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Cap 1: I Programmi quadro dell'Unione Europea
Le attività dell'Unione europea nel settore della ricerca e sviluppo tecnologico
(RST) sono guidate dalla necessità di migliorare le basi scientifiche e
tecnologiche delle aziende comunitarie affinché queste possano competere sul
mercato mondiale. Lungi dal cercare di prendere il posto delle autorità e delle
iniziative nazionali, l'azione dell'UE tende essenzialmente ad ampliare, completare
e potenziare le attività di ricerca degli Stati membri al fine di trovare soluzioni per
i tre più importanti punti deboli della RST europea a fronte della concorrenza
internazionale:
ξ il livello di investimento nella RST proporzionalmente inferiore;
ξ la mancanza di coordinamento fra i vari livelli delle attività, dei programmi e
delle strategie europee per la ricerca e sviluppo tecnologico;
ξ la capacità relativamente limitata di convertire le conquiste scientifiche e i
risultati tecnologici in successi industriali e commerciali.
In riconoscimento della necessità di concentrare e coordinare gli sforzi a livello
europeo, la RST comunitaria si è evoluta sensibilmente nel tempo in termini, sia
di importanza relativa in quanto politica comunitaria, che di risorse finanziarie
investite dalla Comunità. Anche se la Comunità ha iniziato a concedere sostegno
alle attività di ricerca sin dalla fine degli anni '50 (principalmente nel settore
nucleare), la grande svolta si è avuta negli anni '80 con l'istituzione della prima
generazione di programmi quadro pluriennali e l'innalzamento della ricerca e
sviluppo alla condizione di "politica comunitaria" con l'Atto unico europeo.
Dal 1984, le attività di RST comunitarie sono state pianificate e coordinate
strategicamente nell'ambito di quattro programmi quadro tesi a definire i settori
prioritari da affrontare durante la durata degli stessi programmi. Ad oggi, sono
oltre 7.000 i progetti finanziati dai programmi quadro in un'ampia varietà di
settori e con la partecipazione di migliaia di aziende, centri di ricerca e università
europei.
I programmi quadro sono strumenti che rispecchiano le priorità scientifiche e
tecnologiche del momento specifico, nonché le condizioni economiche e politiche
predominanti.
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Dopo aver riunito le attività di ricerca comunitarie nel primo programma quadro
(1984-87), lo scopo principale del secondo programma quadro (1987-91) è stato
di mettere a punto le tecnologie del futuro, in particolare nel settore della
tecnologia dell'informazione e dell'elettronica, e le tecnologie e i materiali
industriali.
Il terzo programma quadro (1990-94) ha seguito all'incirca gli orientamenti dei
suoi predecessori, ma con un'attenzione maggiore accordata alle attività connesse
con la diffusione dei risultati della ricerca, alle tecnologie e scienze naturali e alla
formazione e mobilità dei ricercatori. Nel periodo 1994-1998, tutte le attività di
RST comunitaria nel settore non nucleare sono state riunite nel quarto programma
quadro, mentre le attività di ricerca e formazione nel settore nucleare sono state
riunite in un distinto programma quadro Euratom. Il contenuto e la struttura del
quarto programma quadro sono stati ampiamente influenzati dalle disposizioni in
materia di RST introdotte dal Trattato di Maastricht e dalle analisi e
raccomandazioni contenute nel libro bianco della Commissione su "Crescita,
competitività e occupazione".
Par 1.1: Il quarto programma quadro
Durante il periodo 1994-1998, le attività di RST dell’Unione europea sono state
condotte nell’ambito del quarto programma quadro IV°PQ e del programma
quadro parallelo Euratom, riguardante le attività di ricerca e formazione nel
settore nucleare.
Il bilancio finale complessivo dei due programmi ammontava a 13.215 milioni di
ECU, di cui 11.879 milioni (l'importo inizialmente stanziato era di 11.046), per il
programma comunitario e 1.336 milioni per quello dell’Euratom. Riportiamo qui
di seguito la struttura dell'intero programma escluso il programma Euratom, con il
relativo bilancio.
