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piena consapevolezza della propria identità, chiarendone alla
stessa non solo la missione, ma anche la strategia e gli obiettivi.
A tale proposito è utile precisare che è sicuramente vero che
il primo passo di una strategia di comunicazione è quello di
definire a chi la stessa è diretta, e quindi decidere cosa
comunicare, ma quello che distingue un tipo di comunicazione
rispetto ad un altro consiste nello stabilire in che modo portare la
propria comunicazione a compimento.
Come avviene per i principali settori strategici di
un’impresa, anche per quello che riguarda la comunicazione e
l’immagine, occorre tener presente le possibili differenze che
intercorrono tra i progetti stabiliti in partenza ed i risultati
effettivamente raggiunti.
Si rende quindi necessario decretare in che modo centrare
l’obiettivo e far sì che le intenzioni iniziali e i risultati delle
attività siano stati correttamente percepiti.
Elemento fondamentale della comunicazione d’impresa
diviene allora l’immagine, che come si vedrà è composta da una
serie di aspetti rilevanti sia dal punto di vista strategico che
reddituale, capace di distinguere anche in maniera inequivocabile
un’impresa dalle altre.
Questa caratterizzazione distintiva dell’immagine è possibile
in quanto ogni attività compiuta da un organizzazione, porta la
stessa ad un continuo sviluppo dell’immagine che viene poi
percepita in tutto l’ambiente interno/esterno verso coloro che a
vario titolo – dipendenti, collaboratori occasionali, fornitori,
partner commerciali, investitori, clienti, analisti finanziari, ecc... –,
hanno o decideranno di avere, rapporti con l’impresa.
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Il presente lavoro di ricerca, vuole fornire un quadro il più
possibile preciso ed aggiornato sia degli strumenti e sia degli
aspetti strategicamente rilevanti che il management deve
comprendere per portare l’organizzazione aziendale verso la
massima consapevolezza del proprio valore, attraverso l’attuazione
di un vero e proprio progetto di comunicazione, di evidente
importanza strategica, al fine di dare alla stessa maggiore qualità, e
portandola a livelli di eccellenza.
Questo elaborato pertanto è stato organizzato in tre capitoli.
Nel primo capitolo sono state esposte le caratteristiche della
comunicazione d’impresa, partendo dalle origini ed analizzando il
suo sviluppo, alla luce dei fattori di innovazione intervenuti e
considerando gli aspetti legati alla evoluzione della comunicazione
in relazione al contesto sociale ed ambientale.
Nel secondo capitolo sono stati analizzati i principali
strumenti utilizzati dalle imprese per realizzare la comunicazione,
iniziando dall’analisi dell’identità dell’impresa, alla formazione
dell’immagine ed al trasferimento, attraverso gli strumenti
strategici, delle caratteristiche dell’impresa e dei suoi prodotti e
servizi.
Il terzo capitolo tratta gli aspetti strategicamente rilevanti
che permettono all’impresa di attuare compiutamente la
comunicazione, coerentemente con la propria filosofia ed i propri
valori, ponendo la giusta attenzione alle componenti interne ed
esterne della stessa e permettendo quindi all’impresa di utilizzare
in maniera ottimale gli strumenti della comunicazione più adatti al
servizio della propria strategia.
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In pratica tutto il processo di comunicazione non deve più
essere un qualcosa di limitato solo ai vari uffici che se ne
occupano in maniera più diretta – sia che si chiamino ufficio
comunicazione o relazioni esterne oppure ufficio marketing o
investor relations –, ma deve diventare il valore aggiunto
dell’azienda che andrà poi a contraddistinguere, tramite la qualità
delle attività che portano alla formazione dell’immagine percepita,
anche il valore del prodotto o del servizio della stessa.
Il coordinamento di tali attività si rende necessario alla luce
della sempre maggiore importanza che la qualità, la coerenza e
quindi l’attendibilità delle informazioni rivestono nell’ambito della
comunicazione d’impresa. Basti pensare a quanto l’attendibilità e
la chiarezza delle notizie e dei dati è determinante per le società
quotate. Così come gli aspetti relativi alla responsabilità sociale
d’impresa abbiano assunto un attenzione considerevole e
sicuramente distintiva.
L’attenzione alla comunicazione è oggi ancora più rilevante,
grazie anche all’utilizzo sempre maggiore delle nuove tecnologie,
che rappresentano un’opportunità non solo interessante ma spesso
decisiva nello sviluppo delle attività d’impresa. E’ quindi
fondamentale per il management comprendere l’importanza
strategica che la comunicazione assume nel rapporto tra i mezzi di
comunicazione tradizionali e quelli nuovi, al fine di dare
all’impresa un’immagine peculiare, attraverso la creazione di un
processo di identità che viene originato all’interno, ed una volta
affermato e condiviso viene trasmesso all’esterno, dando forza e
significato all’attività di impresa.
