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Introduzione
Lo scopo di questa ricerca è stato quello di definire un modello logico di
valutazione e allineamento delle performance di un capo progetto e
d’impresa. La valutazione di queste due variabili presuppone necessariamente
l’inclusione di altre entità, quali il progetto, il team del gruppo di progetto, gli
stakeholder, il mercato e un sistema di business performance (gestione
integrata del progetto, dell’impresa e del mercato).
L’idea di svolgere la tesi nell’ambito del project management è nata grazie ad
un lavoro di ricerca intrapreso nel 2009 sulla consapevolezza del ruolo del
project manager. Ambito che mi ha affascinato sin da subito, motivo per il
quale ho deciso di proseguire nel campo, attivando una nuova linea di ricerca.
In particolare, ho scelto come oggetto di studio le logiche di allineamento
delle performance del capo progetto e d’impresa in funzione della mia
partecipazione al bando di laurea “Giuseppe Tanzi”, indetto dall’ ADAI
Federmanager di Varese. Lo studio di queste logiche di allineamento
all’interno delle aziende è oggi fondamentale, soprattutto nell’ambito della
gestione di progetti in un’ottica internazionale. Il project management come
disciplina, sta suscitando infatti grande interesse da parte delle realtà
imprenditoriali a livello nazionale e internazionale, interesse dovuto ai
cambiamenti di mercato e all’elevata dinamicità delle variabili in gioco, che
richiedono una reale flessibilità della struttura aziendale nel suo complesso.
Flessibilità che può essere ottenuta più facilmente in una logica progettuale.
Gli attuali sviluppi nel mercato indicano infatti una situazione precisa: il
lavoro per progetti costituisce, e costituirà l’asse portante del lavoro nel
futuro. Non solo nelle aziende che operano già con il project management, ma
anche e soprattutto in tutte le altre1. Oggi i progetti sono una pratica molto
diffusa e trasversale a molti settori di mercato. E’difficile trovare aziende che
non operino anche solo in parte per progetti, o che non ne riconoscano la
portata strategica2.
Per questa ricerca mi sono avvalsa dei volumi più importanti nel campo del
project management, quali il Kerzner, l’ Archibald, ecc..; di articoli pubblicati
sul web concernenti la figura del project manager; della Guida al Project
Management Body of Knowledge (PMBOK) istituita dal PMI come standard
di riferimento della disciplina; di volumi sulla performance d’azienda e sulla
gestione delle risorse umane; di interviste a project manager e responsabili nel
settore. Infine mi sono avvalsa di materiale riguardante un progetto di ricerca
scientifico denominato SOMMACT e di vari incontri con l’impresa
1
E. Baglieri, A. Biffi, C. Ondoli, E. Coffetti, N. Pecchiari e M. Pilati (2004), Organizzare e gestire
progetti. Competenze per il project management, quinta edizione, Milano, Etas
2
M. Damiani, P. Lo Valvo (2002), Ricerca sul project management in Italia, ISTUD
12
Alesamonti S.r.l. di Barasso (Varese), coordinatrice del consorzio del
progetto.
Il lavoro è stato strutturato nel seguente modo: nel primo capitolo ho
introdotto il tema del project management come disciplina, analizzato anche
da un punto di vista storico e prospettico. Nel secondo e terzo capitolo mi
sono concentrata sul progetto e su tutte le fasi che lo comprendono:
dall’avvio, al processo di pianificazione, fino alla misurazione e valutazione
delle performance di progetto, senza dimenticare l’importanza del controllo
interattivo del progetto in un’ottica strategica aziendale (di rimando al
capitolo sesto). Successivamente mi sono focalizzata sulla figura del project
manager, professione variamente concepita e interpretata negli anni, anche
alla luce dei rapidi cambiamenti di mercato che hanno richiesto determinate
competenze di ruolo. La mia attenzione si è poi incentrata su un’indagine
empirica condotta dal PMI-NIC (Project Management Institute-Northern Italy
Chapter) nel 2004 sul project manager, volta a fornire una misurazione delle
sue performance in termini di competenze personali. Nel capitolo quinto ho
passato in rassegna le principali metodologie di pianificazione della strategia
d’impresa e le tradizionali tecniche di misurazione della performance
aziendale, sottolineando l’importanza della valutazione della performance a
livello strategico. Nel capitolo sesto ho esposto i principali modelli sulle
logiche di allineamento della performance d’impresa con i sottosistemi
aziendali e in relazione agli altri attori di mercato (stakeholder, concorrenti,
ecc..). Nel capitolo settimo, in base a quanto detto nei capitoli precedenti, ho
introdotto un modello sulle logiche di allineamento della valutazione delle
perfomance del project manager e d’impresa che tenga conto, in una struttura
non gerarchica, anche di altre entità fondamentali facenti parte del sistema, le
quali si influenzano reciprocamente e incidono dunque sui rispettivi livelli di
performance. L’ultimo capitolo l’ho riservato alla descrizione di un progetto
di ricerca scientifico denominato “SOMMACT” (Self Optimising Measuring
Machine Tools), diretto dall’impresa Alesamonti S.r.l. di Barasso a capo di un
consorzio composto da ben 12 partner internazionali, che è entrata nella lista
dei 46 progetti finanziati dal 7° Programma Quadro della Comunità Europea
su un totale di 600 presentati in tutta Europa, i cui lavori sono iniziati il 1°
Settembre 2009.