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Bilancio IV° Programma quadro
Fonte: Gazzetta della Comunità Europea L 126 18/5/1994
Prima Azione: Ripartizione dei temi
Milioni di ecu
Tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni
Tecnologie e servizi di comunicazione avanzati (ACTS)
Tecnologie dell'informazione(ESPRIT 4)
Applicazioni telematiche
630
1932
843
3405
Tecnologie industriali
Tecnologie industriali e dei materiali (BRITE/EURAM 3)
Norme misure e prove (SMT)
1707
288
1995
Ambiente
Ambiente e Clima
Scienze e tecnologie marine (MAST III)
852
228
1080
Scienze e tecnologie della vita
Biotecnologia (BIOTECH 2)
Biomedicina e sanità (BIOMED 2)
Agricoltura e pesca (FAIR)
552
336
684
1572
Energia
Ricerca e Sviluppo (JOULE)
Dimostrazione (THERMIE)
1002
Trasporti
Programma di ricerca "Trasporti"
240
Ricerca socioeconomica finalizzata
Ricerca socioeconomica finalizzata (TSER)
Rete europea di valutazione della tecnologia (ETAN)
138
Totale prima azione
9432
Seconda Azione
Cooperazione con paesi terzi e con organizzazioni
internazionali
Cooperazione internazionale (INCO)
540
Terza Azione
Divulgazione e valorizzazione dei risultati
Programma "Innovazione"
330
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Quarta Azione
Incentivi alla formazione e alla mobilità dei ricercatori
Formazione e mobilità dei ricercatori (TMR)
Associazione dei borsisti "Marie Curie"
744
Importo iniziale IV° PQ
11046
Importo finale IV° PQ
+ 833
11879
Euratom e CCR
+1336
13215
Come si vede il problema ambientale trova spazio all'interno di un programma ad
esso dedicato di cui di seguito daremo un breve approfondimento.
Programma Ambiente e Clima
Il Programma Ambiente e Clima mira ad accrescere la ricerca ambientale europea
tramite progetti di ricerca e sviluppo tecnologico nelle seguenti 4 aree:
1. Ricerca nell'ambito dell'ambiente naturale , della qualità ambientale e del
cambiamento climatico, lo scopo è quello di capire i meccanismi base dei
sistemi climatici e naturali e del loro impatto sulle risorse naturali;
2. Tecnologie Ambientali, nell'ottica dello sviluppo di tecnologie di
monitoraggio e protezione ambientale, del ripristino dei settori ambientali
deteriorati e la gestione dei natural hazards;
3. Tecnologia spaziale applicata all'osservazione della Terra e alla ricerca
ambientale, in modo di determinare lo stato di salute del pianeta dai dati
forniti dai satelliti , a cui necessitano lo sviluppo di strumenti spaziali
specifici;
4. Dimensioni umane del cambiamento climatico, che include ricerca sulle
cause sociali ed economiche del cambiamento climatico allo scopo di aiutare
la formulazione di politiche ambientali da parte dell'Unione Europea e quindi
di facilitarne la loro implementazione.