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E’ inoltre importante ricordare trattando di comunicazione,
che spesso sia il termine che il contenuto della stessa è stato
associato in maniera quasi esclusiva alla pubblicità. Si sottolinea
pertanto che comunicazione e pubblicità non possono in alcun
modo essere considerati sinonimi, in quanto pur essendo la
pubblicità accreditata quale principale mezzo di comunicazione,
l’impresa comunica anche attraverso una serie di altri strumenti e
modalità indispensabili, che contribuiscono ad arricchire e
completare la comunicazione stessa.
Tali altre attività di comunicazione (relazioni interne,
comunicazione economico-finanziaria, sociale, ecc.) infatti, pur
avendo sempre avuto importanza nel successo dell’impresa,
rivestono oggi in particolar modo fondamentale rilevanza
strategica, in quanto come accennato devono sempre più riuscire a
“fondere” in un unico corpo i due pilastri di comunicazione rivolti
all’interno e all’esterno dell’azienda. E ciò perché nella più attuale
concezione del management occorre coordinare strategicamente sia
la comunicazione interna sia quella esterna, in quanto la loro
perfetta integrazione accresce non solo l’immagine ed il valore
dell’organizzazione, ma stimola sicuramente ad una costante
ricerca del miglioramento dell’attività dell’azienda stessa.
Il coordinamento si rende inoltre doveroso in quanto oggi
intorno alle imprese ruotano una serie di figure “intermedie” che
possono, a seconda dei casi, essere considerate come interne
piuttosto che esterne.
Per chiarire meglio il valore della comunicazione e la sua
rilevanza strategica nel successo dell’impresa, è utile aggiungere
che durante tutta la vita di qualsiasi organizzazione, ciascuna
6
attività della stessa e dei suoi rappresentanti ha una valenza in
termini di comunicazione, pertanto si comprende perché la
comunicazione costituisce un elemento decisivo per l’impresa.
La comunicazione, infatti, se ben gestita può costituire
l’asset più importante dell’impresa. Il valore aggiunto apportato da
tale componente viene concretizzato attraverso l’utilizzo di vari
strumenti e tecniche che servono ad ottimizzare il valore
comunicativo di ciascun canale, creando così la necessaria
integrazione di risorse. L'impresa quindi, attraverso un preciso
coordinamento di tali risorse, sarà in grado di realizzare un
progetto strategico di comunicazione realmente efficace.
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1.1 L’evoluzione della comunicazione d’impresa
Analizzando le caratteristiche delle organizzazioni moderne,
ci si rende sempre più conto del fatto che il grado di complessità
dato dal fattore ambientale è oggi maggiore rispetto al passato. In
realtà, come afferma D’Egidio, « Ciò che è differente oggi è
l’impatto dell’innovazione tecnologica, che minimizza gli scarti
temporali tra una rivoluzione e quella successiva. Mettendo così a
dura prova la capacità delle organizzazioni umane di far fronte a
questi sconvolgimenti ».
1
Occorre a questo punto approfondire come le informazioni e
la conoscenza del contesto ambientale possono essere determinanti
e come la comunicazione svolge un ruolo decisivo nell’utilizzo di
tali fattori. (...)
----------
1
F. D’EGIDIO, La nuova bussola del manager, ETAS, Milano, 2003, p. XIV.
8
1.2 La comunicazione d’impresa nel nuovo contesto
socio-ambientale
Per comprendere meglio l’importanza di una efficace
strategia di comunicazione, occorre individuare gli strumenti
principali che la compongono e che sono in grado di dare alla
stessa un immagine ed un valore superiore rispetto ad un’altra.
Si è già trattato della differenza tra la “semplice” conoscenza
delle informazioni e la trasmissione delle stesse allo scopo non
solo di informare, ma anche di persuadere e di motivare. Ciò, sia
perché comunicare significa qualcosa di più e di diverso dal
semplice “far sapere”, ma soprattutto perché la comunicazione
effettuata in un determinato ambito dovrebbe consentire a tutti i
soggetti interessati (sia interni che esterni all’organizzazione con
la quale si ha a che fare), un’ampia partecipazione ai processi di
cambiamento, cosa che il semplice flusso informativo non è in
grado necessariamente di garantire.
2
Negli ultimi decenni, gli studi sulla comunicazione si sono
sempre più spesso concentrati sulla ricerca dell’attribuzione del
valore dell’azienda, in particolar modo per ciò che concerne il
legame tra l'impresa e la sua immagine, cercando di definirne gli
aspetti maggiormente riconoscibili. Infatti, tramite la propria
riconoscibilità, l’impresa si pone in condizione di trasmettere una
serie di valori e di messaggi in grado di generare attenzione e
2
U. ECO, Trattato di semiotica generale, Bompiani, Milano, 1975, p. 65, cit. in M. MORELLI.
9
fiducia da parte degli attori che con essa hanno o potrebbero avere
rapporti.
