12 INTRODUZIONE
risorsa strategica del mercato.
Il fenomeno Internet è diventato una tematica di rilievo, che non riguarda solamente
gli operatori del settore, ma che interessa in maniera più generale molti mercati e molte
imprese. Gli studiosi ritengono che oggi stiamo attraversando una fase di convergenza
digitale, dove le informazioni e i contenuti, che per tanto tempo siamo stati abituati
a reperire in formato fisico, si stanno man mano dematerializzando, in modo da poter
essere diffusi, scambiati o comunicati da un parte all'altra del globo senza vincoli di ogni
genere.
Lo sviluppo e la diffusione di Internet veloce, è una prerogativa indiscussa per poter
beneficiare del processo di convergenza. Utenti e imprese se ne sono già resi conto e si
stanno preparando per il cambiamento: le compagnie di telecomunicazioni, i produttori
di hardware, le case musicali e cinematografiche, nonché le imprese appartenenti nel
settore dei media hanno da subito colto le straordinarie potenzialità della connessione
veloce e stanno da ora mettendo a punto le strategie per poter competere con successo
nel futuro scenario competitivo.
L'obiettivo del presente lavoro è quello di analizzare lo stato dell'arte dell'evoluzione
del settore delle telecomunicazioni alla luce del fenomeno della convergenza digitale, con
particolare riferimento allo sviluppo delle strategie degli Internet Service Provider nel
mercato della banda larga, per poter cogliere, attraverso un'analisi di scenario, possibili
interpretazioni future riguardo l'evoluzione del settore.
Nella prima parte si è voluto analizzare il settore delle connessioni ad Internet, con
riferimento agli attori coinvolti e all'importanza delle infrastrutture di rete alla luce
della liberalizzazione avvenuta nel 1996. Gli Internet Service Provider (ISP) in virtù
della posizione che ricoprono nella catena del valore della connettività, sono per certi
aspetti gli operatori che maggiormente hanno beneficiato del processo di liberalizzazione.
Se originariamente essi potevano arrivare all'utente finale esclusivamente tramite la rete
dell'operatore incumbent, ora hanno la facoltà di poter costruire una rete propria o
di affittare all'ingrosso la rete dell'operatore dominante, con rilevanti conseguenze sia
sull'autonomia sia sulla qualità del servizio erogato. Grazie a questa possibilità gli ISP
possono diversificare il proprio business, sviluppando dapprima accessi alla banda larga
per focalizzarsi su servizi e contenuti premium poi. Si ritiene infatti che il valore del
INTRODUZIONE 13
mercato della connettività crescerà ancora perché crescerà il numero di abbonati, ma
diminuiranno i margini di profitto unitari. Il vero mercato strategico sarà quello dei
contenuti, che determinerà un aumento del valore dell'offerta e favorirà una maggiore
spesa da parte degli utenti, garantendo di conseguenza margini più elevati per gli Internet
Service Provider.
Oltre alla liberalizzazione delle reti di accesso è molto importante, al fine di com-
prendere la situazione attuale, analizzare il processo di convergenza digitale che sta
investendo numerosissimi settori.
Per anni infatti le nuove tecnologie comunicative e informatiche sono state interpre-
tate come fenomeni a sé stanti, caratterizzati ciascuno da sentieri di crescita e tassi di
sviluppo propri.
Solo recentemente le nuove tecnologie dell'informazione, i nuovi media, Internet e
i nuovi dispositivi stanno soddisfacendo i bisogni latenti sia dei consumatori sia delle
imprese, con offerte e dispositivi che in senso lato si riferiscono al mondo digitale. Un
numero sempre più crescente di interessi economici, combinato con cambiamenti sociali,
e culturali, saranno le principali spinte ad una convergenza di tecnologie, infrastrutture,
e applicazioni che forniranno al mercato applicativi migliori e più semplici da usare,
causando lo sviluppo di un vero e proprio mondo digitale.
