INTRODUZIONE
Il presente elaborato si pone l’obbiettivo di esaminare come l’informazione influisce su
tutti i processi economici e su come interferisce negli scambi che avvengono nel nostro
sistema economico. Principalmente, il nostro scopo è quello di esaminare il
comportamento degli individui alla luce dell’informazione imperfetta e scrutare il modo
in cui l’informazione, nel momento in cui non si distribuisce omogeneamente nel sistema,
e tra gli individui, crea delle forti disfunzioni che portano delle conseguenze nocive per
il benessere degli individui. Noteremo come l’informazione, che per lungo tempo è stata
sottovalutata all’interno dei processi economici, è invece l’elemento responsabile delle
disfunzioni che possono avvenire all’interno di vari mercati. Nel primo capitolo, dopo
aver esaminato il ruolo preponderante dell’informazione nei processi economici e non, ci
soffermeremo sull’incertezza e il rischio a cui gli individui sono sottoposti nell’effettuare
delle scelte e noteremo come l’informazione è collegata a tali situazioni disagevoli per
l’individuo. Successivamente, sottoporremo la nostra attenzione allo studio di alcuni
mercati, per capire come l’individuo si comporta nelle situazioni in cui è penalizzato
dall’informazione imperfetta o è avvantaggiato da una più completa informazione rispetto
alla controparte. Seguentemente, approfondiremo le manifestazioni dell’informazione
imperfetta, quindi, i momenti in cui può presentarsi, le conseguenze che comporta e il
modo in cui si possono limitare gli effetti negativi. La cattiva gestione dell’informazione
comporta dei grossi squilibri all’interno del sistema economico, questo sarà l’elemento
cardine su cui concentreremo le nostre analisi. Una particolare attenzione sarà mostrata
con riguardo al tema dell’economia dell’informazione, infatti, nel terzo capitolo,
scruteremo le tradizionali teorie economiche alla luce di un nuovo elemento,
l’informazione imperfetta. Infine, parleremo di come l’informazione non simmetrica,
presente nel nostro sistema, può sembrare di poco conto, tuttavia, potrebbe portare
addirittura a comportamenti penalmente rilevanti. Vedremo, oltre a ciò, come la
giurisprudenza si comporta al riguardo, sia nel sistema europeo che in quello statunitense.
La motivazione che mi ha spinto a investigare maggiormente su questo tema è la
sottovalutazione che, economisti rinomati, per lungo tempo, hanno manifestato sul ruolo
dell’informazione nel sistema economico. Da sempre il sistema economico è stato
scrutato alla luce dell’informazione perfetta e questo ha comportato uno studio molto
4
sommario del problema e dei comportamenti che si innescano tra gli individui. L’analisi
di tale tesi infatti è stata svolta senza l’intenzione di concentrarci solo sulle varie
implicazioni economiche. Non ci siamo fermati ad una mera analisi economica dei vari
casi, ma abbiamo rapportato le analisi economiche allo studio dei comportamenti umani,
quindi, come gli individui si comportano di fronte alle informazioni limitate e il loro
atteggiamento nel momento in cui hanno delle informazioni che altri non dispongono. Il
nostro studio ha condotto a delle valutazioni sui comportamenti che gli individui possono
manifestare, per tutelarsi da eventuali comportamenti opportunistici e come, invece,
possiamo avvantaggiarci sfruttando il sistema in cui viviamo. Tutto questo sarà esplicato
nelle analisi conclusive.
5
CAPITOLO PRIMO: IL RUOLO DELL’INFORMAZIONE NEL SISTEMA
ECONOMICO
L’informazione riveste un ruolo preponderante all’interno del sistema economico, in
quanto ha un’enorme influenza sugli operatori, sia nel momento in cui è diffusa
liberamente e in maniera omogenea tra gli individui, sia quando si manifesta come una
risorsa limitata. L’informazione può essere considerata un bene, nel momento in cui i
soggetti possiedono le informazioni di cui hanno bisogno, ottengono un miglioramento
delle loro condizioni iniziali, al tempo stesso, se gli individui si ritrovano in condizioni
in cui l’informazione è limitata e costosa, tale situazione limita il benessere degli stessi.
