5
dall’isolamento culturale, dall’emarginazione e dalle
disuguaglianze.
Nel contesto africano si è avviato un lento processo di
democratizzazione per seguire modelli di sviluppo che più si
avvicinano a quelli europei, ci si sta indirizzando verso un
graduale abbandono di modelli di government a favore di
modelli di sviluppo di governance. L’obiettivo turistico
contribuisce all’incontro delle culture e alla crescita economica.
L’uso delle immense risorse naturali del continente africano
sono alla base del possibile successo turistico anche in presenza
di paesi storicamente votati con successo al turismo.
Il successo turistico può essere perseguito dagli africani
se non perderanno la propria identità sviluppando un uso etico
e sostenibile delle loro risorse attraverso anche le nuove
tecnologie.
Il primo capitolo, dopo un breve cenno sul concetto di
turismo, si soffermerà sulle relazioni esistenti tra il web e gli
attori del settore turistico: è grazie alla sinergia tra attori
pubblici e privati che si può sviluppare un prodotto turistico in
grado di alimentare un turismo sostenibile. In questo contesto
si cercherà di comprendere l’apporto di internet alla
sostenibilità turistica analizzando i nuovi scenari che le ICT
hanno creato, sia dal lato della domanda, rappresentata dal
turista on line, sia dal lato dell’offerta, per le imprese turistiche.
Quindi, sarà analizzata la propensione del consumo turistico on
line tramite nuove forme di mercati come l’e-commerce, e, le
modalità di competizione in rete per le imprese turistiche con le
relative modalità di trasposizione dei paesaggi in rete.
Per spiegare se effettivamente internet rappresenti una
opportunità per lo sviluppo del turismo nei paesi africani,
bisognerà prima di tutto verificare il grado di sviluppo della
rete negli stessi paesi.
6
Nel secondo capitolo, infatti, si effettuerà un’analisi
dello sviluppo di internet nel nord Africa: verrà esposto prima
un quadro complessivo della situazione mediterranea di
internet in termini di sviluppo e utilizzo, e, successivamente
l’analisi si concentrerà su 6 paesi dell’area mediterranea: uno
appartenente al cosiddetto Primo Mondo (l’Italia) e 5 paesi del
Nord-Africa, caratterizzati però al loro interno da situazioni
differenti (Algeria, Egitto, Libia, Marocco e Tunisia). La scelta
dei paesi non è casuale in quanto proprio il confronto tra
caratteristiche geo-economiche e politiche differenti può
fornire maggiore significatività all’analisi. Saranno utilizzati gli
indicatori dell’ITU (organo dell’ONU in materia di
Telecomunicazioni) sia specifici (accesso, penetrazione,
numero di PC), sia riferiti all’intero comparto della
comunicazione (linee telefoniche fisse, telefoni cellulari); tali
dati verranno integrati ad altri di carattere socioeconomico
(reddito pro capite, scolarizzazione) per meglio comprendere le
diverse strutture socioeconomiche. Verranno considerate le
opportunità che le ICT, ed in particolare internet, possono
offrire a questi paesi per limitare la povertà ed uscire
dall’isolamento culturale, grazie anche agli accordi di
partenariato con l’UE.
Nel terzo capitolo, verrà esaminato il sistema turistico
del Marocco, l’unico tra i paesi nordafricani ad aver investito
maggiormente nel settore delle ICT, favorendo politiche di
sviluppo territoriali.
Esaminando l’evoluzione del sistema socio-economico
del paese, si giungerà a capire come, grazie alle culture dei
numerosi popoli che lo hanno abitato, il Marocco sia un paese
ricco di risorse naturali che gli hanno permesso di sviluppare
un settore turistico sempre più importante per l’economia
nazionale. Il contributo del turismo al PIL viene confermato
7
dalla misurazione dei flussi riguardanti la situazione turistica
generale (arrivi, pernottamenti, strutture ecc.), effettuata
dall’ONMT (l’Ufficio turistico del Marocco) e
dall’Osservatorio per il turismo Marocchino. Una particolare
attenzione sarà rivolta alle politiche di sviluppo messe in atto
dal governo, in particolare saranno analizzate le politiche
governative volte allo sfruttamento della tecnologia internet per
lo sviluppo del settore turistico con il caso del portale turistico
del Marocco www.tourisme-marocain.com.