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Capitolo I: Il project management
1.1 Definizione di project management ed elementi
costitutivi
“Il project management è la pianificazione, l'organizzazione, la direzione e il
controllo delle risorse di un'azienda per un obiettivo relativamente a breve
termine che è stato stabilito per perseguire scopi e obiettivi specifici. Il project
management utilizza inoltre l'approccio di sistema al management facendo in
modo che il personale funzionale (la gerarchia verticale) sia assegnato a un
progetto specifico (la gerarchia orizzontale)”.
Più in generale il tradizionale management richiama cinque importanti macro
funzioni basilari:
ξ la pianificazione
ξ l'organizzazione
ξ il reclutamento dello staff
ξ il controllo
ξ la direzione
Funzioni che ritroviamo nel project management e che più nello specifico
comprendono i seguenti elementi:
ξ La pianificazione di progetti, ovvero la definizione dei requisiti, ossia
della quantità e qualità del lavoro e la definizione delle risorse
necessarie;
ξ il monitoraggio dei progetti, ovvero il rilevamento dello sviluppo
attraverso la raccolta dei dati sulle prestazioni del progetto rispetto al
piano, la produzione di misurazioni di queste ultime, il confronto dei
risultati reali delle attività con quelli previsti dal piano di progetto,
l'analisi dell'impatto, gli adattamenti o relative modifiche da effettuare,
e infine la creazione di report e diffusione delle informazioni sulle
prestazioni.
Nella definizione sopra citata si parla di un obiettivo “relativamente a breve
termine”, intendendo con ciò che il termine “breve” può significare
tempistiche molto differenti a seconda del tipo di progetto e dell'ambito di
riferimento. In particolare, sempre nella definizione si può notare che la
funzione di reclutamento dello staff è stata omessa, questo perché non è un
14
compito che spetta al project manager, ma è invece responsabilità del line
manager. Il project manager ha il diritto e il dovere di richiedere risorse
specifiche, ma la decisione finale di quali risorse assegnare e dunque
concedere al project manager spetta al line manager.
Concettualmente il project management si può rappresentare attraverso la
figura che segue (figura n° 1): l'obiettivo di quest’ultima è mostrare che il
project management, come già detto, è concepito per gestire o controllare le
risorse di una società affinché sia svolta una determinata attività; ma questo
entro i tempi, i costi e le prestazioni stabilite: i cosiddetti vincoli del progetto.
Nel caso di progetti su commissione, alla figura si aggiunge anche un quarto
vincolo, che è rappresentato da una buona relazione con il cliente,
fondamentale per consolidare e sviluppare la fiducia del proprio operato nel
mercato3.
Figura 1) Il project management4
Nell’ambito della gestione dei requisiti di progetto, spesso in competizione tra
loro, i project manager parlano molto spesso di questo “triplo vincolo” (come
già citato ci si riferisce in particolare all'ambito del progetto, alle tempistiche
e ai costi): la relazione tra questi tre fattori è cruciale. Se varia anche uno solo
dei tre vincoli, almeno un altro fattore ne risulta influenzato. Compito del
project manager è andare alla ricerca del giusto equilibrio tra questi tre fattori,
3 H. Kerzner, ( 2005 ), Project management. Pianificazione, scheduling e controllo dei progetti,
ottava edizione, Milano, Hoepli
4 H. Kerzner, ( 2005 ), Project management. Pianificazione, scheduling e controllo dei progetti,
ottava edizione, Milano, Hoepli, pag.5
15
compiendo di fatto uno sforzo costante e quotidiano che ha un sensibile
impatto sulla qualità del progetto. Un rischio di progetto è rappresentato da un
evento ignoto o mai preso in considerazione, o da una condizione incerta che,
se si verifica, ha delle ricadute su almeno uno dei vincoli di progetto, sia che
siano effetti positivi, sia che siano negativi5.
Un punto chiave che deve essere sempre ricordato è che “il project
management è un sistema gestionale orientato ai risultati”. Russell Archibald
lo definisce come “gestione sistemica di un'impresa complessa, unica e di
durata determinata, rivolta al raggiungimento di un obiettivo chiaro e
predefinito mediante un processo continuo di pianificazione e controllo di
risorse differenziate e con vincoli interdipendenti di costi – tempi - qualità”6.