La dimostrazione di quanto detto può essere ritrovata analizzando il sistema economico
dei nostri giorni. Grazie all’evoluzione informatica e tecnologica, lo scambio di
informazioni ai nostri tempi avviene in maniera così istantanea che qualche tempo fa
questo processo sarebbe stato considerato impossibile. Stiamo comunque notando che
questa capillare diffusione di informazioni ha favorito il progresso intellettuale. Grazie
alle informazioni così liberamente scambiate, nasce una New economy basata proprio sul
reciproco scambio di informazioni che favorisce la globalizzazione economica. Come ci
insegna la storia, che è fatta da corsi e ricorsi, ai tempi della rivoluzione industriale gli
elementi che hanno favorito il cambiamento sono sati il progresso tecnico, ai nostri giorni
la tecnologia e l’informatica hanno favorito la nascita di un nuovo sistema basato su un
continuo e repentino scambio di informazioni
1
. Nell’economia odierna l’informazione
riveste un ruolo molto importante per soddisfare i bisogni umani, influenza le varie
attività svolte quotidianamente dall’uomo ed è ormai un bene di cui non si può più fare a
meno
2
. L’utilizzo delle informazioni quindi nel sistema economico è cambiato
radicalmente. Oggi le risorse informative determinano tutte le scelte effettuate dalle
aziende nel contesto economico e non. Prima di intraprendere una qualsiasi iniziativa
l’impresa effettuerà le sue considerazioni sulla base delle informazioni possedute
attraverso un’accurata analisi di mercato dalla quale può estrapolare dei dati importanti
1
SCOTT W. G., -Il commercio elettronico: un nuovo scenario competitivo, 1999
http://www. ilsole24ore.it/informatica
2
MARTUFI R., VASAPOLLO L. -Comunicazione deviante. L’impero del capitale sulla comunicazione,
2000.
6
da utilizzare per ottenere un maggiore profitto
3
. Questo è solo un esempio che ci fa
comprendere come il sistema economico poggia le sue basi sul flusso informativo. Ne
consegue che l’informazione è considerata parte del patrimonio di una organizzazione.
Come ogni bene a cui è attribuito un dato valore, l’informazione aumenta il suo valore
nel momento in cui si ritrova in maniera limitata nel sistema economico. Questa risorsa,
quindi, potrebbe divenire oggetto di comportamenti opportunistici da parte degli operatori
che sfruttano a proprio vantaggio le varie situazioni che nascono a motivo della presenza
di un’informazione limitata e disomogenea.
1.1 Definizione di asimmetria informativa
“Enron: una società dai bilanci tortuosi, impenetrabili e barocchi”, così viene definita la
Enron dal quotidiano La Repubblica, dopo il colossale fallimento della corporation
Americana. Attraverso giochi contabili perlopiù illegali, l’azienda occultava agli azionisti
l’entità reale dei suoi debiti. Non appena queste pratiche scorrette vennero a galla, la
situazione iniziò a precipitare. Il valore della compagnia, valutato in circa 65 miliardi di
euro nell’agosto del 2000, si ridusse praticamente a zero nel corso di poche settimane.
Possiamo definire quello della Enron il più grande fallimento dell’industria americana.
Grazie all’utilizzo di nuove tecnologie Enron si affermava nei settori di intermediazione,
trading e finanza. Era il più grande intermediario mondiale nella fornitura del petrolio ed
elettricità. Il gigante texano dell’energia lo vediamo distrutto per via del management
spregiudicato che nasconde debiti e trucca i bilanci aziendali. Nonostante la forte crisi
che colpì Enron in così poco tempo, si intravide una speranza nella sua ripresa. Dynegy
un’altra importante società operante nel settore dell’energia, nel 2007 cercò di negoziare
l’acquisto dell’intera società per circa 8 miliardi di euro. La trattativa non si concluse mai,
in quanto con il passare dei giorni, venivano a galla dei fatti sconvolgenti sulla Enron,
elementi che rimasero nascosti e che fecero perdere credibilità degli amministratori della
società, non si sapeva cosa la società in questione potesse ancora nascondere. Dynegy, in
3
MARTUFI R., VASAPOLLO L. -Profit State, redistribuzione dell’accumulazione e reddito sociale
minimo, 1999.