8
Capitolo 1°
La territorialità turistica
1. L’identità del sistema turistico
Al fine di comprendere nello specifico le logiche di un
sistema turistico a livello locale, e di alcune sue componenti
specifiche, è innanzitutto opportuno soffermarsi brevemente sul
concetto di turismo e sulle implicazioni che ne derivano. Nello
specifico, un particolare riguardo verrà prestato al
funzionamento del mercato turistico e al ruolo esercitato da
attori e risorse nell’ambito delle modalità di organizzazione
turistica del territorio.
Il turismo è l’attività svolta da coloro che si recano e
soggiornano in luoghi diversi da quello in cui abitualmente
risiedono per non più di un anno consecutivo, per vari scopi.
L’Organizzazione Mondiale del Turismo (WTO1) definisce
1
WTO World Tourism Organization è stata fondata nel 1975 ed ha sede a
Madrid. È un’organizzazione intergovernativa delle Nazioni Unite, con
potere consultivo. Conta 150 Stati membri nonché più di 300 membri
affiliati rappresentanti il settore turistico. Svolge attività di studio che
trovano riscontro in numerose pubblicazioni, nonché di consulenza
cooperativa con i Paesi che si avvalgono del suo operato per lo sviluppo del
settore turistico.
9
turista una persona che si allontana almeno ottanta chilometri
da casa a scopo ricreativo e conoscitivo.
Si possono distinguere varie forme di turismo in
funzione di differenti elementi:
Scopo della visita;
Durata del soggiorno (un fine settimana o una
vacanza lunga);
Distanza del viaggio (lunga o breve);
Natura del viaggio (meta nazionale o estera);
Tipo di destinazione (campagna, città d’arte,
mare o montagna);
Caratteristiche dei turisti (giovani, famiglie,
gruppi).
Combinando gli elementi durata del soggiorno e
distanza del viaggio, è stata proposta la seguente distinzione
d’attività:
I. Un’attività di svago che si svolge durante la
giornata, per periodi in parte brevi, e si serve di attrezzature
molto vicine alla propria residenza o luogo di lavoro;
II. Un’attività di svago che abbraccia un intero
giorno e comprende escursioni ai limiti dell’area urbana, o
più oltre nella campagna, ma pur sempre a breve distanza
da casa e non è richiesto pernottamento;
III. Fine-settimana e brevi vacanze effettuabili con
una certa frequenza, abbastanza vicino alla propria
residenza, in seconde case, con camper o in altri alloggi
temporanei;
10
IV. Lunghe vacanze che implicano minori vincoli in
termini di distanza e che possono essere compiute nel
proprio paese o all’estero.
Per quel che riguarda lo scopo del viaggio, bisogna
comprendere il motivo che spinge le persone ad “andare in
vacanza”. La motivazione è definita dagli psicologi come la
forza che guida e spinge il comportamento umano e si tratta di
un aspetto estremamente connesso con l’apprendimento (inteso
come cambiamenti di comportamento relativamente
permanenti che si verificano in conseguenza d’esperienze o
abitudini) e la personalità dell’individuo: tale aspetto è legato
direttamente con il bisogno dell’individuo di ridurre gli stati di
tensione. Gli studi sulla motivazione mostrano come le persone
cerchino di raggiungere una sorta d’equilibrio, sia sotto il
profilo fisiologico, sia sotto quello psicologico.