Questo processo è definita da EITO la convergenza digitale, ossia come il fenome-
no attraverso il quale l'evoluzione e/o l'integrazione di tecnologie con origini differenti
permette che infrastrutture, nuovi devices e applicazioni possano soddisfare esistenti o
nuove funzionalità.
Nel secondo capitolo si cerca di mettere in evidenza come il fenomeno sia di ampissi-
ma portata e coinvolga numerosi settori: le infrastrutture di rete, le telecomunicazioni, i
settori dell'informazione e dell'intrattenimento, quello dei produttori di apparecchiature
trasmissive sono i principali interessati.
In particolare ci si focalizza su come la convergenza possa racchiudere delle oppor-
tunità per gli ISP che se sfruttate adeguatamente consentono una radicale rivisitazione
del modello di business. Lo sviluppo del Voice over Internet Protocol, che permette di
utilizzare la rete Internet per le comunicazioni di tipo vocale con notevoli alleggerimenti
del costo di gestione, unito alla convergenza dei media su Internet, forniscono all'ISP
14 INTRODUZIONE
la possibilità di diffondere una piattaforma integrata, sulla quale converge la cosiddetta
offerta tripla voce-dati-multimedia.
Affinché questo sia possibile è necessario che prima si diffonda nel territorio la banda
larga: numerose tecnologie consentono l'accesso alla rete ad alta velocità, che si dif-
ferenziano sotto vari aspetti. Nel terzo capitolo sono state analizzate, sia dal punto di
vista tecnico, sia in termini di mercato di riferimento, la famiglia delle DSL, la fibra
ottica, la connessione satellitare, la powerline communication, i sistemi wireless e infine
le connessioni mobili di terza generazione.
La famiglia delle DSL gode oggi di parecchia popolarità, in quanto consentono il
trasporto di dati ad alta velocità sulla rete del doppino che è già capillarmente diffusa sul
territorio italiano. All'interno della famiglia DSL possiamo distinguere diversi sistemi:
HDSL, ADSL R-ADSL, ADSL2+, VDSL. Tuttavia l'ADSL e i suoi sviluppi (Adsl2 e
Adsl2+) ricoprono un ruolo di primaria importanza nel contesto italiano.
Inoltre si è parlato della fibra ottica, la tecnologia dalle enormi potenzialità che al
momento è utilizzata da Fastweb nella propria rete di accesso all'ultimo miglio, della
connessione satellitare, che ricoprono un ruolo strategico nello sviluppo della banda larga
in quanto riesce a raggiungere quei luoghi in cui, per problemi infrastrutturali, non vi è
possibilità di accesso per le linee DSL e risulterebbe troppo costoso portare altri tipi di
tecniche di accesso.
Anche i sistemi wireless, seppur con piccoli passi, stanno piano piano avanzando verso
una posizione di rilevanza nel panorama tecnologico, soprattutto con la recentissima
tecnologia WI-MAX. IL WI-MAX è una tecnologia rivoluzionaria che consente d inviare
dati in movimento attraversi una rete senza fili di oltre 50Km ad una velocità trasmissiva
teorica di oltre 70Mbit/sec. Al momento essa è in fase di sperimentazione negli Stati
Uniti, dove a breve usciranno le prime offerte commerciali, mentre in Italia si dovrà
aspettare ancora qualche anno.
Inoltre si è analizzata la connessione mobile di terza generazione, ritenuta coerente
nella misura in cui possa presentare una somiglianza del mercato dei servizi e contenuti
digitali con quello fisso.
Il capitolo quarto è dedicato invece al mercato della banda larga, partendo dapprima
dallo scenario mondiale per poi scendere a livello europeo, illustrando le strategie dei
INTRODUZIONE 15
diversi paesi per lo sviluppo della banda larga. I Governi di tutta Europa e di tutto il
mondo si stanno rendendo conto, in maniera sempre crescente, che l'accesso a Internet
tramite banda larga, diventerà centrale nel processo di sviluppo economico dei propri
paesi. Un'ampia presenza di connessioni a banda larga presenta grandi potenzialità in
termini di aumento della produttività e di miglioramento della qualità della vita. Sono
state inoltre avviate politiche di sviluppo comuni, come il progetto eEurope 2005,
elaborato dalla Commissione Europea su invito del Consiglio europeo di Barcellona,
fondato sulla diffusione della disponibilità e dell'uso delle reti a banda larga in tutta
l'Unione entro il 2005. ù
Nella seconda parte del capitolo si è effettuato un confronto tra il mercato italiano
e i principali mercati europei, e si è cercato di dare una spiegazione alle differenze
riscontrate.