La reputazione di un’impresa, che è data principalmente
dalla sua storia passata, ma anche dalle sue attività presenti e
future nonché dall’immagine che la stessa è riuscita a trasmettere,
in particolare nella differenziazione con le altre imprese,
costituisce oggi uno degli assets di maggior valore della stessa.
Per poter efficacemente realizzare il proprio obiettivo
strategico, l’impresa, ha assoluta necessità di integrare e
coordinare le diverse attività comunicative, al fine di perfezionarle
in maniera organica ed ottimale. Ed è di primaria importanza il
fatto che il top management aziendale non solo tenga nella
adeguata considerazione questa risorsa strategica, ma è necessario
che lo stesso se ne occupi direttamente. Perché è sempre più
evidente che l’impresa per poter stare sul mercato e competere con
successo deve sviluppare e mantenere un adeguato sistema di
relazioni. Sistema che non può più essere costituito come in
passato dal trasferimento di informazioni parziali o non coordinate,
ma deve essere quanto mai profondo e completo, sia nella sostanza
che nello stile. (…)
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Quanto fin qui esposto, porta a considerare l’impresa in una
nuova prospettiva, non solo economica, ma anche sociale. Infatti
come afferma Coda, « l’impresa non è più vissuta esclusivamente
10
come elemento economico, ma le vengono attribuite crescenti
responsabilità etiche e di natura sociale
».
3
E’ evidente infatti che a seguito dell’evoluzione dei sistemi
di comunicazione personale ne conseguono inevitabili
modificazioni anche nell’organizzazione e nella gestione della
comunicazione d’impresa. (…)
----------
Si può quindi constatare che l’impresa diventa sempre più un
sistema aperto, sia nel suo contesto interno, che nelle relazioni con
il suo ambiente di riferimento, conferendo alla stessa quelle
caratteristiche che sono in grado di assicurare lo sviluppo interno
dell’organizzazione, nonché l’evoluzione e la crescita dei rapporti
non solo con gli attori di riferimento, ma potenzialmente con un
numero sempre crescente di interlocutori.
Pertanto la comunicazione assume una « valenza strategica;
ad essa infatti viene demandato il compito di creare un’immagine
forte e attrattiva che permetta all’impresa di ottenere il consenso
necessario per attrarre le risorse esterne di cui abbisogna per lo
svolgimento della propria attività. Il consenso non è quindi fine a
se stesso, ma è indispensabile per l’ottenimento del vantaggio
competitivo
».
4
(…)
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3
V. CODA, Strategia d’impresa e comunicazione: il legame mancante, in “Finanza,
Marketing e Produzione”, n. 1, 1990, pp. 67-100.
4
E. CORVI, R. FIOCCA, cit., pp. 9, 10.
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3.2 La comunicazione nella valorizzazione dell’immagine
Nell’ambito delle attività principali di un’impresa, un ruolo
preminente, nonché strategicamente decisivo, spetta alla
costruzione della propria immagine. Infatti, « se per immagine si
intende l’identità percepita dell’impresa, ovvero la
rappresentazione che l’impresa stessa offre si sé ai propri
interlocutori, si può allora considerare l’immagine come un
risultato dell’attività di comunicazione che, a diversi livelli e
gradi, influenza la percezione interna ed esterna dell’impresa
stessa ».
5
Come osserva Corvi,
6
« la comunicazione crea valore
incrementando il patrimonio intangibile dell’impresa e rendendo
tale patrimonio visibile, percepibile nell’ambiente economico e
sociale in cui essa opera. L’impresa cioè, con l’avvento di una
dimensione complessa e non lineare nell’evoluzione ambientale, si
è trovata nella necessità di sostituire alla razionalità della
pianificazione nuove prospettive sistemiche e nuovi profili di
managerialità orientati sulla capacità razionale, immaginativa,
comunicativa. Un indicatore sintetico di tali capacità relazionali, è
dato dall’immagine, ovvero dall’identità percepita dell’impresa ».
Trattando dell’immagine, e ricordando che la stessa non
riguarda esclusivamente la vita delle imprese, in quanto decisiva in
tutti i settori delle attività economiche e non, come ad esempio lo
sport, la politica, la cultura, il turismo, ecc..., si sottolinea che alla
5
E. CORVI, R. FIOCCA, cit., p. 61.
6
E. CORVI, R. FIOCCA, Comunicazione e valore nelle relazioni dell’impresa, cit., pp. 68, 69.
12
sua formazione ed al suo sviluppo vi sussistono delle componenti
proprie che devono essere adeguatamente comprese, sviluppate e
soprattutto mantenute costanti nel tempo. (…)
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