Dunque sotto il profilo dello scopo del viaggio dettato
dalla motivazione, la tipologia turistica è particolarmente ampia
e di conseguenza delinea differenziate tipologie di offerta di
turismo destinate a soddisfare una particolare esigenza o
motivazione. Tra le caratterizzazioni più diffuse possiamo
comprendere:
Turismo per riposo e cura, effettuato in genere
per periodi piuttosto lunghi ed in particolari località di
soggiorno;
Turismo culturale, orientato ad un ampliamento
di conoscenze riguardanti la cultura, l’arte e i costumi di
altre comunità;
Turismo sportivo, per attività pratiche (caccia,
pesca, sport nautici, alpinismo, sport invernali), o per
11
partecipare come spettatori alle più importanti
manifestazioni sportive;
Turismo d’affari, che comprende i viaggi e le
vacanze compiuti per visitare fiere ed esposizioni o per
concludere affari;
Turismo religioso, diretto a centri religiosi, in
occasioni di ricorrenze particolari.
Tale classificazione, espone diverse forme di turismo e
non comprende tutti i possibili scopi perseguiti dal turista,
basati su motivazioni mutevoli e dinamiche con il procedere
dell’evoluzione sociale. Nascono, infatti, sempre nuove forme
di turismo, tra le quali possiamo citare, data la sua recente
diffusione, il turismo enogastronomico che si esprime nella
diffusione di percorsi itineranti che compiono tour che
attraversano le più rinomate località culinarie.
Partendo dalla constatazione che il prodotto turistico si
presenta come una merce composita (una matrice formata da
beni e servizi e da tipologie di turismo diverse), discende
l’immediata conseguenza che non ha senso dal punto di vista
teorico definire un’unica domanda per il turismo. Tuttavia, se
nessun significato interpretativo o operativo può essere
attribuito a un’aggregazione complessa di prodotti eterogenei e
di pluralità di turismi, allora nell’economia del turismo la
nozione di domanda può essere riferita solo a segmenti del
mercato turistico entro cui si raggiunge un livello
sufficientemente elevato di omogeneità.
La definizione di questi segmenti può essere ricondotta
a due criteri classificatori:
12
I. Per modalità territoriale: secondo questo criterio
si parlerà di domanda di turismo per una data località, per
una data regione,per una data nazione ecc.;
II. Per tipologie turistiche: secondo questo criterio
si parlerà di domanda per il turismo montano, per il turismo
balneare,per il turismo culturale ecc.
Quindi, si possono definire molte funzioni di domanda
per il turismo, indicandone il contenuto secondo la realtà
territoriale e/o secondo la motivazione turistica, evitando così,
la semplice ma imprecisa specificazione di una generica
“domanda di turismo”.
Naturalmente, questa classificazione per segmenti della
domanda turistica non esclude la possibilità di definire funzioni
più specifiche di domanda per ogni singola componente
elementare del prodotto turistico: in questo senso avremo una
domanda per l’alloggio turistico, una per la ristorazione, una
per gli ingressi ai musei, una per i servizi di spiaggia, una per
gli impianti di risalita ecc. (Candela, Figini, 2003, p. 157).
Allora per prodotto turistico si intende l’insieme
coerente composto di servizi, facilities, elementi del contesto
ambientale, informazioni, realizzato e/o organizzato dagli
operatori pubblici e privati, e poi presentato sul mercato, con
modalità diverse, attraverso un processo di comunicazione
(Rispoli, Tamma, 1995, p. 34).
Il prodotto alberghiero, ad esempio è costituito da un
nucleo centrale, rappresentato dal pernottamento, ossia dal
servizio di alloggio temporaneo reso a chi trascorre la notte
fuori dalla propria abitazione, e da un insieme di altri servizi
13
detti periferici che, tenendo conto dell’ubicazione, della
dimensione e del livello qualitativo dell’impresa, dei segmenti
serviti e della durata media delle presenze, riescono a
differenziare l’azienda rispetto alla concorrenza.
In realtà, per fornire una corretta e approfondita
definizione di prodotto turistico non si può prescindere
dall’analisi dei bisogni che esso mira a soddisfare. È ormai
diffusa in tutta la letteratura turistica la consapevolezza che “il
viaggio è raramente dovuto ad un motivo unico. Piuttosto il
turismo è una forma di comportamento complessa e simbolica,
attraverso cui il turista cerca contemporaneamente di
rispondere ad una molteplicità di bisogni” Mayo (1981, p.
123).