Nel quinto capitolo l'attenzione è volta principalmente al mercato italiano, dove si
analizza la domanda e l'offerta sia per quanto riguarda i servizi e contenuti fruibili
tramite Internet, sia per la semplice connettività.
Il mercato dei contenuti sarà il traino negli anni a seguire per lo sviluppo del mercato
della connettività: tuttavia oggi pur essendo aumentata la consapevolezza dell'impor-
tanza della banda larga manca oggi una reale domanda da parte degli utenti e quindi,
per il momento, la dimensione del mercato dei contenuti a pagamento, non si è ancora
consolidata. Causa di ritardo sono poi alcuni colli di bottiglia come la larghezza di
banda che non è in grado di garantire alta qualità per i contenuti video, e la difficoltà
di utilizzo di determinati device, che rendono restii ad investire gli operatori.
Il mercato potrà effettivamente decollare solo quando saranno veicolati agli utenti
contenuti di effettivo valore, quando cioè si passerà da una logica push oriented, in cui
sono gli operatori a spingere il mercato offrendo contenuti che poco attraggono i clienti,
ad una logica pull oriented, in cui sono gli utenti a trainare il mercato e domandare
l'erogazione di un certo servizio. Dal lato dell'offerta invece si osserva la tendenza al-
l'implementazione di un nuovo modello di business fondato sulle offerte Triple Play,
ovvero dati, voce e multimedia su un'unica piattaforma tecnologica. Infatti la conver-
genza delle reti, lo sviluppo delle tecnologie trasmissive, uniti con le aumentate esigenze
della domanda dei consumatori e con l'insostenibilità di una sfida frontale con l'incum-
16 INTRODUZIONE
bent, hanno portato gli operatori di telecomunicazioni a riconsiderare il proprio modello
di business.
Successivamente si è focalizzata l'attenzione sui portali dei principali Provider ita-
liani, in modo da poter cogliere come gli operatori itaiani stanno gestendo lo sviluppo
della strategia Triple Play. I portali hanno sempre avuto un ruolo strategico nel mo-
dello di business dei provider: essi all'inizio del business venivano utilizzati, in virtù di
un soddisfacente traffico Internet generato, come canale pubblicitario particolarmente
appetibile dal mercato. Oggi il portale da la possibilità all'ISP di agire come player
integrato nel mercato dei contenuti digitali: ci si è resi conto della potenzialità in ter-
mini distribuzione di contenuti digitali e se inizialmente gli operatori hanno focalizzato
i propri sforzi sull'ampliamento della clientela con offerte sempre più economiche alle
quali corrispondevano velocità di banda abbastanza ridotte, adesso, pur continuando a
perseguire l'obiettivo di una maggiore penetrazione del servizio, tendono ad evidenziare
la possibilità di fruizione di servizi innovativi ed a elevato valore aggiunto attraverso
la banda larga. Alla stato attuale ricoprono un ruolo importante il VOIP, il Video on
Demand, la Tv sul Web e la fruizione di contenuti a pagamento (musica, film, eccetera).
Dal punto di vista delle connessioni si è cercato di delineare la domanda italiana di
connessioni, sia in termini di utilizzo della rete, sia in termini di connessione utilizzata.
Al 2004 poco più del 15% della popolazione italiana si connette ad Internet tramite una
connessione a banda larga, mentre la maggiornaza è ancora legata a connessioni di tipo
ananlogico. Il governo ritiene comunque che il volume del mercato possa raddoppiare nel
giro di un anno, passando dai quattro milioni circa di utenti attuali agli oltre 8 milioni
a fine 2005.