Dunque la pianificazione di progetto come il controllo e il monitoraggio delle
risorse devono essere continuamente rivisitati e se necessario modificati, tutto
in funzione dei risultati: quelli già ottenuti e quelli previsti.
Con l'espressione inglese “Project Management” (Gestione di Progetto) si
intende infatti l'insieme di tutte quelle attività volte alla fin fine alla
realizzazione degli scopi di un progetto7. Affine è la definizione di project
management dettata dalla Guida al Project Management Body of Knowledge
(Guida al PMBOK® Terza edizione 2004): “Il project management è
l'applicazione di conoscenze, attitudini, tecniche e strumenti alle attività di un
progetto al fine di conseguirne gli obiettivi.”
Un project management di successo può quindi essere definito come il
raggiungimento degli obiettivi del progetto entro i tempi, i costi, al livello di
prestazioni e tecnologia desiderato, utilizzando le risorse assegnate in modo
efficace ed efficiente, e infine nel caso di progetti esterni, accettato dai clienti.
I vantaggi potenziali derivanti dal project management sono i seguenti:
ξ L'identificazione delle responsabilità funzionali per garantire una
giustificazione di tutte le attività svolte e quelle in essere
ξ La minore necessità di riferire continuamente, dunque vantaggi in
termini di tempistiche
ξ La definizione e l'identificazione dei limiti di tempo per lo scheduling
delle attività
5 Project Management Institute ( 2004 ), Guida al Project Management Body of Knowledge
(Guida al PMBOK®), terza edizione, Four Campus Boulevard, Newtown Square, PA 19073-3299
USA
6 R. D. Archibald ( 2004 ), Project management. La gestione di progetti e programmi complessi,
decima edizione, Milano, Franco Angeli
7 http://it.wikipedia.org/wiki/Project_management#cite_note-0
16
ξ Una metodologia per l'analisi dei trade-off
ξ L'analisi dei risultati e la possibilità di valutarli rispetto ai piani
ξ L'identificazione tempestiva dei problemi perché possano essere
apportate le relative modifiche al piano nel più breve tempo possibile
ξ L'opportunità di migliorare la pianificazione futura
ξ La consapevolezza della raggiungibilità o meno degli obiettivi
prefissati
Questi vantaggi potenziali possono essere ottenuti, se accompagnati dallo
sforzo di superare alcuni tipici ostacoli all'attività di progetto:
ξ La complessità del progetto visto nel suo insieme
ξ Le richieste di modifiche degli scopi da parte dei clienti o richieste
speciali
ξ La necessità di una ristrutturazione dell'organizzazione
ξ I rischi del progetto
ξ La necessità di modifiche alla tecnologia già in essere
ξ Una pianificazione coerente e una stima dei prezzi preventiva
Nella realtà il project management può avere significati diversi per persone
diverse. Spesso le persone fraintendono il concetto, perché all'interno della
società in cui lavorano sono in corso dei progetti e, per questo motivo,
credono di utilizzare il project management per controllare queste attività. In
questi casi particolari una definizione appropriata di project management può
essere la seguente: “il project management è l'arte di creare l'illusione che
qualsiasi esito sia il risultato di una serie di atti predeterminati e deliberati,
quando in realtà si tratta di fortuna sfacciata”. Anche se questo potrebbe
essere il modo in cui alcune società portano avanti i progetti, non si tratta di
project management. Il project management ha lo scopo preciso di fare un uso
migliore e mirato delle risorse esistenti, facendo in modo che il flusso del
lavoro all'interno della società sia predisposto in due sensi: orizzontalmente in
un'ottica di progetto e contemporaneamente in senso verticale in una
prospettiva di responsabilità (nei confronti dei propri diretti responsabili ma
anche in generale degli altri membri aventi a che fare con il progetto). Questo
approccio non elimina realmente il flusso di lavoro burocratico e verticale, ma
richiede semplicemente che le line organization comunichino tra loro
orizzontalmente per far si che il lavoro sia portato a termine in modo più
uniforme in tutta l'organizzazione.
Il flusso verticale del lavoro è ovviamente ancora responsabilità dei line
manager. Il flusso orizzontale del lavoro è invece responsabilità dei project
manager e lo sforzo principale è appunto quello di far comunicare e
coordinare le attività orizzontalmente tra le line organization.