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Il IV° PQ è ufficialmente iniziato il 15/12/1994 ed è terminato il 31/12/1998. Il
contributo originario dell'Unione al programma Ambiente e Clima è stato di 532
(arrivato poi a 566,5) a cui vanno aggiunti 320 milioni di ecu per azioni dirette da
parte del centro comune di ricerca per un totale di 852 milioni di ECU di cui circa
il 5% riservato a misure per le PMI. Diamo ora una tabella con il budget relativo
alle varie aree di ricerca:
Programma Ambiente e Clima
Fonte: Gazzetta Ufficiale Comunità Europea L 36131/12/1994
Aree di ricerca Budget
Iniziale
Budget
finale
A. Ricerca nell'ambito dell'ambiente naturale , della qualità
ambientale e del cambiamento climatico
1. Cambiamento climatico e impatto sulle risorse naturali
2. Fisica e chimica dell'atmosfera, interazione con la biosfera
e meccanismi di impatto causati dal cambiamento
climatico
250 247,75
B. Tecnologie ambientali
1. Strumenti , tecniche e metodi per il monitoraggio
dell'ambiente
2. Tecnologie e metodi per valutare il rischio ambientale e
per proteggere e riabilitare l'ambiente
3. Tecnologie per prevedere , prevenire e ridurre i rischi
naturali
133 131,25
C. Tecnologie spaziali applicate al monitoraggio e alla ricerca
ambientali
1. Ricerca metodologica e progetti pilota
2. Lavoro di ricerca e sviluppo per potenziali attività
operative future
3. Centro per l'osservazione della Terra (CEO)
109 107,6
D. Dimensioni umane del cambiamento climatico
1. Cause ed effetti socio-economici del cambiamento
climatico
2. Risposte economiche e sociali ai problemi ambientali
3. Integrazione della conoscenza scientifica e considerazioni
economiche e sociali all'interno del contesto delle
politiche ambientali
4. Sviluppo sostenibile a cambiamento tecnologico
40 39,4
Totale 532 526
Altri 40,5
Totale finale 532 566,5
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Programma Scienze e tecnologie marine MAST
Il Programma MAST ha sviluppato le basi scientifiche e tecnologiche per lo
sfruttamento sostenibile dei sistemi marini e per determinarne il loro preciso ruolo
nel processo di cambiamento climatico.
Nel IV°PQ questa terza fase del programma MAST si focalizza in 4 aree di
ricerca denominate:
1. Scienze marine che mira a comprendere i processi fondamentali che
governano i sistemi marini, inclusi ambienti marini estremi ( fondali marini
profondi, mari ghiacciati) e specifiche aree europee (Baltico, Mediterraneo,
Atlantico Nord-orientale);
2. Ricerca strategica marina mirante ad assicurare una certa compatibilità tra lo
sfruttamento e la protezione delle risorse marine nella piattaforma continentale
e nelle zone costiere. Vi saranno identificati gli azzardi e gli impatti avversi
responsabili dell'aver colpito l'ambiente marino;
3. Tecnologie marine lo scopo è quello di sviluppare tecnologie generiche per il
monitoraggio, l'uso e la protezione dell'ambiente marino (osservazione
oceanografica, comunicazioni e osservazioni subacquee , analisi delle sostanze
naturali, sviluppo di strumenti di misurazione, veicoli controllati a distanza e
laboratori per mari profondi ed esplorazione artica);
4. Iniziative di supporto allo scopo di accrescere e sviluppare la cooperazione
europea ( training, PMI, gestione dei dati e dell'informazione e accesso allo
scambio di attrezzature sperimentali avanzate ecc..).
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Il programma MAST è ufficialmente iniziato il 23/11/1994 ed ha avuto termine il
31/12/1998 con un contributo complessivo da parte dell'unione di 228 milioni di
Ecu. Le precedenti due fasi del Programma MAST rientrano nel II° PQ (1989-
1992) con MAST, e nel III° PQ (1991-1994) con MAST II.
Programma scienze e tecnologie marine
Fonte: Gazzetta Ufficiale Comunità Europea L 334 22/12/1994
Aree di ricerca budget
iniziale
Budget
finale
I. Scienze marine
1. Ricerca sui sistemi marini
2. Ambienti marini estremi
3. Ricerca sui mari regionali
91
97,2
II. Ricerca strategica marina
1. Ricerca sui mari costieri e
continentali
2. Ingegneria costiera
51 54,675
III. Tecnologie marine
1. Tecnologie generiche
2. Sistemi avanzati
69 72,9
IV. Iniziative di supporto
17 18,225
Totale 228 243
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Par 1.2: Il quinto programma quadro di ricerca
Il quinto programma quadro V°PQ definisce le priorità delle attività di RST
comunitarie per il periodo 1998-2002. Alla stregua dei programmi precedenti, il
V°PQ è suddiviso in due parti: il programma quadro della Comunità europea (CE)
riguardante le attività di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione, e il
programma quadro Euratom riguardante le attività di ricerca e formazione nel
settore nucleare. Destinatari del supporto comunitario sono le imprese, comprese
le piccole e medie, i Centri di Ricerca e le Università. Il carattere pluriennale del
programma rende possibile la programmazione nel tempo dei progetti di Ricerca.