Per quanto riguarda l'offerta si è svolto un confronto tra le tariffe dei vari paesi
europei in primis e successivamente tra gli operatori italiani più importanti, delle tariffe
Adsl. Interessante soprattutto il confronto con la Francia, che presenta una struttura del
mercato all'ingrosso altamente competitiva, il che consente a operatori come Telecom
Italia, Tele2 e Tiscali, operanti anche nel mercato francese, di offrire tariffe vistosamente
più basse rispetto a quelle imposte in Italia, a causa di una maggiore competizioni sulle
reti di trasporto e di accesso.
Infine nella seconda parte del lavoro si è proposta un'analisi di scenario del settore
INTRODUZIONE 17
degli Internet Service Provider con riferimento al processo di convergenza. Si è seguita la
metodologia dell'impatto incrociato su base logico verbale, la quale è stata brevemente
descritta, in modo da poter comprendere se gli eventi che si manifesteranno nei prossimi
anni possano influire sullo sviluppo futuro del settore.
Nel sesto capitolo è stato spiegato il concetto di analisi strategica mediante scenari
sottolineando come il dibattito in letteratura metta in evidenza sia pregi che difetti del
metodo.
Nell'ultimo capitolo invece si è applicata la metodologia du analisi sul settore.
Nell'analisi effettuata si è focalizzata l'attenzione principalmente sulla possibilità per
gli ISP di adottare strategie di Triple Play o addirittura Quadruple play. Per una mag-
giore attendibilità della previsione si sono consultati, nelle varie fasi del processo, esperti
del settore e addetti ai lavori: questi hanno consentito di avere un quadro complessivo
del settore il più obbiettivo possibile.
Capitolo 1
Il settore delle connessioni ad Internet
1.1 La nascita della rete Internet
Già da un decennio è in atto una trasformazione nel mondo della connettività: il continuo
sviluppo di nuove tecnologie permette alle informazioni di viaggiare a velocità sempre
più elevate, aprendo le porte a una vera e propria concezione di comunicare a livello
globale.
Tutto cominciò quando il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti diede vita ad
ARPAnet, una rete locale che collegava quattro poli attraverso circuiti a 50Kbps. Lo
scopo primario era quello di salvaguardare i dati in caso di guerra nucleare, ma ben
presto la tecnologia divenne di dominio delle principali università americane alle quali
fu assegnato un proprio IMP (Interface Message Processor), un computer dedicato alla
gestione del traffico dati. Già nel 1971 Arpanet era formata da 15 nodi e 23 host, per un
totale di qualche centinaio di utenti. I software di interfacciamento e di trasferimento
dati erano un po primitivi se li paragoniamo a quelli attuali: il primo utilizzato fu il
protocollo denominato FTP (File Transfer Protocol), utilizzato ancora oggi per svariate
operazioni in rete, ma non si dovette aspettare parecchio per perfezionare uno standard
comune che consentisse agli operatori, benché diversi, di parlare la stessa lingua.1
Si perfezionò così il protocollo TCP/IP, formato principalmente da due protocolli
1Si veda BONACINA D. Internet, dalle origini al terzo millennio. Consultabile all'indirizzo
http://internetstoria.altervista.org/doc/nascita_del_protocollo_tcp_ip.htm
19
20 1. Il settore delle connessioni ad Internet
distinti che svolgono funzioni diverse nella trasmissione dei dati: il TCP gestisce l'or-
ganizzazione dei dati e il controllo della trasmissione di questi ultimi, poiché i dati da
inviare sono troppo grandi ne ridimensiona la grandezza, li spezzetta in pacchetti più
piccoli e li ricompone nel momento in cui arrivano al computer scelto.
Compito del protocollo IP è invece quello di trasmettere i dati e di gestire il traffico
fra i diversi computer collegati; tale protocollo, infatti, impacchetta i dati in uscita e li
invia, scegliendo la strada migliore per l'invio. Altro compito assolto dal protocollo IP
è l'invio dei dati ad un indirizzo esistente, utilizzando uno schema di indirizzamento
dei computer collegati, basato su un sistema di indirizzi numerici.
