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1. Lo yield management
1.1 caratteristiche e condizioni di applicabilità
Il turismo in Italia è una delle attività più redditizie del Paese (12% del PIL totale), grazie alle sue
bellezze artistiche, storiche, archeologiche, naturalistiche e paesaggistiche. L’Italia era, nel 2004, il
quinto più visitato nel mondo con trentasette milioni di turisti in arrivo, in calo comunque rispetto al
2002 e al 2003 (39,8 e 39,6 milioni di turisti). Dalle interviste effettuate e riportate successivamente
nel capitolo terzo, risulta un fenomeno molto grave in questo ambiente, risulta cioè che la maggior
parte degli imprenditori turistici italiani non ha le adeguate conoscenze tecniche e sopravvive
solamente con l’esperienza e grazie al patrimonio culturale e paesaggistico italiano. Donald Burr,
amministratore delegato di People Express, sostiene che: “Quello che non sai dello yield
management può significare la morte della tua azienda”. Al giorno d’oggi, in un contesto di crisi e
sconvolgimenti della domanda di mercato, questa frase non può che essere confermata. Ma che
cos’è effettivamente lo yield management?
Con tale espressione riassumiamo una serie di metodi che consentono di massimizzare il
rendimento dell’impresa, attraverso modelli matematico-statistici che studiano e cercano di
soddisfare le necessità dell’impresa senza uscire dall’ottica di orientamento al mercato. Lo Yield
Management è il processo di allocazione del giusto tipo di prodotto al giusto consumatore, [al
giusto tempo]e al giusto prezzo, così da massimizzare il fatturato o il rendimento (Figini, Candela,
2005).
Nato come tecnica peculiare esclusiva delle compagnie aeree, si è man mano esteso a tutti gli altri
business turistici ed è applicabile in genere a ogni produttore di servizi. Lo Yield Management
(d’ora in avanti anche indicato con YM) sostanzialmente porta un beneficio diretto all’azienda che
lo utilizza: l’aumento dei ricavi. Aumento che può essere ottenuto grazie a un sostanzioso
annullamento dei mancati ricavi e alla scoperta di nuovi segmenti di mercato. Diversi sono inoltre i
benefici indiretti per il manager, come la razionalizzazione delle risorse, un maggiore orientamento
al cliente e di conseguenza una sua più alta fidelizzazione e un incremento delle informazioni a
disposizione dell’azienda.
Questa tecnica può portare vantaggi evidenti in tutti i settori che hanno a che fare con servizi non
immagazzinabili. L’esempio più evidente è il settore turistico, ma non è il solo. Basti citare per
esempio le aziende che allocano spazi pubblicitari nelle trasmissioni televisive. In generale, lo YM
si applica ai settori che presentano le seguenti caratteristiche (Netessine e Shumsky, 2002):
1) Capacità di offerta relativamente fissa
Dato che l’obiettivo di questa strategia è ottimizzare l’allocazione delle capacità, è facile capire che
non avrebbe senso utilizzarla in una struttura in grado di adattarsi facilmente ai mutamenti del
mercato. Le realtà produttive devono essere quindi caratterizzate da un’offerta rigida, con costi
elevati per eventuali modifiche nel breve periodo.
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2) Prodotti e servizi altamente deperibili
La mancata vendita del servizio sfocia nella perdita totale del beneficio che esso poteva portare
all’azienda. Si è detto che i prodotti non possono essere immagazzinati e quindi la mancata vendita
di essi in un tempo utile equivale alla loro distruzione (i biglietti aerei devono essere venduti prima
del decollo del volo, le camere devono essere vendute prima della notte, le pubblicità prima della
programmazione in palinsesto, …).
3) L’acquisto del bene può avvenire anticipatamente
La possibilità di vendere anticipatamente rappresenta un fattore di sicurezza per l’impresa che
riesce nell’intento, mentre fa operare la domanda in una situazione di incertezza. Il vendere anche
una piccola percentuale dei prodotti in catalogo in anticipo, consente all’azienda una gestione più
efficiente (le entrate monetarie arrivano prima dell’erogazione del servizio) e dona all’impresa una
situazione di maggior certezza in un ambiente dominato dall’aleatorietà. L’incertezza in cui opera la
domanda acquistando anticipatamente può però riversarsi negativamente sull’offerta a causa dei
no-show e delle cancellazioni. Per sopperire a questo problema, sono state introdotte le politiche di
overbooking, parte integrante dello Yield Management.
4) Domanda variabile e incerta
Le tecniche di Yield Management non hanno un ruolo in un contesto dove è chiara e regolare la
struttura della domanda (cosa tra l’altro abbastanza infrequente nel contesto odierno). Trovano
invece efficacia con una domanda variabile nel tempo e che deve esser gestita con adeguate
politiche di pricing. Le richieste della clientela vengono viste quindi come delle variabili aleatorie,
regolate da leggi probabilistiche. L’abilità del manager sta nel comprendere e prevedere
l’andamento futuro della domanda, analizzando le serie storiche passate, senza trascurare i
mutamenti economici e ambientali avvenuti successivamente.
