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1.2 LE COMPONENTI DELL’ “INDUSTRIA DEL BENESSERE”: I
SETTORI COINVOLTI
Una problematica del “benessere” è l’inesistenza di un limite di
demarcazione, questo perché lo sviluppo sociale permetterà ogni anno di avere
nuove tipologie di prodotti o servizi che miglioreranno lo stile di vita delle
persone. Ad oggi, possono essere considerati tre motivi principali che non
permettono una semplice delimitazione del settore:
1. La normativa vigente non permette una chiara classificazione delle
“imprese del benessere”. Non è ben definito cosa comprende la categoria
“istituti di bellezza” e quindi alcune strutture erogatrici di servizi alla
persona sono di dubbia collocazione;
2. L’eterogeneità dei servizi e dei prodotti offerti dalle imprese che diventano
sempre più diversificate; si pensi alle palestre che insieme al servizio vero
e proprio dell’attività fisica offrono anche abbigliamento sportivo,
integratori, bevande energetiche rivolgendosi a diversi settori del mercato;
3. Variazioni dal lato della domanda e dell’offerta con nuove esigenze da
parte dei consumatori e conseguentemente nuove forme competitive da
parte degli erogatori di questi servizi e prodotti.
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10
Wellbeing Marketing. Profili di ricerca e nuovi strumenti di gestione nel mercato del benessere a
cura di Gian Luca Gregori e Silvio Cardinali (2012).
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Figura 2 – Le dimensioni principali del settore “wellness”
Fonti: Elaborazione personale da High level wellness for man and society by Halbert L. Dunn M.D., Ph.D.,
F.A.P.H.A vol. 49, no. 6 (1959); Wellbeing Marketing by Gian Luca Gregori e Silvio Cardinali (2012); Well-
being and wellness tourism – Some, same but different? Conceptual discussions and empirical evidence by
Miia Grénman e Juulia Räikkönen (2015).
Come delineato dallo schema, il benessere individuale viene ricercato non solo
concretamente nell’attività fisica e/o in regimi alimentari adeguati, ma anche in
una “sfera astratta” stimolata dal piacere (viaggi, cultura, meno stress ecc..) e dalle
relazioni (personali, virtuali, ecc..). Si evince che il benessere personale dipende
non solo da ciò che ogni persona può fare autonomamente, ma anche da tutto ciò
che la circonda e che quindi inevitabilmente influenzerà la sua vita. In tal caso, si
può considerare il “wellness” come la figura finale di un puzzle, il quale, per poter
essere completato ha bisogno di tanti piccoli pezzi che si integrano tra di loro per
wellness
body health
- physical activites
- body and beauty
spiritual health
- believe in
thyself
- security
mental health
- no stress exercise
- serious leisure
quality of life
- travel
- more culture
- lifestyle
social health
- relationship
- social activites
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arrivare alla zona di comfort e benessere personale desiderato. Al fine di creare un
confine si possono racchiudere in questo settore tutte quelle imprese specializzate
nell’offerta di differenti tipologie di prodotti e servizi, rivolti a soddisfare ed a
migliorare la condizione psico-fisica dell’uomo evitando interventi invasivi
(Gregori, 2005). Il sistema dell’offerta di benessere può essere costituito da
differenti tipologie di imprese presenti in diversi settori quali cosmetica, centri
estetici, centri per il dimagrimento, centri per l’abbronzatura, stabilimenti termali,
turismo integrato al benessere, macchinari e prodotti per il fitness, attività sportiva
in centri fitness e palestre, alimentazione, medicina alternativa, sistema moda,
settore mobiliero ed editoriale.
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Tuttavia per ottenere un’approssimazione più
riduttiva, si possono suddividere i temi del “wellness” in tre parti:
- servizi “non residenziali” o servizi facili da raggiungere perché collocati
ad una distanza non eccessiva;
- servizi “residenziali” che prevedono dei servizi accessori come il
pernottamento;
- prodotti aggiuntivi connessi al benessere per il miglioramento del proprio
aspetto fisico.
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Wellbeing Marketing. Profili di ricerca e nuovi strumenti di gestione nel mercato del benessere a
cura di Gian Luca Gregori e Silvio Cardinali (2012).