La definizione di prodotto turistico è dunque difficile da
dare. Questo può identificarsi nell’insieme degli elementi
necessari a soddisfare i bisogni di un turista, dal momento della
partenza sino al suo ritorno. Possiamo chiamare segmenti del
prodotto tutti gli elementi isolati (trasferimenti, hotel,
ristoranti, escursioni, ecc.) che possono costituire il prodotto
turistico.
Questa definizione è però riduttiva se si pensa che,
come affermava Mayo, il prodotto turistico è l’appagamento di
un bisogno complesso, in cui la soddisfazione del turista non
comprende solo gli elementi tangibili del viaggio, ma si estende
a comprendere tutto l’insieme delle percezioni emotive che
caratterizzano l’esperienza turistica complessivamente vissuta.
In quest’ottica il prodotto turistico è inteso come
un’entità articolata, valutata in base ai benefici
complessivamente apportati a chi ne fruisce, piuttosto che alle
caratteristiche intrinseche di ogni singolo servizio (ad es. il
14
viaggio in aereo, la camera d’albergo, il servizio di
ristorazione, l’escursione guidata).
Esso si configura perciò come un sistema, o meglio, un
paniere di beni e servizi diversi integrati in grado di soddisfare
le aspettative dei turisti.
Come afferma Attilio Gardini: “ La spesa turistica è
costituita da una pluralità di beni sostanzialmente eterogenei
sul piano merceologico-produttivo e accomunati solo dal tipo
di bisogno soddisfatto o meglio dalla circostanza di essere
acquistati durante o per le vacanze: trasporto, pernottamento,
ristorazione, servizi ausiliari di spiaggia e di risalita,
divertimenti e, infine, acquisti di beni presso la distribuzione
commerciale del luogo di vacanza (shopping)” (Gardini, 1986,
pag. 5).
L’idea è quella di un servizio intangibile che gratifica il
consumatore in vacanza, offerto da un sistema di imprese, e
identificato come prodotto turistico (Wahab, 1975 pag. 33).
Seguendo tale impostazione si fa riferimento al prodotto
turistico come ad un insieme di differenti beni e servizi
domandati dal visitatore durante l’esperienza della sua
vacanza. Un “paniere” quindi, in senso tecnico, che contiene
prodotti accomunati da un unico scopo, la vacanza.
La figura 1.1 illustra bene questa idea di paniere di
prodotti diversi riconducibili a quattro classi fondamentali:
1. I trasporti, per strada e per mare, dalla bicicletta
all’aeroplano, dall’aliscafo alla funicolare;
2. L’alloggio e la ristorazione, nelle loro diverse
forme di ricettività alberghiera ed extra-alberghiera, dal
ristorante al semplice punto di food & beverage;
15
3. Le attività. È in quest’ambito che si verifica
ovviamente la massima diversificazione dei prodotti
turistici per effetto sia dei gusti dei consumatori, sia delle
innovazioni dei produttori;
4. Lo shopping, che coinvolge commercianti,
artigiani, artisti ecc.
Inoltre, come è messo in evidenza dalla figura 1.1,
questo prodotto complesso si fonda sempre su una base di
risorse naturali come paesaggio o come territorio:
“La natura, i panorami importanti, le spiagge, le
montagne, i monumenti storici, le città storiche e i villaggi
pittoreschi e cosi via, costituiscono gli input primari del
prodotto turistico”. (Briassoulis e Van der Streaten, 1992 pag.
123).
Il prodotto turistico, come paniere, può essere studiato
rispetto a due dimensioni: l’eterogeneità e la pluralità, dove
per eterogeneità si intende la lista di merci diverse che lo
compongono, e per pluralità si intende la diversità delle liste
che connotano forme varie di turismo.2
2
In altri termini, la molteplicità orizzontale fa riferimento alla diversità
delle forme turistiche (é questa la dimensione del prodotto turistico definita
di pluralità), mentre quella verticale fa riferimento alla diversità dei beni e
dei servizi per il turismo (è questa la dimensione del prodotto definito di
eterogeneità).
16
Figura 1.1 Il prodotto turistico
Trasporti
Nave
Bicicletta
Aeroplano
Ferrovia
Berlina
Automobile
Corriera
Filobus – autobus
Ecc.