17
La figura n° 2 illustra la struttura delle società. Si possono distinguere
innanzitutto diversi livelli di “classe o di prestigio”, ma anche diversi gap
funzionali tra le unità di lavoro dell'organizzazione e si può comprendere
come le società siano spesso costituite da piccole isole operative,
sovrapponendo i gap di management e i gap funzionali. I membri appartenenti
alle diverse isole operative però, spesso mostrano resistenza o addirittura
rifiutano concretamente di comunicare tra loro, per timore che il rivelare
informazioni possa rafforzare i membri appartenenti all'altra isola operativa,
quelli che loro vedono come “avversari”. Responsabilità del project manager
è proprio quella di fare in modo che queste isole comunichino invece in modo
incrociato, al fine di ottenere scopi e obiettivi comuni in modo uniforme e
coerente. Sua responsabilità è quella dunque di far confluire in un'unica
direzione le energie di tutti, valorizzando le diversità di specializzazione e
dunque di prospettiva.
Figura 2) La struttura della società8
1.2 Influenza delle strutture organizzative
I progetti sono tipicamente parte di una struttura organizzativa che è più
grande del progetto stesso, e che ha generalmente un impatto su di esso. Le
strutture organizzative possono essere, ad esempio, enti giuridici, agenzie
8 H. Kerzner, ( 2005 ), Project management. Pianificazione, scheduling e controllo dei progetti,
ottava edizione, Milano, Hoepli, pagina 4
18
governative, istituti di assistenza sanitaria, organizzazioni internazionali,
associazioni professionali e molto altro ancora. Anche nel caso dei progetti
esterni, essi saranno comunque sottoposti all’influenza esercitata dalla
struttura organizzativa o dalle organizzazioni che li hanno attivati. Forti
influenze sul progetto sono esercitate dal livello di maturità della struttura
organizzativa, per quanto riguarda il suo sistema di Project Management, la
sua cultura, il suo stile e la presenza di un Project Management Office.
Le strutture organizzative basate su progetti sono quelle le cui funzioni
operative consistono principalmente in progetti. Queste ultime possono essere
raggruppate in due categorie:
• Strutture organizzative che traggono i propri profitti principalmente da
progetti realizzati per conto di terzi a contratto (studi di architetti, studi di
ingegneri, consulenti, imprese appaltatrici del settore edile, imprese
specializzate in appalti pubblici)
• Strutture organizzative che hanno adottato la gestione per progetti. Queste
strutture organizzative tendono ad adottare sistemi di gestione che facilitano
la gestione dei progetti. Ad esempio, la loro gestione finanziaria è spesso
concepita specificamente per consentire la gestione di scritture contabili,
rilevazioni e rendicontazione su diversi progetti simultanei.
Le strutture organizzative non basate sulle metodologie di project
management mancano spesso di sistemi di gestione mirati a supportare le reali
esigenze dei progetti in modo efficace ed efficiente. Tale assenza rende di
solito più difficile e prolungata la gestione dei progetti stessi. In alcuni casi,
queste strutture organizzative dispongono tuttavia di reparti o altre unità di
livello inferiore che agiscono come strutture organizzative basate su progetti e
sono dotate di appositi sistemi di supporto. E' necessario in ogni caso che il
gruppo di project management sia ben consapevole di come la struttura
organizzativa possa influire sul progetto9.
1.2.1 Cultura e stile delle strutture organizzative
Molte strutture organizzative sviluppano una propria cultura, unica e
descrivibile. Tali culture si riflettono in numerosi fattori, che includono in
modo non esaustivo i seguenti elementi:
9 Project Management Institute ( 2004 ), Guida al Project Management Body of Knowledge (Guida
al PMBOK®), terza edizione, Four Campus Boulevard, Newtown Square, PA 19073-3299 USA,
pag. 24
19
• Valori, norme, convinzioni e aspettative condivise
• Regole e procedure adottate
• Concezione delle relazioni con l’autorità
• Etica del lavoro e orario di lavoro
La cultura delle strutture organizzative si interfaccia e convive con la cultura
stessa dei project manager all'interno dell'azienda, ha dunque spesso
un’influenza diretta sui progetti:
• Un gruppo che propone un approccio ad alto rischio o comunque diverso da
quelli di routine, potrà ricevere molto più facilmente l’approvazione da parte
di una struttura organizzativa con un approccio aggressivo o intraprendente.
• Un project manager con uno stile che favorisce particolarmente la
partecipazione incontrerà verosimilmente problemi in una struttura
organizzativa rigidamente gerarchica, mentre un project manager con uno
stile autoritario avrà problemi in una struttura organizzativa che incoraggia la
partecipazione10.
La seguente figura (n° 3) mostra le caratteristiche fondamentali dei progetti in
relazione alle diverse tipologie di strutture organizzative:
10 Project Management Institute ( 2004 ), Guida al Project Management Body of Knowledge
(Guida al PMBOK®), terza edizione, Four Campus Boulevard, Newtown Square, PA 19073-3299
USA