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Sono esclusi dall’indagine gli interventi di tipo chirurgico; inoltre, non sono state considerate le
organizzazioni che hanno finalità benefiche. Si rinvia a: Wellbeing Marketing. Profili di ricerca e
nuovi strumenti di gestione nel mercato del benessere a cura di Gian Luca Gregori e Silvio
Cardinali (2012).
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In una panoramica globale nel 2015 la Global Wellness Institute (GWI) ha stimato
nel settore “wellness” 3,7 trillion di dollari di fatturato.
Questa crescita economica non sembra rallentare, anzi, il mondo del “wellness” è
un settore che non conosce crisi e regole (Pilzer, 2004).
Dando uno sguardo al futuro, sempre la Global Wellness Institute, ha prospettato
un tasso di crescita del 28,8% del settore che recherà un fatturato di circa $4,8
trillion nel 2020.
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Figura 3 - Trend del settore “wellness” nel mondo dal 2007 al 2015 in termini
di fatturato in trillion dollars
FONTI: I dati sono stati raccolti dalla sezione Industry Research del GWI (Global Wellness Institute) ed in
particolare estrapolati da: The Global Economy may 2008; Spas and the Global Wellness Market: Synergies
and Opportunities (maggio 2010); The Global SPA & Wellness Economy Monitor (settembre 2014); Global
Wellness Economy Monitor (gennaio 2017) .
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Global Wellness Economy Monitor (gennaio 2017).
0
0,5
1
1,5
2
2,5
3
3,5
4
2007 2010 2013 2015
TRILLION DOLLARS
GLOBAL WELLNESS
GW
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La linea tracciata nel grafico delinea uno sviluppo continuo e costante nel tempo
del settore “wellness” mondiale. Solo nei più recenti due anni (2013- 2015) la
crescita è del 10,6% a scapito di una minima contrazione dell’economia globale.
Il maggior picco si è riscontrato tra l’anno 2010 e l’anno 2013, passando da $1,98
trillion a $3,37 trillion con un tasso di crescita annuo di circa 19,75%. Il fattore
più importante è dettato dal fatto che la prospettiva di vita si è allungata e con essa
anche la possibilità di “invecchiare” meglio. Inoltre, all’interno della parola
“wellness” sono entrati altri campi che precedentemente non erano sviluppati o
semplicemente non considerati in questo settore per esempio beauty and anti-
aging, nutrizione, medicina privata, wellness tourism.
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14
Global Wellness Economy Monitor (gennaio 2017).
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Figura 4 - Descrizione dei settori del "Wellness" nel 2016 ed il loro fatturato in
billion dollars
FONTI: Global Wellness Economy Monitor (gennaio 2017).
La tabella propone una visione ampia degli ambiti inclusi nel “benessere”
mondiale. Si nota che tutti i settori hanno avuto una differenza positiva, ad
eccezione del beauty & anti-aging che ha subito una variazione negativa ma non
preoccupante. I comparti sono stati inseriti in ordine decrescente di fatturato ed il
settore fitness & mind-body si trova al quarto posto nella classifica mondiale con
un tasso di crescita rilevante. Dunque dalla figura traspare una forte attenzione da
parte dei consumatori all’ottenimento dello stato di “buona salute” attraverso la
prevenzione e la cura di malattie e patologie dove il comparto di riferimento ha
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ottenuto una media annua di crescita dell’11,1% tra l’anno 2013 e l’anno 2015.
Invece, il settore dedicato allo svolgimento di attività fisica e sportiva ed il
relativo ammontare destinato all’acquisto di abbigliamento sportware calcola un
tasso di crescita annuo del 10,2%. In crescita anche tutto ciò che riguarda la “sfera
astratta” del “wellness” basata sulle relazioni sociali e sulla qualità della vita con
un tasso di crescita medio annuo pari all’8,9% (wellness lifestyle real estate). Si
fanno riferimento a questo contesto i fattori umanistici quali gentilezza, cortesia
ed educazione ma anche il layout ed il design ambientale dove viene offerto il
servizio rappresentando un punto di differenziazione per le imprese “wellness”. Il
benessere viene maggiormente ricercato nel turismo nazionale ed internazionale
(un giro di affari di circa $438,6 billion di cui il 67% è destinato a viaggi
nazionali)
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e nell’alimentazione riferendosi soprattutto al comparto degli
integratori di vitamine, sali minerali e proteine.
