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INTRODUZIONE 
 
 
 
 
Lo scopo di questo lavoro è quello di fornire qualche chiave di lettura 
per tutte le imprese che si trovino in uno stato di particolare, non di 
vera crisi, ma di uno stato che in qualche modo, per i motivi più 
disparati, non rispecchi il vero valore intrinseco dell'impresa. Essa 
infatti può non essere più focalizzata sul suo core business, 
preferendo invece concentrarsi sulla sopravvivenza ed in questo modo 
trascurando gli obiettivi di continuità che dovrebbero essere comuni a 
tutte le imprese. Per questo motivo in alcuni casi possono venire in 
aiuto le operazioni di finanza strutturata; con questi piani di 
intervento, complessi ed articolati, l'impresa ha la possibilità di 
ritornare allo stato fisiologico di impresa e ad una gestione efficiente. 
 
Sulla base di tali presupposti allora, il presente lavoro si articola con 
un capitolo iniziale che da un breve sguardo generale sulle operazioni 
di finanza strutturata e sulle loro principali caratteristiche. I capitoli 
seguenti prendono in considerazione queste operazioni di finanza 
strutturata: il capitolo due si concentra sulle operazioni di project 
financing per le imprese, ed anche per le pubbliche amministrazioni, 
come modo alternativo per finanziari i progetti, sottolineando in 
primis l'importanza della valutazione del progetto al fine della 
concessione del finanziamento, contrapposto ad un normale 
finanziamento corporate incentrato sulla situazione patrimoniale e 
finanziaria di una società, ma anche il concetto di fing fence che 
caratterizza l'operazione e per il quale la responsabilità del progetto 
non ricade sulla impresa promotrice, ma sulla società appositamente 
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creata per l'operazione. La trattazione poi prosegue nel terzo capitolo, 
dove viene affrontato il tema della cartolarizzazione dei crediti, o dei 
mutui, come operazione strutturata in modo tale da alleggerire il 
bilancio di una società o di una banca, collegando in modo opportuno 
i flussi positivi derivanti da una corretta gestione degli attivi con i 
flussi negativi collegati ai titoli emessi a fronte di tali cespiti. Il quarto 
capitolo prende in considerazione invece il leasing strutturato, intesa 
come operazione basata sul contratto di leasing, ma articolata sulla 
presenza di una società veicolo (elemento comune a tutte le 
operazioni di finanza strutturata) che viene opportunamente 
domiciliata al fine di sfruttare i vantaggi fiscali che ne potrebbero 
derivare. Il capitolo seguente tratta delle acquisizioni a debito, dove 
l'indebitamento è il perno di tutta l'operazione e attraverso un'analisi 
delle varie tecniche di tale operazione. Lo sfruttamento della leva 
finanziaria è possibile quando le risorse generate dall'acquisizione 
siano in grado di ripagare il debito contratto. Il sesto capitolo riguarda 
invece le cosiddette SPAC, società create con lo scopo di eseguire una 
acquisizione con le risorse apportate in sede di costituzione; il 
fenomeno delle SPAC è apparso solo recentemente sui mercati 
finanziari ed appare un modo alternativo di acquisizione d'impresa, 
con l'obiettivo di offrire ai finanziatori ed ai sottoscrittori di capitale di 
rischio rendimenti importanti. Il capitolo finale da invece uno sguardo  
generale sulle special situations offrendo un modello interpretativo 
delle stesse, ed un breve accenno all'intervento dei fondi di private 
equity nel capitale delle imprese come impulso alla loro crescita e 
sviluppo. Infine il capitolo delle conclusioni, nelle quali si pone enfasi 
proprio al ruolo che le operazioni di finanza strutturata possono avere  
per le imprese in special situations. 
 
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1 - LA FINANZA STRUTTURATA 
 
  
 
1.1 ACCENNI SULLA FINANZA STRUTTURATA 
 
 
La finanza strutturata è un'area di attività che include diverse 
metodologie di operazioni finanziarie, caratterizzate da strutture 
complesse ideate per rispondere al meglio delle specifiche esigenze di 
una serie di stakeholder, Solitamente si includono in tale area le 
operazioni di cartolarizzazione, di project finance, di leasing e le 
operazioni di acquisizione condotte facendo ricorso a strutture 
finanziarie fortemente sbilanciate sul debito. 
 
