGHOO¶RSLQLRQHSXEEOLFDVLDLQIOXHQ]DWDGD
una serie di immagini evocative e pezzi di informazione forniti dai news
media. Gli attori del conflitto dunque si confronteranno anche per
FRQGL]LRQDUH TXHOOH LPPDJLQL FKH LQIOXLUDQQR VXOO¶RSLQLRQH GHL ULFHYHQWL
(Entman 2004, 123). Ciò non significa ovviamente che ogni ricevente
LQWHUSUHWHUjLQPDQLHUDLGHQWLFDLOIUDPHSURSRVWRGDOO¶DWWRUHGRPLQDQWHPD
è prevedibLOH FKH ³PDJJLRUDQ]H SROLWLFDPHQWH ULOHYDQWL´ JLXQJHUDQQR D
riflessioni molto simili (Ibidem, 49). Gli attori che riusciranno a
JXDGDJQDUH O¶DWWHQ]LRQH GHL PHGLD GLYHUUDQQR DOORUD SL IRUWL SRWHQWL H
Le persone non valutano le situazioni facendo una sintesi di tutte le
informazioni alle quali si sono esposte riguardo un argomento. Invece,
sia ODVWDPSDFKHLOSXEEOLFRXWLOL]]DQR³EUHYLSH]]LGLLQIRUPD]LRQH´
per rendere più facili le loro valutazioni. Uno dei più comunemente
utilizzati è quello della disponibilità euristica: ci concentriamo su ciò
che è facilmente disponibile nelle nostre memorie (Jamieson e
Waldman 2003, 22).
una competizione tra ognuno di loro per influenzare i giornalisti attraverso i
news frames. In questa luce il framing gioca un ruolo molto importante
QHOO¶HVHUFL]LR GHO SRWHUH SROLWLFR HG XQ IUDPH LQ XQ WHVWR JLRUQDOistico è
GDYYHURXQ¶LPSURQWDGLSRWHUHUHJLVWUDO¶LGHQWLWjGHJOLDWWRULRGHJOLLQWHUHVVL
che sono entrati in competizione per dominarne il contenuto (Entman 1993,
55).
13
liberi di esprimere il proprio punto di vista, che risulterà dominante. I
perdenti nella competizione saranno invece più deboli, meno visibili, e
meno capaci di esternare delle versioni contrastanti, con il pericolo di
GHJHQHUDUH LQ XQ ³FRQWHQW ELDV´ SURPXRYHQGR VRODPHQWH JOL LQWHUHVVL GL
una parte del conflitto politico (Entman 2007, 170). Questo fenomeno ha
ovviamente molte radici che non possono essere ricondotte soltanto al
vincolo ideologico dei giornalisti, ma ad altre variabili come la
QRWL]LDELOLWj LO FOLPD SROLWLFR R O¶DFFDGLPHQWR GL IDWWL LPSUHYHGibili che
possono influenzare il framing. Un esempio può essere individuato nello
scoppio di violenze della prima Intifada, che consegnò inaspettatamente ed
in un arco brevissimo di tempo, una visibilità sorprendente alla causa
palestinese e alle sue istanze.
*OLRELHWWLYLGHOO¶DQDOLVLHODPHWRGRORJLD
1.3.1 Autorità e sfidante
Il principale intento di questa analisi è di testare il grado di influenza che
O¶DPELHQWH SROLWLFR GXUDQWH LO FRUVR GL XQ FRQIOLWWR SXz HVHUFLWDUH VXO
lavoro di rappresentazione e ricostruzione della realtà da parte dei mass
media, ed il peso che la descrizione dei media internazionali può avere
sulle sorti e le strategie di azione dei contendenti6. In particolare mi
IRFDOL]]HUzFRPHJLjDQWLFLSDWRVXOO¶,QWLIDGDXQRVFRQtro definito da Gadi
:ROIVIHOGLQWHUPLQLGL³FRQIOLWWRSROLWLFRWUDSDUWLQRQHJXDOL´RYYHURXQD
VLWXD]LRQHLQFXLVRQRSUHVHQWLXQDIRUWHHQWLWjQD]LRQDOHGHWWD³DXWRULWj´OD
cui legittimità è osteggiata da un piccolo stato o un gruppo di protesta,
6
/HGHUPDQ HYLGHQ]LD DG HVHPSLR O¶LPSRUWDQ]D GHL ID[ SHU L SDOHVWLQHVL QHOOD SULPD LQWLIDGD ,O ID[
produsse un effetto di feedback tale da traslare la pubblicità che i palestinesi stavano ricevendo in tutto il
mondo, in una percezione che per la prima volta stavano ottenendo gli effetti desiderati, e vincendo la
loro battaglia (Lederman 1992, 135).