7
mancanza di ulteriori informazioni, non concluse le trattative. L’acquisizione non
avvenne. I bilanci della Enron non furono risanati. Enron fallì
4
.
Analizzando il caso in questione possiamo notare come il fallimento della società e delle
successive trattative, si verificò alla luce di un solo problema: una sola parte coinvolta
nella contrattazione disponeva di più informazioni rispetto all’altra.
Possiamo definire l’asimmetria informativa come la condizione di mercato in cui sono
presenti dei soggetti che dispongono di informazioni maggiori o qualitativamente più
rilevanti rispetto ad altri soggetti che operano nel medesimo mercato. Come espone
Giacomo Marciani (Sum. Ergo Cogito
5
), l’asimmetria informativa comporta
naturalmente un vantaggio conoscitivo da parte di un soggetto che si basa sul prezzo,
sulla qualità e sul rapporto qualità/ prezzo. Queste informazioni aggiuntive di cui un
individuo dispone rispetto ad un altro, condiziona le definizioni contrattuali. Le azioni
che compiono tutti gli individui giornalmente, senza rendersene conto, sono gesti che
comportano un’immissione di flussi informativi costante all’interno del sistema socio-
economico. Tale flusso informativo incrementa il valore del sistema, in quanto dispone
di maggiori elementi su cui operare
6
. I semplici gesti quotidiani diffondono informazioni
private inconsapevolmente, ad esempio, nel momento in cui poniamo in essere un
operazione bancaria, la banca ha il diritto di accedere ad alcune nostre informazioni
riguardo alla situazione economica, o dal momento in cui stipuliamo un’assicurazione, la
stessa cercherà di ottenere il più possibile delle informazioni così da poter operare in
condizioni di minore incertezza, o ancora la semplice spesa definisce quali sono i nostri
gusti e le nostre preferenze, tali informazioni vengono elaborate dalle imprese per avere
maggiori profitti dalla produzione di un bene che si posiziona al top delle classifiche di
vendita. Queste operazioni vengono effettuate di continuo perché essendo il nostro
sistema danneggiato dall’informazione asimmetrica, si cerca di limitare quanto più
possibile le inefficienze effettuando un continuo lavoro di acquisizione delle
informazioni. Da questo possiamo capire che l’informazione di per sé è un bene
economico a tutti gli effetti: possiede il requisito dell’utilità, dal momento che
4
RAMPINI F. - Enron, fallimento da record (La Repubblica), 30 Novembre 2001.
5
https://giacomomarciani.wordpress.com/2011/04/27/asimmetria-informativa-informazione-
organizzazione-e-mercato/
6
VARIAN H.R. Aspetti economici della privacy personale. In: Lehr W., Pupillo L. (eds) Internet
Policy and Economics. Springer, Boston, MA, 1996
8
l’informazione viene posseduta è utile a diminuire i costi che l’incertezza comporta;
l’acquisizione di informazioni ha un prezzo, tanto maggiore sarà la scarsità delle
informazioni tanto più alto sarà il prezzo per la loro acquisizione; è accessibile non solo
al soggetto a cui si riferisce ma anche a soggetti terzi
7
. Si denota quindi che gli individui
inviano dei flussi informativi periodicamente nel sistema economico, soprattutto
gratuitamente, in quanto è un’attività insita nella natura umana, tuttavia, vi è chi utilizza
tali informazioni per conseguire una massimizzazione della propria utilità. L’asimmetria
informativa può essere anche voluta da parte di chi ha maggiori informazioni, tanto da
fare in modo che rimanga in essere l’imperfezione, aumentando di conseguenza i costi di
acquisizione delle informazioni che gravano sull’agente che non dispone di tali
informazioni.