Il TCP/IP costituisce da allora la base della moderna concezione di Internet, con-
siderando che ogni computer connesso alla rete ha un proprio indirizzo IP e può essere
identificato in modo univoco. Alla fine degli anni '70 Arpanet constava di soli 15 nodi, ma
negli Stati Uniti esistevano altre centinaia di dipartimenti di informatica. Per evitare
che questi ultimi venissero emarginati dagli sviluppi delle comunicazioni, la National
Science Foundation (NSF) iniziò a finanziare la costituzione di reti più economiche tra i
vari poli universitari (Usenet,Csnet, Bitnet che abbracciò l'Università di Yale), collegate
tra loro mediante il TCP/IP.
Col passare del tempo la rete definiva i suoi tratti salienti: nel 1983 la Defense Com-
munication Agency, ufficializzò l'utilizzo del TCP/IP e la divise in 2 sezioni, di cui una
privata militare e una libera, senza alcun limite di connessioni, per la ricerca scientifica.
Sempre in quegli anni fu creato un protocollo per la gestione della posta elettronica,
SMTP (Simple Mail Transfer Protocol) e inoltre fu studiato un nuovo sistema di iden-
tificazione dei nodi della rete più immediato dell'utilizzo dell'indirizzo IP, il Domain
Name System (che nella rete ci consente di identificare, ad esempio, il server che ha
numero Ip 15.61.3.56 con un determinato nome, come hotmail.com).
Ma la vera struttura portante dell attuale sistema Internet nasce nel 1991, quando
a Ginevra viene creato il World Wide Web.
La ragnatela mondiale altro non è che un sistema per consultare in modo intuitivo
informazioni, dati e immagini, basata su un architettura di tipo client/server che utilizza
metalinguaggi abbastanza semplici (Hyper Text Marking Language) grazie ai quali la
consultazione risulta essere tanto fluida e semplice da essere definita surfing.
1.1 La nascita della rete Internet 21
Fonte:IDC, 2004.
Figura 1.1: Crescita degli utenti Internet negli anni
l'Internet moderna si compone di migliaia di singole reti, ciascuna che raccoglie a
sua volta un numero più o meno grande di host (macchine individuali). La natura dei
protocolli TCP/IP è tale da consentire l'interconnessione dei network più eterogenei:
dalle LAN convenzionali (come Ethernet) alle reti geografiche che si spargono sul ter-
ritorio attraverso l'impiego di linee telefoniche più o meno veloci, governate coi metodi
trasmissivi più disparati.
La tendenza a raddoppiare ogni anno le proprie dimensioni viene misurata in circa 5
milioni di computer host, cifra considerevole considerando il fatto che dai 4 nodi originari
del 1969 si è arrivati agli 80.000 del gennaio 1989. (La figura 1.1 descrive l'andamento
degli host dal 1996 ad oggi con previsioni per i prossimi 2 anni).
22 1. Il settore delle connessioni ad Internet
Ma è sempre il Web che lascia senza fiato per la sua crescita incontrollabile: in
solo 18 mesi gli utenti, professionali e non, hanno creato più di tre milioni di pagine di
informazioni multimediali, creando un traffico sul Web che si moltiplica in progressione
geometrica a un tasso annuale superiore al 300%.
Le nuove infrastrutture nascono infatti, al contrario del passato, con l'obiettivo pri-
mario del trasporto dati, richiedendo minori investimenti essenzialmente per tre ordini
di ragioni:
• le reti IP sono scalabili, un operatore può partire con un investimento modesto
per far crescere la rete man mano che aumentano i clienti;
• l'approccio IP, che prevede di trasformare voce e dati in pacchetti dotati di indi-
rizzo, non richiede l'impegno fisso di un circuito ma va semplicemente a saturare
una certa capacità di banda;
• i piani d'ammortamento sono decisamente più contenuti, consentendo perciò di
lavorare con minori disponibilità finanziare.