Le attività previste dal V° Programma Quadro sono raggruppate in quattro
Programmi Tematici , in tre Programmi Orizzontali , in un Programma di
Ricerche Nucleari ed in un Programma di Ricerche gestito dal Centro Comune di
Ricerca. I Programmi Tematici sono articolati in una serie di azioni chiave , alle
quali è assegnato oltre il 70% del finanziamento del Programma Tematico. Una
quota di ciascun Programma Tematico (circa il 20%) è riservata a proposte di
ricerca generica o di base. I Programmi Orizzontali riguardano tutti e quattro gli
argomenti dei Programmi Tematici, sviluppandone alcuni aspetti di carattere
generale. Il programma di Ricerca Nucleare è gestito essenzialmente dall'Euratom
e quello del Centro Comune di Ricerca da Ispra o da qualcuno degli altri Centri
Comuni. Essi sono parte integrante della commissione europea e il loro scopo è
quello di creare un'Europa più sicura, pulita e competitiva.
Per l'attuazione del V°PQ da parte della Comunità europea sono stati stanziati
12961 milioni di euro. Questa somma, unita ai 1.999 milioni di euro assegnati al
programma Euratom e al centro comune di ricerca, porta la dotazione di bilancio
complessiva per la ricerca nel periodo 1999-2002 a 14.960 milioni di euro.
Rispetto al quarto programma quadro, ciò rappresenta un aumento del 4,61% in
termini assoluti.
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Il bilancio indicativo relativo agli inviti a presentare proposte nel 2000 per azioni
indirette di Ricerca e sviluppo tecnologico nell'ambito del Tema "Ambiente e
sviluppo sostenibile" facente parte del programma "Energia, ambiente e sviluppo
sostenibile" è così ripartito:
- azione chiave 1 "Gestione sostenibile e qualità delle acque": 65.822.000 euro;
- azione chiave 2 "Cambiamento globale, clima e biodiversità": 63.471.000 euro;
- azione chiave 3 "Gestione sostenibile degli ecosistemi": 39.963.000 euro;
- azione chiave 4 "La città del futuro e il patrimonio culturale": 37.612.000 euro;
- attività di ricerca e sviluppo tecnologico di natura generica: 21.157.000 euro;
- sostegno alle infrastrutture di ricerca: 7.052.000 euro;
- Enrich: 2.500.000 euro.
Il V°PQ si differenzia notevolmente dai predecessori, infatti è stato studiato per
contribuire alla soluzione dei problemi e rispondere alle principali sfide
socioeconomiche affrontate dall'Europa. Onde massimizzare il proprio impatto, il
V°PQ è incentrato su un numero limitato di settori di ricerca che tengono però
conto degli aspetti tecnologici, industriali, economici, sociali e culturali.
Una delle principali novità del quinto programma quadro è il concetto di "azioni
chiave". Attuati nell'ambito di programmi specifici, questi flessibili strumenti
sono orientati alla ricerca di soluzioni per problematiche di grande
preoccupazione a livello europeo. Le "azioni chiave" faranno entrare in gioco tutta
la gamma di discipline scientifiche e tecnologiche - della ricerca di base e
applicata - necessarie per affrontare il problema specifico e quindi superare gli
ostacoli esistenti, non solo fra discipline, ma anche fra i programmi e le
organizzazioni interessate.
Il V°PQ è destinato al finanziamento dei progetti di ricerca selezionati in seguito
alla pubblicazione degli inviti a presentare proposte rivolti alle comunità della
ricerca e dell'industria.
In Europa, infatti, il futuro della competitività delle imprese, la salute ed il
benessere della gente, nonché la tutela dell'ambiente dipendono da parecchi
fattori, alla base dei quali si trova la necessità di svolgere attività di ricerca e
sviluppo di livello mondiale per fornire le conoscenze e le tecnologie che
rispondano alle esigenze dell'industria e della società europee.
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Il quinto programma quadro, si prevede quindi contribuirà a generare tali
conoscenze, orientando le considerevoli risorse europee di ricerca sui problemi
che trovano una migliore soluzione a livello europeo. I progetti devono includere
partner provenienti da almeno due Stati membri e da uno dei 16 paesi associati .