Possiamo affermare che dal momento in cui un soggetto dispone di un forte potere
conoscitivo ha, allo stesso tempo, un forte potere economico-contrattuale. Questo è
assodato, in quanto i prezzi e la distribuzione del reddito vengono influenzati
dall’informazione di cui dispone l’agente sulla disponibilità a pagare del soggetto non
informato
8
. Non a caso nell’economia mondiale l’informazione viene definita “l’oro del
ventunesimo secolo”. Molti problemi economici mondiali iniziarono nel 1971, in quel
periodo il presidente degli stati uniti Nixon fece uscire il paese dal sistema monetario
aureo. L’oro e l’argento sono gli unici elementi di valore monetario che ritroviamo in
natura. Dal momento che il denaro divenne qualcosa creata dall’uomo, cambiarono
totalmente le regole del gioco. Oggi, nel momento in cui il denaro che ha creato l’uomo
va a sostituire quello che abbiamo in natura, vengono a crearsi delle crisi. È questo il
motivo per cui l’informazione oggi vale molto più dell’oro
9
.
Uno tra i primi economisti che si interessò al problema dell’asimmetria informativa fu
George Joseph Stigler, suppose che i consumatori di un determinato bene non siano
perfettamente informati sui prezzi che le imprese praticano e quindi che l’informazione
7
CLERICO G.- Asimmetria Informativa, Incertezza E Scelta Pubblica, Milano, 2002.
8
GUENZI M. – Anomalie del mercato dell’arte contemporanea: le asimmetrie informative nella
contrattazione di opere d’arte, Economia e Diritto, 2014.
9
KIYOSAKI R.T., Increase Your Financial IQ, Aumenta Il Tuo QI Finanziario, Diventa più intelligente
con il tuo denaro, 2008
9
venga distribuita in maniera asimmetrica. È proprio questa asimmetria a motivare la
ricerca d’informazione da parte dei soggetti
10
.
Stigler infatti afferma << non c’è “imperfezione” in un mercato che possiede una
conoscenza incompleta quando acquistare (produrre) una conoscenza completa non è
remunerativo: i costi di informazione sono i costi di trasporto dall’ignoranza
all’onniscienza, e raramente un operatore economico può permettersi di compiere l’intero
viaggio
11
>>
1.1.1 Scelte in condizioni di incertezza
L’informazione è un fattore produttivo immateriale che procura dei vantaggi rilevanti a
chi detiene i dati necessari in una contrattazione. È logico trarre la conclusione che chi si
trova in situazioni in cui l’informazione gli è limitata ha un notevole svantaggio. Non
essendo l’informazione accessibile nel momento in cui avviene la stipula di un contratto
o semplicemente vi è la necessità di prevedere una certa situazione ci troviamo a dover
scegliere in condizioni di incertezza. Tutte le nostre scelte quotidiane presuppongono
questa circostanza.
“Non viviamo solo conoscendo qualcosa del futuro: i problemi della vita…derivano dal
fatto che ne conosciamo troppo poco
12
.”
La causa principale dell’incertezza è il fattore tempo, questo infatti provoca dei
sostanziali limiti cognitivi. Ritornando al caso Enron, notiamo come Dynegy non portò a
termine l’acquisizione perché in così poco tempo, era impossibile prevedere gli eventi
futuri che si potevano determinare con una notevole probabilità nel lungo periodo. Le
scelte che derivano dalla scarsità di tempo riguardano la distribuzione del tempo fra le
varie attività: istruzione, lavoro, divertimento e la ripartizione della capacità di spesa tra
le diverse esigenze. Poiché ogni scelta che compiamo (positiva) di fare qualcosa, ne
genera una opposta, di non fare qualcosa (negativa). L’incertezza inoltre è dovuta dalla
complessità dell’informazione che comporta ulteriori limiti cognitivi procedurali,
10
CHIESA E. - Un’analisi empirica dell’ illegal insider trading. Tesi di laurea università Cattolica del Sacro
Cuore, 2010
11
STIGLER G. J.-Imperfezioni nel mercato di capitali, Journal of Political Economy , Università di
Chicago Press, vol. 75, 1967.
12
KNIGHT F. H - Risk, Uncertainty, And Profit, 1921
10