Oggi il protocollo IP, è ormai diventato l'emblema delle sfida che il mondo del net-
working e delle reti dati ha lanciato alla telefonia tradizionale. La convergenza voice-
data-multimedia è tra le tematiche più scottanti relative al mondo Internet ed entro breve
si ipotizza che gran parte delle telefonate vengano gestite dal protocollo IP, il quale ri-
esce già a trasportare dati a velocità elevate (favorendo la trasmissione di contenuti
multimediali).
In figura 1.2 si fornisce un'evoluzione dello scenario mondiale di sviluppo dei servizi
a banda larga prevista fino al 2010, che correla lo sviluppo delle applicazioni alla
crescita della capacità di banda, identificando anche un riferimento temporale per ogni
abbinamento capacità di banda disponibile/applicazioni possibili.
Per quanto riguarda il futuro non si ha spazio per l'immaginazione: si parla già di
Internet22, una rete sperimentale in grado di raggiungere una velocità di 4,31 Gbit/s3.
Un progetto di gittata enorme a cui collaborano 206 poli universitari, con la cooperazione
2Si veda per approfondimenti http://www.internet2.edu/
3LONGO A., Reti, nuovi guinness di velocità. da www.punto-informatico.it
1.2 Le Infrastrutture di rete 23
Fonte: Task Force banda larga, 2002.
Figura 1.2: Evoluzione servizi BroadBand 2000-2010
di distaccamenti governativi ed ambienti aziendali di grande rilievo( Microsoft, Intel,
S2io, Cisco, HP, DataTAG project per quanto riguarda il gruppo europeo). Ma per ora
è solo ricerca.
1.2 Le Infrastrutture di rete
I tassi di crescita a cui stiamo assistendo non sarebbero mai stati possibili se ad essi
non fosse stato affiancato un pari sviluppo delle infrastrutture di rete, intese come strut-
ture trasmissive dal ruolo peculiare di estendere la copertura della rete in poli geografici
molteplici ed eterogenei. E'questo da considerarsi il vero cuore della rete Internet, le im-
mense dorsali che intersecando il globo in lungo e in largo consentono l' interconnessione
tra i vari Paesi.
In figura 1.3 è rappresentata schematicamente la struttura delle connessioni, da
24 1. Il settore delle connessioni ad Internet
globali a locali, della rete Internet4:
Fonte: Internet
Figura 1.3: Architettura delle interconnessioni della rete Internet
• ad un primo livello possiamo distinguere le backbones internazionali, che hanno
il compito di garantire la connessione tra i vari paesi. Sono linee dorsali in fibra
ottica, caratterizzate da un'ampiezza di banda elevata, adatte a gestire un traffico
dati di notevoli dimensioni. Su di esse sono presenti dei nodi di connessione, i NAP
(Network Access Point), i quali sono i punti di accesso alla rete internazionale per
4Grazie a questa architettura ogni computer connesso ad Internet, (rappresentabile come un nodo
della rete facente parte di una rete di accesso locale) è connesso agli altri computer attraverso tecniche
di redirezionamento e instradamento, il maniera da formare reti locali (LAN, MAN), connesse via via
a reti sempre più grandi (WAN). Le dorsali internazionali collegano tra loro le varie reti geografiche
nazionali e permettono così ad un computer appartenente di una rete locale di comunicare con computer
appartenenti a reti locali differenti.
1.2 Le Infrastrutture di rete 25
le varie reti nazionali. Attraverso i NAP infatti è possibile l'interconnessione tra le
diverse reti nazionali. La struttura delle backbones internazionali è caratterizzata
da direttrici molto lunghe (in grado di collegare i vari continenti) e da un numero
di collegamenti limitato.
• Le backbones nazionali sono lo scheletro delle telecomunicazioni di ogni nazione.
Sono anch'esse reti in fibra ottica ad alta velocità; sono collegate a monte con i
NAP, in modo che la rete nazionale risulti collegata con la rete internazionale, e
a valle con i PoP (Point of Presence) di proprietà degli ISP, per poter permettere
l'accesso alla rete globale. In Italia la rete è costituita dalla disponibilità delle
infrastrutture in fibra dei principali Provider. La somma da un totale di circa
125.000 Km, con una presenza maggiore dell'operatore incumbent, che da solo
dispone di 86.000 Km di cavi ottici.