Anche le organizzazioni di circa 30 altri paesi hanno il diritto di partecipare a
proprie spese, anche se molte di esse possono richiedere un sostegno finanziario
nell'ambito di altri programmi comunitari dedicati alla loro regione.
Delineiamo ora brevemente la struttura del V°PQ e relativi bilanci complessivi
per programma.
I quattro programmi tematici
Il quinto programma quadro consta di sette programmi, quattro dei quali, i
cosiddetti programmi tematici, finanziano la RST, al fine di risolvere i problemi di
quattro settori di vitale importanza strategica:
1. Qualità della vita e gestione delle risorse biologiche: migliorare la nostra
salute, sviluppare le bio-industrie e promuovere una gestione più sostenibile
delle risorse naturali in Europa.
2. Società dell'informazione di facile uso: sviluppare le tecnologie
dell'informazione e della comunicazione in favore dell'industria e della società
europee.
3. Crescita competitiva e sostenibile: affrontare le sfide chiave che si pongono
all'industria europea e, segnatamente, la mobilità sostenibile, la produzione
efficiente basata sulla qualità, nuovi paradigmi organizzativi ed altro ancora.
4. Energia, ambiente e sviluppo sostenibile: garantire in Europa l'ecoefficienza
del sistema energetico, dell'industria e della società, aiutare a risolvere i
problemi ambientali a livello mondiale e conciliare lo sviluppo economico
con la tutela dell'ambiente.
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Tali programmi concentrano la maggior parte delle loro risorse su un piccolo
numero di azioni chiave, ciascuna delle quali affronta un insieme specifico di
problemi sociali ed economici, riunendo università, industrie, utenti, nonché
decisori politici ed economici. In aggiunta, i programmi finanziano altresì la
ricerca a lungo termine di tipo più generico e sostengono lo sviluppo delle
infrastrutture scientifiche europee.
Tre programmi orizzontali
I programmi tematici sono completati da tre programmi orizzontali, che trattano
questioni comuni alla totalità dei settori della scienza e della tecnologia:
1. Confermare il ruolo internazionale della ricerca comunitaria: promuovere
in tutto il mondo la R&S cooperativa tra le imprese dell'UE, gli istituti di
ricerca ed i partner europei.
2. Promuovere l'innovazione e incoraggiare la partecipazione delle PMI:
rafforzare le infrastrutture innovative europee ed assistere le imprese,
segnatamente le PMI, a partecipare ed a trarre vantaggio dalla ricerca.
3. Accrescere il potenziale umano di ricerca e la base delle conoscenze
socioeconomiche: istituire un mercato unico senza barriere per le nuove idee
scientifiche e le risorse umane e tecniche.
Inoltre il quinto programma quadro finanzia parzialmente il Centro comune di
ricerca (CCR), che fornisce alla CE un'assistenza scientifica e tecnica
indipendente, per la progettazione, l'applicazione ed il controllo delle politiche
dell'UE.
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I paesi associati contribuiscono altresì, al bilancio del quinto programma quadro e
ricevono il sostegno della Commissione per la loro partecipazione ai progetti,
godendo, in cambio, degli stessi diritti degli Stati membri. Essi comprendono gli
11 paesi che si preparano ad aderire all'UE (Bulgaria, Repubblica di Cipro,
Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania,
Slovacchia, Slovenia), i paesi del SEE (Islanda, Norvegia e Liechtenstein), nonché
Israele. Infine la Svizzera si assocerà nel corso del quinto programma quadro; fino
a quel momento le autorità elvetiche forniranno finanziamenti equivalenti.
Per meglio comprendere il resto della trattazione si consiglia prima di leggere
attentamente le tabelle riportate qui sotto le quali aiutano a dare una visione
d'insieme della vastità e ampiezza dei temi trattati nell'intero Programma. Nella
prima parte di questo elaborato verranno descritti in dettaglio i temi ambientali
presenti nel V° programma quadro. Nella seconda parte verrà fatta una rassegna
dei principali temi trattati dall'economia dell'ambiente negli ultimi anni.