Alloggi
Campeggi
Hotel
Motel
Luogo di soggiorno
Case in affitto
Caravan
Locali food &
beverage
Ecc.
Attività
Attività ricreative
Parchi
Affari e scambi
Spettacoli
Convegni
Festival
Studio
Avvenimenti
Sport
Ecc.
Shopping
Negozi di articoli da
regalo e souvenir
Negozi di arte e
artigianato
Mercati locali
Mercati di strada
Ecc.
Fonte: Cooper et al., Economia del turismo
Base di risorse naturali
17
Il prodotto turistico si presenta sempre come una lista di
prodotti eterogenei, dato che non esiste un industria che
produce l’intera gamma dei beni e servizi acquistati dai turisti e
nessuna branca di attività economica produce solo beni e
servizi destinati ai turisti.
Lo stesso comparto alberghiero, spesso identificato con
il settore turistico, rappresenta in realtà una parte minoritaria
della spesa turistica e, d’altra parte, vende i suoi servizi anche a
clienti non turisti. Inoltre, le diverse tipologie di vacanza
possono essere riassunte in un concetto che viene identificato
in un termine brutto ma efficace: i turismi. Questa
qualificazione è stata introdotta recentemente in un economia
del turismo che non parla più genericamente di turismo, ma al
plurale di turismi; questa complessità è un altro effetto della
diversificazione dei prodotti delle economie post industriali. I
confini del turismo sono sempre più sfumati in un infinita
gamma di turismi: turismo d’affari e congressuale, turismo
religioso, turismo naturalistico e di trekking, agriturismo,
turismo culturale e delle città d’arte ecc., oltre ai turismi
“maturi” quali il balneare, montano e termale.
La complessità e l’eterogeneità del prodotto turistico
fanno si che nell’offerta di beni e servizi turistici siano
coinvolti operatori sia pubblici che privati.
Le imprese turistiche private, che offrono beni e
servizi privati3, si suddividono in cinque tipologie:
3
La distinzione tra beni pubblici e privati si basa sulle due proprietà di: a)
non rivalità nel consumo, la caratteristica per cui il consumo di un soggetto
non diminuisce la quantità di bene a disposizione per il consumo di altri; b)
non escludibilità dai benefici, l’impossiblità –tecnica o economica- di
escludere alcuni soggetti dai benefici di tale produzione. Un bene pubblico
18
a. Tour operator
b. Agenzie di viaggio
c. Imprese ricettive
d. Imprese di trasporto
e. Attrazioni turistiche
a) TOUR OPERATOR
Può definirsi tour operator un’impresa il cui ambito
operativo consiste nell’effettuare contratti, a diversi livelli di
rischio, con diversi fornitori di servizi turistici principalmente
operanti nel campo del trasporto passeggeri, della ricettività
alberghiera e extra-alberghiera, degli intrattenimenti, delle
guide e accompagnatori turistici, fino ai contratti con
l’industria dell’assicurazione per la copertura dei rischi del
turista.
In conclusione, il tour operator svolge un’attività che
può paragonarsi a quella di un’impresa di assemblaggio poiché
offre pacchetti turistici comunemente chiamati “viaggi tutto
compreso” sulla base della predisposizione di cataloghi
illustrativi (depliant) che vengono venduti al pubblico per
mezzo del canale distributivo costituito dalle agenzie di viaggio
dettaglianti che incassano il corrispettivo dal cliente per conto
del tour operator.
b) AGENZIE DI VIAGGIO
possiede queste due proprietà, mentre un bene privato è invece, in misura
più o meno ampia, rivale ed escludibile.
19
Lungo la catena delle imprese che costituisce il sistema
di distribuzione di servizi turistici, le agenzie di viaggio
costituiscono il tradizionale punto di contatto con il cliente:
l’anello finale di congiunzione tra tour operator e il turista.
La funzione primaria delle agenzie di viaggio è offrire
ai privati, famiglie o imprese, servizi di viaggio.
