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INTRODUZIONE
Questo lavoro tratta lo sviluppo del turismo in Europa. Dopo aver dato una definizione
di turista, spiega i motivi dell’ espansione dei flussi turistici, cosa determina la domanda
e l’offerta del turismo, le positive ricadute sull’economia ma anche i problemi che crea
alla società. E’ presentata la politica dell’Unione europea in tema di sostenibilità del
turismo.
Nella tesi è presente anche la geografia del turismo in Europa, approfondendo la
Germania, la nazione con più turisti secondo l’Eurostat, e l’Italia. Per i dati sono state
consultate le statistiche dell’Eurostat e dell’Istat, e in parte i Bollettini Regionali. E’ da
tenere conto che le statistiche dell’Eurostat differiscono da quelle dell’Organizzazione
Mondiale del Turismo, per il diverso metodo di conteggio. Un conto è se si considerano
i soli turisti nelle strutture ricettive pubbliche, ma i dati sono maggiori se si contano
anche le seconde case o anche coloro che si muovono per lavoro o per motivi religiosi.
L’elaborato è di carattere generale, il suo obiettivo è fornire una panoramica del turismo
e uno studio delle molteplici strutture ricettive. Sono elencati gli alberghi, gli
agriturismo, i bed&breakfast, le navi da crociera, i villaggi turistici, senza però
approfondirne uno in particolare. Per ciascuno parla delle varie classificazioni,
dell’organizzazione aziendale e delle strategie di marketing, delineandone in particolare
i rispettivi percorsi di sviluppo ed espansione. Ci sono opportuni esempi degli alberghi e
delle navi da crociera più famose con le relative fotografie.
Il testo tratta ovviamente anche degli intermediari turistici. Spiega il ruolo dei tour
operator, delle agenzie turistiche e si sofferma sul fatto che le tecnologie informatiche
stanno cambiando il modo di prenotare un viaggio, risparmiando tempo e denaro.
A supporto di questa tesi sono stati utilizzati libri universitari e siti internet, anche
Wikipedia e Google, tutte nella versione italiana.
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1. IL FENOMENO DEL TURISMO
Secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo, è “turista colui che trascorre almeno
una notte fuori dalla località in cui risiede abitualmente, per un periodo massimo di un
anno”. Questo può avvenire per motivi di lavoro, studio, svago, salute
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. Chi effettua una
gita in giornata è definito escursionista. E’ turista anche chi va nella propria seconda
casa o chi va da parenti residenti in una località diversa dalla sua. Ovviamente questi
ultimi non risultano nelle statistiche.
Nel secondo dopoguerra il fenomeno del turismo si è sviluppato in misura esponenziale,
passando da fenomeno elitario a fenomeno di massa, e si prevede che nel 2020 i flussi
turistici raddoppieranno.
Questo è dovuto a diversi fattori.
Innanzitutto dagli anni Sessanta è aumentato il tenore di vita e il tempo libero delle
persone, permettendo anche al ceto medio-basso di andare in vacanza.
Nell’Europa dell’est, il passaggio da un’economia pianificata a un’economia di mercato,
ha permesso a larghi strati della popolazione di accedere ai consumi turistici. Un ruolo
importante nell’economia mondiale è dato dai paesi emergenti dell’Asia Orientale come
Cina e India, il cui ritmo di sviluppo economico è elevatissimo. Queste destinazioni
accoglieranno ampi flussi in entrata e in uscita.
Uno dei fattori che fanno crescere il turismo culturale è l’aumento del livello
d’istruzione, che spinge le persone alla ricerca del nuovo, alla ricerca di viaggi ed
esperienze che coinvolgano aspetti interiori della personalità.
Lo sviluppo tecnologico è una leva importante per lo sviluppo del turismo.
Internet e la televisione permettono di conoscere luoghi ignoti e lontani, utilizzando
tecniche in grado di attirare la gente. Attraverso Internet si riesce a prenotare in tempi
rapidi una stanza in un albergo o un volo, senza dover telefonare direttamente all’ente
fornitore, o recarsi presso un’agenzia.
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Questa è la definizione dell’organizzazione mondiale del turismo, che si trova sul libro: S.Conti et al,
Geografia dell’economia mondiale UTET UNIVERSITA’, Novara, 2010, pag.255
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Oggi il turismo è facilitato soprattutto da mezzi di trasporto rapidi, sicuri e più
economici.
Innanzitutto una grande percentuale della popolazione possiede un’automobile, che
permette di raggiungere anche luoghi lontani e dispersi. Ci sono poi treni sempre più
veloci che permettono di raggiungere facilmente una città.
Il mezzo più utilizzato dai viaggiatori è l’aereo, attraverso il quale si possono percorrere
in poche ore migliaia di chilometri. La deregulation ha permesso di abbattere i
precedenti monopoli; così sono state create nuove compagnie aeree e i prezzi si sono
gradualmente abbassati. Sono nate le compagnie low cost, che con una serie di
interventi come la riduzione di servizi a bordo e esternalizzando alcune attività, riescono
a contenere i costi.
1.1 I fattori della domanda turistica
Ora vediamo cosa determina la domanda turistica.
Innanzitutto si fa turismo quando si ha una buona disponibilità di denaro, considerando
che il turismo è un’attività voluttuario. La disponibilità di ferie retribuite e la
valorizzazione del tempo libero favoriscono la domanda turistica.