5) Domanda sensibile al prezzo che può essere segmentata
Ogni cliente è disposto a pagare un diverso prezzo di riserva per lo stesso bene o servizio. Partendo
da questa ipotesi è fondamentale riuscire a segmentare il mercato in maniera netta e precisa e usare
strategie di pricing diverse per ogni segmento. Il prezzo è una delle componenti essenziali dello
YM, e nello stesso tempo è una delle leve più forti da utilizzare sui potenziali consumatori per
convincerli all’acquisto.
6) Bassi costi marginali e costi fissi alti
La vendita dei servizi deve avvenire con prezzi ridottissimi, quasi esclusivamente di natura
variabile1. Per contro gli elevati costi fissi rendono impossibile il soddisfacimento di richieste
supplementari eccedenti la normale capacità ricettiva.
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La vendita di un posto aggiuntivo in aereo comporta solamente il costo di un maggior consumo di carburante; allo
stesso modo la vendita di una stanza in hotel implica costi legati ai consumi, alla biancheria e alle pulizie,
relativamente molto contenuti rispetto alla componente fissa (hotel pricing & management, Gigli, 2001).
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A questo punto, possiamo iniziare ad adottare le tecniche di Yield Management, che possono essere
classificate genericamente nella seguente maniera:
a) Segmentazione e discriminazione di prezzo: una volta segmentato in modo netto e preciso il
mercato in vari target, è necessario conoscere la sensibilità al prezzo dei vari segmenti, la
loro disponibilità economica, il surplus che essi traggono dall’acquisto del bene/servizio.
L’obiettivo di massimizzare i profitti deve essere infatti realizzato sempre in un’ottica di
orientamento al mercato2. Si deve riuscire ad estrarre da ogni segmento definito
precedentemente informazioni precise in grado di creare un modello matematico capace di
prevedere l’andamento futuro di quel tipo di domanda. È inoltre necessaria una verifica
costante di quel modello per correggerlo ed adattarlo ai mutamenti temporali.
b) Strategie di discriminazione temporale di prezzo: consistono principalmente in strategie di
vendita first o last minute e vengono usate per ridurre l’incertezza nella domanda e per
ottenere una liquidità di capitali anticipata. L’abilità del manager in questo caso consiste nel
determinare quante prenotazioni a basso costo accettare, avendo un guadagno certo ma
minore.
c) Strategie di gestione delle prenotazioni: tenendo conto che l’acquisto è solitamente
anticipato rispetto al consumo e che i diversi segmenti prenotano usualmente in periodi di
tempo diversi (il cliente leisure prenota molto anticipatamente rispetto ad un cliente
business), le aziende devono avere un ufficio booking attento e funzionale, che garantisce la
corretta realizzazione del processo finale e fondamentale, la vendita.
d) Strategie di overbooking: l’acquisto anticipato del servizio costringe molte volte la clientela
a fenomeni di cancellazioni e no-show3. Per ovviare a questo si ricorre all’overbooking, cioè
alla vendita di N+X servizi anche se la disponibilità massima dell’offerta è solamente N. il
valore della X varia di caso in caso e deve tener conto dei costi di riallocazione del
consumatore che non si potrà ospitare se la capacità produttiva è completa, della perdita di
ricavi nel caso che qualche unità rimanga invenduta e delle serie storiche di no-show e
cancellazioni degli anni precedenti.
Vediamo ora nel dettaglio queste quattro strategie e cerchiamo di tracciare un percorso comune per
tutte le industrie ricettive e non, interessate a utilizzare lo Yield Management.
1.2 La segmentazione del mercato
Sorge spontanea a molte persone la domanda: “perché è necessaria una discriminazione di prezzo?”
Domanda che può scaturire da professionisti del settore che per anni hanno adottato la strategia di
ricaricare ai costi un dato prezzo fisso (mark-up) a tutti i clienti. La risposta è semplice ed esaustiva:
attuando un’adeguata segmentazione, si riesce ad allargare la nicchia di mercato da servire e si
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È più profittevole fidelizzare un cliente che paga 80 piuttosto che far pagare 100 a un cliente che non tornerà mai più
nella nostra impresa.
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Il no-show è la mancata presentazione del cliente atteso al momento dell’arrivo. È molto più difficoltoso, soprattutto
per le strutture ricettive recuperare le spese di un no-show piuttosto che di una cancellazione, dato che solitamente
quest’ultima arriva in tempi ragionevoli per riproporre il servizio ad altri potenziali clienti.