• La rete d'accesso ha il ruolo primario di collegare gli utenti al gestore, quindi la
sua caratteristica principale deve essere la capillarità. Viene chiamata anche rete
di distribuzione perché distribuisce fisicamente il segnale ai vari utenti, oppure
ultimo miglio perché nella maggior parte dei paesi copre una distanza di poco
inferiore ai 2 Km. Contrariamente a quanto si potrebbe credere la rete di accesso
rappresenta la parte più complessa e costosa di tutta l'infrastruttura di rete; infatti
proprio a causa della sua capillarità presenta i seguenti inconvenienti:
il numero dei collegamenti è di gran lunga più elevato rispetto a quelli di
trasporto per cui la lunghezza totale della rete di distribuzione è sicuramente
di gran lunga superiore rispetto alla parte del trasporto (backbones nazio-
nali), in cui ogni singola direttrice può avere anche lunghezza rilevante, ma
il numero è limitato;
le installazioni vanno fatte all'interno delle città e presso la sede dell'utente:
questo aumenta sensibilmente i vincoli sulla realizzazione che a loro volta
aumentano i costi logistici e di realizzazione.
Nel mercato italiano anche la quasi totalità della rete d'accesso è posseduta dall'oper-
atore incumbent : una rete tutta in rame, su due livelli, con caratteristiche di buona
26 1. Il settore delle connessioni ad Internet
qualità e assolutamente adatta all utilizzo di tecnologie xDSL, sia per la buona sezione
del rame, sia per la limitata lunghezza dei doppini (in media 1,5 km ma comunque entro
i 2 Km per l 80% dei casi).
La rete d'accesso è considerata l'elemento più critico dell'intera rete: si prevede che
essa subisca spinte all'evoluzione da 4 fattori:
in primo luogo il tipo di traffico tradizionale è costituito da un flusso informativo
costante, precostituiti nella rete con banda prestabilita e simmetrica nei due sensi di
trasmissione. Il traffico Internet è, viceversa, essenzialmente contraddistinto da un flusso
informativo discontinuo, costituito da pacchetti di dati di lunghezza variabile e che si
succedono a intervalli di tempo più o meno lunghi a seconda dell'utilizzo della rete
dell'utente;
In secondo luogo la tradizionale rete telefonica a commutazione di circuito non è
la più adatta a trasportare comunicazioni di natura asimmetrica. Infatti le ap-
plicazioni Internet, come ad esempio il World Wide Web, sono fondamentalmente di
natura asimmetrica, con il flusso dati downstream (verso l'utente) notevolmente mag-
giore di quello upstream (verso la centrale). Questo significa che si potrebbero trovare
soluzioni di tipo asimmetrico che andrebbero a ottimizzare l'ampiezza di banda5.
In terzo luogo è opportuno che la rete di accesso si adegui alla mutata durata
della connessione: la durata di una normale chiamata fonica è mediamente dell'ordine
dei tre minuti, mentre una sessione Internet dura mediamente almeno venti minuti,
ma potrebbe durare tranquillamente ore. Nel caso ancora molto frequente d' impiego
di modem in banda fonica6, il traffico Internet va a impegnare la centrale telefonica:
questo meccanismo tende a creare (a meno di provvedimenti particolari) problemi di
congestione nelle centrali di commutazione tradizionali che non sono dimensionate per
sostenere un traffico di così lunga durata. Inoltre, la lunga durata delle sessioni Internet
tende a rendere indisponibile la linea per le normali chiamate foniche, almeno per quanto
riguarda l'utenza POTS (Plain Old Telephone System), facendo nascere l'esigenza di una
seconda linea.
5Le tecnologie di famiglia DSL, come vedremo nello specifico nel terzo capitolo, sono le più usate
per rispondere a questo tipo di esigenza.
6Ci si riferisce a connessioni analogiche a 56Kbit/sec.