La condizione imprescindibile affinchè i turisti scelgano una località è la presenza di
attrattive. Possono essere naturali, artistiche, ricreative, sportive, fiere, eventi
straordinari. Adesso in vacanza diventa sempre più importante il “cosa fare”, e anche
una struttura ricettiva deve dotarsi di servizi che permettano al turista di passare il
tempo piacevolmente. Spesso i turisti, anche quelli stranieri, viaggiano verso una
determinata meta anche semplicemente per godersi il fascino delle città e dei luoghi
d’arte. Possono rientrare tra le attrattive anche le strutture ricettive in senso stretto
(alberghi, navi da crociera), nel momento in cui certe qualità le facciano divenire in un
elemento discriminante per l’orientamento della domanda. La località inoltre dev’essere
accessibile, attraverso mezzi di trasporto e vie di comunicazione efficaci.
Anche i fattori psicologici determinano il motivo di una vacanza. Possono essere
esigenze di svago, di arricchimento culturale, di imparare una lingua, di salute, di
evadere dalla vita quotidiana o addirittura di sperimentare nuove realtà.
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Sta assumendo un’importanza crescente la sicurezza di un luogo. Eventi come le guerre,
il terrorismo, gli attentati, le instabilità politiche, le catastrofi naturali sono determinanti
nel diminuire la domanda turistica. Ad esempio nel 2008 la domanda di turisti in
Campania è notevolmente calata a causa dell’emergenza dei rifiuti e della criminalità
organizzata. Anche le nevicate o le alluvioni che sono avvenute in Italia e in Europa
provocano disagi enormi negli spostamenti, come ritardi nei voli o addirittura
improvvise disdette. Non dimentichiamo che c’è chi per il motivo detto sopra ha
trascorso notti dentro gli aeroporti.
1.2 I fattori dell’offerta turistica
L’offerta turistica è data dalle imprese che danno alloggio ai turisti.
Il livello di sviluppo economico richiesto per lo sviluppo del turismo in una località non
è rilevante. Basti pensare a tutti i paesi sottosviluppati, dove ci sono tante strutture
ricettive di proprietà dei tour operator con sede nei paesi sviluppati. E in questo caso i
capitali tornano proprio nei loro paesi.
E’ però essenziale la presenza di infrastrutture come strade, aeroporti che permettano di
raggiungere una località
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. Questa deve anche avere attrattive.
Per lo sviluppo del turismo è essenziale la politica della pubblica amministrazione.
Deve fare interventi volti alla tutela e all’integrazione delle risorse artistiche, culturali e
naturali. Come detto sopra si devono costruire infrastrutture per poter arrivare in un
luogo, ma queste non devono rovinare l’ambiente. Bisogna perciò creare sinergie
coinvolgendo le imprese turistiche e gli abitanti di un territorio. Riprendendo il caso
della Campania è importante coinvolgere tutte le istituzioni comunali e provinciali nel
problema dei quintali di rifiuti ai bordi delle strade. Se nessuno vuole adottare una
soluzione adeguata, questo avrà ricadute sul turismo nel nostro caso, e su tutta
l’economia. Diventano in questo caso importanti le collaborazioni, volte ad
implementare e diffondere le prospettive di miglioramento, per la società e per il
sistema economico.
Serve inoltre una formazione adeguata a chi vuole lavorare in questo settore.
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. I fattori della domanda e dell’offerta turistica si trovano sul libro Geografia dell’economia mondiale,
opera citata, pagg. 257-258
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La formazione turistica a livello universitario è in Italia storia molto recente; solo da
qualche anno la formazione in campo turistico è entrata tra gli indirizzi di studio delle
università. Un’indagine ha rilevato che forse si potrebbe migliorare l’offerta formativa,
e non sempre è corrispondente alle effettive esigenze del mercato. Uno dei nodi è quello
di individuare modalità formative adatte a chi vuole operare o addirittura a chi già opera
in questo settore, e che non è disponibile a lunghe frequenze sui banchi di scuola
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.
Un altro fattore dell’offerta turistica è l’immagine che una località si crea, soprattutto
attraverso i canali di informazione. Per i luoghi lontani si punta all’esotico,
all’avventura; le località balneari mediterranee vengono descritte come paradisi di sole e
amore. L’immagine turistica conta in particolare per le località status-symbol, quelle
cioè la cui frequentazione rafforza la posizione sociale di un individuo o di un’azienda.
1.3 L’impatto del turismo: positivo e negativo
Il turismo è un settore strategico per lo sviluppo economico di un paese.
Oltre a somministrare lavoro a tante persone, determina l’impulso allo sviluppo di altre
attività economiche. La presenza di alberghi e ristoranti dà lavoro alle industrie
alimentari e alle lavanderie.
Le grandi imprese alberghiere e i tour operator necessitano di impiegati e funzionari.
Numerose sono inoltre le agenzie turistiche, soprattutto per i viaggi organizzati.
Nei luoghi frequentati dai turisti vengono creati negozi di souvenir, ristoranti, pizzerie,
gelaterie, sale giochi. Nei luoghi di natura o di montagna lavorano imprese che
noleggiano biciclette, sci e attrezzature sportive.
I villaggi turistici danno lavoro stagionale agli animatori e a molta altra gente.
I musei e gli itinerari artistici hanno bisogno di guide esperte.
Nelle città in cui il turismo è più sviluppato ci sono gli uffici turistici, che danno
informazioni e mappe sui monumenti da visitare e su dove pernottare.
3
. Vedi Economia e gestione delle imprese turistiche, HOEPLI, Milano, 2008, pag.53