Un'operazione di finanza strutturata comporta la messa in pool di 
attività patrimoniali e la susseguente vendita agli investitori di titoli di 
credito suddivisi in tranche, emessi a fronte dei flussi monetari 
generati dalle attività stesse. Tale pratica ha assunto importanza 
crescente come mezzo per il trasferimento del rischio creditizio, e il 
volume delle emissioni è aumentato rapidamente negli ultimi anni. 
Gli strumenti di finanza strutturata possono essere impiegati per 
ripartire il rischio fra le istituzioni finanziarie; a differenza di altre 
forme di trasferimento del rischio, come i CDS1 od i titoli pass-
through2, questi strumenti operano anche una trasformazione del 
                                                 
1 Contratto swap appartenente alla categoria dei derivati sul rischio di credito: 
offre la possibilità di coprirsi dall'eventuale insolvenza di un debitore contro il 
pagamento di un premio periodico. 
2 Caso di cartolarizzazione nel quale la società-veicolo trasmette ai detentori dei 
titoli flussi corrispondenti a quelli provenienti dalle attività cedute, al netto delle 
commissioni prestabilite. Si contrappone al Pay-through che è il caso di 
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rischio, generando esposizioni della distribuzione delle perdite nel 
sottostante pool di attività verso segmenti diversi. Anche a causa 
delle complesse strutture contrattuali necessarie per analizzare tale 
trasformazione del rischio, il loro profilo di rischio-rendimento può 
essere particolarmente difficile da valutare. 
Gli strumenti finanziari strutturati possono essere definiti in base a tre 
distinte caratteristiche:  
 
- messa in pool di attività, sia esistenti sul mercato sia create 
appositamente; 
 
- dissociazione del rischio creditizio del pool di attività dal rischio 
creditizio del titolare delle stesse (originator), solitamente mediante il 
trasferimento delle attività sottostanti ad una società autonoma 
creata appositamente per l'operazione (la società veicolo); 
 
- frazionamento in tranche delle passività emesse a fronte del pool di 
attività. 
 
Il terzo aspetto, che è distintivo dei prodotti finanziari strutturati, 
consiste nella possibilità di creare una o più classi di titoli con rating 
più elevato di quello medio del sottostante pool di attività, oppure 
anche di generare titoli dotati di rating partendo da un pool di attività 
che non lo hanno. Si creano così dei titoli con differenti profili di 
rischio-rendimento, ai quali si collegano differenti gradi di prelazione, 
ad esempio: la tranche equity, che assorbe le insolvenze iniziali sino 
all'esaurimento; poi la tranche mezzanine, che assorbe parte delle 
                                                                                                                                               
cartolarizzazione nel quale la società-veicolo trasmette ai detentori dei titoli ABS 
flussi non necessariamente corrispondenti a quelli provenienti dalle attività 
cedute, ma sulla base di una tempistica predefinita. 
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perdite addizionali e infine la tranche di rango superiore, il debito 
senior, il quale dovrebbe essere protetto dal rischio di insolvenza del 
pool di attività grazie all'assorbimento delle perdite da parte dei titoli 
subordinati. 
La finanza strutturata è attrattiva per una serie di operatori perché 
crea valore; la creazione di valore si basa sulle imperfezioni di 
mercato, sulle asimmetrie informative e sulla segmentazione del 
mercato. Nel primo caso c'è una istituzione originante che dispone di 
maggiori informazioni sui flussi finanziari potenziali generati dalle 
attività messe insieme rispetto agli investitori esterni; oppure quando 
un gruppo di investitori ha più informazioni o migliori strumenti per 
valutare le attività rispetto ad altri. In questo caso infatti può essere 
conveniente emettere una tranche senior, isolata almeno in parte dal 
rischio di insolvenza e destinata agli investitori meno informati, e una 
tranche junior, collocata presso investitori più informati, o anche 
tranche di prima perdita per lo più trattenute dalle banche; le tranche 
senior sono richieste maggiormente dalla vasta comunità di investitori 
meno sofisticati, mentre le tranche junior sono spesso acquistate da 
operatori specializzati nel credito. Oppure c'è il caso che la creazione 
di valore si basi sulla segmentazione del mercato: in questo caso può 
essere conveniente per gli emittenti di titoli strutturati creare nuove 
attività con profili di rischio adattati alle esigenze di particolari clienti., 
ed allora la strutturazione contribuisce a rendere più completo il 
mercato finanziario. 
Un problema annesso alla suddivisione in tranche, riguarda il sorgere 
di eventuali problemi in merito al governo societario; i detentori di 
tranche subordinate potranno essere incentivati a innalzare il rischio 
ed il rendimento, mentre i detentori delle tranche senior hanno 
interesse a che le insolvenze del portafoglio siano minime. Quindi, di 
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fatto, gran parte della struttura contrattuale consiste nello specificare 
in maniera completa i diritti e i doveri del gestore, dei detentori dei 
titoli e delle altre parti coinvolte nell'operazione. 
Gli strumenti in questione hanno un elevato grado di complessità 
dovuta alla messa in pool ed al frazionamento in tranche; è 
necessario infatti arrivare a capire la distribuzione delle perdite 
sottostanti e a dover anche contemplare la modellizzazione dei flussi 
di pagamento dal portafoglio alla tranche. Il rischio che deriva da 
questi strumenti di finanza strutturata non è quindi principalmente 
collegato alle insolvenze del pool di attività sottostanti. 
Una possibile causa di rischio deriva dal conflitto di interessi tra 
diversi investitori. Ad esempio, ai detentori dei titoli senior è 
promesso il pagamento di interessi durante la vita dell'operazione ed 
il rimborso del capitale a scadenza. I detentori della tranche equity, 
invece, non si attendono alcun pagamento in conto capitale e hanno 
quindi l'incentivo ad ottenere rendimenti iniziali prima che le 
insolvenze comincino ad erodere il valore del loro investimento. 
Pertanto, nella misura in cui sono in grado di influenzare la selezione 
di portafoglio iniziale, essi possono essere indotti a sacrificare la 
qualità creditizia in cambio di elevati rendimenti, ed esempio 
includendo nel pool crediti con spread elevati per un dato livello di 
rating. 
Per evitare comunque questi conflitti di interesse, ci sono alcune 
clausole contrattuali basate su automatismi alle quali si fa ricorso 
nell'elaborazione di strumenti di finanza strutturata. Per esempio, in 
caso di copertura insufficiente, viene attivato un flusso finanziario a 
protezione dei detentori di titoli senior. Oppure è usuale il ricorso alla 
trattenuta del cosiddetto excess spread, ossia la differenza tra il 
reddito realizzato dal pool di attività durante un dato periodo ed i 
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pagamenti pattuiti in favore delle tranche di passività. In base a 
questo meccanismo, tale differenza viene conservata in un fondo 
riserva e non immediatamente distribuita ai detentori della tranche 
equity, al fine di posticipare la fruizione dei guadagni da parte di 
quest'ultimi e tutelare i rendimenti dei titoli senior. 
 