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The study measures wellness tourism by aggregating expenditures of people (who are defined
as wellness tourists), instead of aggregating activities of “wellness tourism industry business”. Si
rinvia a The Global Wellness tourism economy (2013).
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Global Wellness Economy Monitor (gennaio 2017).
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1.3 L’ INDUSTRIA DEL “BENESSERE” IN ITALIA
Volgendo l’attenzione sull’industria del “benessere” in Italia, ci si
accorge che è in continua crescita ed espansione accompagnata da un’evoluzione
qualitativa ed un incremento quantitativo di tutto ciò che può essere offerto dalle
imprese di settore. Nonostante al mercato del benessere vengono associate
soprattutto imprese e servizi, il comparto della vendita dei prodotti riesce ad
ottenere una buona parte con un fatturato considerevole.
Figura 5 – L’industria del “benessere" italiana nel 2016 in una
differenziazione tra servizi e prodotti
Fonti: Elaborazione personale da Wellbeing Marketing a cura di Gian Luca Gregori e Silvio Cardinali (2012);
Assemblea Federterme (7 luglio 2016); IHRSA (2016); Global Wellness Economy Monitor (gennaio 2017);
Industria cosmetica: produzione, mercato e commercio estero a cura di Cosmetica Italia (marzo 2017);
Qualità e salute, oggi si fa la spesa pensando al benessere dal sito www.avvenire.it (maggio 2017);
Unioncamere-Infocamere, Movimprese (30 giugno 2017); il Sole 24 Ore (luglio 2017).
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Dalla figura risulta che attorno a questo mercato ruota un fatturato di circa 25
miliardi di euro che se sommati ai circa 2 miliardi di euro rappresentati dal giro di
affari attorno al tourism wellness in Italia si arriva a 27 miliardi di euro di
fatturato totali del settore “wellness” italiano.
Questo comparto è formato
soprattutto da consumatori italiani con delle vacanze brevi e dedicate al benessere
termale.
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I “centri per l’estetica” presenti nella tabella comprendono tutti gli
istituti di bellezza che svolgono come attività principale trattamenti al viso e
trattamenti di bellezza (es. trucco, maschere, manicure, pedicure, ecc..); saloni di
barbiere e parrucchiere (anche solo per acconciature) e centri per l’abbronzatura.
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Essi detengono il maggior valore di fatturato con poco più di 10 miliardi di euro.
Legati a questo comparto si associa il mercato dei prodotti cosmetici ovvero tutti i
beni utilizzati per l’erogazione dei servizi sopra elencati quali prodotti per il
corpo, per il viso, per capelli, igiene personale e make-up che sommati fanno
toccare il fatturato globale del settore cosmetico a quasi 10,5 miliardi.
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Da quanto
riportato, inoltre i consumatori risultano sempre più attenti all’alimentazione come
riflesso di una buona salute ed il settore dei prodotti bio, prima considerato come
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Indagine condotta dal Comune di Caramanico Terme insieme a Vivilitalia, la struttura di
Legambiente per la promozione del turismo sostenibile ed articolo “Turismo: tra terme, sport e
natura wellness vale oltre 2 miliardi” su www.regioni.it il 26/02/2016. Per turismo wellness,
s'intende quel turismo generato da persone che si recano in un luogo per migliorare il proprio
stato di salute psicofisica, ricercando esperienze uniche ed autentiche, nonché terapie
generalmente dolci e non invasive. La finalità del turista wellness è quindi quella di ottenere un
miglioramento del livello di benessere e di prevenzione, per innalzare la qualità di vita e di salute.
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Classificazione delle attività economiche Ateco 2007 dal sito ufficiale Istat.it
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Industria cosmetica: produzione, mercato e commercio estero a cura di Cosmetica Italia (marzo
2017).