Il campo d’azione delle agenzie di viaggio dettaglianti è
quindi estremamente esteso e comprende: a) l’intermediazione
nella vendita dei prodotti turistici dei tour operator; b)
l’organizzazione di viaggi confezionati su commessa c)
l’erogazione di servizi di assistenza alla distribuzione della
biglietteria per speciali eventi; d) la vendita di pubblicazioni
turistiche; e) l’emissione di biglietti aerei e ferroviari e la
prenotazione di servizi ricettivi.
Comunque, all’interno delle agenzie di viaggio si
realizza il momento più delicato della catena distributiva della
vacanza organizzata; da una parte c’è il turista (potenziale
cliente) con le sue preferenze e le sue difficoltà di reperimento
delle informazioni, dall’altra c’è l’agente di viaggio con il con
il proprio bagaglio professionale che fornisce informazioni e
aiuta il cliente a valutare i diversi pacchetti offerti dal tour
operator, cogliendo l’esatto contenuto dei depliant e dei
cataloghi.
c) IMPRESE RICETTIVE
All’interno del prodotto turistico la ricettività ha un
ruolo fondamentale poiché i visitatori hanno bisogno di un
luogo dove riposare durante il viaggio o dove soggiornare una
volta giunti a destinazione. Le imprese che offrono ricettività
sono classificabili secondo diversi parametri:
20
1. Dimensione, che varia dalla struttura
semplice di tipo bed & breackfast, che ospita pochi
turisti, alla grande impresa ricettiva con capacità di
ricevere migliaia di turisti;
2. Tipologia, che varia dalla struttura
ricettiva essenziale, ma funzionale, a quella lussuosa e
opulenta;
3. Proprietà, che varia dalla proprietà
privata familiare a quella gestita da grandi catene
internazionali.
Queste classi d’imprese hanno diversa importanza nei
diversi turismi, a seconda del modo in cui il pernottamento si
configura nell’ambito di un prodotto turistico. Eccezionalmente
un turista sceglie una struttura ricettiva per se stessa ma compie
questa scelta nell’ambito di una motivazione più ampia, per
esempio di affari o di svago, che lo ha portato verso la
destinazione.
d) LE IMPRESE DI TRASPORTO
Poiché il turismo implica generalmente uno
spostamento dal luogo abituale di residenza, i trasporti
svolgono certamente un ruolo fondamentale
nell’organizzazione e nella composizione del prodotto turistico:
“Il sito più spettacolare, il monumento più eccelso
diventano turistici a partire dal momento in cui diventano
accessibili”. (Dewailly e Flament, 1996, p.177).
21
Questi autori ritengono che le riduzioni delle distanze
geografiche, in termini di tempo e in termini di costo, renda
possibile il turismo di massa in una località.
Alcuni esempi di trasporti che sono diventati un
prodotto turistico attraente in sé sono: a) prodotti ferroviari,
come l’Orient Expres; b) prodotti aeronautici, come i viaggi del
Concorde; c) prodotti marittimi, come le crociere in genere, ma
in particolare le “crociere a tema”4 e i viaggi giornalieri in
traghetto nel mar baltico e attraverso la manica.
e) ATTRAZIONI TURISTICHE
Secondo l’economista Leiper, il turista gravita verso la
destinazione per via delle attrazioni turistiche che questa
possiede. Le imprese che gestiscono le attrazioni turistiche
sono quindi una componente importante del turismo perché
offrono al turista “cose da vedere e da fare” (Cooper, 2002, p.
14).
Per quanto concerne invece l’operatore pubblico,
questi può intervenire nel settore turistico sia tramite un
intervento diretto, si pensi alle regolamentazioni da parte dello
stato, oppure tramite organizzazioni pubbliche.
a) L’INTERVENTO DELLO STATO
4
Nelle crociere a tema vengono offerte ai turisti attività da svolgere sia a
bordo sia durante gli scali su un tema cui l’intera crociera è dedicata. Alcuni
esempi sono: la cultura(arte, folklore e corsi di lingua), gli
spettacoli(musica,danza,cinema e teatro), enogastronomia, sport e salute,
moda ( con sfilate a bordo).