Nell'organizzazione di un'operazione di finanza strutturata, l'elemento 
centrale che appunto le caratterizza, è la creazione di un'entità 
separata dal soggetto o dai soggetti proponenti l'operazione, la quale 
è beneficiaria dei fondi raccolti. Tale separazione si ottiene attraverso 
uno special purpose vehicole(SPV) che appunto riceve e blinda i flussi 
di cassa in entrata ed in uscita ad essi conseguenti. Come 
conseguenza di ciò lo SPV diviene il centro di imputazione di tutte le 
variabili economico-patrimoniali e finanziarie generate dall'attività 
stessa, in quanto i finanziatori erogano finanziamenti alla società 
veicolo e non ai soggetti che lo hanno appositamente costituito. 
La presenza di un veicolo societario separato dal soggetto che è 
interessato ad ottenere un finanziamento finalizzato alla realizzazione 
di una specifica iniziativa enucleata rispetto agli altri progetti in 
essere, implica che il rimborso del prestito ottenuto venga garantito 
in via principale dalla generazione di cassa da parte del patrimonio 
vincolato all'iniziativa. Il patrimonio complessivo dei proponenti è in 
via teorica irrilevante ai fini della valutazione della sostenibiltà 
finanziatia dei prestiti in quanto i creditori che non hanno ricorso (no 
recourse financing) o solo ricorso limitato (limited recourse financing) 
sul patrimonio dei soggetti che danno vita al veicolo societario. 
 
L'utilizzo dei veicoli societari creati ad hoc è, come detto, 
caratteristico delle operazioni di finanza strutturata; nelle 
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cartolarizzazioni, lo SPV emette obbligazioni sul mercato a fronte di 
un patrimonio di assets reali o finanziari e la forma di rimborso di 
capitali ed interessi dipende dalla capacità del pool di attivi di 
generare cassa in misura corrispondente; nelle operazioni di project 
financing i progetti industriali vengono circoscritti in un apposito SPV 
che risulta destinatario dei finanziamenti; nelle operazioni di leasing, 
per quelle con assets di una certa dimensione e complessità, viene 
fatto firmare il contratto ad una entità giuridica creata ad hoc per 
consentire una migliore corrispondenza tra flussi in uscita e flussi in 
entrata ed infine nelle operazioni di leveraged buy out la costituzione 
di un veicolo societario rende più agevole il lavoro di capital 
budgeting dell'iniziativa. 
 
Il vantaggio principale delle operazioni di finanza strutturata risiede 
nel fatto che la creazione di una struttura societaria creata 
appositamente permette di isolare le sorti degli assets da quelle delle 
imprese proponenti. Questa possibilità di neutralizzazione vale in 
entrambe le direzioni: una iniziativa con cattive prestazioni non 
influisce sulla performance e sulla sopravvivenza dell'impresa visto il 
principio di responsabilità limitata degli azionisti, e dall'altra parte un 
buon progetto non dovrebbe subire le conseguenze di vicende 
societarie negative anche se l'azienda proponente dovesse andare in 
default, di modo che i creditori del progetto continuano a vantare 
diritti sugli assets e sui flussi di cassa. Il buon funzionamento del 
progetto è poi indipendente dal merito creditizio dello sponsor e 
quindi sponsor deboli con progetti importanti e viceversa possono, 
almeno in teoria, accadere.  
La convenienza di un'operazione di finanza strutturata sta nella 
eventualità che i benefici che derivano dalla riduzione del costo del